venerdì 23 settembre 2011

una buona notizia? (la pago)

Bene.
E' ufficiale.
Ho uno stalker, un uomo di mezz'età.
[già questo è deprimente, essendo io uscita or ora dall'adolescenza]

Molto simpatico, ovviamente brutto, ovviamente sposato, ovviamente mi sta infastidendo.
Un mio conoscente sul lavoro che, per stalkarmi, coinvolge anche collegamiche.
Come si fa a scrollarselo di dosso?
[è inoffensivo, e mi fa anche ridere, però basta, dai, hai rotto il cazzo]

Oggi ho lavorato con ex-moroso: nervoso lui, nervosa io, abbiamo urlato tutto il tempo battibeccando su tutto il battibeccabile. Stasera andava a giocare a basket, secondo me ha steso qualcuno con un gancio destro.

Aggiungo con mestizia che, essendo quest'anno X Factor su Sky e non avendo io Sky, e rifiutandomi di pagare un abbonamento per vedere UN programma, sono stata costretta a virare sugli X Factor UK e USA.
Va beh, stasera ho visto la prima puntata di quello americano, prima edizione, e - non dovrei dirlo però ormai - ho pianto tre volte. Tre.

Ho detto tutto.

mercoledì 21 settembre 2011

senilità (primi inconfutabili elementi)

(Premessa: come da copione già scritto precedentemente, andai a trovare i miei cuccioli e contestualmente mi presentai ai loro genitori con il finto regalo di anniversario di matrimonio. Come da copione, dopo due occhi sbarrati, mi sono beccata della scema e della cretina, poi un bacio dal quale ho tentato - inutilmente - di ritirarmi. Poi chissenefrega, tutta l'attenzione sui cuccioli, in particolare sul piccolo bonzo da cinque chili che non aveva cagato e frignava. Per farlo smettere l'unica era dargli il biberon. Nel frattempo però la sorella, cazzo, "Sono io quella magra!", frignava perché aveva fame. Dopo un paio d'ore si sono chetati, dormivano. Che buffi i neonati che dormono. Spesso sorridono. Io mi sa che tra un po' glieli rapisco)

Stasera accetto un passaggio dal conoscente Paolo. Personaggio isterico. Mi fa abbastanza paura.
Ma avevo dormito poco ed ero stanca e avrei accettato un passaggio anche da Jack Lo Squartatore.
A parte aver assistito a una classica scena di isteria incontrollata di automobilista metropolitano, sceso graziosamente dall'auto per pestare uno che con una manovra maldestra gli era andato quasi addosso, a parte che questo Paolo una volta fece quasi uguale, solo con due e non con uno, a parte che lui seppur condannando l'atto lo faceva perché "...poi ti trovi il malavitoso che mentre tu ti avvicini alla macchina, quello ti spara", a parte che io gli ho detto che l'imbecille sceso dalla macchina l'avrei sbattuto in galera tre giorni, che per stronzate del genere la gente ci lascia le penne, che se uno è nervoso prenda i mezzi e non rompa tanto il cazzo, a parte che lui sosteneva che magari stava vivendo un momento difficile e che ci sono mille motivi per cui uno può essere agitato, a parte che io non gli ho lasciato spazio e gli ho detto che al di là di un colpo di clacson non ammetto alcuna altra forma di protesta, dicevo...

Ah, già.
Io: "Guarda Paolo, chiudo gli occhi un secondo perché bla bla".
Lui: "Fai pure..."
["...pur di non sentirti" non l'ha detto, ma si è materializzato a lettere cubitali nell'aria]
e ho chiuso gli occhi, e ascoltavo un po' la radio che trasmetteva lo stacco pubblicitario più lungo del mondo, e pensavo: ma porca di quella puttana, non riesco a schiacciare un pisolo manco morta, che palle, poi arrivo a casa e arrivo alla porta strisciando sui gomiti.
Poi, all'improvviso:
Lui: "Sveglia! Siamo arrivati".
Cazzo dice 'sto qui che siamo partiti da un quarto d'ora?

