mercoledì 1 agosto 2007

accetto il fatto di essere una persona ridicola

Avere la febbre il 1° agosto è ridicolo.
Ergo: sono ridicola.
E domani, ché le disgrazie non vengono mai sole e cielo a pecorelle acqua a catinelle, devo essere ad un orario allucinante in un ospedale, che per arrivarci ci vuole un'ora, per una visita a cui non posso mancare. [Sì, accendo, sì, confermo: ci sono medici che il 2 di agosto lavorano. Persino in una struttura pubblica]
Quindi si preannuncia una sveglia ad orario immondo, per poi constatare, sull'uscio di casa, che se vedo Maradona uscire dalla porta del mio dirimpettaio, sì, ho le visioni ed è meglio che torni a letto a lamentarmi. [Il mio vicino è alto, brizzolato, atletico, insomma con DAM non c'entra proprio nulla]
Nella mia tipica "modalità capitana coraggiosa" non metto il termometro sotto l'ascella dalle ore 15. Quando il 37.1 apparso sul display mi ha quasi ridotto sul punto di piangere. [Tanto lo so che per tutti è una non-febbre, ma visto che ho una temperatura normale di 35.5 e che mi sento andare a fuoco, sono febbricitante, davvero, davvero, davvero]

L'unica cosa buona è stata che, in virtù del fatto che con la febbre non si possono fare sforzi, ho innumerevoli documenti e cartellette ancora sparpagliati in questa stanza, principalmente qui intorno al portatile, così, a parte le tre ore in cui mi sono letteralmente accasciata sul pc (con un cuscino, perché ancora i coperchi dei portatili non li fanno imbottiti: dovrei fare un brevetto, diventerei milionaria) pensando: "Metto giù la testona per 5 minuti", ho letto un po' di blog. Quindi ecco l'usuale commento da cui non posso astenermi ogni volta che leggo un tot di blog nuovi. [Abbbastaaaaaa!!!]

Umanità varia. In tanti cercano lo stile, immagino che fatichino, cancellino e riscrivano, però viene a perdersi il contenuto, che non è più immediato. Ne esce un blog fatto di post visibilmente ricercati nella forma ma finti. Ecco. Per me l'eccessiva ricercatezza formale è un difetto. Io sono agli opposti, e probabilmente è un difetto anche questo, ma penso alla prima frase e basta. Ciò che esce non è mediato, nè strutturato, nè raffinato, e credo si noti in maniera piuttosto eclatante, batto sulla tastiera senza neppure pensare.
Questo blog è per me.
Se piace ad altri son felice, altrimenti pazienza.
Ma è il mio diario. Il mio sfogo. Il mio cassetto.
Il mio essere sincera.
[iperboli a parte]

P.S. Citazione che mi è piaciuta un sacco e ho sentito stamane:
"Tra il forte e il debole, tra il ricco ed il povero, tra il padrone ed il servo, c'è la libertà che opprime e la legge che libera". Henri Lacordaire, 1848

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