mercoledì 27 aprile 2011

cadere senza rete (mi sa che è un po' un titolo del cazzo, perché qualcuno in verità mi ha preso al volo)

Io sarei abbastanza una persona popolare.
Cioè, la mia capa - che lavora lì dentro da più del doppio dei miei anni -
[cioè non dei miei reali anni, oh, a proposito, devo ricordarmi di andare a un matrimonio il 29, ma degli anni passati a lavorare in questo posto]
mi dice sempre: "Ma tu conosci tutti?!": beh, quasi.

Principale ragione
Bevo caffè e fumo un paio di sigarette.
Secondaria ragione
Ascolto e parlo. C'è chi ascolta sempre, chi parla sempre. Anche sopra gli altri, che è una cosa per cui potrei mordere.
Terziaria ragione
Sorrido spesso. Sembra una minchiata, lo so, ma sorridere attrae le persone. O almeno, secondo la mia esperienza di sorridente ed apprezzatrice di sorrisi.

Insomma, oggi ero al lavoro, nel mio ufficio condiviso, dove ad un certo punto credo di avere contato 4284 persone, e dovevo fare un lavoro per cui mi serviva rigorosamente internet. E non fungeva. Riavii su riavii di tutta l'infrastruttura ma io insistevo col fatto che non serviva a un cazzo. La linea funzionava tre minuti d'orologio e poi ciao.

Nelle giornate normali succede che quattro, cinque persone passano dal mio ufficio e mi richiedono per un caffè o una sigaretta. La mia capa forse un po' soffre, ma non rompe i coglioni. Anche perché mi faccio un tale culo a casa, se rimango indietro, che non ha motivo.

Oggi fosse passato un cane. Un micio. Un ramarro.
Nessuno.
Ero lì, bloccata sul lavoro, che mi giravano sempre di più le palle, e niente.
Ho anche pensato di andare io in pellegrinaggio, ma mi vergognavo.
[si, embé?! anche io mi vergogno, meno a fare un pompino in bagno, di più a cercare compagnia per un caffè,  sai, la gente è strana, prima si odia e poi si ama]

A un certo punto ho iniziato a fare una finta scenata alla mia colleghina che si veste da vecchia, dicendole: "Ma cavoli che sfortuna
[la mia colleghina non vuole che si usi un linguaggio sboccato, per me è un esercizio zen, cinque giorni alla settimana, non so se mi spiego, solo ogni tanto le dico "Tappati le orecchie!" e lei, diligente, lo fa]
oggi che sono qui bloccata, ci fosse un invito che fosse uno", e lei alza le spalle e fa il miracolo.
Appare l'uomo della salvezza.

[poi la macchina del caffè era rotta, fuori faceva un freddo porco e fumare è stata più una tortura piuttosto che un piacere, ma questi sono particolari irrilevanti]
[forse prima o poi riuscirò a scrivere la II parte sulla piattola, ma anche oggi ho avuto un momento difficile a causa sua, e quindi niente]

lunedì 25 aprile 2011

(occhi)

"Il tuo sguardo è vacuo, i tuoi occhi si stanno svuotando come un locale alla fine di una festa, quando due a due gli invitati salutano e se ne vanno".
Efficace metafora di psycho che, nonostante i miei sforzi, ha capito che l'abbiocco pre-cena stava prendendo il sopravvento sulla mia persona. Giuro, gli occhi erano aperti, a fatichissima ma erano aperti.

Occhi che sembrano appartenere ognuno a una persona diversa, invece sono tutti e due  miei. La ricerca di  questo frammento mi ha preso mezz'ora: e in una foto sembravano verdi verdi, e in una grigio topo, e in un'altra mi cadeva la palpebra, stavo quasi rinunciando.
[avrei voluto scrivere la II parte del post precedente, o commentare i commenti, ma essendo che venerdì la ragazzetta è riuscita di nuovo a fare minchiate - malgrado le avessi fatto la lista delle correzioni, ed essendo che ho promesso di non alzare i toni e dunque non ho potuto sfogarmi, devo lasciar decantare il nervoso]

giovedì 21 aprile 2011

io vi faccio piangere a tutti, se non fate come dico io (e c'è chi mi prende ancora sul serio?) - parte prima

Fatto: abbiamo assunto una neo-laureata (che ha uno stipendio e tutto, quindi niente pietà) che doveva aiutare me quando la mia collega Cavallo andò in maternità, per poi tendenzialmente coadiuvare il nostro lavoro.
Fin da subito la pischella mi ha fatto venire più che altro i nervi: faceva proposte che non c'entravano un cazzo con ciò di cui dovevamo occuparci, quando faceva qualcosa lo faceva male, cioè con superficialità, dopo un po' ho cominciato a chiedermi come stesse impiegando il suo tempo, ma abbastanza convinta che fosse stata presa in prestito dalla capa o dalla segretaria.

