mercoledì 31 ottobre 2007

ex-fidanza io ti adoro

Oggi ero a lavorare in un posto non lontano da dove lavora ex-fidanza, quello che mi sopportò per un quinquiennio e rotti. Quindi gli chiedo un passaggio per tornare a casa, e lui mi risponde: "Ottimo, così mi dai una ragione per uscire dall'ufficio a un'ora decente!".

Gli avevo detto che se riusciva a passare entro le 7 di sera bene, altrimenti sarei rincasata in altro modo. Ecco. Sono passati tanti anni, ma io ricordo bene che ex-f è perennemente in ritardo. Quello che non potevo immaginare è che avrebbe accumulato minuti 48 di ritardo sull'orario massimo. Ma va beh, niente film sul topo-cuoco.

Giust'appunto, mentre siamo in macchina, chiama l'amica rossa per dirmi che era appena uscita dal lavoro e che non ce l'avrebbe fatta a venire a vedere il topo-cuoco.
E forse che lei non è sulla nostra strada di casa? Raccogliamola!
Il problema principale è stato che nei 20' precedenti trascorsi insieme ad ex-f, entrambi ci eravamo lanciati in una cover di "Ufo-robot" (la nostra si intitola "Gufo-robot", che si trasforma in un ratto missile etc. etc.) e soprattutto parlavamo in falsetto. Tutto il tempo.
L'amica rossa ha pensato più volte di lanciarsi dalla macchina, ma senza successo.

Penso che se io ed ex-f avessimo procreato, ne sarebbe uscito fuori un bimbo o una bimba intelligentissimo/a sulla carta, ma con Q.I. al di sotto della media causa degrado mentale dell'ambiente circostante. Cioè a causa della nostra irrefrenabile scemenza. Che si scatena ai massimi livelli quando io ed ex-f siamo insieme.

Cribbio (...ihhh, il nano, è comparso il nano in tre dimensioni sopra la tastiera), quanto ho riso!!!

martedì 30 ottobre 2007

gioco d'azzardo

Porca troia.
L'incipit, lo so, non è da Duchessa di York, la quale per altro non è mica Sarah Ferguson? Ah, che donna! A me mai nessuno mi ha ciucciato il pollicione! E poi, non so se mi spiego, ha fatto anche un cameo in "Friends", ragione per cui mi inchino profondamente. E poi una delle sue figlie è nata l'8-8-88. E il nickname da scegliere per la sottoscritta sarebbe dovuto essere "fuoritema", altro che quell'insulsa cosa lì.

Dicevo.
Anzi, lanciavo un improperio.
Ebay di qua, ebay di là, e siccome io arrivo sempre tardi, sono arrivata tardi anche a capire la genialità di ebay. Perché semmai vincessi l'asta [detta così, sembra una cosa sessualmente di buon auspicio. Ecco le conseguenze nel perdere occasioni buone, scema!], sarei più felice per la vittoria che per la giacca che acquisto. Che magari neppure mi sta.

Ho la scimmia, i.e. "ho l'ossessione", a tal punto che mi vergogno di ammettere, ma da buona sincerona qual sono, ammetto, che ho puntato la sveglia una delle prossime mattine, in giorno ovviamente lavorativo, alle due e venticinque. Ovvero. Un'idiota, alle 2.25 (scritto coi numeri mi fa molto più effetto e sto seriamente valutando la possibilità di richiedere io stessa un t.s.o. in un istituto psichiatrico) [oggi uso troppi acronimi], verrà svegliata dal cellulare, con lo stesso l'idiota si collegherà ad ebay e lancerà probabilmente un'offerta spropositata, tipo 50% in più del reale valore della giacca, che assieme ai 40$ della spedizione e alle spese doganali che sicuramente ci saranno, mi porterà ad uno stato di prostrazione economica dal quale mi ripiglierò solo dopo aver grattato le cartoline dell'Esselunga e aver scoperto d'aver vinto 10.000€ in buoni spesa.

Questo mi spinge a riflettere sul fatto che io vado a scimmie.
Cioè, e stavolta davvero mi sono espressa male, non che invece di andare a uomini vado a scimmie [sostantivo plurale che potrebbe avere la doppia valenza di: 1. animale peloso drammaticamente simile all'uomo (una volta ho visto uno scimpanzettino giovanissimo e, giuro, non fosse stato per il pelo, faceva le stesse identiche cose di un bimbo di 4 anni davanti a un pubblico di adulti in sua contemplazione: mi ha molto impressionato) oppure 2. uomo peloso, brutto da paura, dinoccolato, un po' burbero].

È che io carburo con l'entusiasmo. Finisce l'entusiasmo, non carburo più.
Non riesco mica tanto a trovare una routine sulla quale basare la mia vita. Devo sempre cercare picchi [non gli uccelli, stavolta, anche se le due cose in fondo in fondo potrebbero coincidere] emotivi che mi diano l'energia per andare avanti serena. Oh, beh. Mediamente serena, facendo proprio la media tra le felicità, le incazzature, le delusioni, le esaltazioni, etc. etc.

Mica posso andare avanti così.
Per il momento speriamo solo di farmi passare 'sta scimmia di ebay e che la bestia n.3 non mi morda più come ha fatto prima. Che d'accordo che non mi ha fatto niente, ma ha ancora dei denti minuscoli. E quando gli crescono? So' cazzi.

domenica 28 ottobre 2007

question time

Perché non ho approfittato di un benevolo pisello di amico di lunga data? Perché l'ho fatto andare a casa frustrato? Perché, in tempi di carestia, non mi sono data da fare? [oltre a provocarlo, perché a quello non so rinunciare]
È come dice la mia amica di 1a elementare:
"Certo che noi donne siamo essere proprio stronze"?
O la mia capoccia è ancora altrove?
Solo domande. Che noia.

sabato 27 ottobre 2007

richard wrote

"I think you & me think & dream very much alike!It's just lost in translation sometimes. Scary but true! Love, Rx"

[gongolo]

venerdì 26 ottobre 2007

il vicino solerte

Ieri vedo il mio vicino pensionato e gli dico: "Guardi, il mio scaldabagno perde, sembra da dietro... Non è che viene a dargli un'occhiata?". Non è un uomo che può cogliere alcun doppio senso. È un puro. Quindi no battute. No battute. No battute.
In serata è passato.
Ha smontato mezzo scaldabagno, tirato giù dal ripiano tutte le 543 spezie (che non uso mai, ma fanno tanto casa, infatti ho tipo 5 confezioni uguali - e forse scadute - di curry), usato almeno 12 chiavi inglesi facendo l'andirivieni tra casa mia e la sua cantina altrettante volte, si è arrampicato su una scaletta che io già ero pronta a correre al telefono per sollecitare il 118 a prelevare un pensionato coinvolto in incidente domestico a casa d'altri, e poi ha concluso: "Devi chiamare un idraulico, niente da fare", procurandomi una crescita spontanea di 904 capelli bianchi al solo pensiero del costo.

