domenica 12 agosto 2007

chiuso per ferie

lunedì 6 agosto 2007

pappina, porca eva

Io mi domando e dico.
Cosa dovevo avere nei gangli che costituiscono la mia esuberante materia grigia per scegliere un nome come quello che ho scelto?!?
No, perché a parte le prime settimane dove sei tutta presa da questa nuova e mirabolante avventura, poi inizi a fermarti sui dettagli.

Passi il titolo. Ci sta. Non sarà brillante perché io il brillantante non l'ho mai acquistato perché credo sia un troiaio (toscanismo: "cosa che non funziona", se no poi vengo messa alla gogna per neologismi volgari. Non è un neologismo, non è volgare, solo un po' colloquiale, magari, ecco).
Ma il nome. Sant'iddio il nome.
È vero che ex-fidanza mi chiamava così (e, sotterrandomi dalla vergogna e raggiungendo il centro della terra, ammetto anche che io lo chiamavo "Pappino"... la gioventù, la gioventù, che vogliamo farci!) (chiudendo poi un occhio, anzi entrambi, sul fatto che ad anni di distanza ex-moroso mi chiamava - e mi chiama - con nomignolo, ed io con uguale nomignolo però con la "o" in fondo anziché la "a"... la gioventù, la gioventù! Lui è un giovincello, vogliamo forse negargli di ricordare a vita con vergogna il nomignolo affibbiatogli dalla scrivente per pura ritorsione?).
E perché non lasciare "Pappina" nel cassetto delle cose "vorrei ma non posso: dimenticare"?

Invece no.
Un ricordo vago è che mi ero fissata su un nome che non potevo usare. Avevo fretta di mettere in piedi il blog. Avevo bisogno di una boccata d'aria. E sa Saturno e i suoi anelli perché, è venuto fuori 'sto Pappina qua. Che io, onestamente, ogni volta che lo vedo in fondo a un post o nei commenti, mi vergogno profondamente. Ho cercato una volta di modificare il nome ma senza successo. Blogger disse che dovevo tenermelo. Adesso devo trovare un modo. Io invidio Sociopatica, ha un nome figo! O Standby. Ecco, Pulsatilla meno. Ma gli altri sono bei nomi, rappresentativi.

Ma io, dovessi rappresentarmi da fuori, mi immaginerei una sdentata che mangia tutto frullato. Pappine, appunto. Oppure una madre monotematica e sull'orlo della nevrosi, vicina al mettere il proprio pargolo sul gas, il quale sputacchia pappine in ogni dove, assumendone gr.2 su un totale di gr.200.

Ho letto un post che diceva che chi non parlava di sesso, non era mai considerato dai lettori di blog o dagli scopritori di bei blog. Allora mi è venuto in mente PappinaPorca, ma poi minchia. Non je la faccio. Mi viene il vomito, come dice Vasco in una canzone stupenda... non ci posso credere!!! Che mica era "Stupendo"? Giuro che non ho googolato. Sono troppo una mente! (o più semplicemente: gran botta di culo)

Mi mancavano le mie diramazioni stradali. Dicevo? Scrivevo? Ah, sì. PappinaPorca bocciato, mi sa di pedofilo o di gerontofilo, e perfavoreperfa, qui 'ste cose mai. (tengo, Signor Giudice, a sottolineare che la sottoscritta, checché abbia una passione per i maschietti più giovani, si attiene alle regole del pubblico senso del pudore, e da quando ha compiuto 21 anni non si è mai più permessa di circuire un minore - che a sua volta in quella occasione l'aveva circuita facendole credere di avere quasi 18 anni, e la suddetta, da qui anche chiamata Tonno Palmera - sempre per restare in ambito nomi che iniziano con "Pa", ci aveva serenamente creduto)

Ok. Non arrivo a nessuna conclusione. Ma è tardi e ho sonnissimo.
E se una delle bestie stanotte caga ancora nel lavello di cucina, domani li metto nel forno. Spento, però. Così hanno un buon motivo per cagarsi sotto.

domenica 5 agosto 2007

rido come una scema (post mammone)

Sarò così anche tra 10? Tra 20? Tra 30? Tra 50 anni?
Sì. Sarò così. Ormai è troppo tardi per cambiare.Peggiorerò come tutti i vecchi nei difetti, ma qualche qualità (forse...?) resterà inalterata.

