giovedì 31 marzo 2011

sai, la gente è strana (specialmente sul lavoro)

  1. Una mia collega, che ha il complessissimo compito di gestire l'archivio elettronico, ha scritto a quasi tutte le altre colleghe (a me no, forse pensava la potessi accoltellare, visto il mio buon carattere) che nessuno deve permettersi di toccare il suo lavoro, che chi consulta l'archivio deve essere dotato di "un minimo di logica" (che presuppone che tra i destinatari ci sia qualcuno mancante di logica, cioè una cretina, che se anche fosse vero, e non lo è: ma come ti permetti?), e che - visto la lunghezza dell'e-mail che le aveva richiesto tempo - non aveva più tempo per eseguire il suo lavoro ordinario. No, e poi passo io per matta, questa donna qua è da internare;
  2. la mia capa ha dato dello stordito a un mio collega con il quale stavo andando a prendere un caffè: l'ha detto scherzando, ma ho visto che il mio collega si è risentito. Allora ho fatto istantaneamente notare alla capa che si era smaciullata un dito (poveretta) con il frullatore (una scena splatterissima soltanto a sentirla raccontare), e lei ha sorriso amaro, e il mio collega invece ha sorriso dolce;
  3. la mia collega Cavallo, a cui adesso voglio bene, benché sappia che può sempre infliggere colpi bassi, mi ha detto che sta organizzando un corso solo per pochi intimi: mi sembra di entrare nel privé dell'Hollywood, magari incontro Maldini;
  4. l'ex-capo, in visita da noi per ragioni personali, che non ho mai potuto reggere e viceversa (benché non sia mai stato il mio capo, pensa un po'), dopo un po' di domande e la mia esposizione di una questione mia personale (cioè, non proprio mia-mia, ma che riguarda una persona alla quale sono molto legata) sulla quale poteva darmi una dritta, mi ha chiesto di lavorare per lui a tempo perso, in un ruolo in cui io mi vedo anche, e questo, ammetto, mi ha fatto gonfiare come un pallone. Deve aver capito che oltre ad essere figa sono anche molto arguta e molto empatica! Niente, poi ho preso una spilla e l'ego è tornato alle sue normali (si fa per dire) dimensioni;
  5. possibile che sono monotematica persino nell'esposizione a punti?
  6. quindi per buttarla in caciara: io ignoravo l'esistenza dei glory_holes. Si scrive tutto attaccato, ma poi 'sto blog diventa meta di cacciatori dei suddetti e non trovando pane per i loro denti chissà che succede. E da quando me li hanno mostrati mi chiedo: sarà un'invenzione dei film porno o esistono davvero? Sono una povera ingenua, in fondo;
  7. sette è un ottimo numero per chiudere, perché mi ricorda i sette nani e l'infanzia e il mio amico bloggatore qui a fianco e mio nonno. [mio nonno per davvero: gli ultimi anni li trascorse in una casa di riposo al suo paese che aveva i nani da giardino e i giochi per le bimbe vivaci come me. Mio nonno è morto che avevo cinque anni. Com'è che non ricordo una sega di ciò che ieri mi ero ripromessa di fare?!]

mercoledì 30 marzo 2011

siccome non mi faccio mai i cazzi miei

AVVERTENZA: tag "post palloso"

Ho l'abitudine di leggere, quasi tutte le sere, un quotidiano USA online, molto popolare, che si chiama The Huffington Post, che molti già conosceranno o ne avranno sentito parlare. Che i giornali d'oltreoceano siano leggermente auto-referenziali (non verso "loro" giornali, ma verso il paese d'appartenenza), niente di nuovo.
Poi ieri sera vedo "Italy" e dico: eccheccazzo, avranno scritto della solitudine di questo nostro paese, che sta in piedi per scommessa, nell'affrontare l'emergenza degli sbarchi.

No.
Troppo facile.