No.
Aveva ragione.
Mi sono abbioccata come le vecchie babbione davanti alla tivù.
Cinque minuti si, due no, eccetera.
Non so, credo di dover trarre le dovute e dolorose conclusioni.
Ahi.

sabato 17 settembre 2011

e sono soddisfazioni quando una tv viene scambiata per una stampante (e altre similari amenità)

Per farla breve
[beh, sempre nel rispetto della mia innata prolissità]
dopo anni di incazzature, avvocati, carte a non finire, un'assicurazione - più che altro un'associazione a delinquere - mi ha indennizzato per un danno subito, e l'indennizzo - ho avuto avvocati geniali - è aumentato per lo stress che mi hanno provocato.
[teste di cazzo, potevate darmi meno della metà se mi aveste pagato subito]

Quindi ricevo questi soldi, un po' piovuti dal cielo. E per prima cosa ne parlo con mia madre e le chiedo: c'è uno sfizio che ti vuoi togliere?
Risposta attesa: "Ma no, figliola, mettili da parte e non pensare a me".
Risposta effettiva dopo un millisecondo di riflessione: "Ah, si si: una televisione nuova! Ché mi sono rotta gli zebedei! E un telecomando per far questo, e un telecomando per far quello, e sposta il decoder... Però una di quelle moderne, eh, una di quelle sottili".
"Mami... non le fanno più quelle col tubo catodico".
E penso: 'sticazzi!
E compro.
[grande soddisfazione: quando è arrivata - sottolineo che era una scatola per una tv da 40", quindi non proprio invisibile, va beh che è un po' ipovedente, però... - ha pensato fosse la stampante, la balla che le avevo raccontato per farle una sorpresa. Tipo plotter, evidentemente. Siccome la consegna era su appuntamento, io e mia sorella eravamo entrambe lì a cena, appostate per vedere la sua reazione. Nulla.]

Poi chiedo la stessa cosa a mia sorella: si illumina ma non sa che pesci prendere.
Si avvicina il suo compleanno. Glielo richiedo.
"Uhm, sai cosa mi piacerebbe tanto? l'iPhone!"
E penso: ari'sticazzi! Questo si che è uno spreco. Ma tant'è.
E compro.
[grande soddisfazione. Dopo che è andata a farsi cambiare la scheda - che minchiata è quella delle microsim? - è venuta da me e mi ha detto che il telefono non funzionava perché non l'aveva chiamata nessuno. Provo a chiamarla e ovviamente il telefono squilla. Nell'ordine non sapeva:

  • come digitare un numero
  • come scrivere un messaggio
  • come trovare i numeri salvati sulla sim.]
[sospiro]

Tre mesi fa circa.
Il mio ex-fidanzato ha un desiderio che non soddisferà mai, specialmente dopo la nascita dei gemelli, cioè l'iPad. Sarà spesso lontano da casa causa cambio lavoro, e mi dice: "Almeno con quello mi passerebbero le serate in albergo...".

Una settimana fa.
E' un po' giù perché è lontano dai neonati per tre, quattro giorni a fila, e sono certo che, se potesse fare il granchio, rinuncerebbe all'aumento e ai vari benefit, e si riappropierebbe delle sere a casa.
Neanche a farlo apposta fa mi arriva un'offerta per l'iPad: dopo un'attenta riflessione di due o tre millisecondi, lo ordino. Poi mi pento. Poi non mi pento più.

Io sono diabolica e lo farò passare come regalo per l'anniversario di matrimonio (solo che sua moglie non ne godrà affatto) e stasera glielo darò.
Mi beccherò insulti e farà la voce grossa e mi dirà che sono scema,
[e son soddisfazioni]
ma so che in fondo sarà felice.

Ho una mamma felice, una sorella felice, spero di avere un ex-fidanzato felice.
E io sono felice.

Non sono SantaMariaGoretti, so essere cattiva e perfida e scontrosa, ma le persone a cui voglio veramente, veramente bene e che mi vogliono veramente, veramente bene sono parte di me. Per questo la mia felicità è la loro.

P.s. d'altronde se non spendevo questi soldi in minchiate, facevo fermare l'economia.
P.p.s. d'altronde se non spendevo questi soldi in minchiate, finivano nelle casse di Montecitorio, per pagare brioche, cappuccini e caffè a quei cialtroni.
P.p.s. ah, beh, no, uno sfizio me lo sono tolta anche io. Una nuova stampante (beh, l'altra a giugno si è rotta), in offerta a 29,90 euri. Mica pizza e fichi.
P.p.p.s. il resto dell'indennità è già finito nel fondo "Spese straordinarie dal dentista". Inutile chiedermi regali.

mercoledì 14 settembre 2011

stravaganze femminili (mah)

Non ho voglia di ricominciare a scrivere perché sembra proprio la fine dell'estate.
Però fa ancora caldo, quindi.
Devo buttar giù queste impressioni di settembre, la cui omonima canzone è bella ma mi ha sfrantumato i coglioni, a caldo.

