mercoledì 30 giugno 2010

ultimo post di giugno

Oggi è successo questo.
Ero lì bella tranquilla che facevo 290.000 cose allo stesso tempo (ne ho conclusa mezza), quando arriva la mia collega Precisina che si lamenta, con la debordante capa e altri, di 89 cose. Tra cui la gestione, per lei impossibile, del database. Quello comprato e gestito da Ragazzo.

Allora racconta che ha telefonato a Ragazzo chiedendogli la 587° modifica ai campi di ricerca, e intanto elenca tutta una serie di robe che, assurdamente, vorrebbe cambiassero.
Poteva forse Tizia tacere? Mai.
Prende il cellulare e, con sorpresa, trova un messaggio di Ragazzo.
Gli risponde descrivendogli per filo e per segno ciò che sta avvenendo, e Ragazzo - esasperato da Precisina - un po' si lamenta.

Cellulare sulla scrivania, tra il mio pc e il mulo di riserva.
Mica che Precisina non decide di utilizzare il mulo?!
Tizia se la trova all'improvviso a fianco, quando Precisina le chiede di spostare uno zainetto. Il cellulare ovviamente aperto sulla lista dei messaggi arrivati: gli ultimi dieci sono tutti di Ragazzo.
Panico!

Tizia ha la brillante idea di chiedere a Precisina di prenderle una cosa, acchiappa celermente il cellulare e chiude l'applicativo dei messaggi. Si chiede se sia stata sgamata, ma poi ragiona e crede di no. Altrimenti Precisina le avrebbe fatto una mega-scenata.

Quando è sulla via di casa, spiega a Ragazzo il motivo del blackout, e insieme commentano e se la ridono. Se Precisina sapesse cosa combina Tizia, riderebbe un po' meno.

[non per fare una difesa d'ufficio di Tizia, ma Precisina rompe veramente i coglioni, su tutto. Da quando è arrivata nel nostro ufficio, saranno due anni scarsi, ce lo ha ribaltato, cosicché adesso che è tutto bello ordinato, nessuno trova più una sega. Tanto per fare un esempio, ecco]

martedì 29 giugno 2010

brevissimamentissimamente

  1. Ex-fidanza sabato ore 13.30 mi propone di venire con pizze, gelato, moglie e psycho domenica sera. Yuppi!
  2. migliore amica sabato ore 14.30 mi propone di venire con pizze, gelato e altra migliore amica lunedì sera. Yuppi! Che sfiga!
  3. migliore amica gelosetta di ex-fidanza;
  4. migliore amica mi fa duecentomilaeuna domanda sul perché non senta nominare da me ex-fidanza;
  5. dopo un pressing forsennato, confesso e lei si picca un po';
  6. due graziose serate, mai dirò quella che mi ha divertito di più;
  7. sono in preda a scazzo immotivato;
  8. Tizia ha avuto il solito blackout del weekend con Ragazzo, ma costui lunedì l'ha cercata in ogni luogo e in ogni lago;
  9. Tizia ha la conferma che il mondo è piccolo quando un'amica le dice che lo conosce e che l'ha incontrato sul lavoro una marea di volte. Ma come?! Da notare che abita a 60 km dalla nostra città piccola;
  10. mia sorella mi ha portato quella che sarebbe stata la mia terza felpa celeste, io odio il celeste, per di più in ciniglia, per di più con inserti agghiaccianti, e poi si offende se con cortesia le dico che può reciclarla;
  11. undici come i giocatori di squadra di calcio: numero più opportuno non c'è, anche se io tifavo Portogallo. [e non per Cristiano Ronaldo]
P.s. Essendo che sono come Saint Thomas, sono andata a controllare l'affermazione di PuroNanoVergine che sosteneva che con IExplorer non si visualizzasse il captcha: vero! (io avevo in realtà capito che non lo chiedesse più) Lo tolgo, se no chi commenta più?

venerdì 25 giugno 2010

riepilogando

Notizia n° 1 (pallosa)

Ci sono stati, dove lavoro, due episodi di pessima organizzazione che mi hanno coinvolto direttamente. Allora parlo con la mia capa strabordante, la quale mi dice: "Hai ragione", "Non si può sempre tacere", "Fai bene a parlarne con la grande capa (di 'sto cazzo, n.d.r.), eccetera.
Lei, stranamente, di questo marasma non aveva responsabilità.

