martedì 8 novembre 2011

eh, era anche ora (due buone notizie in un giorno)

Come potevo non lasciare un breve post di manifestazione di liberazione?
Ci siamo liberati!
(no, non è cacca, ragazzi maschi, sempre a quello pensate, oltre che alla fuga?)
(refuso intenzionale perché ieri l'hashtag #vivalafuga mi faceva troppo ridere)
(dai, è esilarante, ma cribbio!)

Innanzitutto stamane, al risveglio, ho saputo leggendo una mail da sotto il piumino
[sono oggettivamente molto 2.0]
che una cosa rimasto in stallo per anni è finalmente sbloccata, alleluja.

Poi mi sono messa a lavorare moltissimissimo per una roba pallosissimissima e ho avuto il coraggio di aprire il sito del CDS verso le sei, e c'era scritto una cosa tipo "Io resto" e ho tirato due madonne e ho ripreso a lavorare.
E poi un Mentana barzotto, solo con le sue urla, mi ha fatto capire che c'era qualche buon cambiamento.

Bene.
E mo' chi cazzo voto tra quelli che mi sono più affini, considerando che al fiorentino darei fuoco?
Uhm.
Preferivo che

SCHEEEEEEEEEERZOOOOOOO!!!
(tranne sul fatto che il fiorentino mi sta sui coglioni)

Torneròòòòòòòòòòò!

(non ricordo bene, ma forse a cliccarci sopra si vede mejo)

P.s. Si annuncia che questo post è cominciato prima di Ballarò ma è finito molto più tardi.
P.P.S. Si annuncia che la sottoscritta Ballarò non lo ha neppure guardato
P.P.P.S. Si teme che il "perder tempo in gran minchiate" sia la ragione per cui questo blog non è proprio aggiornatissimo
P.P.P.P.S. Si presume che con l'aumento dell'età biologica corrispondente ad esponenziale diminuzione dell'età cerebrale, le cose potranno solo peggiorare

[però devo scrivere un post sui "miei" twins, devo devo, così quando impareranno a leggere e a capire il tenore delle mie scritture, verso l'adolescenza, quando io, ahimè, sarò sepolta nell'orto del vicino, uccisa dalle mani del loro papà durante una feroce discussione politica - e mia madre lo difenderà e obbligherà il vicino a seppellirmi nell'orto sotto un cavolfiore - leggeranno di come la zia Piùomeno li vedeva crescere, e man mano che crescevano la zia si rincoglioniva sempre più per loro]
{troppe virgole e troppe poche parentesi}

venerdì 23 settembre 2011

una buona notizia? (la pago)

Bene.
E' ufficiale.
Ho uno stalker, un uomo di mezz'età.
[già questo è deprimente, essendo io uscita or ora dall'adolescenza]

Molto simpatico, ovviamente brutto, ovviamente sposato, ovviamente mi sta infastidendo.
Un mio conoscente sul lavoro che, per stalkarmi, coinvolge anche collegamiche.
Come si fa a scrollarselo di dosso?
[è inoffensivo, e mi fa anche ridere, però basta, dai, hai rotto il cazzo]

Oggi ho lavorato con ex-moroso: nervoso lui, nervosa io, abbiamo urlato tutto il tempo battibeccando su tutto il battibeccabile. Stasera andava a giocare a basket, secondo me ha steso qualcuno con un gancio destro.

Aggiungo con mestizia che, essendo quest'anno X Factor su Sky e non avendo io Sky, e rifiutandomi di pagare un abbonamento per vedere UN programma, sono stata costretta a virare sugli X Factor UK e USA.
Va beh, stasera ho visto la prima puntata di quello americano, prima edizione, e - non dovrei dirlo però ormai - ho pianto tre volte. Tre.

Ho detto tutto.

mercoledì 21 settembre 2011

senilità (primi inconfutabili elementi)

(Premessa: come da copione già scritto precedentemente, andai a trovare i miei cuccioli e contestualmente mi presentai ai loro genitori con il finto regalo di anniversario di matrimonio. Come da copione, dopo due occhi sbarrati, mi sono beccata della scema e della cretina, poi un bacio dal quale ho tentato - inutilmente - di ritirarmi. Poi chissenefrega, tutta l'attenzione sui cuccioli, in particolare sul piccolo bonzo da cinque chili che non aveva cagato e frignava. Per farlo smettere l'unica era dargli il biberon. Nel frattempo però la sorella, cazzo, "Sono io quella magra!", frignava perché aveva fame. Dopo un paio d'ore si sono chetati, dormivano. Che buffi i neonati che dormono. Spesso sorridono. Io mi sa che tra un po' glieli rapisco)

Stasera accetto un passaggio dal conoscente Paolo. Personaggio isterico. Mi fa abbastanza paura.
Ma avevo dormito poco ed ero stanca e avrei accettato un passaggio anche da Jack Lo Squartatore.
A parte aver assistito a una classica scena di isteria incontrollata di automobilista metropolitano, sceso graziosamente dall'auto per pestare uno che con una manovra maldestra gli era andato quasi addosso, a parte che questo Paolo una volta fece quasi uguale, solo con due e non con uno, a parte che lui seppur condannando l'atto lo faceva perché "...poi ti trovi il malavitoso che mentre tu ti avvicini alla macchina, quello ti spara", a parte che io gli ho detto che l'imbecille sceso dalla macchina l'avrei sbattuto in galera tre giorni, che per stronzate del genere la gente ci lascia le penne, che se uno è nervoso prenda i mezzi e non rompa tanto il cazzo, a parte che lui sosteneva che magari stava vivendo un momento difficile e che ci sono mille motivi per cui uno può essere agitato, a parte che io non gli ho lasciato spazio e gli ho detto che al di là di un colpo di clacson non ammetto alcuna altra forma di protesta, dicevo...

Ah, già.
Io: "Guarda Paolo, chiudo gli occhi un secondo perché bla bla".
Lui: "Fai pure..."
["...pur di non sentirti" non l'ha detto, ma si è materializzato a lettere cubitali nell'aria]
e ho chiuso gli occhi, e ascoltavo un po' la radio che trasmetteva lo stacco pubblicitario più lungo del mondo, e pensavo: ma porca di quella puttana, non riesco a schiacciare un pisolo manco morta, che palle, poi arrivo a casa e arrivo alla porta strisciando sui gomiti.
Poi, all'improvviso:
Lui: "Sveglia! Siamo arrivati".
Cazzo dice 'sto qui che siamo partiti da un quarto d'ora?