Fatto: ai primi errori le ho inviato una mail ad indirizzo privato, con la stesura di una roba fatta da lei e una stesura fatta utilizzando il cervello. Con tanto di frasi evidenziate. L'ho invitata a stamparsi le due cose e a confrontarle. Se le avessi scritto via ufficio, la capa avrebbe potuto leggere le puttanate da lei scritte.
Passano i mesi e questa mi si rivela incapace di scrivere. Anche un pensiero semplice, per dire. Un giorno le guardo una cosa e noto delle virgole in posti bizzarri: "Scusa, ma perché qui e qui e qui hai messo la virgola?". La sua tranquillizzante risposta: "L'altra volta mi hai detto che avevo usato poca punteggiatura, stavolta forse ho un po' esagerato". Dunque virgole come concimi, un po' qui, un po' lì.

Fatto: dopo due o tre mesi comincio a sclerare. E sempre per errori dati dalla superficialità, pur avendole suggerito ogni strumento per ovviare. Vedendo che tuttavia lei mi rispondeva, ed anche piccata [già solo il fatto che mi rispondesse quando era in torto palese mi faceva salire la pressione] decisi che piuttosto che giocarmi la salute, avrei fatto io un doppio lavoro. Fino al ritorno della mia collega e al suo defenestramento.

Fine prima puntata.

martedì 19 aprile 2011

c'ho un ex-moroso che ha una produzione di testosterone eccessiva (e non la indirizza verso di me, che spreco)

Dopo parecchio tempo, essendo che ormai per questioni lavorative me lo becco un pomeriggio a settimana, vedo ex-moroso e soprattutto ci parlo. Da sola.
Andiamo per punti:

  • frequenta una ragazza che aveva già frequentato per un po' lo scorso anno, poi lui aveva come pseudo-fidanzata La Grande Zoccola, lei aveva un ex-fidanzato da cui ogni tanto dormiva, oltre a un amante, però un po' lontano, quindi insomma una relazione semplice;
  • ma non è che se ne curi tantissimo - me ne ha parlato 12" - anche se le mie spie mi dicono di averla vista e che lei sembra tanto innamorata;
  • beh, lui inzomma;
  • mi ha contato la novità del giorno: cioè che una gli aveva scritto una mail da furbetta del quartierino. Poi si era palesata con nome e cognome, ed era venuto fuori che era una tizia con cui si scambiava lumate in sala mensa;
  • "[suonomignolo] ma per curiosità, quante te ne lumi in mensa?" "[mionomignolo] ma che domanda, dipende!" "In media. Dimmi quante ne lumi in media..." "Mah... quattro... cinque... sei..." "E sta minchia [suonomignolo]!!! Praticamente ogni portatrice di patata!" "Cazzo dici [mionomignolo]?! Guarda che ne passeranno almeno venti intanto che sono lì!". Ok, tra il 20 e il 30%. E' di bocca buona, e non è a mio favore codesta considerazione;
  • me lo aveva già accennato, ma io, di proposito, non gli ho chiesto alcunché. Finché lui mi dice: "Insomma sei contenta che io e [LaGrandeZoccola] ci siamo lasciati?". Ok, non sorridere. Controlla la mimica facciale. Non urlare di gioia. Controllo. [con espressione indifferente] "Ma [suonomignolo] non sono felice, né infelice. Credo che sia una buona cosa per te, ecco". "Perché così ho l'orizzonte non più limitato?" "Anche. Ma soprattutto perché sei stato manipolato. Più volte. Mi dispiaceva, non te ne rendevi neanche conto, e mi guardavi incredulo quando te lo facevo notare". Lui soffre, a tratti. Cioè quando non scopa, quei due/tre momenti al giorno;
  • memore di un test di QI ove lo avevo ovviamente battuto di una decina di punti, mi dice che sull'iphone ha un'app per la misurazione del QI e che ha fatto ben 122. Gli sorrido, compassionevole, dicendogli che lo batterei. Lo stronzo me lo fa fare con lui che mi alita sul collo. Alcune mie risposte non le capisce e mi guarda soddisfatto, come se avessi fatto degli errori. Con un sorrisino furbetto dà l'invio finale e dice: "Non è possibile!". Ho fatto 133. Non ho di certo 133 di QI (però mi piace pensarlo), ma indubbiamente sono più logica di lui, eh, pazienza;
  • questo credo mi sia costato qualsiasi approccio sessuale. Neanche una palpata di tette, non è una cosa normale.