Mentre bestia n.1 guardava la scena per l'appunto, lui sì, incazzato come una bestia perché gli avevamo fatto saltare la merendina.

Ok.
Mi sono ripresa.
Da questo.

Ciò da cui non mi sono ripresa è che il vicino solerte lo è stato a tal punto che mi ha rimesso le inutili spezie a posto. Cazzo. Tutte incasinate. Cazzo.

La cosa inaspettata è che lo scaldabagno non gocciola più, forse quello delle spezie era lo scotto [da non intendersi come prima persona indicativo presente di "scottare"] da pagare.

Ah.
Sono diventata blogghira, neologismo. Cioè, non che dorma come un ghiro [al femminile "ghira"] appena leggo un blog, ma son pigra a scrivere commenti. Li elaboro ma non li scrivo. E m'infastidisco da sola. [casomai non bastassero gli altri a infastidirmi]

P.S. Devo ancora scrivere quel post che mi aveva illuminato una sera d'estate... Campa cavallo che l'erba cresce (soprattutto con tutta la fottutissima pioggia di oggi).

giovedì 25 ottobre 2007

delle bestie posson sempre tornare utili (e distruttive)


Sono incazzata come una bestia.
E stavolta ho ottime ragioni per farlo.

  1. La mia lezione di scherma si è conclusa con un nulla di fatto, se non per le 10 serie di pettorali fatti, a causa della totale imbecillità della mia insegnante, che non sa gestire 4 persone in contemporanea. Quindi dopo essere salita in pedana già agghindata di tutto punto, mi sono sentita dire che i TRE minuti per mettere a posto una cosa nell'impugnatura della spada, le toglievano troppo tempo agli altri. E mi ha fatto scendere dalla pedana. Giuro che ho il sangue alla testa ancora adesso. 3h e mezza della mia vita sprecate. Gliene ho dette quattro, ma non ho neppure potuto esagerare. Quindi non mi sono sfogata. Quindi, potessi, la gambizzerei seduta stante.
  2. Per distrarmi, decido di passare le mie vecchie cartelle di sms, pezzi di vita vissuta, del vecchio telefonino a quello nuovo. Scarica software di qua, scarica software di là, un cazzo. I pochi messaggi che vengono trasferiti, perché gli altri evidentemente si ammutinano, non sono leggibili. L'ultima scoperta fatta dall'ultima versione di Pc Nokia Suite è che i due cellulari parlano lingue diverse. Adesso. Uno è un regalo fatto da alcuni colleghi, sicuramente acquistato in Italia, l'altro è un regalo del gestore telefonico. Non è che abbia fatto spese pazze a Singapore. Mistero. Il sangue alla testa raddoppia.
  3. Esausta, mi dico: ora leggo i blog, scrivo un inutile post e pace fatta. Nein. ADSL fuori servizio. Il sangue alla testa triplica.

    Ma minchia.
    Ma proprio proprio stasera?
    Mi consola il vecchio modem 56k con cui spedirò, forse, stasera.
    Sono alla frutta. E vorrei solo il dessert, altro che la frutta.

    Precisazione: la terminologia usata "sono incazzata come una bestia" mi fa pensare alla mia bestia n.3, che tutto è tranne che incazzato. È andato a ripescare una spazzola (che servirebbe per il suo pelo, e uso il condizionale di proposito, n.d.b.) facendo un casino che la metà sarebbe bastato. È il suo gioco attuale preferito, oltre a tutto ciò che c'è in casa fatto di vetro. Adesso vado a spupazzarmeli tutti e tre, si sa mai che un po' i nervi passino.

P.S. Mati mi fa notare un mio lievissimo errore matematico occorso nel post di ieri. No, no, non è stata una svista, no, no. E non è che non sappia fare i conti, bene o male... Va beh, darò la colpa all'amour. Ignorando il fatto che alla maturità scientifica l'unico cane che ha preso 5 nello scritto di mate sono stata io. Su 24 persone. [numero ricorrente in modo eccessivo] Perché farsi volontariamente del male?

P.P.S. Ieri però nessun cellulare è caduto in alcun tombino. Cioè. Nessuno non lo so, in verità. Nessun cellulare appartenete a persone con cui ieri desideravo farmi una chiacchiera. [sospirone da femmina vera]

mercoledì 24 ottobre 2007

cuore melancolico

...e dai, no, non puoi neppure avere questa malinconia di fondo perché sai che tra poco ci sarà l'ultima telefonata. No, oh, nessuno dei due abbia l'immediata intenzione di decedere, però riconosco che parlarsi da Italia a Italia è molto diverso che parlarsi da Italia-RestoDelMondo.
Ma sì, lo so che ieri sera avete fatto il record con 61' ininterrotti di racconti, risate, aneddoti dalle vite precedenti, doppi sensi molto grezzi.

Suvvia!
Adesso non fare quella facciotta tragica, hai visto che sei riuscita ad incontrarlo di nuovo? E che era esattamente come te lo ricordavi, se non forse più magro?
E suvvia again! In fondo da quant'è che non lo vedevi?
Un mese?... Due?... Tre?... Un anno?!... Due anni?!?....... TRE ANNI?!?!?
Ah. Tre anni e mezzo... Ecco.
Beh! Che vuoi che sia! Lo rivedrai al massimo nel 2011! (...mumble mumble...)

Va beh, tra me e te, un piccolo consiglio.
Inizia a costituire un fondo. 20 euri al mese. Sono 2400 in un anno e 4800 in due se la matematica mi (Di Pietro's style: avviso per i deboli di cuore) quaglia [inteso come indicativo presente di "quagliare" e non come specie ornitologica].

Basteranno?
Li farai bastare.
No! Non puoi imbarcarti dall'Italia su una nave cargo come clandestina! Staresti in mare tre anni! Conviene mettere da parte mezza stecca di sigarette al mese, no?

