martedì 30 giugno 2009

semplice coincidenza o messaggio subliminale, chi può dirlo

Non ci volevo credere, quando l'ho letto.
Secondo me è il solito gruppetto di comunisti di Sesto San Giovanni.

[che nessuno si faccia illusioni, continuerò a lavorare per voi, facendo finta di divertirmi e di fare i cazzi miei, ingrati]


domenica 28 giugno 2009

se telefonando

Mi chiama la mia migliore amica. Sono certa sia lei, sono le dieci e passa di sera.
Faccio andare la segreteria.
Perché?
Impegnata su un sito a cercare nei dettagli le caratteristiche di un aggeggio che avrei voglia di comprare (ora che mi auto-convinco, l'aggeggio andrà fuori produzione. Ne uscirà un altro simile che però mi piacerà meno. Ora che mi sarò abituata all'estetica, ne studierò le caratteristiche per mesi, scaricando ogni brochure possibile. Quando mi auto-convincerò, l'aggeggio sarà andato fuori produzione, e così in loop). La solita spesa inutile per cui una si fa un discreto quantitativo di seghe mentali, ma questo era ovvio aggiungerlo.

Penso a quale trauma debba aver subito per schifare così il telefono.
Così cerco la peggior telefonata, la miglior telefonata, la più emozionante telefonata, nella piena coscienza che il mio essere positiva (agli oppiacei talvolta, ma non solo) probabilmente ha cancellato episodi peggiori di quello descritto. Non quelli migliori.

Peggiore.
Primo fidanzato. Primo in tutto. Vacanze estive, lui parte con un amico, io sarei partita da lì a un paio di settimane. Poi, a metà agosto, saremmo andati insieme in Provenza.
Già avevo sentito che dopo otto mesi di relazione tirava una brutta aria, ma speravo fosse la stanchezza di "fine anno". Quando parte, attendo che mi chiami (lui molto diverso da me, lui chiamava), ma attendo e non succede. Dopo una settimana sono triste come un muflone e nervosa moltissimo. Quindi mi metto a pulire la cucina.
E' una sindrome tutta femminile. Le femmine nervose puliscono, stirano, mettono in ordine. I maschi nervosi escono con gli amici e si ubriacano. Le femmine non possono, vengono prese dalla ciucca triste.
Sono in alto, arrampicata su una scala, che pulisco il tetto dei pensili alti [leggasi: massima disperazione], suona il telefono. Scendo in picchiata, rispondo, è lui. Freddo come il gelato che rimane 4 settimane nel congelatore. Telefonata imbarazzata, cerco una spiegazione al perché non si sia fatto sentire ma non ce n'è alcuna. Triste. Gli metterò le corna un mesetto più tardi, la Provenza non la vidi mai.

Migliore.
Guido la mia rossa vettura, e intanto penso a una persona che amo molto. Arrivo vicino casa, voglio scrivergli un messaggino, ma non so cosa scrivergli, non voglio quelle cose melense tipo: "Ti penso tanto" o cose così.
Mentre elaboro e spengo il motore, squilla il cellulare, ed è lui.
"Ma ciao!", gli dico.
"Ma ciao!" mi dice. Aggiunge: "E' mezz'ora che sto pensando a una scusa per telefonarti, lo so che non ti piacciono le telefonate, ma non ne ho. Avevo solo voglia di sentire la tua voce".
Nell'abitacolo della macchina si forma una pozza multicolor di liquido provocato dallo scioglimento della sottoscritta.

Emozionante.
Mi chiama uno che, dopo la chiusura con il primo fidanzato, mi aveva chiesto di uscire. Io lo avevo corteggiato per anni (non continuativi), ma ero ancora innamorata dello stronzetto che mi aveva detto: "Non ti amo più". Quindi, no, grazie, vorrei ma non posso.
Temo che telefonandomi stia tornando all'attacco, dopo due o tre mesi, invece è tutto rilassato e sereno, e scherziamo molto e ridiamo molto, e stiamo al telefono una buona mezz'ora.
Dopodiché gli dico: "Beh, ora ti saluto che devo andare a...".
"Aspetta, fermati", mi interrompe. "Vuoi uscire con me? Sappi che è l'ultima volta che te lo chiedo, poi basta, ci metto una pietra sopra". Il tono è marziale.
Il mio cuore batte a mille miliardi di battiti al secondo. "Va bene", gli rispondo.
Lui zitto qualche secondo. "Andiamo al cinema sabato sera?", mi chiede.
Andammo, era in ritardo, il film era già cominciato, mi prese per mano perché entrammo col buio, dopo un po' mi baciò, io ero molto emozionata, anche lui. Tornai a casa e scoppiai a piangere. Sentivo il mio cuore altrove. Era solo una sensazione.
Fu lì che iniziò la relazione più lunga mai avuta.
[chiamasi "ex-fidanza"]