mercoledì 13 aprile 2011

il mio amico blog compie gli anni, mi sento in colpa ché ogni tanto (...) lo trascuro


[il mio blog è un po' incazzato con me, perché - come me - odia il suo compleanno, perché gli succede qualcosa di mesto]
[oggi la cosa mesta sarebbe stata sottoporsi a un intervento di lifting parziale, ma grazie alla mia stanchezza eccessiva è stato risparmiato]
[potrei dire "...mi sembra ieri che iniziai a scrivere!", in realtà mi sembrano passati venti anni]
[comunque diamo a Nerone ciò che è di Nerone: la colpa di tutto ciò è di Shenkerla, che prima aveva un altro nickname e un altro blog]
[quando la contattai per farle i complimenti mi rispose una cosa tipo: "Credevo fosse la solita mail di insulti per il linguaggio sboccato", mi fece molto ridere l'idea che io potessi insultare qualcuno per il linguaggio sboccato]
[nel post di ieri ci sono cinquanta errori, ma ripianarli adesso mi sembra ipocrita: pazienza]
[avrei da scrivere un zacco di cose ma poi rovino il post-dedica, sicché mi fermo qui]

martedì 12 aprile 2011

sono una favola gialla

Gialla come il colore del mio capello, che sarà pure chiesto "bello biondo", e magari saranno pure stati i 56 cm di ricrescita che mi danno un punto di vista alterato, ma mi sembra di emanare luce. Tipo lampadina. Ecocompatibile (cioè ti fa luce quando oramai devi lasciare la stanca ecocompatibilmente illuminata).

Favola come quella che vorrei vivere. Non è che chieda molto, ma dopo QUATTRO (si, quattro, minchia, quattro) estenuanti ore dal parrucchiere (ove ho bruciato - nell'iniziale attesa di 65 minuti - almeno venti livelli di Cover Orange e cancellato 350 sms, ne rimangono solo 161), arrivare a casa, bere come un cammello, fumare una sigaretta e trovarsi tredici mail - tutte urgenti, neanche a dirlo - da parte del mio gruppo di lavoro, ha un po' rasentato l'incubo.

Ed ero così devastata da tale, impegnativa giornata che quasi quasi lasciavo il mio oggetto civetta nel carrello di cliccailpomodoro, un grazioso paio di cuffie costosissime arancioni e rosa.

E comunque sono una persona veramente acculturata: mentre seguivo su twitter Ballarò, avevo in cuffia (purtroppo non quelle arancioni e rosa) l'isoladeifamosi, perché. Perché? Perché?!? Un po' perché mi è simpatico assai l'opinionista, non che rebound conduttore, NS, un po' perché quando entri nelle spire sei un po' finita. Però nel frattempo ho fatto duemilioniemezzo di cose, tra cui fare i complimenti ai miei ex-compagni di scherma che stanno veramente diventando bravisssssimi.

Mia madre mi ha intravisto: "Certo cheeeee... quando vai dal parrucchiere perdi dieci anni...", cazzo, cuore di mamma proprio.
[se poi perdessi dieci anni diventerei troppo piccina per scrivere le puttanate qui contenute]

lunedì 11 aprile 2011

provare a illuminare un'accecato (d'amore)

Ho questo amico un po' sfortunato.
Dopo milioni di anni si è innamorato. Però
[che bella "Le tasche piene di sassi"]
si è innamorato di una povera cretina, che per comodità chiamerò PC.
[mi hai lasciato da solo davanti al cielo]

Il poveretto, dopo essersi fatto quindici milioni di seghe mentali e dopo che ci eravamo incontrati ad uno spettacolo dove lui era accompagnato dalla PC, alla quindicimilionesima e una sega mentale mi scrive.
Comincia prendendola alla larga, poi un po' meno larga, poi media, poi un po' stretta, adesso siamo arrivati al punto che mi trascrive sms, e-mail, dialoghi con luoghi, orari e date.