Ancora quella faccia? Santa donna, che lagna!
Ricorda che se non fosse stato per la gelosia scatenata dalla bionda austriaca, tu forse neppure ci avresti pensato un minuto più del necessario. Che dici? Che ti sei ricordata di averci pensato anche quando fosti tu l'ospite della sua città? Ah. Questo elemento è degno di considerazione.

Fai così: guarda la foto che ti ha mmssato oggi fin quando non ricevi lo squillo che indica che puoi chiamarlo. No, dai. Non si scorderà. Non l'ha mai fatto tutte queste sere, e dovrebbe farlo proprio ora per rendere a me la vita più difficile?! No, dai. Però, giusto nel remotissimo caso, tipo che il cellulare gli è cascato dalla tasca e gli è finito in un tombino e non sa come rintracciarti, prometti che alle 3 a.m. vai a letto.

Prometti.
Ti ho visto. Stai incrociando le gambe sotto al tavolo.
Farlocca.

martedì 23 ottobre 2007

cuore sussultante

...si, oh, va beh, adesso, per cortesia, un secondo: non puoi sussultare quando il nuovo telefono (perché minchia il programmino della Nokia non mi ha copiato le MIE cartelle di sms archiviati in tre anni? e nel caso l'avesse fatto, dove minchia me le ha messe?!) ringa e io vedo il nome. Dai, sù, sii seria. Non puoi.

lunedì 22 ottobre 2007

cazzara e altro



Cazzara means che io nella vita voglio fare cose così.

(per pietà, signori giurati: cliccate sopra il quadro bianco, poiché non c'è verso di caricare 'sta cazzo di .gif in modo decente e sono sonnolenta)
Cazzate, però divertenti.
C'è chi cerca la serietà, chi la stabilità, chi la serenità. [tutte che inizino per "s" se no già non ci siamo]

Io cerco la cazzarietà. Tremendo neologismo, sempre meglio però del vecchio "precarietà", che coi tempi che corrono non mi sembra il caso di usare.


Adesso questa mia del tutto comprensibile e legittima aspirazione [da non intendersi come "aspirazione del fumo da sigaretta, canna ot similia"] si scontra lievemente con la necessità della discreta sopravvivenza. Ché a sopravvivere, in Italia, siamo più o meno buoni tutti, il punto è sopravvivere con qualche comodità.

Tipo la comodità della mia bestia n. 3 ad aggrapparsi ad una tovaglia e scaraventare a terra diversi ritrovati tecnologici, quali cellulare, macchina digitale, etc etc. Stendiamo un velo pietoso. Sulla bestia. E facciamolo impazzire [lo ridurrebbe a brandelli].

Quindi non posso fare la cazzara.
O meglio non di professione, ed è un gran peccato.



Secondo ed ultimo topic.

A me piace quando arriva all'improvviso una persona nella tua vita che ti fa emozionare. E incazzare, se ti risponde via sms che sta dormendo e di non chiamarlo.

[si, sono io, embé??? Ok, ok, non mi piace stare al telefono MA eccezion deve pur essere fatta verso chi è ancora in Italia e tra 2 gg e 1/2 avrà il fuso opposto al tuo e le comunicazioni potranno essere fatte solo via e-mail, gnegnegne, non mi contraddico mai su questo, io, oh]



Mi piace che chissenefrega di ex-moroso, chissenefrega di fare l'oca (id est: corteggiare con grazia [da non intendersi con la mia ex-collega rimasta incinta a VENTUNO anni, quando io avevo visto si e no 2 o 3 piselli, e nessuno da molto vicino] e occhione-sbaluccichio) con un tizio molto carino che però ha una morosa 17 volte più figa di me [...sembra impossibile!!!], chissenefrega se lavori male, sei odiosa, sei mestruata in maniera invereconda.



Mi piace un sacco, è come il flirt estivo di quando avevi finito da poco la maturità.

["E con questo, signori giurati, l'imputata non intende affatto dire di aver concluso la scuola secondaria dalla notte dei tempi, bensì cogliere un'immagine metaforica ove voi tutti, cari giurati, potete rispecchiarvi!"]



Crash.

Cazzo.

Bestia n. 3 inizia a esagerare.

domenica 21 ottobre 2007

è ora di partiiiir, fratelli, è ora di partiiiiiiiir

Urca, è arrivato. E non solo per me ( a buon intenditor...).
In mezzo a un fottio di gente a passeggio, con un venticello ghiacciato che perforava la mia capoccia, ho dato l'arrivederci (per n. anni da determinarsi) a Richard.

Ad un certo punto mi ha dato una notizia, mentre eravamo a un tavolo da caffè seduti vicini, che mi ha fatto stramazzare, la mia testa è crollata sulla sua coscia, e lo scemo mi ha detto: "Ok, adesso tira sù la testa che la gente intorno sta pensando che mi stai facendo un pompino". Serissimo.
Ho riso mezz'ora, io sono (quasi) un'anima pura e quasi innocente.

La settimana mi ha ridotto una specie di carcassa umana.
Ho cinque giorni per riprendermi.
Troppo pochi.

giovedì 18 ottobre 2007

e se la coerenza non fosse una virtù ma una roba noiosa?

Mentre esco a fumare una sigaretta, ecco Richard arrivare senza il bamboccione ma con Astrid.
È ovviamente una gran bella donna.
Ovviamente bionda, ovviamente con gli occhi celesti, ovviamente ben fatta.
Ovviamente è intelligente, ovviamente è simpatica e affabile.
E io faccio immediatamente la mia bella figura di merda quando mi dice che conosce un po' d'italiano perché viene dalla Carinzia. Ehm.

Opzione 1: fingere di sapere, con rischio di approfondimenti più specifici che non sarei stata in grado di affrontare se non con un pianto isterico d'umiliazione.
Opzione 2, la mia scelta: "Scusa la domanda da ignorante, ma dove si trova esattamente?".

Poi li porto in giro per il posto e ad ogni persona che incontro e conosco faccio le dovute presentazioni. Peccato mi scordassi sempre di presentare anche Astrid. Involontariamente, giuro.

Ok, lo ammetto. Mi sono goduta Richard ben bene oggi. Molto più di quel che pensassi.
Mentre Astrid era alla toilette, gli ho nuovamente ricordato che c'aveva avuto una storia. Lui mi fa il 2 con le dita e mi dice con faccia innocente: "Just two!". Se se l'è scopata solo due volte, è perché ha avuto troppo poco tempo. Sicuro.
Perché vale la pena, dico solo che il mio giovanissimo amichetto ricciolo biondo mi ha chiesto l'età: 43. Ne dimostra 15 meno. L'amichetto mi dice: "Cazzo, mi sarei voluto scopare una che ha l'età di mia madre!".