Il titolo dice: Italy erupts in outrage over "Jersey Shore" (titolo breve in homepage). Cioè l'Italia si indigna di brutto per The JS. Quest'ultimo è un reality di truzzi fatti sempre passare per italo-americani (ma alcuni non lo sono), comunque truzzi, insomma. Tra l'altro credo che venga anche passato su MTV Italia. Mai sentito nominare, ma io guardo pochissimo la TV e non faccio testo (se non mi ridanno X Factor a settembre mi incateno in Via Mecenate a Milano, a proposito). Pare che questo favoloso cast di truzzi sbarchi qui, per un'intera stagione.

Già l'articolo di un inutile, di un superficiale agghiacciante. Veniva tirato in ballo, a conferma della notizia,  un editorialista, mai sentito, che altri non è che un ragazzo - che non ha evidentemente un cazzo a cui pensare - che pubblica su una testata internet mai sentita (la testata forse l'ha presa lui, da piccolo. E pure forte, visto che gli deve essere rimasto un neurone).

Ma poi i commenti.
Partendo dalla premessa che chi ha commentato, in genere, non è un cretino. Cioè, scrive in un bell'inglese, fa generalmente commenti pertinenti e appropriati, non prende le notizie come oro colato, etc. etc. (piccolo approfondimento su alcuni commentatori). Tuttavia. Allo stato attuale più di 1500 commenti, ieri erano comunque tanti ma ne ho letti un bel po'.

Chi proponeva di pagare l'Italia per tenerci i truzzi (che già ne abbiamo pochi), chi proponeva di pagare - eventualmente - in escort, chi si chiedeva perché dovessimo indignarci con Mr. B al governo (eh beh, in effetti), chi difendeva la classe e lo stile di noantri (non esageriamo, adesso), insomma in generale un quadro confortante. Realistico. Talvolta fin troppo buono.

Ma avessi letto un commento che parlasse di Lampedusa, di Libia - così vicina, così lontana, di inquietante tasso di disoccupazione e di una realtà economica che non è proprio il massimo (ma questo vale un po' per tutti, e poi gli americani poveri sono veramente tanti in percentuale e il tasso di povertà a me sembra più alto, pero boh, impressioni di settembre).
Niente.

Potevo forse tacere? Ovviamente no, e ho commentato.
Il concetto era: ma con tutti i cazzi nostri che c'abbiamo, veramente possiamo "erupt in outrage" per una minchiata del genere?! Poi vabbè, credo anche di avere attaccato briga con qualcuno, ma non riesco più a trovare i miei commenti (sono troppo avanti).

Però, ecco, il potere mediatico italiano ci condiziona (non me, che sono come San Tommaso, ma tanti)
in un modo, ma in altri paesi, dove credi che l'informazione sia libera, è la mancanza di informazioni e di approfondimenti che rende persone mediamente intelligenti ottuse, lasciando loro credere che un mucchietto di truzzi possa essere la nostra preoccupazione principale.

Non so, mi sembra triste. Ecco.

P.s. no tempo per rileggere, ogni errore è un refuso, mi raccomando.

lunedì 28 marzo 2011

giusto un post-it

Per ricordarmi di scrivere dell'HP e di The JS.
Delle assurdità collegate.

E un altra assurdità che mi fa girare le palle (solo a me, lo so, "Siamo soli" Vasco, comunque ci vediamo a giugno, eh già): in America debutta X Factor e ho letto che in Italia potrebbe chiudere baracca e burattini.
Non potete farmi questo. E' crudele.

P.s. avevo deciso che da oggi e per una settimana avrei pubblicato un post al giorno. Non mi manca il tempo, ma sono sempre e comunque la solita procrastinatrice, costretta ad anticipare l'ora di pubblicazione perché, che diavolo, ho sgarrato ma solo di un minuto.