Francamente estenuante.
Però mi fa tanta tenerezza, perché non sa che pesci prendere (dovrei regalargli amo e lenza?), non sa cosa dire, come dirlo, e soprattutto non sa ascoltare. E qui non è che gli si possa fare una colpa, questione di indole.
Ma non sa neppure vedere.

Lui - in mezzo a mille contorsioni linguistiche che a definire improbabili si è compassionevoli - in fondo le apre il suo cuore. E lei tipo gli scrive: "Mi spiace che stai male. Sto provando a fare la carbonara!!!!! ;-D", che a me verrebbe da accenderla previo cospargimento di benzina sul suo ossuto corpicino

[no, jesus, non è la solita invidia femminile per quelle magre senza sforzo, io sono definitivamente più gnocca, nel complesso, insomma]
[se solo riuscissi domani ad andare dal parrucchiere poi, che c'ho una ricrescita che si vede che sono troppi mesi]
[ma il fato è avverso al parrucchiere, ho scoperto]

mentre invece lui, stellina, si attacca a uno stupido smiley, "Ma secondo te cosa avrà voluto dire?", che a me onestamente mi cadono i coglioni,
[comunque anche la canzone di Milow che ho postato qualche giorno fa è bellizzima]
facendo anche due gran buchi sul pavimento. Chissà com'è che un ragazzo (fin troppo) sensibile e intelligente si va a innamorare di una PC. Inesperienza. L'unica risposta che so darmi.

E allora, quando ho letto questa cosa qui, mi è venuto in mente proprio lui, e mi è anche venuto in mente che - magari in età diverse - ci siamo passati quasi tutti.

"#itssadwhen romance blinds us all".

E' triste quando il romanticismo ci acceca tutti.
[tweettato da @jessicaasumarli]


Beh, un po' triste si, soprattutto se non hai quindici anni, però un po' è bello.
Ti fa volare in alto.

domenica 10 aprile 2011

breve considerazione

Ma vaffanculo.
Oggi è una giornata bellissima e io sono bloccata in casa.
Uh, se mi girano i coglioni.

venerdì 8 aprile 2011

serve una certa coerenza: la mia

Io sono una persona sensibile, quindi ho pianto.


Dalla paura, quasi.
[ho troppo tempo libero]
[e dire che ho anche lavorato per un tre ore]

[o questo o questo]
Ok. Devo caricare anche questa ballata, se no me la perdo per sempre, sbadata come sono.

giovedì 7 aprile 2011

non ho un'articolazione che non mi faccia male

UPDATE:
Ho trovato il modo di rendere questo post meno meno interessante e inutile.

"Treat each other the way you treat someone when you are trying to bang them for the very 1st time."

Tratta l'altro nel modo in cui tratteresti una persona quando cerchi di scopartela per la prima volta.
[Twittato da MissMircea]
Fine update.

Ma va beh, ma ok l'influenza, ma io mi sono anche un po' rotta i coglioni.
Comunque la giornata si è amaramente (il cioccolato al latte è finito, rimasto solo quello fondente. True story) sviluppata tra sonnellini, lavoro da casa (tipo una mezz'ora, promettendo consegna di una roba per domani primo pomeriggio, minchia), re-visione della mia attuale serie preferita (tipo 10 episodi, più uno rivisto già ieri), sbadata lettura di tweets, e poi sa il cazzo cos'ho fatto. I tempi mi stanno larghi, ma veramente non ho idea come poter aver sprecato la mia giornata.
Però sono malata, quindi giustificata.
Ora sbrivido da tutti i pori, forse meglio vada a letto.
Il post più inutile e meno interessante del mondo.
Record!!!
True story!

lunedì 4 aprile 2011

parole di un genio (del male)

"Girls can fake orgasms, but guys can fake whole relationships"


Le donne possono simulare orgasmi, ma gli uomini possono simulare intere relazioni.

