lunedì 31 dicembre 2007

ultimo post dell'anno

O ora o mai più, che poi si entra nel vero delirio organizzativo.
Già ieri ho fatto le prove di delirio all'Esselunga. Come cazzo fanno il 30, ben un giorno prima, a non avere più tovaglie rosso (Valentino) capodanno, lunghe almeno 7m, io non lo so. Ma non potrebbero acquistarne un po' di più?!
Il figlio del cotechino con lenticchie, pur di farmi dispetto, ha 39 di febbre. Ma il cotechino (santa donna la sua mamma) arriverà lo stesso.
Amico L non vuole sentire storie e oltre alla pizza porterà un primo non meglio identificato.
Amico dress code mi ha chiesto l'orario di apertura delle danze e io, per dispetto, non gli ho ancora risposto.
Amica D viene a darmi una mano per la sistemazione globale totale: sposta di lì, sposta di là, vai a prendere il tavolo, apparecchia, metti gli stuzzichini in tavola, fai un patchwork di tovaglie, etc etc.
Amica G è capace che si presenti con una bomba bin laden, pioveranno denunce dai vicini.

Che altro scrivere?
Non vedo l'ora che questo inutile 2007 finisca, perché pare che il 2008 sarà l'anno dei segni di terra, come il mio. E io non credo agli oroscopi. Tranne quando portano buone notizie.

Cerchiamo ordunque di sopravvivere anche a questo capodanno.
I migliori restano:
1.quello dove tutti si ubriacarono marci, la sottoscritta e padrona di casa compresa, e l'amico P passò mezza serata abbracciata al cesso
2.quello dove rimasi a casa sola, nella quiete più quieta (beh, a parte i botti, a giocare con la mia belva femmina, la n.2, che ai tempi era una grassa cucciola.

Se proponessi una moratoria internazionale per l'abolizione dei festeggiamenti di capodanno?
Sono incoerente? Che novità. L'incoerenza è il filo conduttore della mia vita.

Ah, va beh, lo dico.
Un miglior 2008 a tutti.
[ma senza punti esclamativi che quelli, si sa, portano una sfiga colossale]

domenica 30 dicembre 2007

i lunghi becchi delle madri

Già non avessi abbastanza caos organizzativo (il bimbo del cotechino con lenticchie ha 38C di febbre!!!), perché mia madre dopo aver attuato un ruolo che Mussolini a confronto era niente, dalla Vigilia a Santo Stefano compresi, perché cazzo adesso deve andare dal mio vicino di casa a questionare (altresì detto "metter becco") su quale tavolo sia meglio io mi faccia prestare (da lui)?! La sua festa di Capodanno è dalle sue amiche beghine, non da me!

[l'avrei mangiata viva, ma questo solo certe figlie con madri lievemente autoritarie possono capire. È solo che mi fanno sempre senso le interiora]

venerdì 28 dicembre 2007

dress code

Io sono piuttosto gentile con i miei ospiti.
E se costoro mi si presentano in pigiama ad una festa, io non li faccio rotolare per le scale, facendoli poi aggredire dalle mie tre belve. Li faccio entrare, al limite cercando di metterli nel più evidente imbarazzo, tipo mentre sono in piedi che prendono l'aperitivo, parlare di punto in bianco di tecniche di masturbazione femminile, così da fargli ergere il pisello e mettere da parte un altro simpatico aneddoto da raccontare. [che noi amici viviamo sugli stessi aneddoti da n-tendente-all'infinito anni, cioè da quando ci conosciamo]

Oggi avverto per educazione l'amico di ieri (ma giuro, gli voglio un gran bene nonostante tutto ciò), visto che non ricordo l'ultima volta che ha partecipato a un capodanno da me, e ai tempi ce la menavamo di sicuro di più, di dire alla sua nuova ragazza di non presentarsi in abito lungo rosso Valentino.

Mi è stata chiesta la definizione di "abbigliamento informale".
Mi è stato chiesto di divulgare il "dress code" al resto della plebe, per non creare disomogeneità.
Io l'ho divulgato. Spero che dal resto della plebe siano piovuti insulti.
Io oggi ho indossato il mio meraviglioso ed enorme pile della Vaillant, si loro, proprio quelli che montano caldaie e condizionatori (ed era un gadget tra i più richiesti, tra l'altro).
E sono pure venuti due amici a trovarmi, in partenza per il Venezuela, loro.
Vengo anch'io, vengo anch'io! [no, tu no]

giovedì 27 dicembre 2007

tirarsi la zappa sui piedi in poche, semplici mosse

Ogni anno faccio finta che NO!
QUEST'ANNO NO!!!
Poi si comincia a far di conto, e qui non ci stiamo, e qui è scomodo, e qui se facciamo un danno diventiamo noi stessi dei fuochi d'artificio, amabilmente trasformati con benzina e cerino dal padrone di casa, che per altro abita all'11^ piano e ci farebbe la sua porca figura con noi accesi e sparati nel vuoto...etc. etc.

E ci risiamo.
Per il secondo anno consecutivo festa di capodanno nel mio soggiorno. Sarà la settima o l'ottava, ma forse anche la nona, che ha queste quattro mura come lochescion. È molto figo scrivere lochescion. Anche se mi fa venire in mente: non hanno fatto Lost questa settimana, vero?
Scrivevo. Si parte da 10 sicuri, si arriverà dunque a contare, da qui al 31 ci sono ben ancora quattro, e dico quattro, giorni, almeno 20 persone.

Solo una cosa voglio scrivere, pur di salvare qualche altra anima dal destino infame che mi sono da sola assegnata.
Stamane scrivo un sms a coloro che so essere qui e non in baita a trombare felici. Lo mando anche a un amico che non vediamo mai, ma che si offende mortalmente se non viene invitato. So che quest'anno sarà dei nostri, ma ignoro possa già rompere così i coglioni.
Scrivo esplicitamente che per volontà popolare i dolci (ché ognuno porta qualcosa) sono già assegnati a una coppia di amici che riescono a fare porcate meravigliose, caloricissime, buonissime.

Il cagacazzo scrive che anche lui e la sua nuova ragazza vorrebbero portare un dolce.
Allora. Gli dico che la n.r., se se la cava tanto bene coi dolci, se la caverà bene anche con qualcos'altro.
NO! Solo dolci!!!
Gli ho affibbiato le bibite.
Se prende solo Coca-Cola lo impicco.
E mi girano già le palle.

[fare uno scambio di profumi -regalati - con tua sorella, prendere un eau de toilette al posto di un'eau de parfume dite che è una grossa inculata? Secondo me si, ma quello che mi era toccato in sorte non lo reggevo. Puzzava un po']

martedì 25 dicembre 2007

embé


Manco stavolta riesco a far animare una mia piccola gif: cliccare tristemente sul quadrato bianco. Cosa me ne faccio di una pashmina ROSA ANTICO, che le mie nonne son tutte all'altro mondo? [lo so, lo so, non fa Natale. È più forte di me]

lunedì 24 dicembre 2007

libero commento al testo di una canzone che mi è piaciuta un zacco

La prima volta che ho fatto l'amore non e' stato un granche' divertente
ero teso, ero spaventato, era un momento troppo importante
da troppo tempo l'aspettavo e ora che era arrivato
non era come nelle canzoni, mi avevano imbrogliato...

La prima volta che ho fatto l'amore (oooh, se ero innamorata, fracica) non me ne sono accorta.

E cincischia mezz'ora, e cincischia un'ora, pastrugna di qui, pastrugna di là, alla fine ero talmente lubrificata che il pisello è scivolato dentro senza che me ne accorgessi. Per quei 30".

Solo quando lui mi disse qualcosa tipo: "Fantastico, è stato fantastico!" [due vergini, o meglio, io semi-vergine perché i tampax mi avevano già deflorato da mo'], ho avuto il vago sospetto.

Va beh, le altre performance sono andate meglio.

Mi chiedo se qualche maschio si sia mai chiesto: "Ma se ne sarà accorta?". Figurati.

E non sarò certo l'unico caso, no?

[sento ansia crescere]

Ovviamente ho recitato di brutto, se no il poveretto si sarebbe impiccato con la corda dell'accappatoio.

Ma l'amore non e' nel cuore, ma e' riconoscersi dall'odore.

Ecco. Questo è geniale. Oltre che una strofa cantata benissimo.

Io l'ho sempre detto che, sebbene ne siamo inconsapevoli, è una questione di odori.

Ho un'amica un po' bigotta che era fidanzata, ma al lavoro incontrò un ragazzo che le piaceva. "Ma ha un odore strano".
[Io naturalmrnte le consigliai di tacchinarlo ma lei, da bigotta, non volle. Eh, si, ok. Alcuni la chiamano onestà. Ma non io]
Lei fu mollata, il ragazzo dall'odore strano dopo mesi si rifece vivo, ché nel frattempo entrambi avevano cambiato lavoro, oggi sono insieme da tipo 10 anni, hanno un bambino di 2 anni e rotti (a cui per altro sono totalmente indifferente. E la cosa mi sta sulle balle, ma non si può immaginare quanto. Indifferenza!!! Io!!! Ho un ego troppo vasto per sopportarlo).

L'odore conta. [questa è da nanopillole]

E non puo' esistere l'affetto senza un minimo di rispetto
e siccome non si puo' farne senza, devi avere un po' di pazienza


Affetto senza rispetto, si, difficile.

perche' l'amore e' vivere insieme, l'amore e' si volersi bene
ma l'amore e' fatto di gioia ma anche di noia.

"E poi l'amore è fatto di gioia ma anche di noia" credo che sia un verso meraviglioso.

La gioia, se c'è amore, di tanto in tanto dovrebbe fare capolino.

La noia ti prende, e talvolta ti prende di brutto. E tante coppie fanno finta di niente, come se tutto fosse allegria e felicità. E vedi solo sguardi sempre luminosi. Diffidare da chi ha lo sguardo sempre luminoso, specie se è accoppiato: è statisticamente impossibile.

Io nella coppia mi annoio. Mi annoio anche, intendevo.

Alle volte mi annoio con gli amici di lui, e lì una volta ogni tot devi ingoiare il rospo. Ché se lui mi venisse a dire "I tuoi amici sono noiosi", lo lascerei seduta stante. [iperbole, n.d.b.] Quindi fai buon viso a cattivo gioco, senza esagerare, che se no ti propina questi eventi mondani con eccessiva frequenza. Per questo sono una sostenitrice del modello comportamentale: "Ognuno si coltivi i propri amici".

Poi ti puoi pure annoiare con lui, che lo scazzo è sempre in agguato. E talvolta non puoi sfuggire. Unico rimedio della nonna: isolarsi. Un libro. Un disco. Un telefono (ma solo sms, sia chiaro).

E dopo un po' mi sono rilassato e con l'andar del tempo ho anche imparato
che non serve esser sempre perfetti che di te amo anche i difetti


Beh, oddio, perfetti quando mai. Ma da qui a dire che si amano anche i difetti ce ne corre. Magari si sopportano. Magari si integrano nella tua quotidianità.

Tipo: "Ma cazzo, Pincopallo, ma 'sta cazzo di asse ti costa tanto tirarla sù?! O almeno non sgocciolare! Non puoi evitare di scrollarti il pisello??? Tutte le volte la stessa storia, eccheppalle! [etc etc etc]"

Però i difetti, mancassero, sarebbero altamente richiesti.

Che altrimenti una femmina come fa a rinfacciarglieli tutti, dal n.1 al n.2012, durante una classica furibonda litigata, simile ai temporali estivi che spazzano via le nuvole (talvolta dopo la grandine, i.e. oggetti gettati uno contro l'altro o per terra)?

[non è il mio caso, quasi mai. Merda. Io tengo il muso.]

che mi piace svegliarmi la mattina al tuo fianco che di fare l'amore con te non mi stanco

Obiezione. A me piace svegliarmi la mattina con un uomo accanto. Mi piace svegliarmi la mattina con un uomo dentro. Ché a me piace da morire far l'amore di mattina. Però mi stanco a far l'amore col mio amore. Alle volte diventa noioso pure quello. Ché il sesso, così come lo vedo io, è cercarsi quando veramente si ha voglia, ma talvolta se non scopi per due settimane sembra che il tuo rapporto sia bello che andato.

Ma no. Non può essere così. Se no è come presentarsi davanti alla macchinetta obliteratrice della stazione per timbrare, non il cartellino, il biglietto.

che ci vuole anche del tempo ma lo scopo e' conoscersi dentro.

Altra obiezione. Ma se ogni esperienza ci cambia, se ogni parola scambiata, se ogni gesto osservato, se ogni sguardo scambiato ci cambia un poco, penso al lento gocciolare delle stalattiti o stalagmiti o entrambe, come ci si conosce dentro, se siamo in continua evoluzione? Forse non ci si conosce mai, veramente.

E l'amore non e' nel cuore ma e' riconoscersi dall'odore.
E non puo' esistere l'affetto senza un minimo di rispetto
e siccome non si puo' farne senza devi avere un po' di pazienza
perche' l'amore e' vivere insieme l'amore e' si volersi bene
ma l'amore e' fatto di gioia ma anche di noia.