No.
Aveva ragione.
Mi sono abbioccata come le vecchie babbione davanti alla tivù.
Cinque minuti si, due no, eccetera.
Non so, credo di dover trarre le dovute e dolorose conclusioni.
Ahi.

sabato 17 settembre 2011

e sono soddisfazioni quando una tv viene scambiata per una stampante (e altre similari amenità)

Per farla breve
[beh, sempre nel rispetto della mia innata prolissità]
dopo anni di incazzature, avvocati, carte a non finire, un'assicurazione - più che altro un'associazione a delinquere - mi ha indennizzato per un danno subito, e l'indennizzo - ho avuto avvocati geniali - è aumentato per lo stress che mi hanno provocato.
[teste di cazzo, potevate darmi meno della metà se mi aveste pagato subito]

Quindi ricevo questi soldi, un po' piovuti dal cielo. E per prima cosa ne parlo con mia madre e le chiedo: c'è uno sfizio che ti vuoi togliere?
Risposta attesa: "Ma no, figliola, mettili da parte e non pensare a me".
Risposta effettiva dopo un millisecondo di riflessione: "Ah, si si: una televisione nuova! Ché mi sono rotta gli zebedei! E un telecomando per far questo, e un telecomando per far quello, e sposta il decoder... Però una di quelle moderne, eh, una di quelle sottili".
"Mami... non le fanno più quelle col tubo catodico".
E penso: 'sticazzi!
E compro.
[grande soddisfazione: quando è arrivata - sottolineo che era una scatola per una tv da 40", quindi non proprio invisibile, va beh che è un po' ipovedente, però... - ha pensato fosse la stampante, la balla che le avevo raccontato per farle una sorpresa. Tipo plotter, evidentemente. Siccome la consegna era su appuntamento, io e mia sorella eravamo entrambe lì a cena, appostate per vedere la sua reazione. Nulla.]

Poi chiedo la stessa cosa a mia sorella: si illumina ma non sa che pesci prendere.
Si avvicina il suo compleanno. Glielo richiedo.
"Uhm, sai cosa mi piacerebbe tanto? l'iPhone!"
E penso: ari'sticazzi! Questo si che è uno spreco. Ma tant'è.
E compro.
[grande soddisfazione. Dopo che è andata a farsi cambiare la scheda - che minchiata è quella delle microsim? - è venuta da me e mi ha detto che il telefono non funzionava perché non l'aveva chiamata nessuno. Provo a chiamarla e ovviamente il telefono squilla. Nell'ordine non sapeva:

  • come digitare un numero
  • come scrivere un messaggio
  • come trovare i numeri salvati sulla sim.]
[sospiro]

Tre mesi fa circa.
Il mio ex-fidanzato ha un desiderio che non soddisferà mai, specialmente dopo la nascita dei gemelli, cioè l'iPad. Sarà spesso lontano da casa causa cambio lavoro, e mi dice: "Almeno con quello mi passerebbero le serate in albergo...".

Una settimana fa.
E' un po' giù perché è lontano dai neonati per tre, quattro giorni a fila, e sono certo che, se potesse fare il granchio, rinuncerebbe all'aumento e ai vari benefit, e si riappropierebbe delle sere a casa.
Neanche a farlo apposta fa mi arriva un'offerta per l'iPad: dopo un'attenta riflessione di due o tre millisecondi, lo ordino. Poi mi pento. Poi non mi pento più.

Io sono diabolica e lo farò passare come regalo per l'anniversario di matrimonio (solo che sua moglie non ne godrà affatto) e stasera glielo darò.
Mi beccherò insulti e farà la voce grossa e mi dirà che sono scema,
[e son soddisfazioni]
ma so che in fondo sarà felice.

Ho una mamma felice, una sorella felice, spero di avere un ex-fidanzato felice.
E io sono felice.

Non sono SantaMariaGoretti, so essere cattiva e perfida e scontrosa, ma le persone a cui voglio veramente, veramente bene e che mi vogliono veramente, veramente bene sono parte di me. Per questo la mia felicità è la loro.

P.s. d'altronde se non spendevo questi soldi in minchiate, facevo fermare l'economia.
P.p.s. d'altronde se non spendevo questi soldi in minchiate, finivano nelle casse di Montecitorio, per pagare brioche, cappuccini e caffè a quei cialtroni.
P.p.s. ah, beh, no, uno sfizio me lo sono tolta anche io. Una nuova stampante (beh, l'altra a giugno si è rotta), in offerta a 29,90 euri. Mica pizza e fichi.
P.p.p.s. il resto dell'indennità è già finito nel fondo "Spese straordinarie dal dentista". Inutile chiedermi regali.

mercoledì 14 settembre 2011

stravaganze femminili (mah)

Non ho voglia di ricominciare a scrivere perché sembra proprio la fine dell'estate.
Però fa ancora caldo, quindi.
Devo buttar giù queste impressioni di settembre, la cui omonima canzone è bella ma mi ha sfrantumato i coglioni, a caldo.

Scorsa settimana, alla ripresa dolorosissima del lavoro e con prima incazzatura della stagione, mi riferì Noemi (non la cantante, una pseudo-collega) che una rappresentante di un nostro sponsor (per una bella cosa) diceva che un suo collega mi conosceva. Noemi precississima:
Io: "Maschio o femmina?"
Lei: "Maaaaaaaaaaaaahhhhhh... Forse maschio"
Io: "Ma un mio concittadino?"
Lei: "Maaaaaaaaaaaaahhhhhh... Potrebbe... Non mi ricordo tanto bene"
Io: "Un ex-collega?"
Lei: "NOOOOOOO! Un tuo amico, forse l'hai conosciuto a scuola"

E io a cercare su Linkedin chi minchia dei miei ex-compagni di scuola (metà dei quali ancora frequento, segno di una comune NONevoluzione) lavoravano per quello sponsor.
Mezza giornata buttata nel cesso.
Nessun indizio.