E una precisazione "in verità, in verità mi dico": trovo Richard così attraente come persona nel complesso, che non escludo che basterebbe frequentarlo un paio di settimane in più per finirci a letto.
Tanto l'esame di estetica mi ha fatto cagare e poi non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello.

Sono Marameo. Che non so esattamente cosa voglia dire.
Però so cosa sta a significare a me stessa medesima.
Incoerenza.

mercoledì 17 ottobre 2007

Astrid, 'sta scema

Ecco, allora.
Domani io e Richard dovevamo visitare un posto insieme. E fin qui tutto bene. E io ero molto felice di mostrarglielo, perché per me quel posto ha un significato molto particolare. E anche fin qui tutto bene. E avevo anche messo in conto che venisse il figlio 22enne. E persino fin qui tutto bene!

Però poi oggi mi sms-sa che viene anche la sua amica Astrid [che già il nome, va beh].
Astrid. Astrid?!? Cazzo, Astrid! L'austriaca!
Lui non pensa che io mi ricordi, ma io riesco ad avere una memoria da elefante. Dopo decennale convivenza [conclusasi perché il coglionazzo si fece beccare con un'altra, n.d.b.], Richard divenne spirito libero ma incontrò Astrid ed ebbe per lei un anelito d'amor [cit.]. Ovvero la definì "lovely lady".
E io domani mi ritrovo 'sta zoccola di Astrid tra i coglioni.

E non voglio.
Io voglio essere io, con un'estranea non è lo stesso.
Io voglio Richard, e al limite il suo simpatico bamboccione, solo per me.

Va bene, possiamo aprire il solito file sulla possessività. D'altronde ho anche scritto che mi piace possedere i luoghi. E guarda caso qui, anzi, là, domani si incontreranno la mia possessività per un certo posto, che sento di possedere nel bene e nel male, di cui conosco ogni singola crepa, e la mia possessività per un amico come Richard.
[incontro: "Piacere, Pssvt1!", "Piacere, Pssvt2! Anche lei qui?", "Sì guardi, pensi! Il destino!"].

Amico sì, perché simpaticissimo, esuberante e autoironico come piace a me, ma attrazione sessuale tendente allo zero assoluto (va beh, diciamo da 1 a 10... 2, che però è proprio il minimo sindacale per una persona con tutta quella travolgente personalità). Quindi non è che me lo voglia fare. Da buona (sì, sono anche buona, io!) egocentrica quale sono, voglio la sua attenzione catalizzata su di me.

Combattere la mia possessività.
Come? Con che armi? Sono armi sufficientemente affilate?
Inutile mettere di mezzo il cervello.
Possessività batte raziocinio 13 a 0: goleada incredibile con ola dell'intero Bernabéu!

Quindi domani Astrid.
Sarà scema.
Sarà brutta.
Almeno sarà antipatica.
[so già che sarà l'esatto opposto di tutto]

P.s. Mi sms-sa Richard dopo mio sms geloso. "Please call me at the hotel, please". Due "please". Abbiamo parlato per quasi un'ora. Lo adoro. Non c'è dubbio. Gli chiedo se ha avuto aumento del battito cardiaco quando ha visto Astrid, mi risponde di no e che è un uomo di 50 anni con molte esperienze alle spalle. Gli chiedo se ha avuto un a.d.b.c. quando ha visto me, mi risponde di no. Lo imploro di fingere un attacco di tachicardia quando domani ci incontreremo.
Ho ancora la sua risata nelle orecchie.

[n.d.b. post parzialmente riscritto il giorno dopo causa mio "pubbica post" cliccato in quei cazzo di 10' di manutenzione che Blogger ieri sera ha fatto, ma pensa te che sfiga]

martedì 16 ottobre 2007

la cena col coglionazzo e suo figlio

Devo essere breve perché è tardissimo, però ieri ero la persona più felice del mondo mentre il coglionazzo mi abbracciava tutta. Fa parte dei miei amici anzianotti, ha compiuto 50 anni quest'anno.
Ed ero felice anche quando mi ha detto che il mio inglese ormai fa cagare perché ha un orrido accento americano.
Ed ero felice anche quando mi ha detto che l'inglese non lo capisco più, mentre mia sorella sì.
Ed ero felice anche quando gli facevo presente che con l'età tende a mangiarsi le parole, perché il figlio 22enne lo capivo benissimo.
Ed ero felice anche mentre diceva a suo figlio: "Attento, a questa piacciono quelli giovani".

Tutti dovrebbero avere un Richard così nella loro vita.

sabato 13 ottobre 2007

la casalinga di voghera, però multitasking

Per una strana coincidenza astrale, ho in sottofondo "C'è posta per te". Lo so, da rizzare i peli [che per altro crescono rigogliosi, lasciando facilmente intendere la mia rigogliosa attività sessuale] ma:

  1. non tutte le storie sono bufale, e forse non lo è nessuna: una volta una persona conosciuta in una spiacevole occorrenza, decise di dire "grazie" ad un'amica usando il programma. Ma alla fine non se la sentì di andare davanti alle telecamere, indi per cui la Travesta lesse una lettera di ringraziamento all'amica. Sembrava proprio una bufala. E non lo era.
  2. rai3, che io seguo con discreto affetto per ogni altro non-telefilm programma, fece una serie di inchieste giornalistiche con un tizio che non ricordo come si chiami. Una sera l'inchiesta verteva sulla questione "casa" e mostrarono la disperata storia di una donna vedova, con figlio disabile e altri due, grandi e disoccupati, che si lamentava perché il comune non gli dava una casa più dignitosa. Seppi da una loro vicina di casa che mi capitò di conoscere, che tutti e 3 lavoravano in nero senza tutela ma anche senza pagare un centesimo di tasse. Il disabile era seguito tutto il giorno dai servizi sociali. Loro affittavano, in nero, una casa al mare dove andavano non appena possibile, con grande sciallo dopo che il disabile veniva parcheggiato in un centro estivo. Tre macchine di proprietà, a proposito. Sicché: si può inculare un giornalista - che sembrava serio - come si vuole. Non so se la Travesta ci sarebbe cascata.
  3. ero e sono troppo pigra per fare zapping, e poi vedo il pc, la tv la sento solo [mi sembra la giustificazione - validissima - che detti a una prof universitaria quando mi chiese delle robe che potevano SOLO essere imparate a mnemoria. "Prof, la sua materia per me è difficilissima. Già ho immagazzinato tante informazioni che io stessa mi sorprendo, francamente queste proprio non c'entravano!", e mi dette tipo 26 o 28, quando invece le robe a memoria dovevano contare tipo il 30% del voto. Che donna]
  4. sono dunque un oggetto che Umberto Eco dovrebbe studiare, ora che c'è The World Wide Web

La bestia piccola ha imparato che il campanello ciondolante del bagno suona. E ci si appende. E la c.d.v.m. tre volte è andata a vedere chi minchia suonasse alla porta a quest'ora. Direi che merito il titolo.