P.S.: canzone scoperta ieri, mentre riordinavo la mia scrivania che si mette in disordine da sola [mi mancano le prove ma SO che è così]. Questo disco mi è stato donato ad agosto. L'ho scartato ieri.

Ah, Eugenio Finardi, "Non è nel cuore" dal cd "La forza dell'amore".

P.P.S. Sto facendo progressi inauditi.




[Oggi ho litigato con la Elia.
Si parlava di diritti e di doveri
Ma se ci penso nella nostra storia fatti i conti, in fondo, siamo pari.
]

P.P.S. A cristiani, agnostici, atei: buon Natale, che mezzanotte è già suonata. Dategli il significato che più vi rassomiglia.

domenica 23 dicembre 2007

casualità

Trovo una mail di Richard di un paio di giorni fa e gli rispondo come dio comanda. Sto rileggendo le ultime tre righe per poi inviargliela. Mi arriva un suo sms.
Queste cose mi inquietano un po'.

sabato 22 dicembre 2007

centovetrine

Da una sommaria valutazione, mi sembra l'unico centro commerciale non visitato nel nord-ovest. Sempre che Brescia ne faccia parte, visto che non so collocarla perché è nel mezzo.
Ma forse tutta la Lombardia fa parte del nord-ovest.
Ok. Accendo e confermo. Ho googolato.
1 milione di euri!!!
Da spendere a Centovetrine prima che chiuda!

venerdì 21 dicembre 2007

tapinesco

Status mentis che si crea quando qualche episodio, un po' spiacevole ma né doloroso né traumatico né nient'altro di pulp, crea nel soggetto la "sindrome da Paperino", insomma quando vivi situazioni un po' sfigate, ma non troppo.

  1. quando scrivi per un'ora e mezza una lettera per uno che su ebay vende roba falsa e per di più fatta male e per di più alla seconda cercando di truffarti, poi invii, poi scopri che per una minchia di virgola fuori posto, il form si è COMPLETAMENTE cancellato. a parte le cifre del numero dell'oggetto in questione
  2. quando ti ci vogliono 47' e circa 10 tentativi prima di caricare la tua garfield christmas iconcina
  3. quando arriva un cesto regalo di generi alimentari che credo sarà pesato 25 kg (e non è un'iperbole!!!) e ci sono circa 50-60 cose di cui tu ne apprezzi 1/20 ad essere ottimisti
  4. quando se hai il maglione pesante hai caldo, ma se metti quello più leggero hai freddo
  5. quando lasci 54€ dall'amico vet per farti dire: "La belva piccola è sana!" (va beh, non è che avrei preferito mi dicesse "non è sana", solo che non mi chiedesse soldi in questo tempo di carestia natalizia)
  6. quando realizzi che hai solo 2 gg, di cui uno già velocementissimamente passato, per riprenderti prima del prossimo festino di Natale
  7. quando realizzi che ancora non ti sei comprata il tuo regalo di Natale
  8. quando realizzi che tua sorella, in una toccata e fuga in casa tua, si è fatta fuori metà dei cremini pernigotti che illuminano la mia strada quando si fa buia [e pure quando c'è luce]
  9. quando si inchioda il pc di scorta mentre stai trasferendo 350mb di canzoni, racchiuse in un unico file
  10. quando il tuo vicino, fingendo di venirti a fare un saluto, butta lì che l'antivirus non si aggiorna. "Me l'ha già detto ieri, mi dia (respiro) un giorno per recuperare la procedura". Ed è successo anche a te tipo lunedì. E non ti ricordi assolutamente un cazzo di come hai fatto a sbloccarlo.
  11. (aggiunta) quando non realizzi di aver involontariamente schiacciato caps lock e sei costretta a cancellare e riscrivere e proprio non lo vorresti fare

[Mentre cercavo status mentis, mi è apparsa 'sta cosa qua: ora sono veramente inquieta... "Delle ore più adatte, sempre in maniera conforme al proprio status mentis, le migliori supponendo che si voglia influenzare qualcuno, sono quelle notturne, in particolare le ultime ore del sonno, nelle quali il ricevente è più sensibile alla volontà del mago"]

P.S. Ieri ho passato una bella serata. I miei compagni di spada mi sono simpatici. A parte uno pesissimo. Che temo mi ami. Questo inficia le mie già tenui speranze di concupire OA. Che ieri ha deliberatamente scelto di venire a fumare una sigaretta con me. Deliberatamente, non so se mi spiego. E l'aveva appena fumata, non se se mi spiego. E ha brevemente parlato, sotto interrogatorio, della fidanzata. E qui è tutto spiegato il termine "tenui".

P.P.S. Non rileggo che ho veramente sonno, errori effettuati stimabili per riga: 37.

P.P.P.S. Mi sa che 'sto post è noioso.

mercoledì 19 dicembre 2007

festa a sorpresa

Orario inusuale, lo so, ma ora o mai più.
Ieri festa di compleanno a sorpresa.
Grande stanza tutta a vetri affittata in un locale.
Il tizio arriva. Trova tutti seduti che chiacchierano per i cazzi loro, tranne uno (pirla) appostato per fargli la foto. Ha fatto la faccia tra lo scimpanzè e topolino di "mumble mumble", dopo di che esplosione di "TANTI AUGURIIIIIIII!!!!!'.

Secondo me si stava x mettersi a piangere.
Secondo me perché non aveva il capello in ordine.
[lui si che la canterebbe la Carrà!]

Stasera, sic, festa di Natale, sic sic.

lunedì 17 dicembre 2007

mi faccio un regalo?

Prima parte

Mesi e mesi fa mia sorella, in un evidente attimo di follia, mi disse che mi regalava un portatile nuovo. La presi così sul serio che mi entrò da un orecchio e mi uscì dall'altro.
Poi un mese fa torna all'attacco e me lo ripete.

P: "Ma sei sicura?!"
S: "Ma si, te l'ho detto!"
P: "Guarda che io, se ne compro uno nuovo, non prendo una ciofeca, ne prendo uno bello"
S: "Ma si, ho capito, va bene, ti ho detto" (voce sorella già seccata)

Ripetei la stessa frase almeno altre 2 o 3 volte, affinché non si aspettasse che io potessi comprare "Il mio primo pc" della Fisher-Price. Niente, lei inamovibile.

Telefonata di ieri mattina:

P: "Ieri non sono riuscita a comprare il maglione per L perché i bancomat erano bloccati e non avevo più contanti. Ci pensi tu?"
S: "Sì, sono ai mercatini vattelapesca, lo trovo io"
P: "Ah, ma non sai la tragedia! Sono andata al negozio di elettronica e non avevano il portatile che cercavo! Pensa che poi ti davano un navigatore gratis se spendevi più di 800€"
S: "..."
P: "Che sfiga"
S: "SI, VABBÉ, SENTI SE DEVO COMPRARE QUALCOS'ALTRO DIMMELO ORA PERCHÉ IO IN GIRO PER REGALI NON CI VADO PIÙ!" (tono totalmente isterico)
P: "E ORA CHE CAZZO TI HA FATTO SALTARE I NERVI? IL FATTO CHE TU PENSASSI CHE SPENDESSI DI MENO? QUANTO CREDEVI SPENDESSI?!" (urlante)
S: "ATTORNO AI 600!"
P: "MA TE L'HO DETTO TRE VOLTE CHE NON AVREI COMPRATO UNA CIOFECA!"
S: "MA IO COSA VUOI CHE NE SAPPIA DEI PREZZI DEI PORTATILI???"
P: "BASTA ANDARE SU UN QUALSIASI SITO DI ELETTRONICA, ECCO COME SI FA! COMUNQUE QUELLO CHE VOGLIO COSTA 1400€, QUINDI NON PREOCCUPARTI CHE ME LO COMPRO DA SOLA!" (stronza!! n.d.b.)
S: "...e per il maglione cosa faccio...?"
P: "FAI QUEL CAZZO CHE VUOI E VAFFANCULO!" (click)

Seconda parte

Il pc da me agognato e che di certo non costa proprio due lire non ha il bluetooth. Però il volantino del produttore fa di tutto per fartelo credere. Ieri mi sono fortunosamente imbattuta in un forum che mi ha salvato la vita. Beh, insomma, no. La vita no. La sensazione di aver buttato 1400 e rotti euri nel cesso.

Terza parte

Sono alla ricerca di un portatile. Se ha una cosa non ha l'altra. Sembra che IrDA e Bluetooth siano incompatibili, tranne in quelli a 17", e lì si tratta di scegliere. O il portatile o lo spazio necessario per il casino sulla scrivania. Propendo per quest'ultimo.

domenica 16 dicembre 2007

perché a novembre no?

La qui scrivente ogni santissimo anno giura su se stessa che i regali di Natale se li procurerà nei primi 15 gg di novembre.

La qui scrivente ieri ha passato circa mezza giornata nel centro commerciale logisticamente più incasinato (ci siamo perse 15 volte, e 15 volte a cercare e leggere la cartina, perdendoci comunque esattamente 15" dopo), antropologicamente più incasinato (credo circa 1.836.623 di persone, così ad occhio), pos-sisticamente più incasinato (per un'ora e mezza o forse due non c'è stato il collegamento con i pos: solo contanti. Abbiamo raccolto le monetine dal portafoglio per pagare tre federe (che erano per me, che poi vai a comprare i regali e vorresti invece comprare il mondo. Per te).

Risultato finale: una magliettina deliziosa per una amica che avrà modo di sfoggiare tutte le sue poderose tette (una seconda), una maglia di CK dal prezzo esorbitante per ex-fidanza (ma se lo merita il mio stellone, e poi ho deciso di regalare lo stupendo piumino smanicato comprato su ebay - cazzo - e che ovviamente non mi sta a sua moglie, quindi non potevo fargli un regalo sgrauso da 10 euri) e stop. Mezza giornata in giro per due regali e tre federe.
È abbastanza deprimente.

Le uniche cose felici di tutto ciò sono state il cappuccino, perché dopo mezz'ora di giro eravamo già esauste e avevamo bisogno di energie, la bellezza del commesso di CK (denti per-fet-ti!!! come le ciungam) e passare ore con un'amica a parlare di 159 cose diverse, compreso il fatto che si può rinunciare a una scopata perché si ha paura di avere i piedi puzzolenti. E questo sì che meriterebbe un post.

giovedì 13 dicembre 2007

com'è bello far l'amore da Trieste in giù

Com’è bello far l’amore da Trieste in giù
l’importante farlo sempre con chi hai voglia tu
e se ti lascia lo sai che si fa...
trovi un altro più bello, che problemi non ha

Beh, ma Trieste è all'altezza di Bergamo... Anzi forse leggermente più bassa. Il che dovrebbe far riflettere. In effetti la mia istruttrice di scherma è andata sulle Alpi col moroso e avevano già litigato prima di partire. Quindi altro che far l'amore, o lo faranno in versione sado-maso (dove sado è lei e maso è lui), o si prenderanno a randellate l'intero weekend. Il che potrebbe anche portare a simpatici aneddoti con cui rallegrare i nostri giovedì sera.

E altro e significativo mio personale intervento è: più bello non significa meno problemi. Cioè, se è stupido è proprio vero. Ma se ha più di 15 particelle di sodio di acqua Lete (non so se sia colpa di una baezelletta, ma li associo indissolubilmente ai neuroni maschili, ma però scherzo, eh, io di maschi davvero cretini ne conosco quante sono le donne cretine in proporzione, sicché non c'è nulla da gioire né da una parte né dall'altra), urca, i problemi sono direttamente proporzionali ai fattori B+F (bellezza et fascino). Poi da una che ha passato anni con Japino, può solo essere una grandiosa forma di auto-ironia.

E va bene.
Lo so, passo per scema.
Però è la seconda volta che ascolto questo disco, stavolta per ragioni umanitarie, e mi fa allegria, insomma mi piace. Un zacco. Peccato non ci sia "Rumore". E poi sapere che i figli piccini - beh, gli univci che ha - di una mia amica carissima ballano come dei pazzi ad ascoltarlo, mi fa ancora più allegria.

Sì, come l'araba fenice di Silente, sto risorgendo dalle mie ceneri e mi sto tornando allegra (ma Natale è alle porte, quindi dura poco).
Nella tradizione popolare Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia. E per me, da sempre, oggi cominciamo la discesa verso la primavera-estate: giusto tre ostacoli rappresentati da Natale (dove sono i Natali, tristi comunque, con 123 parenti?), Capodanno (il cotechino: a pensarci mi viene il vomito, poi ne mangerei 765 fette), la Befana (agghiaccianti e sempre uguali sms).

Ma si può fare.

martedì 11 dicembre 2007

vincoli e svincoli

Oggi ho avuto a che fare con una donna (è ridicolo: chiamo "donna" lei, che ha 4o 5 anni più di me, mentre mi ostino a reputarmi una ragazza). Rifo.