Oggi sono lì che traccheggio e nel mio ufficio, con la mia capa, entrano due quarantenni abbondanti.
[magre, intendo, però forse più vicino ai cinquanta]
Illuminazione!
[no, lo sponsor non è una ditta di lampadari]
"Chiedo scusa, siete le due ragazze
[ché bisogna essere un po' leccaculo con gli sponsor, sempre, è la regola n° 1 di sopravvivenza specialmente se si ha a che fare con le donne. Con gli uomini basta mettere un po' di tette in risalto]
rappresentanti della [nomeditta]?"
"Si..."
"Mi chiamo [mionome], mi hanno detto che abbiamo una conoscenza in comune".
[non il municipio]

Una delle due, la più figa, mi squadra in un millesimo di secondo e accenna a una smorfia come se pensasse "non mi aveva detto che era bionda come me, con gli occhi azzurri non come me e due discrete tette", poi si ricompone e sfodera un mezzo sorriso di circostanza, buttandomela giù in questa maniera delicata:
"Si. Sono la compagna di M".
"M chi?" (mai avuti compagni di scuola con questo nome? Mmmmmmmmmmm, non che ricordi, ma ciò che ricordo è ininfluente, quindi)
"M [cognome]".

Avevo scritto che - in gran segreto - mi era stato detto che il mio ex-capo, gran pezzo d'uomo, si era separato. Mica che 'sta gallina che fa la giovane con una minigonna di jeans me lo ha accalappiato?!
E io, che non dovevo sapere niente ma che in quel momento mi sfuggiva, non faccio una piega, sorrido,le chiedo come sta, come non sta, eccetera.
Poi inizia una specie di guerriglia urbana su chi delle due lo conosce meglio: io lo dipingo alla mia capa, lei - la compagna - mette i puntini sulle "I". Jesus.

"Sai, è un uomo che se la tira un casino, appena lo conosci"
E lei: "Ma perché è timido".
[timido 'sto cazzo]
"Però ha molto carisma"
E lei: "Ma è un umile"
[cazzo c'entra? Ho detto che ha carisma, mica che è superbo]
...e così via.
Finché non le do il là: "Mi spiace che si sia separato, ma sua moglie aveva la faccia un po' da stronza".
E il pesce cade nella rete.
"Come fai a conoscere sua moglie???" (sguardo allarmatissimo)

Bene.
La nuova compagna del mio ex-capo è una conoscente o un'amica, addirittura, della sua ex-moglie.
Bene.
La nuova compagna del mio ex-capo ha creduto (spero che lo creda ancora adesso) che c'è stato qualcosa tra noi.
[magari]
Bene.
La nuova compagna del mio ex-capo mi sta sui coglioni.
Di solito cambio sempre idea, quando mi stanno così sui coglioni.
Hey. Ho scritto di solito.

P.s. ho dovuto spulciare il vocabolario per farmi venire in mente "carisma" e trovare il contrario di "umiltà". Ci ho messo 59' a scrivere questo post e sono anche certa di aver sbagliato qualche accento. Uhm.
Speriamo sia solo per la ripresa post-estiva.

martedì 2 agosto 2011

odio i MAV (Moderni Ausili per il Vaneggiamento)

Due giorni fa. Sera.
"[nomignolo] mi hai pagato con il compiuter le rate del condominio? Ti avevo dato i bollettini tempo fa".
"No Mami, ma entro quando dovevano essere pagate?".
"COME NO?! Entro luglio credo... oh gesù, siamo in ritardo!".
[no, non scherzavo quando scrivevo che mia madre dovrebbe avere la cittadinanza svizzera onoraria]

Stasera, dopo quattro ulteriori richiami dalla madre, entro virtualmente in banca. Metto il PIN, quello che si genera con un affarino che non saprei dire come si chiama. Schiacci un tasto ed esce fuori un numero. Bene.
Cerco i MAV cartacei, sepolti sotto una chilata di altre carte varie.
Uno scadeva il 30 aprile, ma su quello sono sicura.
Uno scadeva il 30 giugno. Oh cielo, quando ero nel mezzo del mio periodo nero da super-lavoro.
Uno scadrà il 15 settembre.

Ok, non panicare. Archivio MAV, vedrai che hai prenotato il pagamento.
Ma quanti cazzo di MAV paghiamo ogni anno?! E questi 300 euro e rotti pagati dal mio conto cosa mai saranno? Ancora me lo chiedo. Mezz'ora per raccapezzarmi nella jungla dei MAV.
Controlla pagamenti al condominio effettuati da conto cointestato. Risultato: pagato 1 - inevasi 2.
Controlla pagamenti al condominio effettuati dal conto personale: Risultato: revocato 1 - inevasi 3.

Merda.
Paga subito il MAV. Metti PIN, ok, pagato.
Cazzo! L'ho pagato dal mio conto!
Revoca MAV. Metti nuovo PIN.
Ripaga MAV dal conto giusto. Metti per la quarta volta il PIN.


Paga subito anche l'altro MAV. Metti PIN, ok, pagato.
Cazzo! L'ho pagato dal mio conto!
Revoca MAV. Metti nuovo PIN.
Ripaga MAV dal conto giusto. Metti il settimo PIN della serata.

Basta. Facciamo che ora basta, per favore, grazie.
Io so di essere leggermente distratta, ma cosa vuoi da me dopo una giornata di lavoro senza il benché minimo approccio sessuale? Eh, banca dei miei stivali?
E tu, amministratore coglione, non puoi inviare 'sti maledetti MAV a scadenza, anziché TUTTI insieme?

Molto, molto contrariata.

sarebbe stato meglio

Oggi ho convocato ex-moroso, che a breve sarà qui.
Lo pagheremo.
Purtroppo non per trombarmi selvaggiamente in riva al mare sotto le stelle quasi cadenti, ma per lavoro.
Che spreco.

domenica 31 luglio 2011

due strane maternità (si sono madre, anzi un po' madrina, un po' una cosa strana)

Qui espongo due casi.
[SPOILER: possibilità, seppur remota, di post palloso, tranne una parte veramente interessante.]

I paperotti. Sono nati i paperotti e il giorno della nascita ero sull'orlo delle lacrime ogni due per tre. Peggio del padre, cazzo. Lacrime di gioia. E allora mi chiedevo come mai questi due qui, femmina e maschio, mi hanno così coinvolto, e mi sono fatta questa idea.

Sono figli di ex-fidanza e con lui sono stata anni. Il nostro stare insieme ha prodotto effetti indelebili su ognuno dei due. Io, ad esempio, non sono più riuscita ad essere puntuale, benché figlia di madre a cui la Svizzera dovrebbe dare la cittadinanza onoraria.
Lui avrà qualche mio tratto, ma avendo memoria breve non ricordo l'originale.

E' un dato di fatto che io ed ex-fidanza siamo una strana coppia. Diventati legatissimi quando - già separati da qualche anno - un amatissimo comune amico ha perso tragicamente la vita. Trascorriamo molto tempo da soli, ma non per scelta, più per casualità. Lui che è una pippa col pc viene spesso da me, quando sua moglie lavora nei weekend; io, che lavoro quasi sulla sua strada di ritorno dal lavoro, gli chiedo passaggi quando faccio tardi; poco tempo fa siamo andati a vedere Vasco perché a me avanzava un biglietto, insomma cose così, non programmate.