Sarò sempre più intransigente. E precisina. Soprattutto con l'altrui lavoro, meno col mio.
Sarò polemica. E se non avrò l'ultima parola, prenderò a sassate il vecchio con il quale avrò aperto un'inutile discussione sul colore della parete del centro anziani.
Sarò disordinata. Ma a quell'età non troverò più nulla. [ho già cominciato, il telecomando del condizionatore non è ancora saltato fuori]
Sarò golosa in maniera patologica e avrò il diabete alle stelle.
Voterò quasi sempre, ma con riserva sulla scelta fatta.
Criticherò i giovinastri. [e stiamo zitti che almeno il gruppo di truzzi che aveva preso a riunirsi sotto casa mia lo scorso anno, quest'anno deve aver trovato un'altra location. Deo gratia]
Sarò maniacale nel trovare il prodotto che voglio al minor prezzo possibile.
Sarò testarda. Ma i vecchi son tutti testardi. Ma io avrò accumulato molta più esperienza in testardaggine, quindi sarò la più testarda di tutti. E la vorrò aver vinta.
Sarò sempre gelosa di tutti i miei ex-fidanzati, ma forse con l'età qualcuno me lo sarò dimenticato. E soffrirò un po' meno.
Non butterò mai via oggetti che mi ricordano un momento speciale. Però osserverò l'oggetto e penserò una settimana a quale cazzo di momento speciale si abbini. Poi me ne dimenticherò e smetterò di scervellarmi. E avrò la casa piena di cianfrusaglie, compreso un'orrendo soprammobile fatto interamente di conchiglie con quattro omini che giocano a carte attorno a un tavolo. [non riesco a buttarlo. Me lo ha regalato un'amica romena che ha un gusto un po' particolare]
Sarò pigrissima.
Penserò sempre di essere estremamente intelligente, e non vorrò sentir parlare di arteriosclerosi.

Però.

Prenderò la vita come viene. Senza stare a spaccarmi la testa sul perché e il percome. Anche nelle situazioni estreme.
Saprò ridere di me e degli altri.
L'euro risparmiato nella spesa si annullerà nei cento con cui offrirò una cena ad un amico o ad un'amica.
Correrò (col bastone, il trespolo, la carrozzina, ma correrò) in soccorso di una persona che cerca il mio aiuto.
Continuerò a credere che l'amicizia è un gran dono.


Con un'amica, dopo aver fumato. Molto ilari.
Ci raccontavamo delle nostre madri che hanno caratteri distintivi così simili da risultare quanto meno inquietanti. E abbiamo parlato delle cose assurde che fanno e che dicono, e abbiamo cominciato a ridere, e a ridere, e a ridere. Ho riso come una scema. E c'ho poco da ridere, perché io sarò mia madre, non c'è dubbio.

Anzi.
C'è sì da ridere. Perché io sarò come mia madre.
Che pur non sapendo né l'inglese né lo spagnolo, mi saluta urlandomi: "Adios muchacha!" o "Bye bye blondie!".
Che ogni tanto si dimentica l'apparecchio per i denti e mi sorride con i buchi del groviera e mi fa prendere un colpo (poi corre a metterselo, si rimaterializza davanti e ti sorride fiera e ridanciana).
Che con l'ex-fidanza, quello vero, si profonde in complimenti assolutamente irragionevoli, del tipo che lui è pasciuto come una scamorza e lei ha il coraggio di dirgli: "Ma tu loro [io e sua moglie] non starle ad ascoltare, ché sono invidiose: sei in splendda forma!". [rotonda, n.d.r.]

venerdì 3 agosto 2007

non sono deceduta e mi sembra una buona cosa

No, stasera niente rotture di coglioni con commenti sugli n blog letti, bensì riassunti.

  1. mi è stato offerto un lavoro che potrebbe piacermi, il tutto è vago come il fumo della sigaretta che mi sono fumata poco fa, però sempre meglio di un calcio nei denti
  2. ex-moroso ieri, sulla porta. Io: "Questa non vale come uscita". Lui: "Perché?". Io: "Perché non abbiamo messo il naso fuori casa mia!". Lui: "Ah. Eh, ma settimana prossima sarà un casino vedersi, vanno via i miei". Io: "E quindi? Per innaffiare le piante non bastano gli irrigatori automatici?". Lui: "Ma no, è che ho organizzato un po' di cose...". Io (muso depresso da cane bastonato e poi abbandonato sul raccordo anulare): "Grazie per la considerazione...". Lui: "Dai [nomignolo], non fare quella faccia, tanto stanno via quasi un mese!". Sì, mi rattrista non essere nelle sue priorità. Sì, mi dà soddisfazione farlo sentire in colpa (peccato il suo senso di colpa sia già svanito mentre accende la sua orrenda macchina per tornare a casa). Eporcaputtanatroiaeva
  3. ho chiacchierato con un ragazzo triste che cerca di non darlo troppo a vedere. Mi fa molta tenerezza. Ma non sesso (ergo, rimarrà triste)
  4. il palazzo si è disabitato, se arriva un temporale di quelli forti sono nella merda fino al collo perché suoneranno circa 9-10 allarmi (e cosa si fa in cotali situazioni?)
  5. ho sgallineggiato con occhi blu, ma era uno sgallineggiamento fine a sé stesso. Devo trovare qualcuno da farmi piacere sul serio (anche perché occhi blu ha una ex-fidanzata che ha aderito al mio partito "SCiPCIMETiF" (se ci provi con il mio ex-fidanza ti fulmino)
  6. esistono troppe persone noiose. Io, modesta sì, noiosa mai (come si evince, mi sembra non faccia una piega, ed è un peccato, con quel che costano le pieghe oggigiorno)
  7. sono molto fiera e un po' benignamente invidiosa di una mia amica
  8. "My name is Earl" non mi fa tanto ridere, ieri notte davano "Filomena Marturano" con Loren e Mastroianni e non sono riuscita a staccarmi
  9. ieri il mio blog noioso ha superato per accessi il mio blog simpatico (...questo...?!?), sono assai disorientata

Giunta (da intendersi non come sostantivo bensì come participio passato) alla conclusione che il termometro è da cambiare perché mi sento la febbre ma il termometro nega, mi tracino mesta sul sito di youtube, dove rivedrò per la 54ma volta i bloopers di Friends. Ho bisogno di allegria. E probabilmente anche di due litri di sangria.

urgh

Mi sa che ho di nuovo la febbre e infatti sono a casa.