Quando la grande capa di etc. etc. fa una puntatina nel nostro ufficio, le chiedo spiegazioni. Su un episodio, con faccia seccata, mi risponde che "è tutto da dimostrare che con una diversa organizzazione le cose sarebbero andate meglio", tutto da dimostrare una minchia, ma comunque.
Sul secondo episodio inizia a vaneggiare, dicendomi prima una cosa, poi un'altra, poi, dietro mia insistenza su cosa si possa fare per ovviare al problema che comunque permane, la vera ragione: mancanza di fondi, di materiale, e in attesa che un altro dipartimento si faccia carico delle spese correlate (che, per precisione, sono minime, ma proprio minime minime).

E conclude con un "Sono stanca di essere crocifissa!", dandomi nel frattempo le spalle e uscendo dall'ufficio seccatissima, con la sottoscritta che dietro le diceva a voce alta, solo per farsi sentire da questa cogliona: "Ma chi la sta crocifiggendo? Le sto facendo delle domande!".
Una testata in piena bocca non sarebbe stata una cattiva idea.

Nel frattempo la mia capa, all'inizio assente, è entrata nell'ufficio ma, questa stronza, si è ben guardata dal trattenersi o dal chiedere di cosa stessimo parlando. Perché? 1. salvarsi il culo 2. sostanziale disinteresse rispetto al lavoro del gruppo 3. rapporti personali con la grande capa di etc. etc.

Però io sono un po' un cecchino (autolesionista senza ombra di dubbio, ma pur sempre un cecchino), sicché poco più tardi becco la capa in riunione e le faccio presente, con un tono duro che manco il peggior critico della nazionale, che da chi è responsabile di una struttura mi aspetto risposte e non toni seccati, e soprattutto non accetto che mi si venga accusata di crocifissione. E lei si mette a giustificarla, dicendo che le riunioni per il budget agli altissimi livelli sono esasperanti, che lei non farebbe il mestiere della grande capa di etc etc. per nessun compenso al mondo, che di qua, che di là.
Fino al fatidico: "Eh, ma cosa vuoi, sarà stata nervosa per i fatti suoi". Ehhhhh?
"Ma cazzo vuol dire? Stiamo parlando di una professionista lautamente pagata, e allora io sono nervosa per i cazzi miei e sono autorizzata a tirarle dietro il portatile, come si sarebbe meritata?!".

La mia capa è una furba, sono io che sono una fessa, perché credo ancora che certi errori non dovrebbero essere fatti, perché credo che, quando è troppo tardi, si debba cercare un modo per evitare di ripeterli. E mi espongo, mettendo a rischio il mio di culo, perché sono tutti bravi a dirmi: "No, hai ragione, hai ragione", ma quando c'è da tirare la testa fuori dalla sabbia, chissà com'è, tutti sono più propensi a mangiare sabbia.

Sono incazzata, ma più che altro sono disgustata dai comportamenti di chi quotidianamente mi circonda. E ha un bel dire il collega ciccio a informarmi: "Metti in conto che per un mese la grande capa di etc etc. non ti rivolgerà il saluto", ma anche tu, collega ciccio, che mi hai poi difeso, che hai visto il nostro fallimento per ragioni a noi non imputabili, che pure eri presente durante la discussione, dov'eri? Non ti ho sentito proferire mezza parola, eppure non sei in una posizione diversa dalla mia, anzi. Per anzianità anagrafica e di servizio sei probabilmente ritenuto più autorevole.

'Fanculo a tutti. Meno male che, grazie alla convalescenza, non devo vedere le vostre facce di cazzo tutti i giorni.
Ovviamente sono stata probabilmente nominata per eventuale licenziamento. Può darsi che non lo facciano. Ma solo perché sanno che su questo sarei una cagacazzo, che non darei tregua a nessuna e a nessuno.