giovedì 25 giugno 2009

manolesta manodivelluto

Oggi il mio amico pseudo-stilista è venuto a pranzo da me e, mentre stavo per rientrare in ufficio, mi ha fatto una carezza sulla schiena.
Cazzo, mi ha slacciato il reggiseno e non me ne sono accorta.
Lo stronzo.
E' la seconda volta che mi gabba.

Allora, quando ho realizzato, ho provato a riallacciarlo (infilandomi nell'armadio della cancelleria) ma non ci riuscivo mica con la polo figa (troppo stretta, regalo già visto su queste pagine) perché questo cazzo di reggiseno ha un'allacciatura bastarda.
E non potevo neppure andare in bagno per togliermi maglietta e riagganciarlo, perché c'ero solo io in ufficio.

Poi, nel frattempo, il reggiseno era arrivato ad altezza collo e mi vergognavo un casino e stavo tutta appiccicata alla scrivania per non farmi vedere.
Aspettavo che rientrasse la segretaria, ma lei mi chiama e mi dice che rientrerà un'oretta più tardi a causa di una commissione urgente. Ma porca troia.

Poi è arrivato un mio collega di un altro ufficio a lamentarsi un po' e, dopo aver pazientemente asoltato i suoi lamenti, gli ho chiesto se poteva aspettare un minuto ché mi dovevo allontanare.
Così sono andata in bagno alla velocità del fulmine e mi sono tolta la maglietta e riallacciata il reggiseno nell'anticamera, davanti agli specchi.
Solo che sfiga ha voluto che entrasse una mia altra collega che mi ha beccato in pieno, e mi ha guardato molto perplessa, e allora le ho raccontato la storia e lei è scoppiata a ridere.

Alla fine mi ha detto: "Fammelo conoscere" e secondo me mica scherzava tanto.

P.s. Per altro una mia amica, che è stata una sua fidanzata, l'ha soprannominato "mani d'oro", un perché ci deve essere.

mercoledì 24 giugno 2009

come passa in fretta il tempo quando ci si diverte

  1. Sabato devo fare una roba che mi mette un'ansia della madonna (niente di trascendentale, sono io che sono cretina);
  2. come quasi tutti i mercoledì in cui esco presto, quando Casanova mi raccatta sù e mi porta a casa in macchina, la segretaria mentre chiudo il portatile mi dice: "Senti devo chiederti una cosa importantissima", e davanti ai miei improperi (oggi sono stata ripresa dalla capa, però sorrideva, quindi forse non mi licenzia) che porcaputtana ogni santo mercoledì sempre la stessa storia, mi guarda con gli occhi da bambi e mi dice in tono pietoso: "Non mi sono resa conto, credevo fossero le quattro...";
  3. mercoledì prossimo si ripeterà la stessa, identica solfa;
  4. la mia zietta è in ospedale e io ho un po' l'ansia anche per questo, sebbene sembra fosse solo collassata causa disidratazione, perché avrà pure 94 anni, ma è la mia zietta forever young;
  5. ho saputo della morte della mamma di un mio amico della scherma, e domani tutti dovremmo trovarci per una pizzata, ma io francamente non la ritengo più una gran bella idea;
  6. ho burocrazia che mi esce da tutti e otto i fori che possiedo, se ho contato bene, senza contare quelli della pelle che essudano;
  7. dopo soli tre interventi, quel genio di tecnico dell'aria condizionata ha fatto smettere di far piovere il condizionatore, forse;
  8. un amico-collega mi ha dato involontariamente modo di sgallineggiare con il mio pur sempre amato consulente, anche se oggi gli ho visto dei denti brutti verso la fine dell'arcata dentaria superiore, e mi ha perso 12.000 punti;
  9. la mia amica gravida che si sentiva sola e che era a rischio aborto e per cui io ho fatto il tifo e per cui anche altra gente che passa di qui ha fatto il tifo, ha partorito un bimbo, che ora sta bene, e lei ora è un po' nel panico, ché non è tanto facile fare la mamma single senza uno straccio di parente che si prenda cura di te per un po';
  10. se vado a vedere il concerto di X Factor posso essere internata?
Però io desidererei essere solo un'internauta.
Preferirei, ecco.

domenica 21 giugno 2009

post musicale

Chissà di cosa diavolo scriverò stasera, però la cosa figa è che lo faccio mentre ascolto il concerto di San Siro, quello tutto femminile, per raccogliere fondi per l'Abruzzo.
Peccato non esserci potuta essere, peccato davvero.