Lunedì vedo il mio amico che viene da lontano, dall'altra parte del mondo. E fischi, che bello. Spero d'essere meno rincoglionita. Molto. Ma molto meno.

venerdì 12 ottobre 2007

illuminazione

Secondo me io non sono fatta per lavorare.
Anzi, rifo.
Secondo tutti io non sono fatta per studiare.
Secondo me io non sono fatta per lavorare tanto.

[sono stata nominata "probivira", direi che si vede che mi sono già immedesimata nel ruolo]

giovedì 11 ottobre 2007

report

  1. ricomincia a crescere il casino sopra la mia scrivania. Alla mia destra un numero imprecisato di buste arrivate durante l'estate non ancora aperte. Per la precisione neppure sfogliate. Tra di esse, quasi certamente, fatture da pagare. Ho molto timore. Di svuotare il mio conto e di pagare le solite more [da non intendersi come frutti che si colgono tra i rovi]


  2. la mia terza bestia è una faccia a culo ed è così bello che diventa subito il cocco di chiunque varchi questa soglia. Anche se il cocco è uno sbrana-caviglie


  3. ho perso il mio solito incontro di scherma 15-14, sempre una fatica della madonna per poi rimanere con la faccia di gesso e il sopracciglio incazzato (a parte che il capello, sotto la maschera, assume forma indecrivibile. Arrivo accettabile ed esco inguardabile, ma va beh)


  4. a breve vedo ex-moroso: incontri più sporadici, me ne assumo la responsabilità. Ma ho così poco tempo libero che lo dedico un po' a me [id est: alle mie cagate, tipo scrivere sul blog], un po' a incontrare i veri amici, che loro so che ci sono e ci saranno semprè


  5. ho litigato con mia sorella in macchina per come guidava. Ad un certo punto in una carreggiata a due corsie mentre si stava trasferendo da dx a sx per svoltare giust'appunto a sx, senza mettere la freccia di cambio corsia, uno l'ha sorpassata. A sx. E lei ha smadonnato. Ecco, questa è solo la punta dell'iceberg


  6. non mi piace trovare 21 gradi in questa stanza. Sto alzando la temperatura ad almeno 25. Sono freddolosetta


  7. mi mancano alcune persone in giro per il mondo. Oh, se mi mancano. Ma sono lontanissimissime, uffi, avrei bisogno di un piccolo aggeggio per il teletrasporto, come in Spazio:1999


  8. mi sembra di aver detto tutto, a parte che ieri, mentre scrivevo l'ultima parte di "Scaldabagno", ho disperatamente cercato su www una foto dell'ex-pseudo-moroso: ero convinta di trovarne, invece nisba

mercoledì 10 ottobre 2007

lo scaldabagno, ovvero la ex-neo-fidanzata del mio ex-pseudo-moroso, parte ultima

Insomma cominciò questa relazione a centinaia di km di distanza. Avendo una casetta lungo la strada, lì ci siamo incontrati per i weekend autunnali e primaverili. Il primo me lo ricordo, io mi cagavo sotto a stare due giorni con pseudo-moroso, ché alla fine da soli non lo eravamo mai stati. Lungo l'autostrada cantavo a squarciagola, poi vedevo il sole calare e contestualmente calava anche la mia voglia di vederlo.

Io sono fatta strana.
Cioè, funziono così: finché qualcuno non mi caga, faccio l'impossibile per farmi fare la corte (oddio... "corte"... proprio perché mi piacciono le iperboli), poi mi scazzo. Quando si tratta dell'attesa tra la definizione di un incontro e l'incontro, mi scazzo di brutto. E non c'ho più voglia.

Invece passai quel weekend e molti altri, felici.
E d'estate pseudo-moroso e ADM mi convinsero ad andare sull'isola. Co-abitai con due truzzone (una Q.I. 75 ad essere generosi, l'altra rozza come poche, però con Q.I. nella media) amiche di ADM [=ADM voleva farsi la più scema, però davvero figa]. Pseudo-moroso se la menava di brutto perché non voleva farsi sgamare. Quindi tutto di nascosto. Una notte, col vespino, mi portò in un posto spettacolare dal quale si vedeva una baia stupenda, piena di lucine delle barche, e scopammo come ricci tra il vespino e la balaustra. Alla fine mi disse: "Sai che sono proprio contento? E tu sei contenta? Anzi, no. Io sono felice!" e non so se era la scopata, la magia del posto, la mia incommensurabile presenza, fatto sta che furono le sue parole a rendermi felice.

Il discorso di entrambi era stato: rapporto senza impegno, se qualcuno/a ci fa girare la testa, subito a far rapporto e a troncare il rapporto tra pseudo-morosi [forse ho usato "rapporto" un po' poco]. A me stava bene così, perché sapevo che non era amore, sapevo che mi attraeva maledettamente ma che vedevo ogni suo difetto, sapevo che con gli anni era diventato un po' borioso per nascondere la fragilità, ma a me la boria non piace. Però il suo sorriso sì.

Man mano le sue paranoie si affievolirono. Facemmo i fidanzatini gli ultimi giorni, senza pudore, davanti a tutti. Fu una bellissima vacanza, anche perché conobbi meglio tutta la cricca di ADM e pseudo moroso. Tra loro persone meravigliose, e un'allegria generale che mi rigenerò.

Seguirono altri weekend, un capodanno lungo insieme alla cricca, altri weekend, una mini-vacanza di Pasqua.
Cric.
Il primo maggio di un anno imprecisato lo sentii per telefono. Sentii che c'era qualcosa che non mi tornava. Così qualche giorno dopo lo misi all'angolo. Dalla totale negazione che ci fosse qualcosa di strano, arrivai a fargli ammettere che aveva incontrato una ragazza a una stracazzo di grigliata che lo aveva attratto assai.
Finita lì.
[la nostra pseudo-relazione, non con la ragazza della stracazzo di grigliata]

Gli rimproverai di non aver seguito le istruzioni. Alla fine mi disse: "Ci sentiamo ancora però, no?" e io risposi "Forse". Dieci minuti di lacrimoni per il mancato rispetto alla mia innegabile intelligenza, poi tutto finì lì.
Non mi chiamò mai più, lo stesso feci io. La ragazza era lo Scaldabagno del titolo, da qui detta SB.