Notizia n° 2 (più gradevole)

Tizia e Ragazzo si sono sentiti regolarmente, Ragazzo lancia lì frasi che mi fanno riflettere sul fatto che dà per scontato che, non si sa quando, poiché gli incontri rimangono sempre a quota uno, i due avranno una storia. Di un giorno, una settimana, un mese, un anno, chissà. Glielo fa capire e anche in modo non troppo ermetico. Per capirlo lei.

A parte Psycho che ritiene le loro chattate addirittura erotiche (psycho di mestiere e di fatto), di fatto sono esplicite, carine, simpatiche, è strano che Tizia abbia voglia di chattare, e ciò mi impensierisce un po'. Ma di fatto i due non si conoscono se non in modo teorico e, quando Tizia l'ha rammentato a Ragazzo, lui le ha chiesto se volesse tornare (sarebbe stato più corretto "cominciare") a darsi del "lei", e lei gli ha risposto che o così oppure, la prossima volta che sarebbe ricapitato in ufficio e avrebbero preso un caffè, avrebbe potuto infilargli la lingua in bocca, tanto per sbrigare le formalità. L'ha un po' spiazzato.
Beh, Tizia ha spiazzato anche se stessa.

Adesso: se Tizia fosse in condizione da uscire, fare e disfare sarebbe un'altra cosa, e forse io non sarei più neppure qui [non nel senso di schiattare] a raccontare della loro praticamente virtuale mezza storia. Ma è ancora in condizioni precarie, esce poco e mai la sera perché è molto anemica e molto stravolta, però.
Però.
Punto.

Notizia n° 3 (gradevolissima)

Questa mattina mi scrive un sms ex-amante. Mi riporta un dialogo tra lui e un collega. Il collega gli chiede chi sia la gnocca che sta contemplando su FB, lui risponde che sono un'amica.

[si, la gnocca sarei io, pavone ruota di]

Il collega lo zittisce dicendogli che sembra stia contemplando la madonna.

Adesso.
C'è forse un modo migliore per farmi tornare, seppur temporaneamente, il sorriso?
No. Non c'è. E ora che l'ho scritto nero su bianco, che poi diventerà bianco su blu, il sorrisetto idiota è tornato a fare capolino.

P.S. ho un po' i miei tempi nella stesura dei post, però ho persino aggiunto una news rispetto al promemoria precedente. Secondo me sono scusata.

P.P.S. Tizia ha fatto una cagata tecnica, ha inviato a Ragazzo una foto tratta dal blog. Senza copiarla, naturalmente, presa dal proprio archivio, ma cercando il nome della foto si trova questo blog. Puttana troia, che idiota, Tizia. Messaggio per Ragazzo: nel caso lo avessi trovato e letto ed entrato nelle mie cose più intime, persino delle mie labbra e non dico quali, ti spiacerebbe darne notizia a Tizia? Grazie.
E i miei più cordiali saluti.
[#%$?#+*§£!!!]

giovedì 24 giugno 2010

un paio di notizie, domani asap

  1. Gli sviluppi di Tizia e Caio
  2. Un momento interlocutorio con una persona
Una è buona, l'altra è incazzata. Anche le notizie nel loro piccolo si incazzano.
Ma tra qualche ora, perché adesso ho un po' sonno.

E a chi pensa che questo sia un post inutile rispondo: è un post promemoria, porchimmondo!