Ed ogni volta scherziamo e ridiamo e ci urliamo contro e ci buttiamo addosso le ansie (quelle che possono essere pubbliche, raro che si vada troppo sul privato). Ci vogliamo molto bene ed io voglio molto bene a sua moglie che, in un preciso momento, si è dimostrata ragazza di razza, intelligente e sensibile.
Non so esattamente come spiegare, ma è come se un piccolo pezzo di coda dei due spermatozoi che si sono fatti strada avesse avuto la mia faccia impressa.
[che cazzo di immagine, mi auto-censuro. per scherzo.]

O forse non è solo per lui, ma è il rapporto stretto che ho con entrambi. Non so.
Ma, cazzo, qualsiasi la ragione, questi gemelli li sento po' miei.

Poi il mio figlioccio, già quasi un uomo (esaaaageraaaa!), che abita dall'altra parte del mondo ma è venuto

[non da solo, si è portato dietro genitori e fratelli]
in Italia per le vacanze. Mi parla, però mi parla poco o niente. E ha l'accento anglosassone. Jesus. No.

Sono passati i tempi in cui mi parlava naso contro naso, o per sbaglio mi baciava sulla bocca. E' passato un anno e mezzo, trovo un bimbo diverso. Più distaccato, più maschio.
Trovo ancora tenero suo fratello Riccioli d'Oro, e trovo irresistibile Panzer.

Panzer è un giovanotto di tre anni che ha già deciso le proprie regole di vita. Fottersene di quelle prestabilite.
Ti corre incontro sorridente e ti abbraccia forte, così ti conquista, poi fa il cazzo che vuole. Tipo rubare la PSP ad uno dei fratelli e mettersi comodamente a giocare sul pavimento di una pizzeria, dove un cameriere può facilmente travolgerlo. Fosse capitato, si sarebbe di certo rotto il cameriere, non lui.
Non mi avrebbe stupito vederlo guidare l'auto del padre.
Va beh.

Questi tre marmocchi sono linfa vitale allo stato puro, vederli giocare in cortile è stata una risata senza soluzione di continuità.
Un po' di rammarico per il figlioccio ce l'ho, mi sembrano passate due settimane da quando lo tenevo in braccio, e lui era un neonato serio-serio, ed io gli mettevo il vestitino del battesimo sopra la tutina blu.

Invece sono passati anni. Anni da quando - durante una cena tra amiche - sua mamma lamentò strane tette grosse. "Sarai incinta...", "Impossibile, mi è appena finito il ciclo!". Due settimane dopo mi chiamava in ufficio per dirmi 1.che era incinta, 2.che si sposava e che si trasferiva in terra straniera dal fidanzato. Urgh.
Questo sì che è un cambiamento. Da quel giorno è sopravvissuta attraverso nove traslochi, tre parti e un marito.

Mi inizia un po' a pesare 'sta menata che gli anni passano, porca troia.
Forse, in qualche modo, solo una supposizione, si nota.

giovedì 28 luglio 2011

qualcosa di strano

Questa mattina, mentre mi lavavo il muso, ho denotato una certa contentezza.
E mi chiedevo: cazzo hai da essere contenta a quest'ora impossibile?
Poi al lavoro mi hanno fatto fare una delle robe più pallose al mondo, e la contentezza, voilà, è svanita di colpo.
Ho sonno e il lavoro è ancora a mezza strada.
Non mi passa più.

mercoledì 27 luglio 2011

noooooooo, che strage di relazioni

Oggi ho saputo da un mio ex-collega che il mio ex-capo figo si è separato.
Adesso mi chiedo se sia tanto normale che mi girino le balle.
Per un po' di motivi:

  • non so la ragione della separazione, ma essendo lui un discreto figo ancora adesso ed essendo vicino all'età in cui il maschio impazzisce e ha bisogno di conferme di virilità, secondo me qualche sciacquetta (io?! pregiudizi??? ma no, ma dove?) gliel'ha fatta annusare. A lui è ripartito l'istinto della caccia e ciao, lavorando spesso fuori casa e avendo molto tempo a disposizione senza famiglia intorno, tromba un giorno, tromba un altro, il fesso si è innamorato;
  • però la moglie aveva veramente una faccia da stronza, magari è stata lei (io?! pregiudizi??? ma no, ma dove?), o stufa di lui sempre assente, o dopo aver trovato un innamorato;
  • ho fatto un po' i conti e secondo me questi qui sono stati sposati per quasi vent'anni, ma io mi chiedo - da non esperta nel settore - se ci si possa separare dopo così tanto tempo. Eppure almeno almeno una decina d'anni hanno vissuto, prima soli poi con figliame, all together, come nel Mulino Bianco;
  • lui non vuole che si sappia: è indice di vergogna. Vergogna per essere stato mollato o per senso di colpa?
  • ma porca di quella puttanazza, dico io, non poteva separarsi quando ancora facevo outsourcing da lui e dagli ex-colleghi?! Uh, come manco di tempismo io, nessun altro. Ed ora mi trovo in un pollaio dove l'unico maschio simpatico avrà 110 anni.
Va beh, va da sé che gli ho scritto.
"Riusciamo a organizzare una pizza per settembre?", firulì, firulà.
Speriamo sia tornato al taglio corto.
Come gli dona il taglio corto. Come gli dona.
(sospiri a oltranza)

P.S. parlai di stragi nel titolo perché anche il mio ex-collega - non quello che mi ha fatto la soffiata, un'altro persino più giovane di me - si è mollato con la pluriennale ragazza, poco dopo aver comprato casa ed essere andato a convivere. E poi anche il capo ufficio (non nostro) che ci faceva sempre i cazziatoni è stato mollato dalla moglie, secondo lui inaspettatamente. Si, ok, ora basta però, grazie.

venerdì 15 luglio 2011

straccio (però pulito)

Assente da questi grandi schermi causa forza maggiore (niente di che, niente di grave, insomma, solo che negli ultimi due mesi mi sono sbattuta veramente molto e col cazzo che alle undici o a mezzanotte avevo voglia di scrivere - again - sul pc), avendo parlato spessissimo in inglese, essendo stata regalata della stampante portatile più figa del mondo:


(bella, eh? anche l'italiano non è affatto male),
avendo trascorso giornate in meeting ove si mercanteggiava sui prezzi come al mercato, ho capito una volta di più perché non voglio fare il capo: troppo lavoro, troppo stress, troppa insonnia, troppo tutto.