SB ed ex-pseudo-moroso si misero insieme, ma ADM e la cricca, un po' per il pluriennale affetto nei miei confronti, un po' perchè SB deve essere piuttosto odiosa, non accettarono SB mica tanto. Avrebbero voluto, però proprio con un'accetta farla a pezzi.
Ex-pseudo-moroso si alienò molti amici. E la sua risalente-all'infanzia-amicizia con ADM si ruppe in modo irreparabile. Di questo mi dispiaccio ancora adesso. Sono due esseri agli opposti, ma come coppia di amici erano una meraviglia: battibeccavano alla Sandra&Raimondo, e si volevano bene come fratelli.

Sicchè SB ed ex-pseudo-moroso vissero la loro storia. Ma dopo cinque anni SB lasciò ex-pseudo-moroso. Questo dopo:

  • aver fatto perdere a ex-pseudo-moroso molte amicizie
  • aver cercato di farsi intestare da ex-pseudo-moroso un'immobile (ma il babbo di ex-pseudo-moroso mica è scemo, e gli ha messo 12 bastoni tra le ruote)
  • essersi fatta regalare da ex-pseudo-moroso un paio di stivali da € 250 (io prima di comprarli ci avrei riflettuto 72 ore continuate, perdendo il sonno)
  • essersi fatta regalare da ex-pseudo-moroso un paio di stivali da € 250, mentre già se la faceva con un altro
  • essersi fatta regalare da ex-pseudo-moroso un paio di stivali da € 250, la settimana prima di mollarlo

Quando la moglie di ADM mi ha raccontato tutte queste traversie, ho un po' goduto. Checcazzo! La scorrettezza prima o poi la paghi. E ho riso molto!!! E la moglie, che non conosce ex-pseudo-moroso perché ADM ci litigò poco tempo prima di conoscere lei, ma che sa le vicissitudini della coppia attraverso conoscenze comuni, ha riso con me di gusto. ADM sorrideva. Forse amaro, forse no, ADM attraverso l'ironia pungente può farti credere di essere alle stelle quando al limite sta nelle stalle.

Quindi man mano che scrivevo questo post e rivivevo scene, luoghi, cazzi (uno solo) e mazzi (di carte, tantissimi), sono arrivata alla seguente riflessione.

Ex-pseudo-moroso è di fondo un romanticone, quindi deve averle dato fiducia al 300%. Non aveva la diffidenza che ho io, dubito che gli sia venuta fuori col tempo. Ex-pseudo-moroso è un cucciolo di nuovo ferito. La cui boria aumenterà proporzionalmente alla fragilità e alla delusione subita.

Ma cazzo! Io volevo scrivere un post in cui godevo della punizione divina subita da ex-pseudo-moroso e invece ora mi dispiaccio, ma questo è il colmo! La colpa è di questi post lunghissimi che non riesco a stringere (almeno andassero in lavatrice) e che, porcatroia, mi fanno riflettere e vedere da un punto di vista diverso le cose che so, quelle che ho vissuto, quelle che mi sono raccontate.

Frustrante.

Forse è per questo che scrivo il blog.

lunedì 8 ottobre 2007

lo scaldabagno, ovvero la ex-neo-fidanzata del mio ex-pseudo-moroso, parte seconda

Innanzitutto una precisazione.
Quando mi trovai faccia a faccia con lui, a 5 anni dal nostro primo incontro, e quando ADM fece la sua uscita sul fatto che io e lui avevamo perso ogni contatto col mondo esterno, entrambi facemmo le dovute presentazioni. Uno degli amici di lui disse: "Ma tu sei veramente [nome] di [città]?! Ma io so tutto di te, lui ci fece una testa così, sentimmo parlare di te per ore e ore, giorni e giorni, da tagliarsi le vene!"... Adesso dico: questo non manderebbe in aria chiunque? No, perché io fui prossima al decollo, obiettivo Marte, solo il sorriso di lui mi tenne con i piedi per terra.

Arriviamo all'estate dopo, tornai sull'isola con altre tre diverse amiche. Solita casa, solito ambiente rilassato, solito coinquilino con solita nuova fidanzata [lui brutto ma simpaticissimo ed intelligente, e le sue fidanzate sempre fighe, ricche e di ottima famiglia], tutto solito, come piace a me. Perché io mi affeziono ai posti, agli stili di vita, alle persone incontrate, al mare, alle spiagge, ai negozi, ai bar, persino agli intonaci. Mi piace "possedere" un posto, conoscerlo quanto più intimamente possibile, sapere dove trovare i cornetti alla Nutella alle 6 a.m. e il martini bianco con ghiaccio più buono di tutti.

Io sfidanzata, lui fidanzato. Nei mesi autunnali gli scrissi una lettera dove gli dicevo che se avesse abitato più vicino lo avrei voluto frequentare, conoscerlo, capirlo, perché secondo me io e lui avevamo un'ottima intesa.
Errore della madonna.
Lui quell'estate mi dette retta pochissimo. Poche parole. Pochi momenti io e lui da soli. E sempre con un imbarazzo di fondo. Depression. Una sera mi girarono i coglioni a tal punto che dalla spiaggia dove avevamo cenato attorno a un falò, me ne andai sola lungo le strade del paese. [sì, ok, ammetto: speravo pure di incontrarlo...]
Arrivai in un posto dove c'è un muretto da cui si vede la darsena. Appoggiata al muretto cercavo di smaltire l'incazzatura. Ma il tempo decise d'essere pappinopatico, e s'imbizzarrì. Arrivò tempesta, mare agitatissimo fin dentro la darsena, barche che cozzavano l'una contro l'altra con veemenza, un ragazzo saltava da una barca all'altra per metterle in sicurezza. Quello spettacolo coincideva col mio stato d'animo. Era bellissimo. [sì, ok, magari un po' meno per chi la barca ce l'aveva]

Il giorno prima della mia partenza di nuovo in spiaggia a cenare attorno a un falò.
Lui c'è, a un certo punto sparisce lungo la battigia e io, astuta come una volpe non me lo perdevo mai d'occhio, lo vedo andarsene. E poco dopo mi levo le scarpe e passeggio in riva al mare anche io. Finalmente ci troviamo faccia, nessun intermediario a cui rivolgersi. Parliamo. Oh santocielosanto, quella cazzutissima lettera. Esce fuori che lui si era spaventato, aveva creduto che io mi aspettassi molto di più da un po' di baci [e un'erezione, n.d.b.], e ci ritroviamo. Abbracci a non finire, ma tutto qui. Però partii serena.