sabato 19 giugno 2010

fatiscente a punti

Dunque.
  1. ieri, ore 2.00 a.m., per fortuna trovai il mio amico R. su skype, conseguenti 63' di scambio in chat, poi altro cazzeggio fino alle ore 4.30. Ho un po' di debito di sonno, se ne è accorta l'amica psycho mentre io, sdraiata sul letto, le davo risposte senza senso affossata dal sonno che cercava di farmi soccombere, mentre lei era al mio pc (sono in uno stato fatiscente);
  2. già il solo fatta che l'abbia lasciata sola al mio pc, mio mio, deve far capire che sono ancora un po' lontana dal recuperare la forma. Io inizio a odiare la carne che devo mangiare ad ogni pranzo: no, io che odio la carne non esiste;
  3. la Grande Zoccola, amante di ex-moroso, è stata beccata dal marito per un sms stupidamente lasciato sul cellulare, quindi separazione, quindi ex-moroso - anche se lungi dall'ammetterlo - ha un po' l'ansia, e non per le mazzate del marito cornuto (quelle le ha evitate nel match seguente alla scoperta), ma per le aspettative della Grande Zoccola. Mi sono limitata a dirgli che sarebbe anche il caso di decidersi, o con lei o senza, anziché dichiararsi innamorato e fare sesso con un indecente numero di femmine (sottoscritta compresa, ma non negli ultimi incontri perché i miei ormoni facevano sciopero perché non erano cagati);
  4. pare che una conoscente se la sia presa di brutto perché le ho detto che aveva i capelli strani: mi sembra un motivo più che valido. Ma perché i maschi talvolta sono sì ottusi da non capire che dietro a una puttanata come questa vi è un'incazzatura verso il maschio stesso, che per vari motivi non può o non deve essere esplicitata, e quindi le subdole femmine ricorrono a trucchetti come questi? Io sono stata apostrofata dal maschio ottuso: "Lo so che non volevi essere cattiva, ma alle volte sei aggressiva e non ti accorgi". Ciccio, tu non mi hai mai visto aggressiva, poi come si faccia ad essere aggressivi con frasi sì pregnanti quali "Hai dei capelli strani" è tutto un quiz;
  5. Tizia e Ragazzo sono fermi a un punto morto. In verità Ragazzo ieri ha invitato Tizia ad andarlo a vedere in uno spettacolo, però Tizia è in condizione pessima sicché ha declinato l'invito. Però alle ore 4 della mattina Tizia ha trovato uno dei primi scambi, assolutamente lavorativi, tra loro, e gli ha chiesto il numero di madonne che Ragazzo deve aver tirato a Tizia, ma egli nega di averla ricoperta d'insulti. Sarà;
  6. finché Tizia nun se ripija qui siamo fermi, ed è un peccato. Ma svenire tra le braccia di uno, per quanto romantico, non è il modo migliore per interagire, soprattutto se lui non ti prende in tempo;
  7. sette come i giorni della settimana, e il 7° non era mica domenica che è alle porte? Quale miglior numero di chiusura?

martedì 15 giugno 2010

telefonia

Malgrado tutto.

Oggi Tizia comincia un po' a mettersi in pari con il lavoro.
Oggi Tizia manda una mail a Ragazzo per lavoro.
Ragazzo le scrive che la chiamerà su Skype. Oddio.

Tizia avrà quindici contatti su Skype, ad essere larghi.
Ma ogni santa volta trova qualcuno in vena di chiacchiera.
Allora Tizia fa quella che dorme, ma i suoi amici non ci cascano più, insistono, insistono, finché lei cede.

Eccola su Skype che chiacchiera amabilmente con il suo amico che abita in cima al cocuzzolo, ed ecco che Ragazzo la chiama sul cellulare. Tizia - che mancanza di dignità! - si strappa via la cuffia dopo un frettoloso "Ciao, ciao, chiamata di lavoro", e ancora vede nella webcam quell'altro che finisce di parlare.

Ragazzo è su un treno di ritorno da un cliente, e di fianco a lui c'è una tizia che parla ad alta voce al telefono: alla richiesta di far zittire la figliola con una gomitata, Ragazzo le fa capire che è un troione (dalla parola cioccolato: milka, mucca, vacca. Ho molta fantasia, si) ed è dunque intoccabile.

In treno si parla poco di lavoro e si dicono molte scemenze, poi interruzione e ripresa un tot dopo - nel frattempo Tizia, che voleva schiacciare un pisolino, si becca anche l'amico che un po' si auto-commisera - e si lavora e nelle pause si scherza ed è divertente, è molto divertente.