P.p.s. secondo me non ci credo che ci riuscirò, mi perdo troppo in altre 40000 cose rigorosamente inutili.

martedì 15 marzo 2011

AWESOME! (chi la capisce è malato come me di tv shows, e quindi vorrei un po' sbilanciarmi e dire che ho trovato la mia anima gemella) (una delle)

Sono la visitatrice n° 70005 e quando vedi questi numeri quasi tondi
[un po' come mia sorella]
rimani un po' emozionato, persino un freddo orso polare alla deriva su un iceberg nel mar Artico, come me.

Avrei voluto ricordare di quei rari momenti in cui ex-fidanza si avventò su di me come un animale da riproduzione
[mi è venuto in mente mentre, in cucina, sorseggiavo un thè tiepido con latte, forse per legge di compensazione]
ma il momento mi sembra sì poetico che non vorrei rovinarlo.

Allora scriverò di un'altra cosa fantastica e anche un po' inquietante.
Una mattina mi sveglio all'improvviso e ho in testa un sogno molto nitido, cosa che non succede mai, o quasi, o va a periodo. Accendo quest'ultima e la confermo.
Avevo sognato che il mio amico incinto mi aveva scritto un sms di difficile interpretazione, tant'è che, già sapendo di nascosto da lui e compagna della gravidanza, avevo continuato a pensare a loro e volevo quasi quasi scrivere a ex-fidanza per sapere se tutto fosse nella norma.

Poi il giorno dopo ricevo per davvero un sms, ed è l'amico che mi annuncia che è incinto.
Io non vorrei dire, ma se fossi mia amica sarei anche un po' spaventata.

domenica 13 marzo 2011

prospetto della settimana entrante (sperando trovi presto l'uscita)

Passata.
[no pomodoro required]
  • Sono stata un giorno e mezzo in ballo per un'installazione sul pc di casa che mi serve anche per lavorare. Ora, va beh, ci sarebbe il portatile dell'ufficio. Si, vero. Ma questo nuovo pc è più potente e veloce, e poi, digiamogelo. Chi ha voglia di cambiare continuamente pc? Io no, ecco;
  • con il tizio che si occupa della connessione casa-lavoro mi è sembrato di prendere un lassativo, persona sgradevole. Al telefono sempre, di persona meno. Tipico maschio in perenne PMS, oppure tipico maschio che quando non ha la femmina davanti, fa il gradasso e il saccentone, fastidio;
  • dimmi le stesse cose in faccia, pirlotto, vuoi la rissa, eh eh, vuoi la rissa? Pronta;
  • ricevetti notizia in lieve anteprima di un'altra gravidanza tra i Veri Amici [in realtà ex-fidanza, dietro mio sms inquisitorio, aveva già ceduto, sicché lo sapevo da un mese e rotti, ma va beh], quanti bebè, e il mio figlioccio mi manca, maledizione;
  • lessi interessante articolo sull'Huffington Post sul sonno: basta cercare scuse, qui bisogna dormire circa otto ore, i rituali e i sonniferi sono parte integrante e benedetta per cadere tra le Morfeo's braccia. La deprivazione da sonno influisce su rendimento, umore, salute e capacità cognitive;
  • insomma, tutte buone notizie per una che è insonne da che ha ricordo, insonne a periodi alterni, ma dove i periodi di poco sonno durano sempre più e viceversa;
  • anche per una a cui il 90% dei sonniferi comuni fanno una sega, e quelli pesanti mi fanno diventare lieve preda di sonnambulismo (I'm screwed);
  • lessi una meno interessante mail dove l'idiota laureata in scienza della comunicazione che lavora presso l'associazione dove volontareggio, vuole trasformare un caso pietoso in un caso di business: "per la fidelizzazione dell'utenza, così da aumentare le entrate del 5 per mille". Passerai sul mio cadavere, prima. Idiota e insensibile e proprio persona di merda, pur riconoscendo la difficoltà di sopravvivenza delle onlus senza o con limitato 5 per mille;
  • e lo stanno limitando, ma mica da questa finanziaria, da molto prima;
  • credo di avere ancora voce in capitolo, perché alcune cose sono capace di farle solo io, in quel calderone.
Prossima.
[senza diretto interessamento di Ventura]
  • Per domani e dopodomani è previsto mio sclero totale causa chiusura di un progetto, che deve essere pronto mercoledì, ore 14. Considerando che ho ancora un mal di schiena altalenante, sarò un'invidiabile compagnia;
  • devo parlare con un uomo (ragazzo? Quando finisce il ragazzo e subentra l'uomo? Per me è una questione di avere più o meno la stessa età. Io e lui abbiamo 12 anni di differenza, è troppo? Boh. Io comunque mi reputerò "ragazza" fino ad anni 123, già lo so), che conosco da quando sono nata. Ha un problema molto grave con uno dei figli e inizia ad averne anche con la madre di quest'ultimo, non più la sua compagna;
  • io sono una buona ascoltatrice, così mi hanno sempre detto. Questo caso però è diverso, perché vorrà, presumo, delle linee guida. E va bene. Solo che conosco, seppur superficialmente, anche la sua ex-compagna e, avendo avuto occasione di parlarci 5 minuti qualche giorno fa, ho intravisto - tra le pieghe di un'eccessiva sicurezza - tutta la sua fragilità;
  • è difficile dare buoni consigli se tu e il tuo interlocutore avete opinioni così distanti su una delle fonti del problema che si va ad affrontare;
  • è difficile dare buoni consigli, in generale;
  • devo prenotare dentista, oculista, esame sangue globale totale, già so che sarà l'ennesima settimana in cui non lo farò;
  • devo riordinare una piccola porzione di scrivania, dove potrebbero giacere robe urgenti. Come da un mese e mezzo a questa parte;
  • come dice spesso Eio, sono una persona orribile.
[e pure piuttosto dannatamente rincoglionita, non avendo mai notato che nell'editor di Blogger c'è il tastino per i collegamenti ipertestuali. Mai notato. Sempre fatti a mano. Solo che i link non sono come le tagliatelle, nessuno si accorge della differenza]
[allora linko anche l'articolo dell'HP]
[ascolto canzoni random dalla mia collezione, ho veramente un'ottimo gusto, è innegabile, playing John Legend]