A parte che ho dovuto cercare su internet info per le chiavette usb che ti collegano il portatile a internet e non ci ho capito una mazza (perché snaso inculate ma non riesco a trovarne, credo per volontaria azione di marketing oscurativo delle compagnie telefoniche), a parte che ho avuto la mia solita seduta di pseudo-psicoterapia con la mia amica che pare sia laureata in psicologia, a parte che dopo la palestra è passato ex-fidanza a portarmi una roba e a un certo punto ha chiamato sua moglie e lui, vigliacco, mi ha messo il telefono all'orecchio e l'ho sentita un po' incazzata (non con me, con lui) e mi sono anche dispiaciuta, a parte che ho un po' lavorato ma dovevo lavorare molto, molto di più, volevo scrivere una cosa.

Sapevo che dovevo finire una palla di lavoro e farne un altro, e mi sono detta: "Beh, ho sabato e domenica, un giorno per uno". Sicché sabato uno l'ho fatto e finito, quello più creativo, dalle quattro del pomeriggio in poi che fosse mai che comincio di mattina quando non capisco un cazzo, o dopo mangiato quando la digestione non mi permette un sufficiente afflusso di sangue al cervello, ma domenica. Domenica.

Prima ho dovuto vedere la fine di "Lars e una ragazza tutta sua" (tristignacolo ma carino), poi mi arriva sms di psycho che mi dice: vengo per il caffé o la merenda? E allora cosa faccio. Mica mi posso mettere a fare un lavoro (pallosissimo, n.d.b.) mentre aspetto qualcuno, eh. Poi cena. Poi concerto per radio. Quale concentrazione avrei mai potuto avere?
Così eccomi di nuovo, lavorativamente, nella merda. Ecco.
Però che bel concerto.

Anzi, adesso smetto con questo post palloso che avrà ammorbato mari e monti (ho un'amica che chiamo mari e un amico che chiamo monti, ma non vorrei aver ammorbato in particolare loro due, ciò significherebbe essere state beccate e non sarebbe mica bello. Affatto). E ascolto Gianna che mi urla "America" nelle orecchie che, al momento, stanno avendo un orgasmo. Doppio.

giovedì 18 giugno 2009

ci sono certe volte che

Rivedere una persona particolare dopo sei mesi, può essere inconsueto.
Trovi, nel momento stesso in cui la vedi, zero distanza. Come se ci si fosse salutati avant'ieri (che bella parola), come se viveste l'uno accanto all'altro da una vita, come se tutto quello che c'è intorno ci fosse davvero, ma non avesse tutta questa importanza.

Così, mentre sentivamo lo spettacolo cominciare, ci siamo messi a mangiare un toast, a bere qualcosa, lui stravaccato su una panchina, mentre persone intorno a noi correvano come treni per entrare a vedere lo spettacolo.
Io invece gli parlavo del linguaggio aperto di alcuni ragazzi, o meglio del mio ex-moroso (che è l'amico più intimo e giovane che io conosca), riguardo al sesso, ed avendo loro diciott'anni di differenza, quindi due generazioni lontane, quasi quasi mi soffocava con un boccone quando gli ho riferito espressioni tipiche del mio giovane ex-moroso (salvo poi ripropormele paro-paro ma a bassa voce).
Mi chiedo a quale generazione io appartenga. Però sto benissimo in entrambe.

Poi con calma siamo entrati, ci siamo gustati il nostro spettacolo con mille commenti a testa, mi sono persino dimenticata di Miss Simpatia 2009

[si, ok, il primo bacio è stato proprio voluto per dimostrare alla stronza che il mio mondo è un po' più grande e popolato del suo, ma mica per altro, tipo per mettere alla prova la sua capacità di invidia o di tacere particolari della mia vita, quando mai faccio queste bassezze, io, bensì è stato fatto con chiaro intento pedagocico: costruisciti una vita più ricca di persone]

e dei suoi due più cari amici, non che miei conoscenti.
Ma erano un po' lontani e io non ho fatto nulla per avvicinarmi. Non che volessi evitarli per forza, ma ero con lui, non potevo condividere il mio tempo con nessun altro.