Dopo un tot ancora un'altra interruzione, ché ragazzo mica può dedicarsi solo a lei, ma appuntamento rinnovato per domani o dopo. Dopo innumerevoli ore a letto, domani Tizia si fa accompagnare in ufficio per mezza giornata, chissà se resisterà.

Comunque io, che la osservo da tempo, non avevo mai visto Tizia così contenta di stare al telefono. Mah.

domenica 13 giugno 2010

undecimo dei mondiali

"...dall'undecimo del secondo tempo..."
Ma come si fa a non amare le radiocronache, con questo linguaggio talvolta desueto, se non arcaico?

Ieri un radioascoltatore ha chiamato dopo la partita della squadra della terra d'Albione (mi adeguo) e ha detto che i telecronisti rai facevano cagare, provocavano confusione nello spettatore, mentre i radiocronisti sono stati sommersi di complimenti. [gelo in studio, poi probabilmente in pubblicità hanno fatto tanti gesti dell'ombrello ai colleghi della tv]

Non potrei essere più d'accordo.

sabato 12 giugno 2010

indelebile tristezza

Sono triste, indelebilmente triste.

Ex-moroso, che è una di quelle persone a cui voglio veramente bene, mi ha messo in pratica all'ultimo gradino della sua scala di priorità.

Ed io è da ieri mattina che sono un po' incazzata, poi dall'incazzatura sono passata alla tristezza.
E non riesco a lavarmela via, più appiccicosa dell'afa.

venerdì 11 giugno 2010

non è tempo per noi

A parte che oggi sarei dovuta andare fuori con l'amore mio e niente.

A parte che domani c'è la cena all'aperto e io non ci sarò, con forte probabilità (visto anche che sono un po' insonne, forse si noterà leggermente dall'ora del post).

A parte tutto oggi mi ha chiesto un'altra foto. Gli ho chiesto perché. Mi ha risposto; "Per masturbarmi di nascosto mentra la guardo", e mi ha annientato con questa sua risposta, ho riso e mi ha annientato.

E se io, che lo vedo così diretto e spontaneo sbagliassi? E se avesse ragione il buon PNV?

E se io fossi una gran fessa ad andare in brodo di giuggiole perché dice che nella foto sono proprio bella (gli ho subito risposto, per onestà intellettuale, che fortuna che non mi vedeva per video, visto che non mi si può vedere, oggi compìo sei giorni di capelli non lavati, ma che schifo)?

Ma dove cazzo ha imparato la tecnica per rendersi interessante ai miei occhi? (forse ex fidanza, sant'uomo, ha aperto una scuola per fare soldi, solo che si è trovato con un solo alunno)

mercoledì 9 giugno 2010

con vale, scienza

Il punto è questo.
Oggi l'amica psycho mi ha fatto una cazziata perché non le piace la nuova intestazione del blog.
Me ne farò una ragione.
Il blog.
Cazzo, il blog!

Non è che me ne sia scordata, è solo che sono tornata a casa lunedì. Dall'ospedale. Dopo otto giorni.
Un piccolo intervento due settimane fa e "massiva" complicazione dopo tre giorni.
Perso molto sangue, etc. etc., ci si mette pure 'sto caldo di merda, etc. etc.
Discorso chiuso, sono uno straccio straccio, ma vietato commentare.
Dormo molto, quindi rimane poco tempo.
Comunque aggiornavo più il blog in ospedale che qui (siano santificati gli smartphone).

Ora. Amici, posta arretrata, minchiate varie, ergo blog non aggiornato.
Aggiorno.

Continui contatti di Tizia con Ragazzo, che ieri le ha chiesto a quando il prossimo caffè.
Eh, ciao, mi sa che mi salta pure la famosa cena all'aperto.
Magari settimana prossima.
Però cos'è che sfugge a Tizia?
Qualcosa di inafferrabile, che non riesce a cogliere né a chiedere.
Questa cosa la manda in bestia, non succede mai così.
Sarà pure in condizioni non ottimali ma ci pensa. Senza costanza, senza ossessione. Però guarda se lui ha scritto. Guarda gli sms sul cell. Se non c'è nulla pazienza, se c'è qualcosa di solito nasce una micro-conversazione (quasi monosillabica) che può andare avanti ore.