Passa il tempo, in cui sento ADM con regolarità. Mi dice che lui è stato mollato.
Moto di gioia.

A un paio di anni di distanza dall'ultima estate trascorsa insieme, capita l'occasione di andare, con due amiche che sia ADM sia lui avevano avuto modo di conoscere, in un luogo a 200 km da loro. Li invito, a sorpresa dicono che forse verranno. E io spero, spero, spero. Accendo ceri, rompo i coglioni alle due amiche in modo inverosimile, aspetto trepidante. Arrivano davvero! Accompagno lui a parcheggiare la macchina, e mi bacia. Ok, stavolta forse... entrambi sfidanzati... [seppur con un'altra mia storia - impossibile - in corso, per delucidazioni leggere qui ]

Andò bene. Molto bene. Ricordo che mi toccava tenere la testiera del letto per evitare che il movimento copulatorio potesse essere sgamato dalle stanze accanto. [a parte il mio pesantissimo senso di colpa verso l'amore mio, ma le speranze erano rivolte alla possibilità remota che chiodo scacciasse chiodo]
Ma lui disse che il subìto abbandono della pluriennale fidanzata lo aveva cambiato. Adesso non voleva impegni, non voleva legami. Voleva libertà. Mi parsero parole amare, che non lo rispecchiavano. Ma io che potevo pretendere? L'amore mio era un altro. Lui era infatuazione. Attrazione. Dio, come mi piaceva come si muoveva! Quando partiva camminando, così sicuro di sé, convinto che la truppa lo seguisse. Quando riusciva a entrare subito in confidenza con le persone più varie. Quando scoppiava in una risata stupenda e gli occhi si facevano due fessure.

Fu così che cominciò la storia con lo pseudo-moroso.

E ancora non ho parlato dello scaldabagno! Necessitasi ultima parte. Altro che Beautiful, qui.

domenica 7 ottobre 2007

lo scaldabagno, ovvero la ex-neo-fidanzata del mio ex-pseudo-moroso, parte prima

Dunque successe che appena io trovai un fidanzato (l'unico e il solo) degno di questo nome, andai in vacanza nel posto più bello dell'universo. Lì trovai un ragazzo ai tempi speciale. Timido, educato, carino. Mi presi l'ovvia sbandata che segue regolarmente l'inizio di una mia relazione più o meno seria. Sempre.
Siccome ai tempi ero una discreta sgnacchera e andavano di moda le cose attillate e le tette hanno sempre il loro potere attrattivo [giusto oggi ho poggiato il testone sulla tetta misura 2 di un'amica. Il maschio mica è scemo] e poi quando mi invaghisco c'ho 'ste lucette che sparano dagli occhi, insomma lui pure si invaghì [stringi, stringi, che se no finisci alle 5 a.m.]. Sbaciucchiamenti, abbracci, ma povera stella non gli concessi alcun tipo di confidenza in più. Neppure una palpata di tette. Come era carino. E mentre ballavamo a distanza (ché delle SETTE amiche/conoscenti con cui ero in vacanza, solo due erano informate dell'intrallazzo) mi mimava con le labbra: "Sei bellissima!" e io non capivo più un cazzo e benchè ubriaca fracica non riuscivo più a ballare tenendo il tempo, quindi "I will survive" poteva benissimo essere "Heidi", che tanto per me, caprette che mi fanno ciao o no, era uguale.

[Sì, lo ammetto. Ho la demenza da infatuazione, e dunque?!? Me la tengo. Fa tenerezza, anni dopo]

Lasciai l'isola al termine di tre settimane di vacanze, che dovevano essere due ma ci facemmo inviare i soldini attraverso i vaglia postali dalle relative famiglie che impietosimmo in vari modi, ci salutammo dispiaciuti io e lui, e salutarsi mentre il traghetto si allontana (e tu respiri una merda di fumo che te la raccomando) e lui rimane sulla banchina è struggente. Ci scrivemmo cartoline per un paio d'anni.

Cinque anni dopo. Marasma universitario. Io avrei dovuto passare l'estate a studiare. Ma tre amiche bastarde mi dicono: "Sicura che non vuoi venire con noi? Ce ne hai parlato così bene che abbiamo deciso di andare su quell'isola lì..." e tempo 10' avevo già il borsone pronto.
Quando arrivai, andai a cercarlo. Lo vedevo da lontano, cambiato, ingrassato, ma sempre per la sottoscritta attraente. Le amiche bastarde mi spingevano verso di lui, ma io immobile. Forse la paura che non mi riconoscesse. Forse la timidezza. Però un giorno me lo trovo davanti.
Io: "[nome]!", lui "Ciaaaaaaaaooooo" e la faccia smarrita, "come stai?".
Merda. Lo sapevo. Non sa chi sono.
Io: "Non ti ricordi, vero?", lui "Ma come no... [nome cognome indirizzo cap (si ricordava il cap!!!!!) e città]".
Silenzio. La mia bocca si apre in un sorriso a 36 denti [chissà se son davvero 36], i miei occhi ricominciano a sbarluccicare. I due cominciano a parlare, fitto fitto, le tre amiche di lei e i due amici di lui non vengono neppure presentati, tanto che, ad un certo punto, l'Amico del Mare di cui sotto (da qui detto ADM), dice alle mie amiche: "Ahò, che famo? 'Sti qui nun ce filano, presentamose noi!" (no, ADM non viene da Belluno)

[Avvertenza: questo sarà un post lungherrimo, probabilmente in più parti. Non ce la faccio mica a fare sintesi. Rivivo i momenti, rivivo le emozioni. E non posso tagliare le emozioni, carburo con esse]

Per puro spirito di cronaca, ero ancora fidanzata con Il Fidanzato. Ma come si fa a resistere? E la sera di San Lorenzo, sul tetto della nostra casa a guardare le stelle, ci scappò un bacio. Accompagnato da un'invitante protuberanza sui suoi jeans. Poi però scappò subito. Frustrazione alle stelle (cadenti, trattandosi della notte di San Lorenzo). Nel frattempo anche lui si era fidanzato e la fidanzata (cellulitica) dopo qualche giorno arrivò. Ebbe i coglioni per spiegarmi la fuga. Game over.

