mercoledì 20 ottobre 2010

non me lo so spiegare - due

C'è un tizio, tra i miei amici di Facebook, che non conosco di persona. Però, alcuni anni orsono e in una circostanza particolare, era stato un'influenza molto positiva sicché, con questo modo di ricerca attraverso gli indirizzi e-mail, un bel po' di tempo fa mi individuò ed io non ebbi il coraggio di negargli l'amicizia (cosa che ora faccio regolarmente, addirittura con ex-colleghi con i quali, seppur simpatici, non mi interessa condividere pensieri e parole).

Comunque c'è 'sto tizio.
Poveretto, ne ha sempre una di sfighe. Il problema è che le racconta, e tutti lì a fargli forza, a fargli coraggio. E lui "Grazie caro Luigi, grazie molte carissima Lucia, ti abbraccio anch'io forte carissimissima Luisa!", e insomma sembra un santo.

Al di là che se avessi il suo numero di sfighe, magari eviterei di scriverlo ogni volta perché mi sembrerebbe una manifesta richiesta di sostegno. Che è lecita, per carità, ma ecco io al limite lo cercherei negli amici più stretti, con un incontro o una telefonata, se no temerei di suscitare pietà, ma comunque.

[più facile sarebbe che accanto al mio nome apparisse: "ha mal di schiena, fottetevi!!!", ché io quando ho qualche sfiga, specialmente di salute, divento nervosetta]

Poi c'è questo suo atteggiamento così buono con tutti (dà della "carissima" anche a me, per dire), che non so se sia buono o buonista. E ogni volta ci penso, ogni santa volta (spessissimo, visto che cambia il suo "a cosa stai pensando?" in continuazione) mi convinco che sia buono-buono, e che io non possa davvero capire, nella mia dicotomia buona-malvagia.

Però. Con tutti i contatti che ha, come fa ad aggiornare il suo pensiero così di frequente? Chiaro: non legge gli altri! Se ne fotte!
Gli ho trovato un difetto. Forse. Vado a far finta di dormire più serena. Di sicuro.

martedì 19 ottobre 2010

una breve incursione

No, perché poi mi scordo.
Ho un po' di pausa, ovvero mi prendo una pausa perché sono oberata da grane che non riesco a risolvere, e quindi do una breve scorsa al quotidiano online.
Mi cade l'occhio sulle notizie più lette.
Al primo posto casa Messeri e tutto l'orrore che questa brutta storia porta con se.
Al secondo, invece.

Norma Silvestri.
Penso: sarà una nuova trovata di Ghedini al posto del lodo Alfano e compagnia.
Mah. O forse Norma è un nome, sarà mica qualche autorevole scrittrice, scultrice, attrice di cui io non tengo traccia? Clicco.

Perché, ragazza mia, hai cliccato?
Perché? Perché?
Scopro che Norma Silvestri è una ballerina ventisettenne, a giudicare dalla foto piuttosto gnocca, che è entrata nella casa del Grande Fratello.

Il suo profilo è la seconda notizia più letta di oggi.
E poi c'è questo luogo comune secondo cui gli Italiani non leggono più.

domenica 17 ottobre 2010

fruttato, non è un vino e non è un sorbetto, cos'è?

Dunque, leggo da una famosa testata giornalistica che negli ultimi 12 mesi il cancro alla bocca, nelle donne, è aumentato del 3%. Minchia.

[è proprio il caso di dirlo]

Ed è legato al sesso orale. Stra-minchia! Adesso leggo bene tutto.
E' colpa del solito papilloma virus [gli venisse un cancro! ah, vero, funziona viceversa. ritiro], del sesso orale con più partner, della mancata vaccinazione contro lo stesso [il virus, non il partner, anche se un vaccino contro il partner potrebbe essere utile anch'esso], denominato anche con l'acronimo HPV.

Ma persino il vaccino non è che metta del tutto al riparo, quindi l'articolo si conclude con un fantastico suggerimento: fare sesso solo con il preservativo. In realtà il giornalista non scrive "sesso orale", ma "rapporti sessuali": il furbetto del quartierino.

Scritto così sembra anche un suggerimento di buon senso, ma dal momento che tutto l'articolo e tutto il paragrafo parlano del collegamento tra sesso orale e aumento dei casi di tumore alla bocca, se uno non è scemo ed evita di isolare la frase dal contesto, è ovvio che si consiglia di fare sesso orale con il preservativo.

A France', ciuccia un guanto di lattice e poi, al limite, scrivi come consiglio: "astenersi da sesso orale".
Perché i preservativi avranno pure aromi fruttati, ma di lattice sono fatti. E fidati: fanno veramente venire il vomito.

[se poi voi uomini non indugiaste 34 minuti primi - mettendo per altro a rischio la funzionalità mandibolare delle femmine - pensando al cuscino ricamato con le iniziali dei vostri nonni, che vi fece scoppiare in lacrime alla scomparsa di uno dei due avi, ridurremmo i tempi moltissimo e noi potremmo persino abituarci al preservativo fruttato, ma fin quando così non è, ciao]

martedì 5 ottobre 2010

sfiancata, ma i fianchi sono ancora incredibilmente al loro posto

No, no, non è successo nulla.
Ho preso una vacanza dal blog, solo che poi sarei anche tornata ma le duecento cose che procrastinavo mi hanno letteralmente seccato, e infatti sono un po' avvizzita.

Solo una cosa, tra le tante. La solita, drammatica, dichiarazione dei redditi annuale.
Ho preso mezza giornata di ferie perché annaspavo. Beh, ca (con la virgoletta sotto la c) va sans dire che era il trenta settembre. Deadline.
Mentre ero lì che, come già detto, annaspavo tra settantamilionidimiliardi di fatture e scontrini, DRIN!
Mia sorella. Cosa vorrà?!
"Hanno prorogato la scadenza al 5 ottobre", the hand of God (figura per me di fantasia) ha fatto andare in tilt i server delle tasse. Anzi no! E' che siamo tutti procrastinatori, e quindi, grazie ad un'azione congiunta, è stato centrato l'obiettivo.

Questi cinque giorni in più mi hanno dato così modo di procrastinare fino ad oggi, ore 21 e qualche minuto (c'era, anzi c'è, XF, sarà poco avvincente ma uno deve vederlo, se no non vedo più tv e mi danno della sociopatica). Weekend passato in casa. Avrò visto duecentomilatrentasei telefilm, con l'impegno rinnovato di Zeno Cosini, U.S., ultimo show.

Ma non ci credevo neppure io.
Adesso ancora qualche giorno di rottura di cazzo per altre cose, tra cui spicca un matrimonio, e poi torno in onda. E surfo.