Tizia è divertita da Ragazzo, e lo trova acuto.
Ragazzo, Tizia crede e/o spera, altrettanto.
Ho bisogno di un retino per le farfalle. Per cogliere il quasi inafferrabile.

sabato 5 giugno 2010

saturday night's puke

[che oramai tutti sappiano che mia sorella non è in grado di cucinare è un conto, ma che non sappia affettare e/o conservare la bresaola è un altro]

Dunque eccoci ad un'altra puntata di questa storia che sembra fare più ascolti del vecchio Biutiful, sebbene la scrivente possa aver bisogno di assentarsi per abbracciare la tassa del cesso. Proviamoci lo stesso.

Dunque, come d'incanto, giovedì 3 Ragazzo ricompare, come da copione. Quando giovedì sera Tizia trova suo messaggio su FB che chiaramente invoca la sua presenza, gli dice che il giorno dopo cercherà di scrivergli mail.

Tizia trova il pc e lo raggiunge, e gli scrive. Ma nel frattempo deve vedere delle cose di lavoro, quindi non tampina la mail. Però verso la fine del paio d'ore a lei concesse, vede che lui, a parte una stitica replica, non ha aggiunto altro. Ecco. Porca di quella troia porca, black out già cominciato.

A Tizia girano di brutto i coglioni.

Allora in serata, dopo cena, gli scrive un messaggio che gli chiede che fine abbia fatto. Ragazzo gli fa la stessa domanda. Eh?! Ragazzo dice di aver risposto alle mail di Tizia, e di aver anche risposto alla sua domanda su quella cosa che Ragazzo voleva dirgli a voce. Tizia sacrifica due diottrie di presbiopia, ma col cellulare si collega alla posta elettronica. Non trova una sega e pensa che Ragazzo l'abbia presa per i fondelli e gli dice dove vorrebbe appendere i fondelli di lui.

Ma Ragazzo dice che le reinvia la mail. Nel frattempo nella camera di Tizia si è formato un gruppo d'ascolto composto da un'amica di Tizia, omonima, e due ragazze - di cui una molto giovane - che seguono con passione la vicenda, previo briefing illustrativo degli elementi oggettivi e di quelli soggettivi da parte di Tizia. Con la gentile partecipazione della sua omonima.

Le due semi-sconosciute inzigano Tizia sulle domande cruciali, ma sembra che Ragazzo non entri in contraddizione. Quindi Tizia aspetta, con limitata speranza e gruppo d'ascolto oramai ridotto alla sola omonima (con la ragazzina giovane [io sarei una ragazzina vecchia, beh, insomma vecchia, matura, beh, insomma matura, un po' scotta] che dice; "Peccato dover andare, era molto appassionante...") la mail. E che sorpresa quando arriva.

Avrebbe preferito leggere altro. Invece legge di una storia familiare difficile. E, nascosta tra poche righe, la sofferenza di Ragazzo. Che Tizia e Ragazzo hanno in parte in comune - la perdita del padre da piccoli e la fatica delle madri - e che perciò Tizia coglie facilmente come non riuscirebbe a chi non ha attraversato lo stesso fiume.

Tizia si sente una merda. E ancora più una merda quando, dopo racconto all'omonima, si riconnette alla mail e trova i messaggi che Ragazzo diceva di averle spedito senza che lei ci credesse. Autostima di Tizia affossata.

Gli racconta allora la sua storia familiare - in modo scarno e asciutto - e gli scrive, dopo, un sms per comunicargli l'avvenuta risposta e il proprio senso d'inquietudine. Ragazzo la legge e poi le scrive che è condivisione, perché dovrebbe essere inquietudine? Tizia gli spiega che l'inquietudine deriva da aver scoperto un'infanzia così simile e così anomala.

A questo punto i ricordi di Tizia si fanno confusi. Forse si danno la buonanotte, forse no. Ma si chiudono i contatti.

Sabato Tizia riflette. Molto. Tra una riflessione e l'altra e l'intervento di una magica pillolina, è pure passata la voglia di vomitare.