martedì 8 marzo 2011

sul perché domani debba tacere o comunque non commettere atti violenti

Un mal di schiena pervicace e progressivo mi ha fatto saltare completamente i nervi.
Quindi non solo stavo per mandare a fare in culo la mia migliore amica delle medie (cioè, le medie, ho scritto), che se davvero l'avessi fatto avrebbe pianto un mese. E suo marito sarebbe venuto a tirarmi un pugno. Per fortuna, non appena ha azionato la sirena del lamento, l'ho zittita bruscamente.

Sono stata maleducata ma, sant'iddio, non si può non capire che, se ti dico - a monosillabi - che ho un male cane, non è il caso che tu paragoni il mio dolore, fortissimo e snervante, ai silenzi di tuo marito a cui gira il cazzo per le ingiustizie sul posto di lavoro.

Poi arriva l'ideona di mia sorella: stasera pizze in famiglia (comprate, perché mia sorella manco il caffé ma sul serio: "corto" ed è arrivata con un caffè americano che quasi strabordava dalla tazzina. "Ci vuoi del latte?" mi chiede. Ci fosse spazio, forse).

Mi arriva alle 20.39. Con mia madre si è sempre cenato tra le 19.58 e le 20.02.
E già mi sono girati i coglioni.
Insomma, giràti di qua, giràti di là, ho risposto male a mia sorella, mia madre ha risposto male a me, mancava solo che mia sorella rispondesse male a mia madre per chiudere il cerchio.
Ho un umore invidiabile. Da un serial killer.