Mi chiedo se questa possa sembrare una dichiarazione d'amore, penso di si.
D'altronde lo è. Se due persone continuano a perdersi l'uno nell'altro, ad avere un'urgenza insostenibile di condividere ogni pensiero, fosse anche il più cretino (io quelli cretini li colleziono), se dopo uno spettacolo riescono a trascorrere altre tre ore a raccontarsi e a cercare qualsiasi contatto lecito

[chepppalle! ok, abbiamo sforato un po', ma solo un po']

io credo che alla base ci siano ancora le briciole di quell'amore che, per forza di cose, fummo costretti a triturare. E le briciole devono essere attaccate con il mastice alla tovaglia e, daje e daje, non si riescono a buttare giù dal davanzale.

Mi fa un regalo, la mattina successiva scopro che è un film degli anni '70, neppure particolarmente famoso, e con gli occhi sbarrati gli scrivo che l'ho trovato, dopo lunga ricerca, e visto un paio di mesi fa per la prima volta. Mi scrive che lui ne aveva visto un pezzetto in tv e poi un paio di mesi fa lo ha riguardato per intero, poi me lo ha comprato.

Cos'è? Sono tutte coincidenze quelle che ci capitano?
No, non possono essere.

Comunque evitiamo ora la sdolcinatezza e passiamo al fatto che sto cercando un albergo a NYC per Miss Simpatia 2009 e la mia amica: cosa non si fa pur di avere una persona con cui andare in vacanza. Ma qui ho poco da criticare, anche io un anno andai in Corsica con una mia ex-compagna di classe con cui non avevo molto da spartire (almeno lì era un gruppone).
Comunque sono veramente buona.

UPDATE
Questo post è pubblicato in super-ritardo causa rompimento di coglioni da parte di mia sorella nella serata di giovedì. Dimenticavo: sono piena di lividi causa scherma. La maglietta non basta sottola divisa...

lunedì 15 giugno 2009

ho veramente un culo eccezionale

No, no, il mio fondoschiena fu, è e sarà sempre abbastanza piatto.
Non mostruoso, ha pure le fossettine carine, non enorme, ma niente de che.
Intendevo "culo" in senso figurato.

Mercoledì vado a vedere uno spettacolo.
Chi scopro ci sarà a una distanza irrisoria dal mio posto?
La simpatia con cui ho appena scazzato.
Ma vaffanculo.

Tra l'altro: con chi vado a vedere lo spettacolo?
Con l'Amore della mia vita.
No. Non è ex-moroso, non è ex-fidanza, non sono altri ex-morosi o ex-fidanza, è ex-amante (ne parlai qui).
Gli anni passano, finisce un rapporto che rischia di portare allo sfascio di una famiglia, ma un po' dopo ne comincia un altro, dove due ex-amanti tubano e si sbaciucchiano in stile adolescenziale.
Perché?
Perché aleggia sempre un po' d'amore*. Quelle tre o quattro, o non so quante, volte all'anno in cui ci si riesce a vedere.

Questa inopportuna presenza rischia di condizionarmi.
Fumerò, prima di uscire, che è meglio.

[si, è vero, ho il ciclo e sarò pure un po' più nervosa del solito, però santocielo ho davvero una sfiga micidiale innegabile]

[non lo faccio mai, ma stavolta chiedo espressamente molti pat-pat]

*Ho un'amica bacchettonissima, al di là del fatto che è molto credente e molto praticante. Un giorno le raccontai la storia già finita con ex-amante e lei mi guardava un po' storto, un po' schifata, un po' giudice. Le dissi che era stato qualcosa che mai, mai e poi mai mi sarei immaginata di fare, ma capitò.
Mesi dopo accadde che io e lui ci vedessimo per un caffé e, mentre ci stavamo salutando, per puro caso ci imbattemmo in lei. Lui andò via. Lei mi disse: "E' lui, vero? Quando vi siete guardati era come se più niente al mondo esistesse. Quello è amore, non è ex-amore".
Non so, è una cosa che mi fece sentire bene.

litigare fa bene, specialmente alle coronarie

Cerco di chiarirmi con una persona e questa mi dà della gossippara.