Oggi ho avuto a che fare con una giovne donna con cui, benché ci si veda poco e solo per questioni lavorative, ho una discreta confidenza. Era stata mollata dal suo uomo sei mesi fa, il quale, cucciolotto caro, era tornato da mammà. Essendo dunque passati sei mesi ed essendo ai tempi la situazione in divenire, non si sapeva se le cose fossero definitive o meno.
Quindi oggi era una buona occasione per chiederglielo.

Ma io mi vanto di essere empatica, e quindi un'occhiata ai suoi occhi che sembravano tristi e un buonumore tiepido che sembrava forzato, mi hanno impedito di andare oltre. Cioè non le ho chiesto un cazzo, in pratica. Non che avessi premeditato di farlo, però sarebbe stato nell'ordine naturale delle cose.

Io, mi rendo conto, sono un caso psichiatrico.
Perché ogni volta che un maschietto si è levato dalla mia vita, checché talvolta abbia provato dolore, ho sempre sentito anche un certo sollievo.
Per fare un paragone romantico assai, come quando condividevo l'auto con mia sorella, e la condivisione portava sempre a un'usurpazione della sua benzina. Ma quando ho smesso di condividere, assieme alla tristezza di pagare benzina-bollo-assicurazione ed essere rimasta al verde per l'acquisto dell'auto, aaaaaahhhhhhhhh, che liberazione non avere vincoli. Che poi non è che andassi chissà dove, sempre quei 8.000-10.000 km l'anno e, più che altro, tanta bici, però che sollievo sapere che in garage lei aspettava solo ed esclusivamente me.

Ok. Sono un po' una bestia.
Indipendente. Un po' troppo.
Che poi non è vero. Sono sentimentalmente indipendente, ma non affettivamente indipendente. Ma com'è 'sta cosa? Perché a me?
Non avere avuto in casa una figura maschile avrà influito?
Essere stata tarda in tutto (sviluppo, bacio c.l., petting, sesso completo) avrà influito?
O è genetica?
Perché mia mamma è un po' come me. Un (tardo) matrimonio dopo tre lustri di fidanzamento e poi basta relazioni. Forse il matrimonio le è servito solo per procreare, che quello, maledizione, è un istinto sentito. O forse mi sto facendo un sacco di pippe per niente [mi sono sempre chiesta cosa provi un maschio con una pippa, o meglio, se masturbazione femminile e maschile coincidano o meno nelle sensazioni che regalano. Ops. Divagazione].

Io sono un'ottimista impenitente, e forse cerco solo di trovare un lato buono in tutto ciò che mi accade.
[secondo me però no, l'ottimismo non può far spiccare voli così alti]
[e poi col cazzo che trovo sempre un lato buono in tutto ciò che mi accade]
[a ben pensarci]

domenica 9 dicembre 2007

ex-moroso e l'amico figo-figo

Stavolta niente sesso, niente porcate, a parte che mi ha infilato un dito nel naso.
Ma questa è una porcata diversa.
Oggi è venuto a salutarmi ex-moroso che poi parte per la foresta (se si perde lo ritroveremo qui, sempre su questo blog, tra una 30ina d'anni), ma la cosa importante è che sia venuto col suo amico del mare.
Un figo da paura.

Siccome avevo diabolicamente affibbiato a ex-moroso il compito di re-incastrarmi il tastino F2 del portatile che era saltato [operazione da micro-micro-micro-chirurgia, e io sulla strada del presbitismo non sono indicata], mi sono lumata e ho intrattenuto l'amico figo-figo con tutta una serie di aneddoti recenti su ex-moroso, che, facendo risaltare la mia incommensurabile intelligenza mettevano al contrario ex-moroso lievemente in ombra.
[il quale infatti mi ha più volte, con grazia, non il settimanale, porto il medio, "porto" non come vino, non come attracco delle navi, non come ind.pres. I pers., ma come participio passato di porgere]
Tipo quando ha sfigheggiato con i quiz della patente e io l'ho battuto con 6 errori contro i 9 suoi. E io non devo sfigheggiare, che se si passa con max 4 errori non ho motivo di sfigheggiare.

L'amico figo-figo ha dei denti perfetti.
Dei lineamenti regolarissimi.
Non è come l'altro amico figo di ex-moroso che ti volti a guardare per strada, ma se il tuo sguardo indugia solo 5" sei fottuta.

E corriamo sempre, e talvolta ci passano sotto gli occhi delle persone bellissime (fuori o dentro, l'importante è che i denti siano in buone condizioni) e neppure ce ne accorgiamo. E io per questo mi sento un po' scema. È un errore che faccio sempre meno di frequente, ancora però lo faccio. E poi magari mi pento.
Tipo che un paio di giorni fa un vago conoscente mi ha fermato per la strada e mi ha detto cose molto carine sulla mia persona. E quasi non mi conosce, però abbiamo una cara amica in comune. E io non ho mai voluto conoscerlo un po' a fondo, mi sembrava tanto lontano da me. Superficialotta che non sei altro.

[la conclusione etica era una giustificazione necessaria alla pubblicazione di questo post, altrimenti il mio sbavamento per l'amico figo-figo di ex-moroso non mi sembrava blogghisticamente rilevante]

P.S. Non ho ancora letto alcuno dei feedati. Ma loro sanno che lo farò appena potrò. Lo sanno, lo sanno.

P.P.S. Ho scritto diversi giorni fa un commento anonimo-vigliacco ad un post assolutamente inutile di una tizia che ha un discreto seguito. Non l'ho insultata. Solo che non devi mica timbrare il cartellino (come per altro io faccio) nei blog, se non ti passa un cazzo per la testa (...evito, evito). Non mi ha mandato a cagare. Anzi mi ha risposto con gentilezza. Ci sono quasi rimasta male. Quasi.

P.P.P.S. Passati i 5000, e va beh. Ma che di domenica abbia avuto quasi 40 visite mi sconcerta. Boh. Secondo me si sbagliano quelli che contano.

perché, mi dico io?


OA è fidanzato.

Questa la news del giorno.

Se è serio, neppure il mio insistente battito di ciglia potrà servire a nulla.

Uff.

alive

Ieri sera, complice anche l'ottimo stato in cui mi trovavo, ho fatto una ricerca su un giornale web della città dove abita, per vedere se Richard era deceduto.
Insomma, da un giorno con l'altro no mail, no sms, no mms, nada.
E cazzo. Io mi sono preoccupata di brutto.

Poi stamattina apro la posta e trovo un suo amorevole messaggio che recita: "Ok that's it I am going to keep ringing you this weekend until you fucking answer!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" ["Ok, basta, continuerò a far suonare il telefono questo weekend finché porcatroia non risponderai!"].

E ok, l'ha fatto.
E ha riso quando gli ho detto, urlando, che lo credevo morto e che era un bastardo.
E ha riso quando gli ho detto che avevo scritto a suo figlio per accertarmi che avesse ancora un anelito di vita.

E scommetto che sorrideva di brutto quando di punto in bianco mi ha chiesto: "Ti manco?" e io, come una qualunque Elisa di Rivombrosa [o la figlia o la nipote, on so, mai seguito], gli ho risposto: "Si molto. E io ti manco?"... ma perché non mi sono fermata al "si" o al massimo al "molto"? Va beh.

Però cazzo, che bello risentirlo.

[mancata comunicazione imputabile a 1. mio cell 2. sua casella di posta. Vaffanculo alla tecnologia]

venerdì 7 dicembre 2007

ballo, ballo, ballo da capogiro

3Il titolo non c'entra un cazzo.
Ma le canzoni della Carrà vai poi a levartele dalla testa.
Vorrei andare per punti, ma poi le virgole mi si offendono.

; [così non offendo nessuno] oggi sono molto orso, che stasera guai a rompermi gli zebedei anche solo con mezzo squillo di telefono. Ma oggi va così, ho il cazzo che gira vorticosamente e c'è solo una persona che potrei vedere, mentre prima almeno in tre si salvavano dai miei eccessi di malumore.

; da cosa poi dipenda il giramento di cazzo è un mistero tipo "10 piccoli indiani" di AC, ma a me, siccome oramai deceduta, AC non dà la soluzione.

; settimana prossima ma soprattutto settimana l'altra ho tutta una serie di robe da fare di tipo sociale che mi viene il magone. La gente in generale mi trova, penzo, una compagnona, una a cui piace stare in mezzo agli altri. E porca l'oca. È vero. Ho scelto anche per lavoro di stare in prima linea con l'utenza. Però. Però boh. Scattano dei meccanismi e divento un orso polare il cui iceberg va alla deriva senza vedere neppure una possibilità di approdo.

; di certo il farmi sentire in colpa, per scelte che non sono mie, mi fa entrare in un bad mood. Di certo, quando sono in un bad mood, non mi aiuta sentirmi dire che ecco, non voglio più bene alle persone come prima, che mi sto allontanando, etc. etc.

; ho il sacrosanto terrore di essere invidiosa delle felicità altrui. Dopo 72 ore di auto-analisi giungo, bene o male, sempre alla medesima conclusione. Che le felicità sono momenti estemporanei, e io su quelle che già ho vissuto, potrei viverci di rendita; che la vita è un mestiere duro per tutti, ma mi irritano coloro i quali hanno la strada più spianata e non si rendono conto delle difficoltà altrui; che se mi rendono veramente partecipe delle proprie felicità, io voglio ancora più bene alle persone che mi fanno questa cortesia.

Scrivendo il titolo ho pensato sarebbe stato un post scanzonato.
Sì, lo so, non sarò normale. Ma il mio post comincia dal titolo. Quasi sempre. Ché se non c'è quello son senza bussola.

Va beh, OC ha attraversato random i miei pensieri.
Va beh, anche ex-moroso ha attraversato random i miei pensieri, scatenando di riflesso il seguente pensiero: "Che non gli passi neppure per l'anticamera del cervello di venirmi a salutare oggi". [ah, è in partenza per viaggione]

Va beh, mi sento pesante come piombo e a tal proposito devo aggiungere la chicca: tre persone che non mi vedevano da un po':

P.1: "Ti trovo bella ingrassata!"
P.2: "Hai messo sù qualche chilo?"
P.3: "Oh la miseria, come sei dimagrita. Ma mangi?"

Inutile dire che in questo "po' di tempo" credo di non essere variata di un etto.
Ho dedotto che a me la carne o grasso che siano vanno a giro per le varie parti del corpo.
Ora chi mi vede il muso mi trova incicciottita, chi mi vede le gambe mi vede magrolina. Non vi è altra spiegazione.

P.S. Ma adesso mi devo proprio incazzare: ma porcadiquellaputtanatroiadiuneva [sempre lei, stellina cara, che sarà mai una mela?] è possibile che su TREDICI feedati bloggers abbiano pubblicato in UNDICI??? Che poi io mica me li sono scelta tutti blogorroici come me! Anzi! Ora mando una personale mail di ringraziamento a chi oggi (o ieri) non ha pubblicato. Anzi no. Sonno. Letto. Grey's Anatomy.

giovedì 6 dicembre 2007

una sigaretta e fa freddo

Non so se sia indicativo.
Ma stasera sono uscita in terrazza, ove la temperatura si aggirava sui 6C, per fumare una sigaretta con un paio d'occhi azzurri (e un altro rompicoglioni che mi parlava di nuovo e vecchio ordinamento universitario).
Ma non so.
Forse era solo un bisogno assurdo di nicotina.
Nevvero?

[perché blogger oggi parla solo inglese?!]
[sono un po' preoccupata]
[mi ammazzerò di fatica ma tra 14 gg aderirò alla pizzata. C'è occhi azzurri]
[sono sempre più preoccupata]

martedì 4 dicembre 2007

per passare da un ex-moroso all'altro, ovvero come far sì che egli ti veda come oggetto di desiderio sessuale

Ultimo e decisivo passo, la cui elaborazione è resa ancor più complicata da attento ascolto di "Raffica Carrà", non so se mi spiego.

Non è che si diventa ex senza sofferenza alcuna, perché vuoi a destra, vuoi a manca, qualcuno soffre. Normalmente entrambi. Solo che in genere uno si riprende velocemente, l'altro ha bisogno di mesi/anni/lustri di auto-analisi.
"Dove ho sbagliato?"
"Cosa è andato storto nel rapporto?"
"Perchè soffro così poco?" [sì, una femmina può anche arrivare a chiedersi ciò, il maschio non è così masochista]

Tre rapporti che mi vengono in mente:
  1. lui A era innamorato dell'amore, non di me nello specifico: mi ha mollato dopo che l'innamoramento, la cui durata massima non supera le quattro stagioni [non quelle di Vivaldi, intendo l'anno solare], era giunto al capolinea
  2. lui B aveva effettivamente passato indenne il passaggio dall'innamoramento all'amore, solo che aveva poi un po' esagerato nella connotazione fraterna, sicché poco sesso e poco mosso da passione. E la cosa brutta è che io pure ero entrata nel tunnel, e quando ho visto brillare in lontananza una luce sono scappata. Piano, ma sono scappata. Un rapporto tra 55enni senza passione passi anche, ma nel terzo del cammin di nostra vita (secondo aspettativa di vita dantesca) non va bene
  3. lui C (cioè ex-moroso) è così giovane che ha tutto il diritto di mollare il colpo quando la responsabilità diventa troppo grande, e io il dovere di lasciarlo volare via. Ok. Non ero più innamorata. Però era lo stesso un gran bel rapporto, ridevo di gusto e mi divertivo, e avevamo sempre qualcosa da dirci. [il vantaggio di non fare telefonate, o quasi]
A, B e C sono rimasti miei buoni amici.