Soldi?
Si, va beh, fai soldi, macchina più grande, vacanze non nei B&B, casa faraonica, poi vai in pensione e  ti viene un ictus, oppure, se fai come mio cugino (che per fortuna non ha quasi avuto conseguenze), anche prima. 
Perché poi le cose, malgrado tu punti i piedi, testardamente, pervicacemente, prendono il sopravvento e inizi a saltare i pasti, ad andare a trecento all'ora, a essere in un mood così irritabile-depresso, che non riesci più neppure a goderti la compagnia degli altri.

La pochissima compagnia di cui ho goduto è stata quella di pochi amici e psycho.
Uhm. A parte un piccolo episodio in cui io e Psycho abbiamo festeggiato i nostri compleanni. Io, lei, e i nostri amici comuni intimi-intimi-intimi. Ventidue. Venticinque, se consideriamo i bimbi in pancia.
(altri bimbi no, se no arrivavamo al suicidio)

Ma di ciò narrerò.
Some other time.
I'm back!

giovedì 14 luglio 2011

un paio di cose al volo, prima che siano impallinate

  1. Non sono deceduta, mi sono solo dovuta buttare su una cosa che domani forse darà i suoi frutti;
  2. l'espresso all'hotel della città grande, quello che una certa Paris erediterà, fa veramente, ma veramente cagare.

venerdì 10 giugno 2011

dudol

Il dudol di gugol di oggi, in zona Cesarini, cioè trenta secondi fa, mi ha fatto passare il nervoso accumulato in giornata (ed era proprio tantissssimo).
Ah, lo dicevo io che dovevo imparare a suonare la chitarra.
Ah, se lo dicevo.

Invece mi dettero il piffero.
Dinanzi alla mia negazione totale, mia mamma, probabilmente frastornata, mi prese per mano, mi fece traversare mari e monti, e mi portò da Bosoni, ove mi comprò per una cifra - per i tempi - assurda la pianola a soffio della Yamaha.
[mai capito come si mette in moto]

Quella mi spinse a comprare "Ore Felici" e ad amare a fare musica, ma lezioni di piano? Troppo costose.
Avessi avuto una chitarra avrei eccelso nella mia più sopraffina arte: l'autodidattica.
Ah. Datemi una chitarra. Anche se non salverò più il mondo.
(sospirone)

mercoledì 8 giugno 2011

cough

Allora.
Tra le innumerevoli minchiate combinate prima di ammalarmi (sono ancora in malattia, ma oggi ho fatto un salto e ho cazziato la mia capa, ed è stato bellissimo) (no, niente, ieri sera mentre avevo smesso da poco di agonizzare mi invia una mail in cui mi chiede una modifica concordata settimana scorsa ma che poi - non essendo niente di urgente ed essendo io caduta in stato catatonico-ammalato, la rimandai)

[ah, durante l'influenza estiva che non mi passa più, mi vidi tutti gli episodi di Montalbano dal 2005 (quelli precedenti li ho in cofanetto, quindi - come tutte le cose che possiedo io me personalmente, come direbbe Catarella - non le cago mai. Ho da un mese e mezzo il dvd di donne per l'abruzzo, che comprai per beneficenza: ancora nell'imballo) ma quanto è figo lui, la Sicilia, le storie, i personaggi, quanto? Uno dei rari casi dove la trasposizione video non ha commesso oltraggio allo scritto]

(oggi la capa mi ha visto bianca ed emaciata e si è presa l'insulto, scusandosi)
dicevo, tre o quattro ore fa, che una delle minchiate fu imparare a giocare a Texas Hold'em Poker.
Niente di drammatico, non fosse che mi lascio un po' prendere la mano (notare il sottile gusto per la battuta), però ieri mi ha fatto ridere una cosa. Ieri sera, mentre avevo lasciato causa carte di merda, un tizio inizia a chattare e mi chiede come sto o una roba così.
E io gli rispondo in inglese e scrivo, da qualche parte nella frase, "coughing", tossendo.
Quello mi risponde: "? In English please".

Allora comincia tutto il mio ripasso da "the cat is on the table" fino all'Ulysses di Joyce, ma cazzo. Sono sicura. E' lui ignorante. Però.
Io che sono tanto smargiassa nell'uso dell'inglese, mi faccio mettere in crisi da un pirla qualsiasi. Ma non sono più io! Così insicura!
O è l'effetto febbre, o l'aerosol sprigiona tossine, o l'effetto poker che ti mette il dubbio (fa una finta? o ha le carte?). Non voglio diventare insicura su quelle tre cagate di cui credo di essere padrona. Eccheccazzo.
(no, nelle tre cagate non rientrano le due belve)
(la belva femmina venerdì verrà portata a fare la toeletta)
(se al tg1 delle 20 verrà data notizia di due morti aggrediti da puma scappato da un circo, tranquilli: era solo la mia belva. Eravamo solo io e la toelettatrice)

domenica 5 giugno 2011

chiuso per ristrutturazione (del fisico della scrivente)

Uno non può prendersi l'influenza quasi in estate.
Uno non può prendere una federa come sacchettino del vomito nel mezzo della notte.
[non è stata necessaria]
[mi girava la testa, bagno irraggiungibile]
Mi aspetto di vedere spuntare un polmone nei colpi di tosse da qui a stanotte.
Ho pure subito l'umiliazione dell'aerosol. Come i bambini.
Oh, sky.


mercoledì 1 giugno 2011

vento nuovo

Volevo solo aggiungere che una cara amica mi ha detto che stamani Pisapia si è recato all'anagrafe centrale di Milano per salutare i dipendenti.
Come diceva Jack Nicholson, Qualcosa è cambiato".

(mi sono già presa insulti, ma cosa posso farci, è un vento gentile che mi piace tanto)
(per chi è insonne: rivedere - o vedere - L'Infedele di Gad Lerner del 30 maggio, non fosse altro perché nel finale Vecchioni canta "Luci a San Siro"
[l'ippodromo, non lo stadio]
e perché fa una bella e articolata analisi)
[non parlo mai di politica, sarà la febbre a 44°]

un po' di trans

Stasera.
[musica di Jovanotti versione sudamericana, scaricata da Soundcloud]
"Le meraviglie in questa parte di univeeersoooo..."
Voce meccanica:
MO-GLI-E-DI-EX-FI-DAN-ZA-TO
[per due volte]
Toh, è il telefono mobile. Prendo il cellulare. Devo rispondere per forza, è incinta la ragazza!
"Pr...n...o?"
"...(???) buonasera,sono [nome et cognome], potrei parlare con [pappetta, cioè io]?"
"Ma [n...me], s......o io!"
"MA COSA TI E' SUCCESSO?!?