[non eri tu, psicopatica di 'sto cazzo - in questo caso un cazzo a cui tengo, ma fortunatamente è solo un ex - che hai sputtanato l'unica amica che hai coi tuoi due amichetti? e che strazio non potertelo dire, che strazio. e poi, povera imbecille, a chi credi che possa fregare che tu ti sia offesa per una cena a cui non sei stata (giustamente, visto il tuo grado di simpatia) invitata? ma chi se ne fotte? il gossip è molto più divertente, altro che 'sta palla qua]

Le spiego con calma, essendo ella mezza psicopatica, anzi, sociopatica, che porca troia cercavo solo di evitare che un (l'unico) rapporto d'amicizia che ha con una mia amica non si sgretolasse per un po' di malintesi accumulati, e lei alza gli occhi al cielo e mi dice: "Eccola, la santerellina".

[puttana eva e puttana pure tu, vorrei prima darti una gran testata e poi farti ricordare che io non sono santa di certo, ma almeno alcune cose estremamente private non le vado a spifferare, specialmente quando ci sono di mezzo persone che si conoscono, inciuci pesanti e bambini figli degli inciuciatori]

Adesso.
Pensavo che il nervoso mi fosse passato, ma se ho avuto l'urgenza di scriverne non è così.
Ma cristo santo me lo devo far passare, perché lei rimuginerà fino all'infinito su 'sta roba, e io ho bisogno di elevarmi un po' più al di sopra di 'sta testa di cazzo.
Non voglio essere sua pari.

[chiedo scusa per il linguaggio edulcorato]

UPDATE
ma ieri ho chiuso il pc dimenticandomi di pubblicare il post? sono ben sveglia.

giovedì 11 giugno 2009

età anagrafica ed età mentale, analisi dei percorsi metali di ultra-trentenni bambine dell'asilo comunale

Che io abbia un'età mentale inferiore a quella anagrafica, è un semplice dato di fatto.
Sono un po' più giovane come testa, ovvero poco organizzata, poco diplomatica, molto irruente, molto fisica, dimostro meno anni di quelli che mi trovo sul gobbone (vox populi, vox dei), eccetera eccetera.

Però c'è una cosa che con gli anni ho imparato, ovvero che il trucco di infilare la testa nella sabbia come l'amico struzzo o il fare buon viso a cattivo gioco (anzi: a quello che io vedo come un cattivo gioco), non porta grossi risultati.
Quindi, se mi fanno girare i coglioni, ho sempre modo per comunicarlo.
Se ho un problema, lo analizzo e lo faccio analizzare a più persone di fiducia possibili.
Se ho un problema con qualcuno, affronto qualcuno.

Succede questo.
Non per gossip ma per tentare di far riallacciare i rapporti tra due persone amiche che si stavano perdendo in cazzutissimi equivochi, [chiamiamole Tazio e Cojo, così la vicenda diventa più comprensibile] comunico a Tazio uno dei motivi dell'allontanamento di Cojo, che ho saputo dal comune amico Semprenio.
Una roba serissima, eh.
Cojo si è offeso perché non era stato invitato a una cena.

Un giorno mi trovo a prendere il caffè con un po' di persone, tra cui Cojo. Vedo che fatica a volgere lo sguardo verso di me, e quando gli altri decidono di andare a fumare, lo vedo in tensione per il fatto di rimanere solo con me.

Penso che, boh, non ha voglia di fare conversazione. Io posso pure stare zitta, ma poi lo spirito socievole che è in me mi porta a dire comunque qualche cagata. Poi arriva la gioia dei miei occhi [chiamiamolo pure Ficus] (credo di avergli parlato da sola 7 minuti a esagerare, e ciò è stato il motore della giornata, sono messa male, si) e Cojo si dilegua senza neppure un "ciao".

A fine giornata scopro che Cojo e Tazio si erano confrontati, senza neanche grossi risultati, che Tazio aveva in qualche modo ammesso di aver saputo da me il motivo per cui Cojo non gli parlava più, e che a detta di Tazio "forse" Cojo si era risentito perché avevo riferito a Tazio questa cosa.