Con A avrei potuto [imbecille! imbecille! imbecille!] dopo qualche anno fare sesso, ma non ho voluto. Era allora ancora troppo coinvolgente stare con lui, mi attraeva come una calamita (per sbaglio avevo scritto calamità: refuso freudiano?). Però ci scappò uno, 10, 100 baci, in macchina, dopo brilla cena in un ristorante.
"Sali da me?"
"Nooooo, non è il caso..."
"Ma mica per scopare [ma scherzi?!?], per stare rilassati, abbracciati..."

E ok, che imbecille sono stata. Ma non sarebbe stato sesso e basta, mi avrebbe accartocciato il cuore. Sicuro. Però ha suggerito una motivazione interessante qualche tempo dopo: "Sarebbe bello vedere, a distanza di anni, in che modo facciamo sesso: sarebbe tutto diverso" e in effetti io e A eravamo alle prime armi quando avevamo questi intercorsi tra i 3 e i 10 minuti. Molta passione. Esagerata.
La sera dei baci mi scrisse "Buonanotte labbra morbide". Lo so, mi faccio abbindolare con poco. L'sms, da qualche parte, ce l'ho ancora.

Con B ho solo avuto un'occasione e una voglia spasmodica di baciarlo, questo poco dopo che mi disse di avere un'altra (e io nisba). Ma ringrazio la mia timidezza per non averci provato, magari saremmo tornati indietro con poi, again, gli stessi problemi. Magari no, chissà.

Con C invece si sa. Mi ha mollato. La volta successiva che l'ho incontrato gli ho chiesto:
"Perché mi baci sulla bocca? È permesso a due ex? Solo senza lingua? E il sesso? Due ex possono fare sesso?"
Quindi patti chiari, amicizia con benefits lunga.
Niente lingua in bocca, perché è sentimentale.
Sesso talvolta, se sono motivata, se mi motiva, se lui è motivato, e soprattutto se siamo in una casa. Basta finanziare i motel! Che vivranno sui nostri soldi ancora per i prossimi 12 mesi.

Con ex-moroso prendo l'iniziativa con semplicità estrema, d'altronde abbiamo sempre parlato di sesso con una libertà disarmante, questa secondo me ne è una conseguenza.
Beh, la prima volta post-abbandono non è stato facile. Ma sapevo che se avessi fatto passare troppo tempo, sarebbero poi passati anni, e con ragionamenti e atti machiavellici l'ho trascinato allo stato di pisello vicino al collasso. E da lì tutto facile. Strada in discesa con pendenza del 12%.

Dopo questa breve premessa dovrei scrivere il post.
Vabbé, facciamo che traiamo le conclusioni.

Cose necessarie affinché ex-moroso abbia comunque voglia di far sesso con te:
  1. rimanere in buoni rapporti con ex-moroso, non dire o fare cattiverie sull'onda dell'ego ferito che possano farti odiare dallo stesso
  2. avere con egli un rapporto molto, molto confidenziale in fatto di sesso, del tipo che se gli tocchi il pisello in luogo pubblico (NON davanti a occhi indiscreti, perché esibizionista no grazie), lui sorride, ti chiede cosa fai, ma col cazzo che tira indietro il bacino [anche perché tirarlo indietro senza cazzo sarebbe difficile, anatomicamente]
  3. avere l'iniziativa, soprattutto se sei tu ad essere stata mollata, ché lui si farebbe le pare di illuderti
  4. non dimenticare mai i punti di attrazione sessuale per ex-moroso, indi esporli con finta casualità
  5. la cosa più difficile: far sì che il sesso sia sesso, che capiti a volte sì ma anche no, che sia una parte non essenziale del vostro rapporto di amicizia.

[il che non significa non rimanerci male quando, tu ormonalmente travolta, vedi i tuoi sforzi produrre risultato zero]

Avviso che "Raffica Carrà" è un cd doppio, ancora mi canta "Buon Natale", un po' in anticipo, magari.

P.S. Adesso, durante la stesura e rilettura del post, mi è venuta la fissa di baciare ex-moroso con la lingua. E solo per puro spirito di contraddizione.

domenica 2 dicembre 2007

per passare da un ex-moroso all'altro, ovvero come farlo diventare ex

Sembra semplice, ma non lo è affatto.
Per due semplici ragioni.
  1. lasciare una persona che ti ama, ti vuol bene, o quanto meno ti stima (aaaaah!), è per me, anima innocente, psicologicamente devastante
  2. essere lasciata da una persona che ami, a cui vuoi bene, o quanto meno stimi (ah!), è per me, anima possessiva, psicologicamente devastante.
In pratica io vorrei un ex moroso già bell'è pronto.
Ma sembra impottibile, come avrebbe detto Titti a Silvestro. Quindi tutto sommato preferisco essere lasciata, perché ho meno sensi di colpa.

Soluzione 1.

Avere cazzi e mazzi veramente grossi e psicologicamente pesanti da gestire, tanto da richiedere persino l'attenzione del moroso. Se sarai stata sufficientemente furba da trovarlo talmente giovane da far risultare a lui impossibile prendersi in minimo carico i tuoi cazzi e mazzi, lui ti mollerà.
Tra lacrime scroscianti e adducendo come ragione: "Siamo più una coppia di amici (with benefits, n.d.b.) che una coppia di fidanzati". Il che non farebbe una piega, non fosse così da circa 2/3 del tempo in cui siete stati insieme. Comunque.

Vantaggio: i cazzi e mazzi veri, pressanti et importanti, non ti fanno sentire più di tanto l'abbandono, anche perché l'ex si sentirà così in colpa da dirti che vi frequenterete tantissimo (...) lo stesso. E per un tot di tempo manterrà abbastanza fede alla parola data
Svantaggio: avere effettivamente cazzi e mazzi assai pesanti da gestire.

Soluzione 2.

Allontanarsi progressivamente, diradare gli incontri, stimolarlo a qualsiasi tipo di attività ludica al di fuori della coppia, fin quando non si scazza di essere messo sempre più da parte.

Vantaggio: tu fai poco, se non frequentare di più gli amici
Svantaggio: se la cosa riesce, ti chiedi perché cazzo si diverte più con altri che con te
Controindicazione 1: data la possessività della scrivente, la possibilità di un'ulcera quanto ti smssa "Sono fuori con un po' di amiche" non è da escludersi
Controindicazione 2: tu lo ignori, ma lui altro che stima, l'allontanamento fa sì che egli venga ricondotto nei gironi infernali dell'innamoramento, e diventi ossessivo. E col cazzo che ti molla
Controindicazione 3: a furia di frequentare amiche, si prende una gran cotta per una e casca nelle sue braccia, diventa quindi un ex-moroso inutilizzabile per i fini prefissati.

Soluzione 3.

Può essere: A. scenata melodrammatica finta di gelosia o B. litigio furibondo finto per questioni vitali quali "Non mi restituisci mai i miei cazzo di cd!!!", non necessariamente in singole unità, ma anche plurime, settimanali, giornaliere o persino plurigiornaliere

Vantaggio: tecnica veloce, sebbene ci voglia successivamente qualche giorno affinché il moroso ammetta di avere i gioielli frantumati e ti molli
Svantaggio: dover trovare argomentazioni valide ma soprattutto dover alzare la voce, proprio tu che oramai sei peggio di un monaco zen
Controindicazione 1: rischi di non vederlo più perché lui non ti può più vedere
Controindicazione 2: rischi di non vedere davvero più i tuoi cd
Controindicazione 3: rischi che lui scoppi a piangere (solo nel caso A di "scenata gelosia") e ammetta amore non corrisposto o (minchia) pure corrisposto per altra donzella.
Esito alternativo possibile: psicoterapeuta per ricostruire il tuo ego a pezzi e avere risposte in merito alla domanda: "Ma porcaputtana, come cazzo ho fatto stavolta a tirarmi così la zappa sui piedi?"

P.S. Quest'ultima domanda ricorre spesso, troppo spesso, nella mia vita. E manca uno psicoterapeuta che mi dia risposte.

giovedì 29 novembre 2007

per passare da un ex-moroso all'altro, ovvero cosa cercare in un moroso che diventerà ex

Considerando che i miei ex-morosi non sono molti, anzi, proprio pochini, considerando che l'unico ancora a portata di mano è "ex-moroso", che però mi attacca i virus e che da gennaio so che semi-scomparirà, si pone il problema di trovare un ex-moroso nuovo di zecca.
No, non ho voglia di un moroso, non sono fatta per la vita di coppia, e ciò dovevo capirlo già secoli fa. Non starò qui a ("cercare parole che non trovo, per dirti cose vecchie con il vestito nuovo" - cit.) spiegare il perché o il percome, ma è così.

Quindi le tappe sono due.
  • trovare un moroso
  • farlo diventare un ex-moroso

ma se ne aggiunge una terza:

  • far sì che sia sì esasperato dalla nostra relazione da non volersi impegnare in altra, nuova storia; al contempo che sia felice di vedermi, attratto dalla sottoscritta, disponibile a toccate-e-fughe.

    E già è un bel casino.

    Punto 1. Trovare un moroso.

    Estetica.

    Partiamo dai denti, ché io uno con dei denti brutti non lo posso vedere neppure in cartolina. Non chiedo altro se non che abbia un bel viso e un fisico decente, altezza minima richiesta metri 1,70. Che si lavi con regolarità. Che abbia capelli apprezzabili oppure niente capelli (no stoppa in testa).

    Carattere.

    Gioviale, simpatico, ironico, entusiasta. Non mi interessa essere sempre la motrice del treno, l'importante è ridere, sorridere, quanto più possibile. Sarcasmo: un po', ma non tanto. Il sarcasmo lo abbino alle persone che dentro sono amare. E io voglio una pallina di Lindor rossa.

    Intelligenza.

    Partiamo dal fatto che io credo nei test d'intelligenza. Quindi quando ho fatto il test logico-matematico a ex-moroso e lui è risultato essere poco meno intelligente di me, ho pensato: "ci ho preso". Ma non è solo questo. È difficile per me dare una definizione di intelligenza. Perché non è solo quella astratta. È anche intelligenza emotiva. Mica pizza e fichi. Cosa cazzo me ne faccio di un moroso che non essendo empatico, non capisce la ragione per cui io debba stare magari due ore al telefono con la mia amica dalla vita sentimentale incasinata (e non poco), mentre a lui mando scarni sms?

    Relazioni interpersonali.

    Innanzitutto facciamo come dico io. Insomma, quasi sempre. Io ti do quasi tutti gli spazi che chiedi, e voglio che tu faccia altrettanto. E se dovesse capitare un tradimento, mi raccomando, sii sufficientemente forte per tacermelo. Io farò altrettanto. Di solito non mi piace uscire a coppie, ma qualche eccezione si può fare. Però io e te. Io e te, per poco o tanto che sia, siamo una coppia, e abbiamo bisogno di stare assieme da soli. Discutere, vedere, commentare, ascoltare, girare, stravaccarsi, addormentarsi, desiderarsi. Tanto per cominciare. Senza troppa gente in mezzo, per un po'. Il che, sia molto ma molto ben chiaro, non significa passare tutto il tempo libero insieme (pelle d'oca al sol pensiero), bensì cercarsi quando si ha voglia di stare con l'altra persona. E non sempre i tempi coincideranno, qualche incazzatura è inevitabile, ma è l'unica strada percorribile. Almeno per me. Che sono un po' strana.

    Telefonate e affini.

    No. Non ti concedo la telefonata serale per il riassunto della giornata. A meno che proprio non accada qualcosa di epico. Ti concedo di passarmi a trovare, di venirti a trovare, previo avviso rigorosamente effettuato tramite SMS. E se proprio non hai voglia, va bene una telefonata tipo:

    "Che fai stasera?"

    "Un cazzo"

    "Ci vediamo?"

    "Si!"

    E il "Sì!" col punto esclamativo non è un caso, che due devono proprio essere contenti di vedersi. Anche solo per fumare una sigaretta insieme nel giardino davanti casa, ma ho bisogno di sentirlo quell'entusiasmo.

    Conclusione al punto 1.

    Adesso mi sembra già molto più chiaro perché abbia (avuto) così pochi ex-morosi, ma questa è una riflessione tutta mia. In fondo non ho mai messo nulla nero su bianco, ma che fossi lievemente esigente dal p.d.v. sentimentale, ecco, questo un po' l'avevo capito.

    P.S. Neppure fossi stata alla ricerca del Sacro Graal, ho trovato il termometro. Mi liquida con un 37,2C. Mente. As usual.

    febbre?