[Tweettato o retwattato o citato da un certo iAmChuckie (che già la dice lunga)]

domenica 3 aprile 2011

e dire che l'inverno l'avevo passato incolume, è l'estate d'aprile che mi porta male

Com'è, come non è, sarà colpa del cambio di stagione (1/10), sarà colpa di una mia conoscente (9/10), ma io mi sono presa febbre e mal di gola. Che hanno aperto le danze sabato mattina.
Una delle belve stava facendo una birbonata ed io l'ho sgridata: ha funzionato. No, non c'entra il fatto che io l'abbia sgridata, figuriamoci. Quello non fa effetto, se non sui miei nervi che si placano. C'entra invece la voce da trans che mi è uscita.

Allora corro ai ripari e apro la propoli. Stavo andando a fuoco. Cioè, la mia gola stava andando a fuoco.
Dopo anni a fare uso di propol-mela, quella dolce per i bambini, che bevevo direttamente dalla bottiglietta, non mi sono accorta che nell'ultimo acquisto mi è stata data quella per adulti (chissà perché, poi), che è alcool puro, che ti fa uscire le fiamme di bocca come un drago, ma che - devo ammettere - mi ha fatto passare il male in un quarto d'ora.

Tuttavia ier sera, non volendo diventare una torcia umana, ho letto le istruzioni: "Diluire 20 gocce in mezzo bicchiere d'acqua". Ok. Ma sono scoordinata, e una goccia mi è finita sul piattino
[si, e niente rotture di cazzo: io appartengo a quella categoria di persone che usano un piatto per ogni pietanza, che esigono il piattino per caffè, cappuccino, thè, che però possono attaccarsi a una bottiglia d'acqua da cui hanno bevuto già 56 amici - una goccia a testa - e anche per le medicine, se implicano l'uso di un bicchiere tiro fuori il piattino]
e giuro che pensavo che ci facesse un buco.

Inutile dire che domani c'era un congresso, che martedì dovrei vedermi con le suocere, eccetera eccetera.
Sono fortunella. Si si.
[beh, oddio, se tutte le sfighe fossero queste]

venerdì 1 aprile 2011

procrastinatrice, cazzeggiatrice, influenzabile rimba (cioè io)

Sul procrastinare, va beh. Sappiamo. Devo ancora prendere tutti quegli appuntamenti coi dottori di cui parlai tipo due o tre mesi fa, ma stendiamo un velo. Calpestiamolo, così la sposa si incazza.

Cazzeggiatrice ma, ci tengo a dirlo, cazzeggiatrice diversificatrice: trovo sempre modi diversi in cui esprimere l'arte del cazzeggio. Benche i telefilm e - se a corto - i film abbiano una loro costante nella mia monotona vita. Appena apre bocca, la vita, una noia che non posso descrivere. Figuriamoci i fianchi.

Influenzabile invece è una novità. Io credevo di non esserlo, ma mi capitò di ascoltare il nuovo cd di Vasco e pensare: che troiaio. Poi oggi, per il commento di un'amica, Vasco-sfegatata-fan, che ancora non ha ascoltato una sega ma mi scrive che sarò stata distratta e non avrò capito una sega (vera la distrazione, ma in genere capisco lo stesso), vado a cercarmi qualche recensione.

Leggo tre buone recensioni, con punti di vista interessanti e spunti da cogliere.
Stasera ho riascoltato con maggiore attenzione, e già siamo passati dal 4 al 6. Ci sono cose che non mi convincono, ma essendo ormai una banderuola al vento, credo che a breve mi convinceranno anch'esse.

Conclusione. Sto rincoglionendo. Definitivamente.
[mai quanto la mia vicina che, non essendo neppure giovanissima, mi fa preoccupare: ieri mi ha risposto astiosa per una sciocchezza, ma mi vuole un gran bene, lo so]

P.S. Ho finito di lavorare alle sei, scarica di tutte le cose che dovevo fare. Errore. Hanno trovato altro. Ripreso alle otto e mezza e smesso alle dieci. Vaffanculo alla VPN che funziona. Apparentemente cose super-urgenti. Mai creduto alle apparizioni, tuttavia.

P.P.S. Ora blogger pubblica data e orario di pubblicazione, non di inizio scrittura post. Già mi sono fatta fregare una volta, stavolta ho puntato le zampe, riaperto il post, cambiato timestamp a mano e mandato nuove features di blogger affanculo. Uff. Poi riaperto il post e aggiunto questo esplicativo pps. Attendo ancora una risposta sui glory_holes.