Ieri sera, con ex-moroso, ci siamo messi a fare i quiz della patente (online sul sito di Altroconsumo, basta registrarsi gratuitamente), ed è stato molto bello constatare che l'ho battuto 6 a 9! Ovvero, 6 errori io e 9 lui, su 30 domande. Sì, va beh, che si passi l'esame di teoria con al massimo 4 errori è un particolare insignificante. La cosa significativa è:

  1. ex-moroso è ben più giovane di me, quindi ha dato l'esame non tanto tempo fa, quando il codice della strada era simile a quello attuale (io ancora studiavo come un calesse potesse superare in tutta sicurezza una mucca in transito sulla provinciale)
  2. ex-moroso mi ha sonoramente preso per il culo quando gli ho detto che probabilmente non riuscirei a passare la teoria se non dopo studio maniacale del codice d.s.
  3. ex-moroso ha sbruffoneggiato dicendo che LUI l'avrebbe sicuramente passato, ha scommesso 10€ ma poi, ricordando che con me una scommessa deve ancora vincerla, ha codardamente ritirato la posta.

È divertente. Però quelli che compilano i quiz secondo me vengono assunti direttamente all'uscita del manicomio criminale. Se poi sei straniero, sei fottuto. Non capiresti le sfumature bastarde insite nelle domande. Come diceva quello che vendeva mobili, "Provare per credere".

[avrò 42 di febbre, se il blog non verrà da ora in poi aggiornato sarà perché lassù non c'è connessione]

mercoledì 1 agosto 2007

accetto il fatto di essere una persona ridicola

Avere la febbre il 1° agosto è ridicolo.
Ergo: sono ridicola.
E domani, ché le disgrazie non vengono mai sole e cielo a pecorelle acqua a catinelle, devo essere ad un orario allucinante in un ospedale, che per arrivarci ci vuole un'ora, per una visita a cui non posso mancare. [Sì, accendo, sì, confermo: ci sono medici che il 2 di agosto lavorano. Persino in una struttura pubblica]
Quindi si preannuncia una sveglia ad orario immondo, per poi constatare, sull'uscio di casa, che se vedo Maradona uscire dalla porta del mio dirimpettaio, sì, ho le visioni ed è meglio che torni a letto a lamentarmi. [Il mio vicino è alto, brizzolato, atletico, insomma con DAM non c'entra proprio nulla]
Nella mia tipica "modalità capitana coraggiosa" non metto il termometro sotto l'ascella dalle ore 15. Quando il 37.1 apparso sul display mi ha quasi ridotto sul punto di piangere. [Tanto lo so che per tutti è una non-febbre, ma visto che ho una temperatura normale di 35.5 e che mi sento andare a fuoco, sono febbricitante, davvero, davvero, davvero]

L'unica cosa buona è stata che, in virtù del fatto che con la febbre non si possono fare sforzi, ho innumerevoli documenti e cartellette ancora sparpagliati in questa stanza, principalmente qui intorno al portatile, così, a parte le tre ore in cui mi sono letteralmente accasciata sul pc (con un cuscino, perché ancora i coperchi dei portatili non li fanno imbottiti: dovrei fare un brevetto, diventerei milionaria) pensando: "Metto giù la testona per 5 minuti", ho letto un po' di blog. Quindi ecco l'usuale commento da cui non posso astenermi ogni volta che leggo un tot di blog nuovi. [Abbbastaaaaaa!!!]

Umanità varia. In tanti cercano lo stile, immagino che fatichino, cancellino e riscrivano, però viene a perdersi il contenuto, che non è più immediato. Ne esce un blog fatto di post visibilmente ricercati nella forma ma finti. Ecco. Per me l'eccessiva ricercatezza formale è un difetto. Io sono agli opposti, e probabilmente è un difetto anche questo, ma penso alla prima frase e basta. Ciò che esce non è mediato, nè strutturato, nè raffinato, e credo si noti in maniera piuttosto eclatante, batto sulla tastiera senza neppure pensare.
Questo blog è per me.
Se piace ad altri son felice, altrimenti pazienza.
Ma è il mio diario. Il mio sfogo. Il mio cassetto.
Il mio essere sincera.
[iperboli a parte]

P.S. Citazione che mi è piaciuta un sacco e ho sentito stamane:
"Tra il forte e il debole, tra il ricco ed il povero, tra il padrone ed il servo, c'è la libertà che opprime e la legge che libera". Henri Lacordaire, 1848