Adesso non ho capito se Cojo considera me una stronza perché ho aperto bocca, se considera Semprenio uno stronzo perché ha parlato del loro colloquio a me (vista la drammaticità dell'evento! Neppure mi avesse detto che Cojo è ninfomane, cazzo!), oppure (ipotesi più accreditata) se considera me e Semprenio due merde perché sparliamo di Cojo. A parte il fatto che se davvero sparlassimo di Cojo, come già accaduto, l'ultima cosa che faccio è andare a riferire a persone che lo conoscono.

Il punto è il seguente: può anche essere che Cojo si può essere offeso perché, seppure a fin di bene, mi sono fatta i cazzi suoi, però quello che mi fa veramente schifo è che una persona faccia la falsa con me (e mi fa pure incazzare che io sia così ben disposta verso il prossimo che non mi sia sorto alcun sospetto, imbecille che non sono altro), senza avere il coraggio di dirmi: "Perché hai detto a Tazio dell'invito e perché Semprenio ti ha detto questa cosa molto, molto personale?!".

Ecco, quando mi viene negata la possibilità di spiegarmi mi incazzo come una bestia.
Anzi, un po' di più.
Faccio un sacco di minchiate per leggerezza, e poi mi rendo conto e faccio ammenda, e l'effetto anti-minchiate almeno un sei mesi dura, ma questa non mi sembra una minchiata e di certo non è stata fatta con leggerezza.
Domani dovrei vedere Tazio e Cojo e prima mi avvento su Cojo minacciandolo fisicamente che dovessi ripetersi un altro episodio del genere gli spacco un piede con un martello, poi li metto a confronto: rischio l'elezione nel collegio dei probiviri dell'associazione da cui sono schiavizzata, se non riesco a dirimere una cazzuta questione di maretta tra due amiche, che credibilità potrei mai avere?

Ogni tanto ricordarsi che anagraficamente si è adulti, e comportarsi di conseguenza nei rapporti interpersonali, potrebbe non fare male.

[lo so che ho scritto ninfomane e che da questo si percepisce vagamente che si tratta di femmine. Avrei potuto scrivere impotente, ma chi ci avrebbe creduto che queste dinamiche contorte e malate avvengono tra maschi? Suvvia. Tant'è che Semprenio, che è masculo, ha chiuso il discorso con un messaggino che recita "quell'altra (Cojo) non è tanto a posto"]

[ci tenevo a specificare che anche Ficus è masculo]

[oggi, venerdì 12, ho visto quarantamila accessi, ma non c'è niente da allarmarsi: metà sono di gente che arriva al blog cercando altro, un terzo sono miei, quindi bisogna calcolare il 17% di quarantamila e si otterrà una cifra più credibile: comunque grazie a coloro che mi seguono, avete veramente buon gusto]

lunedì 8 giugno 2009

last minute

No, e' che ho appena sentito che forse dalla Svezia arriva in europarlamento un Pirata.
La cosa mi fa contenta, mica poco.

domenica 7 giugno 2009

io sono la verità, forse che forse

Serata con ex-moroso.
Mi sembra di averlo castrato per il paio d'anni e rotti in cui siamo stati insieme, essendo che, ultimamente, passa allegramente da una passera all'altra. Buon per lui, eh, ci mancherebbe, ma avessi lo stesso successo, ma anche solo metà, non è che mi dispiacerebbe. 
Sarà che, scrivente ovviamente esclusa, ha gusti più alla buona. 

[questo è riconosciuto anche da esterni, eh]

La sua orrida storia che me lo faceva diventare davvero una merda ambulante, e dove una gran troiazza, senza il minimo senso della decenza, se lo rigirava come uno spiedino, sembra essere arrivata a conclusione. Almeno per qualche mese, spererei. Visto che i tentativi precedenti di allontanarsi da ella sono falliti: un, due, tre, stella.
Però.
Ha fatto dei ragionamenti, e sono buoni ragionamenti. Perché portano la mia firma. 

Ciò che io gli dissi mesi e mesi fa (finché non mi disse: "So come la pensi, so che lo dici per il mio bene, so anche che hai ragione, ma non mi triturare più i coglioni"), me lo ha ripetuto paro-paro.
Minchia.
Potevo forse non sollevare le braccia, facendoglielo notare e dicendogli: "Io sono la verità"?!
Beh, non mi manca l'auto-stima ma ammetto di amare le iperboli, in questo caso orali.