    Il fatto che mi sia addormentata come le galline al calar del sole, come ipotizzato altrove, e il fatto che abbia trovato una temperatura di 27C nella stanza nella quale ho fatto il "pisolino" e dalla quale scrivo (causa mio importante contributo all'enel che poi altrimenti mi fallisce), sommati i due fatti e considerato infine che non ho affatto caldo, mi fa supporre che abbia la febbre. Fila? [non la marca, il discorso. Peccato aver disperso il termometro]

    mercoledì 28 novembre 2007

    ho pagato caro il sesso, e non ho affittato uno gigolò

    Sicché qualche tempo fa rivedo ex-moroso e, essendo piena di ormoni che urlavano "Libeeeraaaciii!!!" ed essendo che facevano un gran casino e mi stavano rincoglionendo, com'è, come non è, io ed ex-moroso ci siamo trovati a fare un po' di sesso. Niente di impegnativo. Niente lingua in bocca.
    [altro in bocca. Oh merda! Sarò stata troppo esplicita et volgare? D'altronde la continuativa corrispondenza con Richard mi sta devastando, che adesso leggere lui che mi racconta che la moglie si fece trovare a letto con un'altra donna, e lui si buttò nel lettone dispensando gioie ad entrambe, è la cosa più normale che posso leggere nelle sue emailpistole. Quindi parlare di sesso orale, no, non è un grosso problema, secondo me]

    "Com'è, come non è": sto diventando anche un po' ipocrita. Sapevo benissimo quali tasti pigiare {no doppi sensi, qui}, mi sono preparata psicologicamente dalle 5 del pomeriggio quando dovevo fare tutt'altro, e speravo di tagliare il traguardo della manipolazione o simili del suo pisello. Mentre ex-moroso, che è sincero, mi ha detto che no, lui non se l'aspettava la minestrina riscaldata.

    Comunque mi racconta di una nottata di un paio di giorni prima passata a vomitare.
    Ecco, si spiega il titolo.

    Ore 4.30: svegliata da conato di vomito n.1, e fortuna aver avuto vicino una felpaccia che ha funto da catino/cesso/lavandino. Però vomitare a letto non è il massimo, quindi ho fatto sù un puttanaio di cui risparmio la descrizione. Ho tentato, alla carlona, di metterci un po' di pezze senza passare 32" a rifare il letto. Alle 5.30 mi riaddormento serena.

    Ore 6.30: svegliata da conato di vomito n.2, ma stavolta, tiè!, il catino ce l'avevo per davvero. Alle 7.30 mi riaddormento serena. Cioè, insomma, ad essere sinceri un po' incazzata. Ché a me mai successo una roba così. Se vomiti lo fai appena ti stendi, mica quattro o sei ore dopo.

    Resto della mattinata: sul cesso. Per altre infime ragioni.
    Resto del pomeriggio: tipo zombie, ho dormito un infinito numero di ore accrocchiata sul pc, perché l'idea di mettermi sul letto non mi piaceva mica tanto.

    Sesso orale con ex-moroso mi costò nottata infernale.
    I casi sono due: o si cambia tipo di sesso, o si cambia ex-moroso.
    [è la trafila burocratica per ottenere un moroso che mi leva di sentimento]

    lunedì 26 novembre 2007

    una canzone, anzi tre o forse quattro

    Roberto Vecchioni: "Mi manchi" (che ascolto or ora, preferibile nella versione live)
    Lucio Dalla: "Cara"
    Francesco De Gregori: "Pezzi di vetro"

    È pazzesco come le canzoni si leghino indissolubilmente ad alcuni specifici accadimenti della propria vita. Queste tre si legano ad una sola persona, ma siccome persino il Baglioni Claudio ci viene a dire: "chi ci sarà dopo di te respirerà il tuo odore, pensando che sia il mio", è naturale che canzoni che ti restano incise nell'anima, vengano poi trasmesse. Al nuovo amore. Anche se non è un grande amore come quello là, è un piccolo amore, un amore nano, che sai non potrà crescere più di tanto.

    Ma anche l'amore nano ti insegna qualcosa.
    Sergio Cammariere: "Tutto quello che un uomo", canzone che io ignoravo esistesse essendomi persa il SanRemo ove fece furore causa permanenza all'estero. [e che sia ben chiaro: per me SanRemo è come il kinderbueno giornaliero. Irrinunciabile. A volte mi stomaca, a volte mi garba, a volte medio]

    E dall'amore nano forse passerà a qualcun altro, secondo una proprietà transitiva sentimental-musicale.

    Altro:

    1. come pc raising faccio un po' schifo: risposta automatica "Grazie per averci scritto, ci riserviamo di cestinare le mail di cui non ce ne frega un cazzo", ed è arrivata in doppia copia. Direi che non ho great expectations, non sono come Pip
    2. ("l'uomo che cammina sui pezzi di vetro dicono ha due anime e un sesso di ramo duro e un cuore")
    3. due delle belve, mentre cenavo, si sono messe a giocare tra due sacchi della spesa ancora da riordinare, distruggendo involucri vari: il piccolo ha meditato vendetta tutto il giorno dopo che ha osato appoggiare il suo naso sul mio agognato pane e nutella della colazione. Si è preso uno scapaccione. C'è rimasto di merda. Ma alcune regole ferree, quali non mettersi tra me e la nutella, deve impararle, eccheccazzo. E io a chiedergli scusa dopo lo scapaccione, così forse mi perdona e non fa Attila [si sa: i "padroni" di bestie sono peggio dei neo-genitori, faticano a trattenersi dal parlarne...]
    4. su tante cose sono di una stramaledetta ignoranza. A che cazzo serve la Camera per il Lavoro??? A intrattenere rapporti sesuali per un avanzamento di carriera?
    5. sono una stupida, perché è da ier mattina che non ho richiamato un mio amico permalosissimo
    6. devo andare a letto ma non ne ho voglia, anche perché un'ora (e 25') di pennica appena rientrata a casa mi ha rigenerato
    7. se la capa e la segretaria mi fanno fare altre modifiche a un documento già modificato 12 volte, le faccio a fettine
    8. mia madre mi narra sempre quei tremendi fatti di cronaca ove madre/sorella uccidono povera disgraziata. Io interpreterei ovviamente il ruolo di quest'ultima, essendo sì a volte aggressiva, ma col terrore persino del coltellino svizzero [e come ricordavo a sua moglie, ex-fidanza talvolta faceva Norman Bates inseguendomi lentamente armato di coltello nel tempo che fu. L'ho già detto che sono stupida. Lui è uscito dalla cucina con un coltellaccio in mano e gli occhi da pazzo. Io sono corsa via urlando come un'aquila]
    9. è già la seconda volta CONSECUTIVA che un'amica incontra per sbaglio e per chiaro scopo convivenza-tra-una-decina-d'anni-senza-impegno un mio conoscente. Cioè, l'incontro deve ancora avvenire. Oh mamma
    10. non c'è cosa più bella che cantare a squarciagola in macchina. Beh, è una tra le 10 cose più belle, dai.

    P.S. ho sbagliato quasi tutti i congiuntivi, menomale che stavolta ho riletto. Devo avere un virus che trasforma in smile tutto il mio bagaglio culturale, beauty case compreso.

    P.P.S. a furia di correggere documenti 300 volte, credo sia la 5^ volta che modifico il post dopo averlo postato. Gli smile si stanno diffondendo ovunque ( (ovunque)

    sabato 24 novembre 2007

    i pesciolini

    Se continuo ad avere inviti a cena diventerò una balena.
    Ma tanto lo si sa: 19 inviti in 22 giorni, poi tabula rasa per i successivi 222. Stasera ho mangiato un wurstel semi-carbonizzato: sono assolutamente certa che abbia bruciato le calorie ingurgitate ier sera. Circa 57.806.
    Sono pur sempre una femmina, faccio dunque il conto - giornaliero, settimanale o mensile, a seconda dei periodi - delle calorie ingerite.

    Andrea era un cagacazzi che coi suoi amici aveva preso un paio di camere dove io e le mie tre amiche ne avevamo presa una, però grandissima. Eravamo tutti in vacanza al mare. Una sera ci invitarono a cena sul tetto di casa. A base di pesce. A me il pesce fa schifo. Andrea iniziò a odiarmi credo per questo motivo.

    Durante la cena fece una battuta sarcastica sulla mia umile persona e, per dire che raccontavo puttanate, disse qualcosa tipo: "Adesso verrà a raccontarci che ha fatto campeggio nel posto X", dove il posto X sta ad indicare un luogo remoto della terra e ben poco frequentato dagli italiani. Il destino volle che io nel posto X c'ero davvero stata, dunque risposi: "X è un posto meraviglioso. Niente campeggio perché faceva freddo, però ostelli". Non è escluso che abbia provato un mini-orgasmo nel poterlo contraddire, dopo che per tutto il tempo il cagacazzi mi aveva riempito di frecciatine.

    Lui rimase a bocca spalancata come un coglione.
    Poi tentò di provare che nel posto X non c'ero mai stata. Ma non ci riuscì.

    Quindi entrambi pensammo: "Cazzo, ma con tutti i luoghi della terra ha/ho pensato proprio a quello!". Ché io poi non sono una gran viaggiatrice. Sono andata in relativamente pochi posti, però lontani.
    Quindi lo interpretammo come un segno. E inizio il cinguettio estivo tra me e Andrea.
    "Andrea, mi porti a vedere i pesciolini?"
    E Andrea mi portò a vedere i pesciolini.
    [specifico: NON il suo personale pesciolino-one, non lo seppi mai, ma i pesciolini che si vedevano in un angolo di scogliera meraviglioso]

    Andrea ed io forse ci innamorammo.
    Cioè. Io di sicuro mi innamorai, ma credo anche lui. Ma avevamo fidanzati a cui volevamo molto bene. Quindi non capitò nulla di rilevante dal p.d.v. sessuale, ma guardare un'alba che nasce dopo una serata cominciata a mezzanotte e conclusasi alle 6 del mattino, è emozionante da morire, specie se siete seduti con la schiena appoggiata al muro di casa e vi tenete la mano. E non avete 15 anni. Uno dei due già poteva votare per il Senato.

    Rimasi amica/fidanzatavirtuale di Andrea per parecchio, lo rividi a Roma, a Londra, in Sardegna, l'ultima volta nel 2003. Sono passati quattro anni.

    Quanto darei per sapere dove è finito.

    P.S. Ho scritto "femmina", Andrea diceva sempre "femmina" invece di donna o ragazza. Io scrivo senza pensare. Ma credo sia facilmente intuibile anche da tutto il resto.

    venerdì 23 novembre 2007

    stasera si mangia homemade pizza, spero, però il post non c'entra

    Nella veste di "volontaria" (mi sembra talvolta d'essere una schiava, ma va beh), dovevo risolvere il problema che nella mia associazione c'è una moria di pc. Uno dopo l'altro ci stanno lasciando, e hanno ragione: avranno come minimo 6 o 7 anni, che per un cane voigliono dire tipo 40-45, per un gatto 35-40, per un pc molto usato esattamente 112.
    Morire a 112 anni è sicuramente triste ma doveroso: spazio ai giovani.
    Il problema è che i giovani non ci sono, i pc erano tutti maschi e benché abbiano dato luogo a orge omosessuali, noin hanno prodotto alcun pc-cino.

    Adesso io, per una serie di eventi, sono diventata un po' sfacciata.
    Ma di certo non so niente di fund raising, anzi, di pc raising.
    Sicché ho preso e scritto a una ditta di pc che ne sta vendendo anche alle scimmie che abitano nella casetta affacciata sul Bosforo. Parte meridionale. Quale risultato attendersi?
    1. cestinano la tua mail (92% di probabilità)
    2. "abbiamo già dato ad altri per beneficienza" (5% di probabilità)
    3. ti rispondono: non abbiamo risorse da sprecare, ma detto in modo più elegante (2% di possibilità)
    4. "sui 12 richiesti te ne diamo uno, risalente al 1998" (0,999% di probabilità)
    5. "ti diamo 12 desktop nuovi e un portatile, come ci hai chiesto" (0,001% di probabilità)

    Tentar non nuoce. Tentar non cuoce. Cazzo, si vede che ho fame.

    mercoledì 21 novembre 2007

    quando scrivevi sul blog era meglio e spendevi meno

    È circa dalle ore 21 che mi dico "ora scrivo" e avevo anche in mente una bella cosa, naturalmente prolississima, ma bella. Tuttavia, essendo che ho il ciclo e pedalo nervosamente, mi sono girati i coglioni per un paio di cose, e ho perso tempo.

    Cosa 1: è ben probabile che mi sia presa un'inculata su ebay (sì, un'altra), questa volta però non è colpa della zucca vuota che tengo orgoglionamente in cima al mio collo, bensì di quei cazzoni che lavorano per la sicurezza di ebay. Cazzoni italiani, ma domani scrivo in USA dove tali cose non esistono (2 giorni per risolvere un problema URGENTE!), anche se ne esistono molte altre che a me personalmente non piacciono, anzi, mi schifano un po', e chissà. Magari mi dicono: "Ha ragione! Questo venditore ha fatto un gioco sporco! Lei accatti pure i suoi oggetti ma noi, per scusarci, le ridiamo i soldi spesi". Anzi, di sicuro andrà così.