Domani seconda parte del corso di formazione.
Se la mia collega saputella osa fare una qualsiasi osservazione che implichi la sua (inesistente) superiorità intellettuale, è la volta buona che le scaglio un monitor addosso.
Dai, cerchiamo di vedere in positivo. Magari ha l'influenza. L'H1N1.

[no, va beh, non è che voglia augurarle una fine triste, solo qualche giorno di ricovero]
[forse era meglio che non scrivessi stasera]
[ma dopo tutta questa fatica mica posso cancellare il post, eh]
[mi stimo, perché sono una persona sì schietta da non aver (tantissimo) timore a mostrare il mio lato oscuro]
[e comunque le parentesi quadre sono le mie preferite]

domenica 6 marzo 2011

quante cose intorno (nessuna sopra o sotto, che spreco)

  1. Una persona sana di mente non può fare un pisolino, mettere la sveglia dopo 45', e sognare in loop di accucciarsi, addormentarsi, sentire la sveglia suonare e spegnerla. L'avrò spenta 30 volte. Mi sono svegliata incazzata nera;
  2. mi sono vista la Notte degli Oscar, non in diretta, se no non puoi fare il FF sulle parti dei ringraziamenti pallosi o sulle canzoni;
  3. prima mi ero guardata The King's Speech e The Social Network, e insomma, via, non c'era paragone. Geoffrey Rush andava premiato. Poi ho scoperto - avendo una memoria del cazzo - che ha interpretato Shine, un altro film tra i miei preferiti. Andava premiato, bastardi dell'Academy;
  4. dopo aver visto la NdO ho fatto il madornale errore di vedermi, una sera da sola e senza cioccolato a portata di mano, The Black Swan. Porcaputtanaeva, chi gli ha dato 8.5/10 su IMDb.com sa gestire l'ansia meglio di me, perché (sarà stato anche il volume a palla e il fatto che l'ho visto in inglese, il che a me richiede maggior concentrazione) con i titoli di coda ho percepito una tachicardia che credo andasse avanti da almeno metà film;
  5. mi sento a disagio anche a scriverne;
  6. se così è mi sa che significa che è un ottimo film, che ti prende molto, ti avvolge come un serpente;
  7. sceglierei il pitone, che non ti lascia mica vie di fuga;
  8. però col cazzo che gli dò il voto, l'idea di vedere solo la locandina mi mette ansia;
  9. ho fatto una delle mie minchiate, iscrivendomi a twitter. Noto che alcune cose mi prendono leggermente la mano. Non scrivo tanto, ma leggo molto;
  10. oggi ho recuperato la mia dose di tranquillità cazzeggiando felice e vedendo "Maschi contro femmine", sbavando un po' sul personaggio di Alessandro Preziosi (no, lui non mi piace tanto, il personaggio però è un figo, il sogno della femmina media: charmant, sciupafemmine, che si redime e si innamora) (sospiro);
  11. è un periodo che comunico poco, non ho voglia di socialità, è un po' strano ma ogni tanto mi capita, la domanda è sempre la stessa: perché? Eppure non mi è accaduto nulla di traumautico, no delusioni estreme, no felicità estreme, il grande boh;
  12. l'unica volta che ho aperto bocca (intendo "per parlare") più a lungo di 15' - a parte le chiacchiere con psycho, irrinunciabili - è stato per contraddire una collega;
  13. è finita a urla;
  14. è meglio dunque stia un po' zitta, anche se come al solito avevo ragione (non a detta mia, che comunque è un giudizio inopinabile, ma a detta dei colleghi che assistevano);
  15. per altro il fatto è accaduto durante la presentazione di un prodotto, presente l'informatico che ci faceva la presentazione, quello con cui ho firtato un po' di mesi fa, chissà cosa cazzo avrà pensato, magari che domani non glielo chiedo? Spero non mi dia della pazza;
  16. sedici è un numero mediocre, ma secondo me il diciassette l'ho già usato tante volte, non vorrei si usurasse.