A proposito di orale, sono andata in bianco, no sesso orale, no palpeggio, no trombata. La cosa grave è che sono stata io a non volere. Imbecille! Purtroppo mi sono trovata in una situazione di nervi a fior di pelle per un paio di cose occorsemi e, quando appena visto, gli ho detto: "Ho saputo che alla Scaricata hai portato un regalino, a me un cazzo?", lui mi ha prontamente risposto: "Quello è a disposizione!". Così gli ho detto che non era serata, anche se mentre mi stava devastando, all'una e mezza della mattina, con i suoi prevenuti discorsi politici, mi è sovvenuto che aprirgli la patta e passare ad altro tipo di attività orale poteva essere una soluzione.
Ma ero ancora nervosetta, quindi picche.

Quanto me ne pentirò.
Ho un'ultima occasione tra un po' di giorni. Sta frequentando una ragazza, ho idea si possa innamorare. O la va o la spacca, per me intendo. Se non si innamora prima, certo.
Nel mio del-tutto-personale codice etico, gli innamorati veri non li tocco.
Solo quelli finti.

[in generale comunque un bel weekend del cazzo, senza di esso]

martedì 2 giugno 2009

mille e un uso per una banana

Quando ero piccola, cioé insomma adolescente, e ancora avrei dovuto aspettare anni luce prima di fare all'amore con qualcuno, c'era in casa Emmanuelle, quel libro porno-snob che per un certo periodo di tempo spopolò tra gli adulti.
C'era anche Emmanuelle II (non ricordo che titolo avesse, magari persino questo), ma quello mi piaceva meno. C'era 'sto Mario che era sempre tra i piedi e spadroneggiava. Fastidio.
Questa scrivente ficcanaso riuscì a trovarli, sebbene nascosti in un comodino tra ciabatte che puzzavano di vecchio (sento ancora l'odore, pensa te che memoria olfattiva o che shock adolescenziale).

Prima di questo, avevo trovato un altro libercolo porno (vicino alle carte da ramino, sotto 50 kg di lenzuola), ma quello era porno-porno, di certo un acquisto di mio babbo, che si, va beh, mi attizzò, ma Emmanuelle fu un'altra cosa.
Lei, Emmanuelle giust'appunto, era tipo intorno ai vent'anni, e nella scena iniziale, se non ricordo male, c'è lei in aereo che raggiunge suo marito e, per passare il tempo, si diverte a far porcate col suo vicino di posto. Però tutto molto chic. Mi ricordo una scena dove lei si tromba selvaggiamente un tizio (in aereo, in treno, non so) e due fratellini, forse erano gemelli, assistono alla scena con gli occhi fuori dalle orbite, e lei si eccita ancor di più.

Tutto con il beneficio del dubbio, vado a ricordo. Figuriamoci. Però pressapoco era così, avrò sfogliato quei volumi, negli anni, centinaia di volte.

Insomma in uno dei due libri (Emmanuelle II nettamente inferiore, comunque), una tizia racconta o dimostra come ci si masturba con le banane, consiglia di sceglierle po' acerbe altrimenti si spetasciano, e un frullato di succhi vaginali e banana non so quanto sia buono.

[so per certo che se ex-moroso leggesse queste righe 1. sarebbe già con l'uccello in mano dalla fine del primo paragrafo 2. si sarebbe già offerto di assaggiare il suddetto frullato; d'altronde uno che si presenta alla terza o quarta trombata con un cetriolo o una zucchina - non ricordo mai, e lui s'incazza perché sarebbe dovuto essere indimenticabile per me, e ciò è vero per molti motivi, è che io non sono brava a riconoscere la verdura perché ne mangio pochissima - è un personaggio che sul sesso ci gioca assai, a parte una cosa, ma sto divagando, cazzo!]

Questa piccola premessa per dire che oggi ho visto un mini-filmato porno dove una biondina con le treccine si masturbava con una banana.
Con la buccia.
Può danneggiare i tessuti! La biondina non ha evidentemente cultura e non ha letto Emmanuelle, e dunque non sapeva dovesse scegliere banane acerbe e sbucciarle, cielo!
Però la teneva in equilibrio col picciolo sulla seduta della sedia, mentre lei andava sù e giù e faceva finta di godere.
Mi sono chiesta come facesse. Non sembrava attaccata col silicone. Intendo: la banana alla sedia.

[no, non è che poi ho provato per trovare una risposta]
[non ci sono banane da me in questo periodo, marciscono con il caldo]
[non ho neanche cercato un supermarket aperto, se è per questo]
[ma il livello ormonale è un po' alto, maledizione]