    Cosa 2: cazzo, dimenticata. Ah, sì! Devo fare l'iter burocratico numero 8704567 dell'anno, e 'sto iter è un casino. Non ho ancora ben capito dove andare a parare [se Forrest Gump fosse stato su un campo da calcio, anziché su un campo da football americano, e avesse fatto il portiere, cioè se FG fosse stato tutt'altro film, ci sarebbe stato bene uno: "RUN, FORREST, RUN!!!", anzi, ci sta bene lo stesso], e io giusto stasera ho pensato di andare a buttarci un occhio ["Oooops, tutto ok, raccolto!" - chiedo venia, è una battuta che fece la mia prof d'inglese di liceo, e ogni volta che uso la sopra citata espressione mi torna in mente, e probabilmente è già la 12ma volta che la scrivo paro-paro, cioè in realtà sempre diversa, ché io mica mi ricordo le esatte parole, basta, fermati, sforzati, don't run anymore!].

    Occhei, ce l'ho fatta.
    Ora rileggo come una brava scolaretta (due parole che i maschi associano sempre a qualche troione visto in film porno) e senza fare alcunché di pornografico posterò e andrò a dormire. Forse ho un po' esagerato col riscaldamento. Ho un termometro che segna 25,5C. Ho caldo. Ho anche indosso un felpone imbottito. Mio primo acquisto su ebay. Tutto torna.

    martedì 20 novembre 2007

    ho cinque minuti

    Che potre sfruttare per:
    1. lamentarmi contro questo ISEE di merda, usato in modo del tutto arbitrario dai diversi comuni perché la normativa è vaga
    2. dolermi del fatto che volevo scrivere alla BignardiDaria e mi sono scordata
    3. incazzarmi per essermi spellata il callo sul gomito che ha provocato un buco
    4. chiedermi perché la mia small big friend risulta in linea su skype ma non risponde (essendo dove sta lei presto, avrà acceso il pc x poi andare a fare la cacca)
    5. immaginare che domani tutto fili liscio, io sia serena, non mi capiti nulla che possa solo portarmi vicino al barbaro e incivile mondo delle bestemmie, nessuna delle belve pisci innanzi alla dispendsa, cazzo! che schifo!
    6. la mia big small friend mi ha risposto! e lei mi ha detto buonanotte ed io buona giornata, che stooooria!!! (sono felicissima, forse domani sarà una giornata davvero mejo)
    7. sono passati nel frattempo 18 minuti, aaargh!

    lunedì 19 novembre 2007

    muovi le parole, tanto il risultato non cambia

    La mattina comincia con una cucciolina di cane (da fighi) che ti fa le feste che neppure un bimbo di 5 anni con Babbo Natale che porta un sacco pieno di doni.
    E già la giornata prende un'altra piega (le mie belve la mattina le lascio che ronfano, soddisfazione nulla, hanno formato il Si.U.Be.Do., un sindacato di bestie poltrone, e la bestia grande è il presidente, la bestia media la vice-presidentessa, il piccolo il segretario, ma ora rompe il cazzo alla bestia grande perché vuole piú poteri: è un arrivista).
    Indubbio che credo molto nella pet-therapy.

    Ho visto un'intervista a Raul Bova. Ho il touchpad ancora un po' sbavato. Però santo cielo con quei denti meravigliosi che ti trovi, meno risate da pirla.

    Ho trovato nella posta tre bollettini da pagare del comune risalenti a inizio anno: dottoressa S.C. dei miei coglioni, complimenti per l'efficienza!

    Sto ascoltando un'intervista a Ricucci: sono in controtendenza, lo so, ma mi fa simpatia. Ha la fossetta sul mento come ex-fidanza. Non sa tanto parlare l'italiano. Ha un lievissimo accento, giusto un po' marcato. Avrà fatto un po' di porcate per arrivismo ma quanti ne abbiamo intorno che fanno peggio e crepano in aria di santità? Gli piace molto la carbonara, proprio come a me. Dice che uno non può uscire dalla sala rossa del governatore e andare a fare il tronista. Parla di Fiorani. Inizio davvero ad amarlo (non fosse così ricco, lo sposerei. Perché io ad Anna Falchi le faccio un baffo. Mentre l'altro glielo lascio, dicendo che ho finito la ceretta).

    Ieri è morto un vecchietto del mio palazzo. Era simpaticissimo, con l'ossessione per la musica classica. Lo conoscevo da che sono nata, ma non è questo. È che la sua ironia talvolta era così intelligente, così acuta, anche quando sconfinava nel sarcasmo. A me questo mancherà di lui.
    È il mio modo stupido e banale per dirti ciao. Però ci hai mollato quella rompicoglioni di tua moglie. Anche questo, mi sa, è frutto del tuo sarcasmo.

    domenica 18 novembre 2007

    sgrunt, g.d.m.


    venerdì 16 novembre 2007

    ahhhhh, ancora arrivano alla carica, 'iuto

    Insomma tra qualche giorno vedo ex-moroso, dopo un bel po', e ho un enorme problema (con un orecchio ascolto Raul Cremona, e rido, e non sono certa di scrivere le parole giuste; con l'altro sento se il portatile va in ebollizione, che poverino a lui l'antinfluenzale non gliel'ho fatta): sono in giorni no.
    Ovvero in giorni pre-mestruo dove talvolta ho una gran voglia di [censuro].


    Soluzioni:
    1. rimandare l'appuntamento

    2. fare training autogeno, tipo come quando vedi il barattolo di Nutella

    3. scaricare un qualsiasi porno di o con Rocco Siffredi (non tanto per lui, quanto per le fighe - nel senso lato della parola - di cui sempre si circonda) e dirgli: "Guarda cosa ho scaricato al posto di Romanzo Criminale [che per altro ho davvero scaricato tre volte e per tre volte mi sono beccata porno, e i miei amici: "Non lo cestinare!!! Prima masterizzalo!", la cosa brutta-brutta è che prima di controllarlo l'ho passato a mia sorella] così da aggredirlo sessualmente [ma a chi la racconti?! A te? Ah, ok. Le illusioni talvolta aiutano il proprio ego post-Richard-crisi]

    4. accendere due ceri e sperare che, essendo stato il condominio benedetto giust'appunto in giornata odierna, sebbene ciò possa sembrare vagamente profano, lui abbia voglia di una qualsivoglia forma di avvicinamento sessuale [beh, "qualsivoglia" è un po' eccessivo ma va beh]

    5. sperare con acuta bastardaggine che non batta chiodo da settimane e abbia il polso della mano destra dolorante [no, non è mancino]

    Riferirò alla commissione parlamentare sull'argomento. A tempo debito. Anche se preferirei un po' di credito.

    P.s. oggi ho letto di un monsignore "vicino al Papa" incazzato perché troppi sono i vescovi che non seguono le direttive del Papa. Si è anche lamentato che "musica, canti e danze non sono consoni all'ambiente sacro della chiesa e della liturgia". Adesso, ok per le danze, ma se la cosa che più mi piaceva di quando andavo (avo...avo...avo...avo...) in chiesa era cantare "Disegno" o "Laudato sii o mì Signore"? Ma perché il crucco ci tiene così tanto ad allontanare la gente dalle chiese? Secondo me in realtà è della concorrenza. Se mando l'articolo ad una mia amica, religiosissima, mi sviene.

    Mi sembra di avere intrecciato abbastanza cose per potermi dedicare a Flavio Oreglio.

    mercoledì 14 novembre 2007

    piagnisteo

    Sono molto seccata. Sembra che il mio secondo acquisto su ebay (beh, sì, mi sono fermata a tre acquisti. In quattro giorni. Tutti della stessa marca, che in Italia non c'è) non mi sta, porcazza di quella troia. Maccheccazzo, gli americani che fanno sempre misure over-natural-size, stavolta si rivolgono chiaramente a una clientela di anoressiche! Mi sa che L sta per Long e non per Large. Certo non avessi tette sarei a posto! Ma 'sta cazzo di giacca dovrebbe essere per femmine! E poi ho pagato la dogana. Orrore, orrore.

    Va bene, basta menata giacca-stupenda-che-non-ti-sta. Così ti impari. O ti dispari. O ti spari e basta.


    Oggi mi hanno raccontato che una capa, alla cui sfuriata con una segretaria ho assistito (la segretaria a causa di una uscita infelice era il mezzo, al termine duramente provato, per l'obiettivo finale), aveva talmente i nervi dall'essere stata messa in grave imbarazzo da un povero pirla psicopatico ma con gli agganci giusti, che è scoppiata a piangere. E mi fa tenerezza un donnone simpatico, logorroico, propositivo, netto nelle decisioni, cinquantenne, che scoppia a piangere quasi in pubblico. Mi verrebbe da prendere a calci in culo quell'imbecille che ha provocato tutto ciò. A parte il fatto che non è un imbecille, è un furbo. E stronzo. E si comporta come un'adoloscente con le turbe. Ma se gli stronzi sono merde, perché la mettono in culo alla gente più intellettualmente onesta anziché uscire dai rispettivi buchi del culo?


    [oggi mi è arrivato un .pps che si chiamava "Amiche" ed una delle amiche descritte era sboccata, egocentrica ma sapeva far ridere: praticamente io, che sì, va beh, dai, un po' faccio ridere. Soprattutto involontariamente]


    Ho scritto il limite massimo di parolacce consentito in un singolo post.
    Adesso devo scrivere senza volgarità verbali.
    Minchia. Non so se ce la faccio (era proprio l'ultima-l'ultima).

    Comunque essendo io stessa stata a mia volta obiettivo di calunnie da parte di qualche idiota a cui non ho mai mancato di rispetto, ed avendo io stessa provato una rabbia talmente forte da piangere come un vitello una notte di Natale (e menomale che non piangevo come un bue o un asinello, se no avrei allagato tutto il presepe), mi viene molto facile sapere ciò che il donnone prova.

    Io piango.
    Non molto, ma piango.
    Ricordo ancora, come Fabio Concato, quando piangevo per la pubblicità della Barilla, quello con la bambina tutta vestita di giallo che sotto la pioggia raccoglieva un micino. Ma anche per tante altre. Sì, sì, intendo proprio pubblicità.
    Vogliamo poi parlare di Love Story? Mi basta sentire la musica per frignare. E Incompreso?
    E il libro "Il cucciolo" (papagna reale, nel senso di libro assai voluminoso)?
    E quando ho saputo che ex-fidanza si era riaccasato con l'attuale moglie? Menomale che la scelta era stata mia, figuriamoci fosse stato il contrario. Sono seguiti mesi in cui mi sono inflitta auto-umiliazioni che vorrei dimenticare, ma il mio sciocco cervello dimentica tante cose belle ma ha impresso a fuoco le umiliazioni. Ho provato anche con la spugnetta abrasiva, ma niente da fare.

    E quando ho pianto di dolore? Oh, piangere di dolore, inteso come dolore fisico, è davvero roba brutta. Io ho una discreta sopportazione del dolore acuto, ma non del dolore continuato.
    Perché alla fine sai, non tutto il tempo, ma lo sai, che se piangi la perdita di qualcuno, e parlo di perdita nel senso più lato possibile, continuerai a soffrire, a piangere, poi toccherai il fondo e, se non sei particolarmente incline al suicidio, risalirai.
    Invece quando stai male fisicamente e non sai se il dolore passerà, se aumenterà, se calerà, quanto durerà, uh, lì è proprio brutto.
    [e Mike disse: "Allegriaaaaaa!!!", è appena passata in tv la pubblicità di Grappa Bocchino Sigillo d'Oro, che a pensarci adesso mi sembra vagamente sessualmente allusiva]

    Però. Piangere libera.
    E io non mi fido mica tanto di chi non piange mai.
    Quindi donnone-capa, domani ti voglio vedere con i testicoli in bella mostra, a rimettere tutto in ordine. Che io tifo per te.
    (e non per il pacco-pacco ebayano)

    lunedì 12 novembre 2007

    telefonate femmine

    È una cosa che i maschi non capiranno mai: quanto sia bello stare al telefono un'ora a raccontarsi dettagli quali: "Quante volte alla settimana facevi il bagno da piccola?" "Una, il sabato" "Eh, oh, che zozzona!".

    Ho appena mandato affanculo un mio ex collega: dovevamo vederci stasera, programmato un mese fa, e all'ultimo mi dice che non può. Così vedo gli altri ex colleghi e non lui. A cui tenevo. Vaffanculo altre 30 volte!!!

    Lo so, sono incazzata. Ho mal di schiena e sono incazzata.
    Tantissimo.

    Quando torno devo trovare una delle tre bestie da spupazzare. Sperando che non sia io a mordere.
    Sgrunt!

    sabato 10 novembre 2007

    invecchiamento

    - Ma quanti anni aveva Biagi?
    - Ottantasette.
    - Non era neanche vecchio.