[still to be continued]

giovedì 3 giugno 2010

il finesettimana (o equivalente) enigmistico

[correzione: il post venne iniziato il 2 giugno ma concluso, aggiornato, commentato il 3, più o meno alla stessa ora. E siccome sono precisina, una volta ogni morte di, ho corretto. Chi usa i feed è avvisato]

Allora succede questo.
Succede che Tizia non sente cenno alcuno da Ragazzo fino a lunedì mattina. E stavolta non cede. Non le costa fatica, il black out di Ragazzo la fa un po' incazzare.

Lunedì mattina, regolare come una fase lunare (volevo scrivere ciclo mestruale ma 1.il mio non è regolare per niente 2.mi sembrava un po' trash. Un filo proprio), riprendono i contatti tra Ragazzo e Tizia. Ragazzo le scrive email, Tizia non può rispondere perché non è al pc, Ragazzo le manda sms. Ah, ecco. Ora si, ieri no. Tizia gli chiede del black out ma Ragazzo è vago e sorvola. Però è molto simpatico, e Tizia, che si vanta di essere la femmina meno rompicoglioni al mondo, lascia stare. E' per la libertà. 'Sta scema.

Quindi un lunedì pieno di messaggi e un martedì anch'esso affollato, solo che dopo l'annuncio che Ragazzo il giorno di festa lo trascorrerà in rilassante loco fuori provincia, zac. I fili del telefono metaforici staccati, dopo le 6 di sera vuoto totale. Lui lascia Tizia con un: aggiornani sulle novità. E Tizia pensa: aggiornami 'sto cazzo!!! Ti aggiornerei la testa di randellate, io!

Naturalmente questa mattina ore 10 Ragazzo ricompare. Tizia si è un po' scoglionata, quindi, dopo qualche sms di cortesia, Tizia ha un po' da fare e lo ignora fino a tardi. E lui si deve essere piccato. Tizia trova suo messaggio su FB dove Ragazzo esprime insofferenza per il silenzio. Prendi e porta a casa, citrullo.

Scatta consulenza con amico Psycho, si ravvisano inquietanti coincidenze tra innamorato di Psycho e Ragazzo. Il penultimo è uno sposo infelice, incastrato in una situazione da cui non vuole tirarsi fuori per motivi che io, che aborro l'infelicità, non comprendo.
Ragazzo sposato? (ma è giovane e poi collega Cavallo si sarebbe accorta della fede!
Ragazzo strafidanzato? Potrebbe essere. Ma certe notti ci siamo detti 'notte quasi all'una, quindi una fidanzata fuori sede, che lo raggiunge nei we o nelle settimane tipo questa, con qualche festa di mezzo.

Beh, resta sempre aperta l'opzione Ragazzo omo o bisessuale, ma ecco trans, dopo una visione sommaria, lo escluderei.

Rimangono tuttavia parole nell'aria, anzi, nelle mail: "quando ti annoi, uno squillo e sono lì", (e i nostri uffici sono piuttosto lontani, tipo 40 km), "stanotte ti ho sognata". "bellissimo sogno, beato te!", "anche sognare me è bello, provaci", insomma parole che Tizia non riesce a interpretare. Perché questo è un flirt e di quelli coi fiocchi, ma porca di quella troia. Cosa cazzo ti costa esserey sincero, anche brutale di schiettezza, finché è solo un flirt?!

[to be continued]

mercoledì 2 giugno 2010

sessantamilagrazie (e un vaffanculo contro le circostanze avverse)

Non è che faccia grande caso ai numeri e quindi agli accessi del mio stupido blog. Però quando ho visto mancare poche decine ai sessantamila, prestavo più attenzione e contavo di ringraziare tutti quelli che sono passati di qui e tutti quelli che qui sono rimasti in tempo reale. Volevo spegnere la candelina dei sessanta, quando si è ancora giovani e poco rimbecilliti, in tempo reale. Invece circostanze avverse mi hanno fatto arrivare tardi, ma vaffanculo. Però grazie e voglio ripeterlo per sessantamila, estenuanti volte.