[Qui dovrei iniziare un altro capitolo. Mi presi una super-super-sbandata per un altro essere, che mi portò, tre mesi dopo, alla rottura con Il Fidanzato, da qui in poi ex-fidanza. Ma facciamo un'altra volta. Però con l'altro essere neppure un bacio. Cazzo. Neppure anni dopo, cazzo.]

E non ho ancora parlato dello scaldabagno! Ok, ho capito. Faremo a puntate.

sabato 6 ottobre 2007

post-it

Domani: scaldabagno. No, non l'elettrodomestico, la persona
Prossimamente: linguaggio sessuale che si evolve, non so se sia caso personale or not

No, è che poi mi scordo e siccome non è che sia proprio un fiore, ora mi trascino verso l'U.S. e il letto (credo di non essermi neppure lavata i denti a tutt'ora, questo per dire che sono messa proprio bene). Avrò la febbre a 41 gradi ma siccome non trovo il termometro nel marasma che in ogni angolo trovo, posso solo fare ipotesi, ottimistiche.

Non devi scrivere, cazzo!
Hai scritto un post-it per domani!

Ma io sono una da brunch domenicale? [nel caso la febbre scendesse di almeno gradi tre] NO. E quindi? Boh. Ci vado, ci vado. Più per l'amico tonto che per i pancakes [che cmq sono un discreto incentivo].

venerdì 5 ottobre 2007

l'amico del mare

Lui è il mio amico del mare, ex migliore amico del mio ex-pseudo-moroso. Lei è sua moglie, una ragazza tranquilla, un po' logorroica (ma tra tutti e tre...). Insomma non erano arrabbiati con me, anzi. Si sentivano in colpa per non essersi fatti sentire. E quanto sono stata felice di vederli. E poi sono incinti da 5 o 6 settimane. E lui ha 40 anni. E mi chiedo che padre sarà. Di sicuro sarà rompicazzo come pochi. Di sicuro amerà suo figlio o sua figlia come pochi.

Ho una fame della madonna. Ma sembra debba aspettare l'amico che mi porta a casa sua a mangiare pizza al trancio con altri amici. Sempre che non mi venga un coccolone da fame prima.

giovedì 4 ottobre 2007

tempo

Non mi basta il tempo che ho.
Non mi basta, non mi basta, cazzo! Voglio altre cinque ore qui davanti a questo schermo rilassante, che mi riappacifica col mondo, fatemi leggere i miei blog preferiti, fatemi mollare le cinghie per qualche ora, fatemi andare a letto senza spostare quasi tutte le note di oggi a domani (per sempre siano benedetti i telefonini Nokia e chi inventò le note che quasi sempre mi salvano la vita), fatemi mettere a posto 'sto cazzo di sito che mi sono presa in carico senza la fretta che m'incalza.
Stasera ci stavo ricascando, col sito, intendo.
Poi mi sono detta: "Ma che minchia di regalo ti sei fatta se non lo usi mai?"... vero!
E allora eccomi qui, per un nuovo, lunghissimo, noiosissimo post.

Quindi oggi ho tirato di spada (non mi ricordavo mezzo termine, indi per cui cazziatoni a go-go) e ho vinto. 15 a 14. Perché io e io mio solito avversario, se ci impegniamo, facciamo così. Ci sfianchiamo fino al 14 pari poi, un colpo di culo da una parte o dall'altra, si decide a caso chi vince. Ero stremata al termine dell'allenamento. Felice, però. Poi mi ha visto mia sorella, arrivata proprio al match point, ed ero un po' orgogliona di me. [sì, sì, lo so, ne dico peste e corna, ma sempre sorella rimane...]

Quindi oggi la burocrazia mi ha fatto girare il cazzo, ma ancor di più il mancato circolare delle circolari tra i vari uffici. Uno mi ha accolto un documento, l'altro mi chiama tre giorni dopo per dirmi che la dicitura è incorretta. Giusto perché non ci ho parlato direttamente con chi ha chiamato, se no ufficio uno e due domani (sera, che mica sono un'assassina) andavano a fuoco.

Quindi oggi ho fatto dei numeri per essere puntuale che neppure il miglior Fantozzi.

Quindi stasera mi smssa la miglioramica e mi dice che è ad un concerto, con sua madre, va beh, che a me sarebbe piaciuto un sacco.

Quindi domani rivedo una coppia di amici di Roma che non vedo da tre anni. Lui da un paio, perché passò di qui per lavoro. Un annetto fa e passa, dopo che non riuscii a partecipare al loro matrimonio, scrissi loro una lettera in cui raccontavo, sinteticamente come solo io so fare, il prima e il dopo quell'avvenimento. Loro mai risposero. Temetti incazzosi verso di me per non partecipazione a matrimonio, ehm, cioè, in realtà mancata comunicazione di adesione-defezione all'avvenimento, e quindi: codadipaglia non li chiamò. Ma li pensò. Non so se indossare domani la maschera che uso a scherma.

Quindi la terza bestia ieri sera si è fatta fare le coccole, ed io sono andata a letto meno malmostosa, o come diceva Pasquale, malmostruosa, che evidenzio perché è meraviglioso come vecchio neologismo.

mercoledì 3 ottobre 2007

lindor rosso

Mi sento talmente amareggiata per svariati motivi che neppure due quadrottoni del suddetto hanno potuto farci nulla.
Ma io non sono così.
Dai citrulla, in piedi.

martedì 2 ottobre 2007

369 contrattempi

Ma insomma!
Non riesco a fare niente, neppure a scrivere un post su tutte le mirabolanti cose accadutemi in giornata odierna, ho la Maledizione Imperius "un contrattempo via l'altro", non ultimo stavo per buttare via un cd illeggibile da almeno 10 pc diversi (di foto di coppia d'amici) e invece il mio super-pc-di-scorta-ma-giovane decide che lui è giovane, fa il figo, e mi legge 'sto cazzo di cd. Solo 8 foto. Faccio x allegarle. 3 MEGA E ROTTI L'UNA. Sono diventate ognuna da 150kb. Però ho perso tempo, un casino, e non ho neppure letto un blog, e neppure i titoli del Corriere, e così non va bene.
Cazzo.
Sigaretta e letto, raus!