    [amo gli 82enni. Amavo molto anche Biagi, a parte quando infarciva di asciutto cattolicesimo creduto e non subìto le sue opinioni, abbiamo perso un pezzettino di libertà, secondo me]

    venerdì 9 novembre 2007

    friday night I wanna be alright

    1. oggi il mio vicino, discreto bel figliolo, mi ha detto: "Complimenti per l'articolo!". La cosa mi ha lasciato perplessa. In realtà qualche giorno fa mi è stata pubblicata un pezzo di lettera, inviata un paio di giorni prima, su un quotidiano importante. Solo che io, non taccagna, ma semplicemente perché alla fine il giornale rimane intonso, non lo compro mai e ho scoperto che alcune sezioni non vengono pubblicate online!!! Quindi l'ho scoperto da uno dei giornalisti. Ma da una piccola estrapolazione da una lettera ad un articolo, però ce ne vuole. Però il vicino è l'unico che se ne è accorto. E son soddisfazioni.
    2. ho lavorato come una pazza oggi, e ora con mezzo orecchio sento l'intervista barbarica a Lorella Cuccarini, e sento musiche che mi rimandano anni e anni e anni indietro, però le interviste barbariche mi divertono.
    3. tendo a mettere le parole nei posti sbagliati: sopra ho appena scritto "oggi" al termine anziché all'inizio della frase. Tendo a ricordarmi le iniziali delle parole ma non il resto della parola. Tendo a guardare una foto con eccesso: l'ho appesa oggi e non dico chi o cosa rappresenta, perché mi sento cogliona.
    4. voglio rivedere la Baia Turchese di cui oggi un'amica carissima mi ha inviato una foto.
    5. voglio che alla mia vicina arrivi 'sto cazzo di cucciolo di cane, perché cambia idea un giorno sì e uno no, dunque un giorno sì e uno no sto lì a convincerla che una bestia in casa è assai meglio del marito (che per altro non c'è mai)
    6. ho accumulato come al solito queste due-tre settimane di posta arretrata: la devo finire di pagare tutte 'ste more. Che poi se no si passa ai lamponi.
    7. minchia, questa è grave: noi amici abbiamo chiesto all'amico neo-padre che battezza il pupo che regalo serve. Ci ha risposto: "Il bimbo ha tutto, a noi servirebbe una TV piccola per la cucina". Mi viene voglia di comprare da sola un'orrenda catenina coi coralli, come toccò a me quando fui battezzata. Per poi magare strangolarci i due genitori. Del neo papà già parlai. Della stima per la sua compagna, anche.
    8. ho rivisto un'amica che non vedevo da un anno e mezzo. Sono felice.

    E adesso finisco di vedere la Cuccarini, che queste sono cose importanti.

    [ma "Imogas" è un farmaco per non scorreggiare?!? Ne ho appena sentito la pubblicità. Così fosse avrei già sistemato metà regali di Natale agli amici maschi, fico!]

    mercoledì 7 novembre 2007

    legge che impera quando ti stacchi dalla scrivania e stai tornando a casa dal lavoro (specie se qualcuno ti aspetta)

    Orbene ricordo, quando lavoravo per una società finanziaria, che arrivando la mattina a orari scandalosi, sempre con inutili rimproveri dei capi e capetti che sfumavano innanzi al mio sorriso Colgate, senza però il fiore in bocca, e diversi battiti di ciglia stile cerbiatto (essere femmina in un ufficio di soli maschi qualche vantaggio lo da), mi toccavano tutte le beghe dalle 5.30 pm in poi, quando i suddetti maschietti sgommavano via. Normalmente fino a quell'ora tutto filava liscio, ma (manco fossero i rintocchi della campana di Cenerentola) alle 5.31 pm si scatenava il delirio, che poi andava via via scemando.

    Alle 7 pm, quatta quatta, attraversavo lo stanzone dei possibili rompicoglioni, ma alle volte non ci riuscivo: un omone grande, grosso e petulante come pochi, si parava alla fine della rampa si scale che conduceva allo stanzone (open-space sembra troppo legato allo shuttle, oggi) ed esordiva sempre con la mitica frase: "Da me non va un cazzo!!!", e a parte una volta in cui gli ho urlato dietro un quarto d'ora [credo d'averlo impressionato, per tre giorni di fila ha cambiato frase: "Mi aiuti? Proprio due minuti..."], mi sono sempre messa a servizio.

    Però.
    Adesso lavoro in un altro posto. Oggi, come altri giorni, non avevo molto da fare, quindi ho riguardato tutte le cose fatte nei giorni scorsi, fatto piccole et inutili correzioni, preso 43 caffè e fumato tutte le sigarette del giorno. Il capo mi doveva parlare. A inizio pomeriggio gli dico che alle 5 pm devo scappare, che venga a cercarmi prima, che non faccia, come al solito pure lui, quello dell'ultimo minuto.
    Niente da fare.

    Passo davanti al suo ufficio 987 volte, mi dice ogni volta: "5 minuti e arrivo!", ed è inutile che io stia qui a scrivere come alle 4.50 pm mi abbia blindato e poi abbia divagato come solo io nei miei post riesco a fare. [...vuoi che ci siamo trovati non per caso?]
    L'ufficio del capo è posto al piano terreno. Ha un ufficio di vetri a specchio. Io fuori vedevo Casanova, venuto a raccogliermi, che fumava nervosamente il sigaro. Casanova è puntualissimo. Odia i ritardi. Alle 5.10 guardo il capo, lo faccio voltare e gli dico: "Quell'uomo mi sta aspettando. Se mi deve far tardare ancora lo faccio entrare e glielo presento, così stavolta non s'arrabbia con me". Faccia basita del capo. "Per l'amor del cielo, vai, vai, ti ho fatto fare tardi, scusa! Però leggi la mia mail stasera con le cose da chiudere in settimana!".

    Forse che si è scordato di mandarmela? Forse che domani ricomincerà la solita tiritera?

    P.S. sì, ho la fortuna di avere un capo non-capo. Non ti mette in soggezione, ti tratta da pari. E dispari. Cagata delle 23.21.

    lunedì 5 novembre 2007

    un uomo e una donna che scrivono di sesso

    Io e un amico ci stiamo narrando inizio, corso (e fine?!?) delle rispettive vite sessuali.
    Non l'ho presa come una cosa porno, il tutto è nato dal fatto che costui è infedelissimo, e un giorno mi ha scritto: "Credo però ci sia una ragione del perché sono fatto così, un giorno, se vorrai ascoltarmi, te la racconterò".
    Non essendoci possibilità di vedersi spesso perché abitiamo molto lontani, ci scriviamo mail lunghissime, quindi un giorno gli ho scritto di narrarmi un po' della ragione di cui sopra.

    Devo ammettere, per dovere d'onestà intellettuale, che finora l'unica ragione scorsa tra il fiume delle sue parole, è che ha l'uccello perennemente sull'attenti. Gli piacciono le donne, sì, ma non è tanto questo (infatti ha pure ammesso di avere avuto due esperienze omosessuali). È che ha una carica ormonale pazzesca.
    Adesso viene da chiedersi: "Com'è allora che non ti zompa addosso?"...

    • Risposta n.1: sei un cesso catatonico
    • Risposta n.2: è troppo affascinato dalla tua intelligenza
    • Risposta n.3: ha paura che gli tiri un cartone
    • Risposta n.4: lo farebbe se sapesse che ciò farebbe andare a puttane non lui, cosa della quale credo sarebbe felice assai, bensì la vostra amicizia.
    La domanda è di tipo multiple choice. La risposta non me la voglio dare, in fondo le domande sono più interessanti.

    Insomma inizia l'epistolario narrandomi dal solito gioco del dottore e poi di un capo-scout che molestava i bambini più piccoli. Che, insomma, mi ha fatto un po' sgranare gli occhi, perché passino i preti, ma gli scout, cazzo, no! Eppure.
    Non starò a raccontare tutto quanto, però in pratica è diventato un diario (spero per sommi capi, se no non ce la posso fare) della sua educazione e maturazione sessuale, tutto incluso, non mi ha risparmiato neppure l'emozione della prima pippa e di quante pippe poi si tirava in ogni posto in cui poteva. [e dire che ha una faccia così innocente]

    Alla fine della prima parte mi chiede di scrivere anche io sullo stesso argomento.

    A parte la vergogna (e le risate che lo stronzo, ammesso e non concesso che non si stesse facendo una pippa) del dover scrivere blu su bianco la vergognosa età in cui ho scoperto la gioia dello scopare, devo dire che 'sta cosa mi piace. In fondo non avevo mai pensato alla mia vita in questi termini, non avevo mai riflettuto bene sul fatto che ben prima dei 30 anni abbia avuto due anni di totale astinenza (e giuro sulle bestie che ero una ragazza carina, simpatica, non un orso con baffi e denti cariati), e neppure analizzato che da ragazza ero veramente senza alcuna iniziativa, fisica e verbale.

    Ma [ovviamente] non era di questo che volevo parlare.
    Lui mi scrive di sesso, di pippe, di oggetti stimolanti, e poi tutto ad un tratto mi viene in mente una cosa.
    Io, tra la scoperta del clitoride e il primo fidanzatino, non ho potuto fare a meno di raccontare del mio primo bacio.
    Lui sì.
    Per me è stato come un ponte di raccordo tra la scoperta del mio corpo e i primi petting ["Eh, oh, ma lo sai? Quella ragazza dell'oratorio è rimasta incinta mentre faceva petting!!!", niente, notizie ricorrenti all'interno degli oratori dei miei tempi...], lui invece lo ha evidentemente messo su un altro piano.

    E allora torno a pensare che andare a puttane non è cosa grave per un uomo, mentre per una donna lo è. Così come il tradimento per puro sesso. Forse ora capisco il punto di vista maschile un po' meglio, ma non che proprio mi venga naturale.

    Cioè, sta cazzo di scissione totale tra sesso e amore, mi fa un po' invidia. E un po' tristezza. Sarà per la cattomentalità che viene trasmessa, o che veniva trasmessa, alle bambine.

    [e porca di quella troia, volevo arrivare a una conclusione che ora ovviamente mi sfugg....... ahhhh, eccola!!!]

    C'è un film, se non sbaglio con forse Cher ["Rosa Qualcosa e i Suoi Amanti", tipo, o tipo che sto facendo un mix tra due film che nella mia testolina si sono amalgamati], dove c'è una battuta che recita pressappoco così:
    "Perché anche quando le donne vogliono solo sesso, in realtà sono alla ricerca dell'amore".
    [ho già scritto "pressappoco"]

    Ci ho sempre creduto molto. Almeno per ciò che riguarda me e la maggior parte delle amiche più care corrisponde. Drammaticamente.

    Sì. Emerite coglionazze.
    Averlo un pisello da dare quà e là, senza neppure l'ansia che ti cresca la pancia.
    Però.
    Noooo. Ci guadagniamo comunque, secondo me.

    domenica 4 novembre 2007

    mi manchi (e non è il testo di Vecchioni)


    Oggi ho visto in foto un posto in cui non vado da anni.
    Un altro posto che possiedo. O che possedevo. E non possiedo più.
    Sì, perché è cambiato, non tanto, ma un po' sì.
    Sono cambiate le strade, la casa sulla curva è in ristrutturazione, quel cipresso davanti casa non c'è più, è rimasto solo quello piccolino.
    Soffro.
    Non posso andare là, ora.
    Soffro.
    Mi mancano i profumi, mi manca la leggerezza dell'aria, mi mancano i colori così definiti e senza filtri.
    Mi manca svegliarmi nel mio lettone dopo 12 ore di sonno ininterrotte.
    Mi manca la focaccia e il succo di frutta all'albicocca consumati in uno striminzito cucinino.
    Mi mancano le chiacchiere con la mia vicina mentre preparava pranzi succulentissimi.
    Mi manca il mio amico A, con cui andai assieme a un altro paio di dementi, che una volta passeggiando vide un tizio bizzarro in motorino: "Oh, ma quello con le cannucce in motorino! Dovevi vederlo! Un fuori di testa!" ed io, serissima (perché era vero): "È mio zio, ha un grave deficit respiratorio e deve continuamente assumere ossigeno". E la risata degli altri due amici nostri, e la faccia da babbeo di A. Che per caso è morto a poco tempo di distanza da zio Cannuccia.

    Mi manca tutto questo e molto altro.

    Per continuare a lagnarmi, in maniera meno seria, ho scoperto che per scaricare UN SOLO articolo dall'archivio del Corriere, ti chiedono 5, e riscrivo CINQUE, euri. Pura follia. Vorrei conoscere il genio del marketing che lavora per loro e stringergli la mano, come solo io so fare.

    venerdì 2 novembre 2007

    groink...

    ...come dicevano, se non erro, i cinghiali cacciati da Obelix...
    "Praticamente tutti sono via per il weekend"
    "Quelli che non sono andati via è perché lavorano"
    "Quelli che non lavorano e non sono via, saranno tutti ai cimiteri"
    "Chi vuoi che ci sia oggi al centro commerciale?"