Ho la voce un po' da trans, ma la cosa ridicola è che il processo è cominciato quando c'era bel tempo.
Credo di avere febbre a 41°. O anche 42°, 43°.
Ma vaffanculo.

[suo marito intanto è in Florida, con un altro futuro neo papà, ultima vacanza da non padri: mi ha chiesto se voglio l'iPad. Ovviamente gli ho risposto ma sei matto, costa troppo, ovviamente spero che me lo regali]

sabato 28 maggio 2011

ufffffffffff

Niente.
Sono insonne e ho mal di schiena.
E mi annoio.

domenica 22 maggio 2011

aprile dolce dormire, ma maggio è meglio

A parte che stamani (ora imprecisata) mi sono svegliata col pc (non questo mammuth, quello dell'ufficio, così gli do maggior valore) davanti, le cuffie in testa e la luce accesa
[valutando che il pc era andato in stand-by, dovevano essere passate almeno quattro ore da quando mi sono abbioccata di colpo come un gattino, valutando che ho sentito rumore di tacchi - rivelatisi poi zoccoli dalla confessione estorta, una calzatura più idonea alla domenica mattina non l'hai trovata proprio? - dalla mia vicina del piano di sopra, doveva essere un'orario compreso tra le sei e le otto del mattino]
[a me CSI fa una pippa]
e questo mentre guardavo il finale di TM ove Patrick Jane finalmente è vicino vicino a Red John
[sono molto buona e non faccio spoiler]
[anche se poi la fine l'ho vista: spet-ta-co-lo!],
a parte che ho spento bevuto levato cuffie e dopo 30" ripreso a dormire,
a parte che al risveglio finale mi sono vista la fine di TM e letto i tweet della notte,
appena ho ripreso conoscenza ho pensato:
"Aaaaaahhhh! Ho dormito benissimo, tantissimo, otto ore!",
mi è sorta codesta riflessione: ma non dovremmo sempre dormire otto ore?

Io ho il problemino che mi addormento sempre tardi, un po' per natura, un po' perché talvolta combatto col sonno. E questa secondo me è una patologia che abbiamo solo io ed ex-fidanza
[che quando la moglie gli rompe troppo i coglioni perché non va a letto mai, lui allora ci va, ma vestito: attende quei 90" necessari alla moglie per piombare in fase REM e poi si alza]
[si, è un imbecille, molto simpatico: non è un caso che è ex-fidanza]
[dio, quanto sarà bella questa canzone: Halleluja cantata da Jeff Buckley]
che funziona così: quando abbiamo sonno non andiamo a letto (o nel mio caso, non spengo la luce, ché io a letto da mezzanotte e mezza in poi ci sono), anzi. Spesso ci mettiamo a fare un'attività che sappiamo ci risveglierà, tipo giocare ad Angry Birds sull'ipod, ora che Cover Orange (molto più bello) l'ho finito da mo', che più che far incazzare gli uccelli fa diventare angry me, visto che non c'è verso di avanzare di livello, uff.

Il nuovo trend di quest'ultime due settimane è che non combatto, mi viene sonno ad un'ora decente, tipo all'una e mezza, ma dopo sei ore: occhio pallato. E se io mi sveglio di mia spontanea mancata volontà di mattina presto (si, vado al lavoro tardi, è sempre una lotta con ogni capo, ma loro stessi dopo poco si rendono conto che lasciarmi arrivare e andare via più tardi, giova alla mia salute mentale ma soprattutto alla loro), uh.
Simpatica come una pigna nel culo.
Fastidiosa, mi definirei, oltre che totalmente improduttiva.

Cos'è che volevo dire?
Ah, si ecco: stanotte ho dormito da dio, mi sono svegliata alle dieci e mezza bella serena, e questo non dovrebbe essere un'eccezione, mentre lo è, e insomma il mondo va al contrario.

Della minchiata fatta ieri e di quella di oggi, scriverò in altra occasione, ché mi sembra di essere stata un po' prolissa e un po' divagatrice.
Ma credo sia solo un'impressione.

giovedì 19 maggio 2011

non sono stronza, è che mi disegnano così

Ho finito di lavorare 30 secondi fa e sono le 23 e 50.
Non aggiungo altro.

Oggi, tra le 9604 cose, mi sono occupata di selezionare delle foto amatoriali decenti per un evento. Peccato che il fotografo sia veramente, ma veramente, incapace.
Così ho detto alla mia capa che forse è il caso che lo indirizziamo in qualche altro campo, oppure che gli troviamo un vero lavoro.
(tutto l'ufficio mi darà della stronza, poi non c'è UNA  persona UNA che non la pensi come me. Accidenti alla mia toscanità che non mi fa mai tacere)
(no, scherzo: sia benedetta!)

martedì 17 maggio 2011

psycho e la sua prima uscita ufficiale con fidanzato

Siamo un gruppo di amici che, bla bla bla
[l'ho già detto 98 volte, lo so]
si conosce dalla I superiore. A parte le mie amiche della I media (le suocere), qualche moglie, ex-moglie e compagna, e qualche raro caso di compagno/marito.
I miei amici (nominati i Veri Amici): quasi tutti maschi. Non per appetito sessuale (beh, due fidanzati però li ho colti dal mucchio), ma perché abbiamo e avevamo lo stesso spirito cazzone: battute, ironia, auto-ironia non ci mancano.
Poi mi hanno vista - alcuni - anche piangere come un vitello, ma questa è un'altra storia. E quindi.

Abbiamo un evento a cui partecipare, è beneficenza, ex-fidanza passa a caricarmi con moglie portatrice sanissima (può mangiare anche i salumi) (con grande incazzatura di N che subito dopo il parto ha pre-te-so che il marito non si presentasse con quel mazzolin di fiori ma con un panino al salame) (niente facili battute) (minchia, ho già divagatissimo) di gemelli
[non come quelli che ex-fidanza ha scordato di mettersi al matrimonio dell'amico F, ma un po' diversi, tipo due bambini però in miniatura]
e noto una cosa.