Scorsa settimana, alla ripresa dolorosissima del lavoro e con prima incazzatura della stagione, mi riferì Noemi (non la cantante, una pseudo-collega) che una rappresentante di un nostro sponsor (per una bella cosa) diceva che un suo collega mi conosceva. Noemi precississima:
Io: "Maschio o femmina?"
Lei: "Maaaaaaaaaaaaahhhhhh... Forse maschio"
Io: "Ma un mio concittadino?"
Lei: "Maaaaaaaaaaaaahhhhhh... Potrebbe... Non mi ricordo tanto bene"
Io: "Un ex-collega?"
Lei: "NOOOOOOO! Un tuo amico, forse l'hai conosciuto a scuola"

E io a cercare su Linkedin chi minchia dei miei ex-compagni di scuola (metà dei quali ancora frequento, segno di una comune NONevoluzione) lavoravano per quello sponsor.
Mezza giornata buttata nel cesso.
Nessun indizio.

Oggi sono lì che traccheggio e nel mio ufficio, con la mia capa, entrano due quarantenni abbondanti.
[magre, intendo, però forse più vicino ai cinquanta]
Illuminazione!
[no, lo sponsor non è una ditta di lampadari]
"Chiedo scusa, siete le due ragazze
[ché bisogna essere un po' leccaculo con gli sponsor, sempre, è la regola n° 1 di sopravvivenza specialmente se si ha a che fare con le donne. Con gli uomini basta mettere un po' di tette in risalto]
rappresentanti della [nomeditta]?"
"Si..."
"Mi chiamo [mionome], mi hanno detto che abbiamo una conoscenza in comune".
[non il municipio]

Una delle due, la più figa, mi squadra in un millesimo di secondo e accenna a una smorfia come se pensasse "non mi aveva detto che era bionda come me, con gli occhi azzurri non come me e due discrete tette", poi si ricompone e sfodera un mezzo sorriso di circostanza, buttandomela giù in questa maniera delicata:
"Si. Sono la compagna di M".
"M chi?" (mai avuti compagni di scuola con questo nome? Mmmmmmmmmmm, non che ricordi, ma ciò che ricordo è ininfluente, quindi)
"M [cognome]".

Avevo scritto che - in gran segreto - mi era stato detto che il mio ex-capo, gran pezzo d'uomo, si era separato. Mica che 'sta gallina che fa la giovane con una minigonna di jeans me lo ha accalappiato?!
E io, che non dovevo sapere niente ma che in quel momento mi sfuggiva, non faccio una piega, sorrido,le chiedo come sta, come non sta, eccetera.
Poi inizia una specie di guerriglia urbana su chi delle due lo conosce meglio: io lo dipingo alla mia capa, lei - la compagna - mette i puntini sulle "I". Jesus.

"Sai, è un uomo che se la tira un casino, appena lo conosci"
E lei: "Ma perché è timido".
[timido 'sto cazzo]
"Però ha molto carisma"
E lei: "Ma è un umile"
[cazzo c'entra? Ho detto che ha carisma, mica che è superbo]
...e così via.
Finché non le do il là: "Mi spiace che si sia separato, ma sua moglie aveva la faccia un po' da stronza".
E il pesce cade nella rete.
"Come fai a conoscere sua moglie???" (sguardo allarmatissimo)

Bene.
La nuova compagna del mio ex-capo è una conoscente o un'amica, addirittura, della sua ex-moglie.
Bene.
La nuova compagna del mio ex-capo ha creduto (spero che lo creda ancora adesso) che c'è stato qualcosa tra noi.
[magari]
Bene.
La nuova compagna del mio ex-capo mi sta sui coglioni.
Di solito cambio sempre idea, quando mi stanno così sui coglioni.
Hey. Ho scritto di solito.

P.s. ho dovuto spulciare il vocabolario per farmi venire in mente "carisma" e trovare il contrario di "umiltà". Ci ho messo 59' a scrivere questo post e sono anche certa di aver sbagliato qualche accento. Uhm.
Speriamo sia solo per la ripresa post-estiva.