    Risposta: nel titolo.
    A buon intenditor p.p. (so' stravolta).

    giovedì 1 novembre 2007

    funeral blues

    È una poesia di W.H.Auden.
    Ed è bellissima.
    Ieri notte ho scoperto che è morta questa persona qui e ci sono rimasta male.
    Non ho pianto, non ho inveito, non ho bestemmiato. Ho provato dolore.
    Credo che per lei la morte sia stata una manna. Perché soffrire è molto peggio di morire. In barba a tutti i credenti o pseudo-credenti (i.e. credenti giusto per abitudine o per facciata) che ritengono che la vita umana debba essere salvaguardata ad ogni costo.
    Balle.
    Ci vuole pietà.
    Quando i nostri animali domestici stanno male e li vediamo soffrire, se sappiamo che non c'è speranza di ripresa, li portiamo dal veterinario e, con dolore nostro immenso, li facciamo sopprimere. Chi ha un animale in casa sa che è poco meno di un familiare. Poco meno di un essere umano. Tuttavia abbiamo il buon senso di usare la pietà.
    Dovremmo usarla sempre, anche verso uomini e donne che amiamo e che vediamo inutilmente soffrire.

    Questa poesia non è per lei, lei non era il mio amore, neppure i miei punti cardinali.
    Questa poesia però trasmette il senso di dolore che provo per la sua scomparsa.

    È la vita (e la morte).


    Fermate tutti gli orologi
    isolate il telefono
    fate tacere il cane con un osso succulento.
    Chiudete i pianoforti
    e tra un rullio smorzato,
    portate fuori il feretro.
    Si accostino i dolenti.

    Incrocino aeroplani, lamentosi, lassù
    e scrivano sul cielo il messaggio:
    Lui è morto.

    Allacciate nastri di crespo
    al collo bianco dei piccioni.
    I vigili si mettano
    guanti di tela nera.

    Lui era il mio nord, il mio sud,
    il mio est e ovest,
    la mia settimana di lavoro
    e il mio riposo la domenica,
    il mio mezzodì, la mezzanotte,
    la mia lingua, il mio canto.

    Pensavo che l'amore fosse eterno
    e avevo torto.
    Non servono più le stelle,
    spegnetele anche tutte,
    imballate la luna,
    smontate pure il sole,
    svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco
    perché ormai più nulla può giovare.

    mercoledì 31 ottobre 2007

    ex-fidanza io ti adoro

    Oggi ero a lavorare in un posto non lontano da dove lavora ex-fidanza, quello che mi sopportò per un quinquiennio e rotti. Quindi gli chiedo un passaggio per tornare a casa, e lui mi risponde: "Ottimo, così mi dai una ragione per uscire dall'ufficio a un'ora decente!".

    Gli avevo detto che se riusciva a passare entro le 7 di sera bene, altrimenti sarei rincasata in altro modo. Ecco. Sono passati tanti anni, ma io ricordo bene che ex-f è perennemente in ritardo. Quello che non potevo immaginare è che avrebbe accumulato minuti 48 di ritardo sull'orario massimo. Ma va beh, niente film sul topo-cuoco.

    Giust'appunto, mentre siamo in macchina, chiama l'amica rossa per dirmi che era appena uscita dal lavoro e che non ce l'avrebbe fatta a venire a vedere il topo-cuoco.
    E forse che lei non è sulla nostra strada di casa? Raccogliamola!
    Il problema principale è stato che nei 20' precedenti trascorsi insieme ad ex-f, entrambi ci eravamo lanciati in una cover di "Ufo-robot" (la nostra si intitola "Gufo-robot", che si trasforma in un ratto missile etc. etc.) e soprattutto parlavamo in falsetto. Tutto il tempo.
    L'amica rossa ha pensato più volte di lanciarsi dalla macchina, ma senza successo.

    Penso che se io ed ex-f avessimo procreato, ne sarebbe uscito fuori un bimbo o una bimba intelligentissimo/a sulla carta, ma con Q.I. al di sotto della media causa degrado mentale dell'ambiente circostante. Cioè a causa della nostra irrefrenabile scemenza. Che si scatena ai massimi livelli quando io ed ex-f siamo insieme.

    Cribbio (...ihhh, il nano, è comparso il nano in tre dimensioni sopra la tastiera), quanto ho riso!!!

    martedì 30 ottobre 2007

    gioco d'azzardo

    Porca troia.
    L'incipit, lo so, non è da Duchessa di York, la quale per altro non è mica Sarah Ferguson? Ah, che donna! A me mai nessuno mi ha ciucciato il pollicione! E poi, non so se mi spiego, ha fatto anche un cameo in "Friends", ragione per cui mi inchino profondamente. E poi una delle sue figlie è nata l'8-8-88. E il nickname da scegliere per la sottoscritta sarebbe dovuto essere "fuoritema", altro che quell'insulsa cosa lì.

    Dicevo.
    Anzi, lanciavo un improperio.
    Ebay di qua, ebay di là, e siccome io arrivo sempre tardi, sono arrivata tardi anche a capire la genialità di ebay. Perché semmai vincessi l'asta [detta così, sembra una cosa sessualmente di buon auspicio. Ecco le conseguenze nel perdere occasioni buone, scema!], sarei più felice per la vittoria che per la giacca che acquisto. Che magari neppure mi sta.

    Ho la scimmia, i.e. "ho l'ossessione", a tal punto che mi vergogno di ammettere, ma da buona sincerona qual sono, ammetto, che ho puntato la sveglia una delle prossime mattine, in giorno ovviamente lavorativo, alle due e venticinque. Ovvero. Un'idiota, alle 2.25 (scritto coi numeri mi fa molto più effetto e sto seriamente valutando la possibilità di richiedere io stessa un t.s.o. in un istituto psichiatrico) [oggi uso troppi acronimi], verrà svegliata dal cellulare, con lo stesso l'idiota si collegherà ad ebay e lancerà probabilmente un'offerta spropositata, tipo 50% in più del reale valore della giacca, che assieme ai 40$ della spedizione e alle spese doganali che sicuramente ci saranno, mi porterà ad uno stato di prostrazione economica dal quale mi ripiglierò solo dopo aver grattato le cartoline dell'Esselunga e aver scoperto d'aver vinto 10.000€ in buoni spesa.

    Questo mi spinge a riflettere sul fatto che io vado a scimmie.
    Cioè, e stavolta davvero mi sono espressa male, non che invece di andare a uomini vado a scimmie [sostantivo plurale che potrebbe avere la doppia valenza di: 1. animale peloso drammaticamente simile all'uomo (una volta ho visto uno scimpanzettino giovanissimo e, giuro, non fosse stato per il pelo, faceva le stesse identiche cose di un bimbo di 4 anni davanti a un pubblico di adulti in sua contemplazione: mi ha molto impressionato) oppure 2. uomo peloso, brutto da paura, dinoccolato, un po' burbero].

    È che io carburo con l'entusiasmo. Finisce l'entusiasmo, non carburo più.
    Non riesco mica tanto a trovare una routine sulla quale basare la mia vita. Devo sempre cercare picchi [non gli uccelli, stavolta, anche se le due cose in fondo in fondo potrebbero coincidere] emotivi che mi diano l'energia per andare avanti serena. Oh, beh. Mediamente serena, facendo proprio la media tra le felicità, le incazzature, le delusioni, le esaltazioni, etc. etc.

    Mica posso andare avanti così.
    Per il momento speriamo solo di farmi passare 'sta scimmia di ebay e che la bestia n.3 non mi morda più come ha fatto prima. Che d'accordo che non mi ha fatto niente, ma ha ancora dei denti minuscoli. E quando gli crescono? So' cazzi.

    domenica 28 ottobre 2007

    question time

    Perché non ho approfittato di un benevolo pisello di amico di lunga data? Perché l'ho fatto andare a casa frustrato? Perché, in tempi di carestia, non mi sono data da fare? [oltre a provocarlo, perché a quello non so rinunciare]
    È come dice la mia amica di 1a elementare:
    "Certo che noi donne siamo essere proprio stronze"?
    O la mia capoccia è ancora altrove?
    Solo domande. Che noia.

    sabato 27 ottobre 2007

    richard wrote

    "I think you & me think & dream very much alike!It's just lost in translation sometimes. Scary but true! Love, Rx"

    [gongolo]

    venerdì 26 ottobre 2007

    il vicino solerte

    Ieri vedo il mio vicino pensionato e gli dico: "Guardi, il mio scaldabagno perde, sembra da dietro... Non è che viene a dargli un'occhiata?". Non è un uomo che può cogliere alcun doppio senso. È un puro. Quindi no battute. No battute. No battute.
    In serata è passato.
    Ha smontato mezzo scaldabagno, tirato giù dal ripiano tutte le 543 spezie (che non uso mai, ma fanno tanto casa, infatti ho tipo 5 confezioni uguali - e forse scadute - di curry), usato almeno 12 chiavi inglesi facendo l'andirivieni tra casa mia e la sua cantina altrettante volte, si è arrampicato su una scaletta che io già ero pronta a correre al telefono per sollecitare il 118 a prelevare un pensionato coinvolto in incidente domestico a casa d'altri, e poi ha concluso: "Devi chiamare un idraulico, niente da fare", procurandomi una crescita spontanea di 904 capelli bianchi al solo pensiero del costo.

    Mentre bestia n.1 guardava la scena per l'appunto, lui sì, incazzato come una bestia perché gli avevamo fatto saltare la merendina.

    Ok.
    Mi sono ripresa.
    Da questo.

    Ciò da cui non mi sono ripresa è che il vicino solerte lo è stato a tal punto che mi ha rimesso le inutili spezie a posto. Cazzo. Tutte incasinate. Cazzo.

    La cosa inaspettata è che lo scaldabagno non gocciola più, forse quello delle spezie era lo scotto [da non intendersi come prima persona indicativo presente di "scottare"] da pagare.

    Ah.
    Sono diventata blogghira, neologismo. Cioè, non che dorma come un ghiro [al femminile "ghira"] appena leggo un blog, ma son pigra a scrivere commenti. Li elaboro ma non li scrivo. E m'infastidisco da sola. [casomai non bastassero gli altri a infastidirmi]

    P.S. Devo ancora scrivere quel post che mi aveva illuminato una sera d'estate... Campa cavallo che l'erba cresce (soprattutto con tutta la fottutissima pioggia di oggi).

    giovedì 25 ottobre 2007

    delle bestie posson sempre tornare utili (e distruttive)


    Sono incazzata come una bestia.
    E stavolta ho ottime ragioni per farlo.

    1. La mia lezione di scherma si è conclusa con un nulla di fatto, se non per le 10 serie di pettorali fatti, a causa della totale imbecillità della mia insegnante, che non sa gestire 4 persone in contemporanea. Quindi dopo essere salita in pedana già agghindata di tutto punto, mi sono sentita dire che i TRE minuti per mettere a posto una cosa nell'impugnatura della spada, le toglievano troppo tempo agli altri. E mi ha fatto scendere dalla pedana. Giuro che ho il sangue alla testa ancora adesso. 3h e mezza della mia vita sprecate. Gliene ho dette quattro, ma non ho neppure potuto esagerare. Quindi non mi sono sfogata. Quindi, potessi, la gambizzerei seduta stante.
    2. Per distrarmi, decido di passare le mie vecchie cartelle di sms, pezzi di vita vissuta, del vecchio telefonino a quello nuovo. Scarica software di qua, scarica software di là, un cazzo. I pochi messaggi che vengono trasferiti, perché gli altri evidentemente si ammutinano, non sono leggibili. L'ultima scoperta fatta dall'ultima versione di Pc Nokia Suite è che i due cellulari parlano lingue diverse. Adesso. Uno è un regalo fatto da alcuni colleghi, sicuramente acquistato in Italia, l'altro è un regalo del gestore telefonico. Non è che abbia fatto spese pazze a Singapore. Mistero. Il sangue alla testa raddoppia.
    3. Esausta, mi dico: ora leggo i blog, scrivo un inutile post e pace fatta. Nein. ADSL fuori servizio. Il sangue alla testa triplica.

      Ma minchia.
      Ma proprio proprio stasera?
      Mi consola il vecchio modem 56k con cui spedirò, forse, stasera.
      Sono alla frutta. E vorrei solo il dessert, altro che la frutta.

      Precisazione: la terminologia usata "sono incazzata come una bestia" mi fa pensare alla mia bestia n.3, che tutto è tranne che incazzato. È andato a ripescare una spazzola (che servirebbe per il suo pelo, e uso il condizionale di proposito, n.d.b.) facendo un casino che la metà sarebbe bastato. È il suo gioco attuale preferito, oltre a tutto ciò che c'è in casa fatto di vetro. Adesso vado a spupazzarmeli tutti e tre, si sa mai che un po' i nervi passino.

    P.S. Mati mi fa notare un mio lievissimo errore matematico occorso nel post di ieri. No, no, non è stata una svista, no, no. E non è che non sappia fare i conti, bene o male... Va beh, darò la colpa all'amour. Ignorando il fatto che alla maturità scientifica l'unico cane che ha preso 5 nello scritto di mate sono stata io. Su 24 persone. [numero ricorrente in modo eccessivo] Perché farsi volontariamente del male?

    P.P.S. Ieri però nessun cellulare è caduto in alcun tombino. Cioè. Nessuno non lo so, in verità. Nessun cellulare appartenete a persone con cui ieri desideravo farmi una chiacchiera. [sospirone da femmina vera]