Prima era nervosetto e quando è nervosetto ti fa le pulci su ogni cagata. E rompeva il cazzo alla moglie e in minima parte a me.
Poi ha avuto il periodo di grazia all'idea di diventare padre.
Ora ricomincia il nervosetto. Ma la moglie - deo gratia - è diventata intoccabile, e allora a chi ha rotto i coglioni tutto il viaggio in macchina?
Eccomi, il pungyball. L'ho redarguito, mi ha risposto: "Non sono io a fare il precisino, sei tu ad essere imprecisa". Una padella in testa ti ci vorrebbe, non dovessi contribuire alla crescita dei miei nipotini.

Mentre siamo nella hall del teatro chiamo mia sorella. Non risponde. La chiamo sul mio secondo numero (mi ha fregato "temporaneamente" la SIM, perché lei deve sempre risparmiare con 345 tariffe diverse. Io faccio prima, non chiamo). Non risponde. Vorrei affettarla. Le ho ritirato il biglietto e ho bisogno di comunicarglielo.
Arriva placida dopo un quarto d'ora, e ci prova a dirmi che non ha risposto perché io l'ho chiamata sul numero sbagliato, ma subito la metto in riga.
Ex-fidanza ride, invece di ridere fai il precisino/cagacazzo anche con lei e diventa pesante come un macigno come solo tu sai fare! Invece no, lei no.

Poi arriva un amica, un'altra coppia, nel frattempo io giro come una trottola perché tra quelli che arrivano in teatro conosco molta gente, e infine arriva Psycho, la mia amica psicologa con cui ce la raccontiamo settimanalmente per un intermezzo variabile tra le due e le cinque ore. Ed era atteso il suo "nuovo" fidanzato, ma non ne vedo traccia. Arriverà più tardi.

Sono costretta a entrare in platea e lascio gli amici che ancora addentano i panini, non li vedrò fino alla fine dello spettacolo. Sic. Però nel frattempo ho passato la serata con la mia amica omonima, quella a cui farò da testimone, forse che forse, e che non fa parte dei Veri Amici. Ieri aveva maglietta e scarpe dello stesso identico colore: fucsia fosforescentissimo. Stava da dio. E' un'altra tono-su-tono da cui dovrei imparare. Comunque.

Al termine dello spettacolo non vedo Psycho e mi dicono che è scappata via col fidanzato cinque minuti prima della fine. Uff. Poi arriva F (quella del concerto di Jovanotti e della ruota bucata, e mia amica di I media) (stica, qualche anno) e mi dice che ha fatto una gran figura di merda con Psycho e fidanzato.
No, minchia, te lo avevo detto che non dovevi sapere che quello era il fidanzato. Ma mi parla a duemila all'ora e non capisco una beata, ché nel frattempo in altri dieci cercano di parlarmi o salutarmi.

Analizziamo la fdm a freddo con ex-fidanza, moglie, sorella e M, con i quali faccio il viaggio di ritorno.
Parole presumibilmente uscite dalla bocca di F verso i due piccioni
[troppo grandi per essere -ini]:

  • ma voi siete fidanzati, vero?
  • siete tutti e due rossicci, che caso strano 
  • [il fidanzato sarebbe biondo cenere, ma comunque]
  • sono poche le possibilità per due rossicci di sopravvivere a una relazione insieme
  • ma state insieme da tanto?
Mio sms notturno a Psycho:
"...ho saputo dell'uscita di F... chiedo umilmente scusa delle mie amicizie infantili ma cosa vuoi, le sono tanto affezionata (ma minchia, perché non tace?!), bacio! (D non mi vorrà vedere mai più).
D è il fidanzato. Psy mi ha perdonato sportivamente, a quel punto le ho scritto che la prossima volta che il fidanzato (già visto una volta, molto pre-fidanzamento) non mi saluta, lo gambizzo.

Equo. Mi sembra.

lunedì 16 maggio 2011

cominciamo la giornata (ho appena cominciato a prendere.conoscenza)

The more often people talk behind your back, the more often you're on their mind. Be proud. [epictweets_]

Più spesso la gente ti parla alle spalle, più spesso sei nei loro pensieri. Sii orgoglioso.

venerdì 13 maggio 2011

una tranquilla giornata ciarliera

Riassunto.
  1. Faccio per entrare a fine mattinata in una struttura dove vado a lavorare nel mio ruolo di schiava semi-volontaria e noto che non c'è possibilità di entrare in garage: tre o quattro macchine in fila indiana ne impediscono l'accesso. Viste le macchine, capisco che c'è qualcuno di importante che sta facendo campagna elettorale nei pressi. Mi trattengo.
  2. No, perché dovrei? Il garage serve a chi ha problemi di locomozione, non è un parcheggio per riccastri, e vaffanculo.
  3. Cazziatone a sei (sei, dico sei, solo quelli all'esterno) uomini, a cui, un po' incazzata, spiego che bloccano il passaggio e la mobilità di gente con problemi. Sei mummie. “Non potete spostare le macchine in quell'area?” (indicandogliela) e uno: “Eh, ma è vietato!”. Minchia, mo’ gli tiro una capocciata.
  4. Allora parte la pippa sul diritto di ognuno a muoversi, eccetera eccetera, e gli mostro che alle mie spalle c'è un delirio di macchine che fanno mille manovre perché non sanno dove parare. Momento di riflessione, dopo lunga loro osservazione del delirio in cortile. E io che non mi muovo. Uno mi dice: “Si signora (signora tua figlia), è vero, ha ragione” “Bene, arrivederci”. Le macchine sono state spostate. L'altra opzione è che finissi in galera.
  5. Alla scena presente una sola persona, una di quelle che frequenta questa struttura.
  6. Entro quindi già incazzata. Tre minuti dopo arriva un altro volontario e mi dice: "Ho saputo che hai fatto il cazziatone a quelli della scorta di Sempronio! Brava!". Come minchia lo sa? Beh, i miei comportamenti più truci sono subito di pubblico dominio, quando sono dolce come uno zucchero col cazzo che la voce si diffonde. Comunque si, sono orgogliona del cazziatone. Soprattutto dal momento che non sono finita in galera. Visto che Sempronio, poi, non è proprio l'ultima ruota del carro.
  7. Mangio, faccio, disfo, chiedo, chiacchiero, cerco di convincere i commensali della pausa pranzo ad andare a vedere Jovanotti (la gente è molto piena di pregiudizi, come me, che non mettono in discussione mai, diversamente da me).
  8. ["Quando sarò vecchio sarò vecchio, nessuno dovrà più venirmi a rompere i coglioni", by the way]
  9. Passa il mio amico A (caffè), passa il mio amico C (lungo dibattimento sul perché deve mettersi l'anima in pace sul futuro rapporto con le sue bimbe, discorso serio, questo), passa il mio amico AP (cazziatone perché non mi ha inviato un mms al giorno da Sidney come mi aveva - mi sembra - promesso), sigaretta con ex-moroso che mi mostra un cesso ambulante che gli corre dietro (minchia [nomignolo], per carità). Sono le tre e non ho combinato un cazzo.
  10. Sto finalmente lavorando, passa una sciura a dirmi una cosa importante, che viene interrotta da una più esuberante che mi racconta una roba per cui è tronfia e fiera, riprendo a lavorare e una volontaria mi butta lì un pezzo di crostata al cioccolato (vogliamo dirgli di no?), riprendo a lavorare e chiama la persona che affianco nel lavoro, rimasta a casa, che voleva solo sfogarsi perché è stanca morta per un progetto in corso.
  11. E devo ancora fare mille cose: riprendo a lavorare ed ex-moroso mi fa uscire dal cubicolo, vedo un signore che mi sorride, e io sorrido back, e così via, finché il piccolo non mi dà (urlando) della rincoglionita, e mi dice: "Ma non riconosci mio padre?!". Adesso, anche tu. Va bene che me lo avevi anticipato a pranzo, ma sai che ho una memoria fallata e non sono fisionomista: cosa pretendi?
  12. Faccio notare che durante la nostra relazione la madre mi amava così tanto che non mi volle mai incontrare e che gli fece un pressing psicologico da farlo piangere, causa differenza - lievissima - di età, mentre il padre una volta (una) mi invitò a pranzo, molto più un signore.
  13. Sono le quattro e un quarto. Vedo F, figlio di amici di famiglia, chiacchieriamo mezz'ora. Quattro e quarantacinque. Bene. Per problemi logistici devo scappare.
  14. Sembra che non abbia combinato una fava? Non capisco perché.
  15. Ok, è vero. Arrivata a casa, però, ho lavorato tantissimissimo, ho saltato il pisolino (il pisolino, cazzo!!!), non ho guardato twitter e anzi ho anche fatto una parte che non mi toccava. 
  16. Sono una cazzeggiatrice, ma recupero dopo le sei di sera, quando il cervello è più vivace (lo so, lo so, è un dramma).
  17. Chi dice che il diciassette porta sfiga?! Tanti? Proprio... tanti? Ok.
  18. Chiudo con la maggiore età, consapevole che stasera ho esagerato, ma la musica mi ha ritmato di brutto, eh.

giovedì 12 maggio 2011

ora (mezzanotte e quattro minuti)

[scritto con passione il giorno 12 maggio ma che in realtà era per me ancora l'11, ma abbandonato per la scarsa collaborazione dell'adsl, la zoccola]
[misteriosamente scomparso per un'oretta in data 13 maggio, ergo recupero cache dopo N tentativi e una volta pronta la bozza OVVIAMENTE il post è riapparso]
[sfiga]


Insieme alle cose accadute oggi, per cui tengo un memo con l'sms inviato a psycho, una cosa accadde ieri. Andai a vedere - prima volta in vita mia - Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.

Era appena uscito il primo singolo e traaac, mi è venuta la curiosità. A parte che volevo portare ex-fidanza, ma poi la mia amica F. se la prese un po', sostenendo che fosse il suo poeta metropolitano di riferimento (mai saputo). Comunque riesco a dirottare ex-fidanza su un altro concerto e attendo F. in cortile per andare.

F. arriva, scende dalla macchina, nel frattempo vede mia sorella che era venuta a prendere o lasciare non so cosa, e prima di salutare me, saluta lei. Bene. Osservo la vettura.

Io: "F. hai una gomma a terra..."
F.: "Impossibile! Oh porca eva, ma come è successo?"
Io: "Come andiamo al concerto?"
F.: "Ma come avrò fatto a bucare?!"
Io: "[nomignolo sorella] ci presti la tua?"
S.: "Si, vado a prenderla".

Aperitivo tanto per gradire.
Arriviamo una mezz'oretta prima, mangiamo come due assatanate il panino più stopposo della storia, beviamo come due cammelli, e poi comincia il concerto. Di cui parlerò dopo.
Finisce, usciamo, ci fumiamo una sigaretta, arriviamo alla macchina, no. No, minchia.

Luci lasciate accese. Io già mi faccio il film su chi poter contattare per farci venire a prendere, preda di una lievissima paranoia. F. molto peggio, perché è ansiosa 100 volte me.
Chiave nel cruscotto, giriamo con terrore, la macchina parte. Fiuuuuu.
F.: "Non lo diciamo a tua sorella che siamo state così stordite".

Beh, oddio, considerando che con la mia prima macchina, nuova nuova, un mese di vita, rosso ferrari, mia sorella al primo colpo mi ha distrutto il fanale posteriore, lasciare le luci accese non mi sembra un granché.
Rientriamo, esaltate e felici. Insieme abbiamo visto il rassicurante passato (Dalla & De Gregori) e l'esaltante presente proiettato nel futuro (Jova).

Perché vedere "Ora Jova Tour" 
(anche per chi, come me, non è una Jova-grandissima-fan)


E' una strana sensazione, difficile da spiegare. Provo.
Vedi una discoteca con dodicimila persone, vedi asimmetria nell'allestimento, vedi uno schermo che non passa le solite immagini del cantante o della band, vedi un uomo che salta, corre, balla e canta (credo abbia almeno otto polmoni), vedi il cantante (su un piccolo palco tondo al centro, collegato al palco primario da una passerella) di quella che era una discoteca che diventa di botto un crooner, senti tanta gente che canta, vedi sullo schermo immagini che a me sembrano arte, vedi di nuovo la mega-discoteca, vedi il cantante attorniato dai musicisti sul palco tondo che ripassa vecchi successi, vedi una giacca verde fosforescente su pantaloni rossi, vedi che lo spettacolo è finito, le luci si accendono, cantante e musicisti arrivano sul palco tondo, senti che come da copione viene diffusa musica ritmica per dare ritmo alla gente che sta uscendo, vedi che cantante & co. indugiano e ballano come matti, carichi di quella stessa adrenalina che ti hanno passato.

Esci felice, esci esaltata, come se avessi visto dieci spettacoli eppure uno solo.
Oscar Concerti 2011 (finORA).

martedì 10 maggio 2011

appuntamento con the dentist (con molta luce)

Una tranquilla giornata di terrore:
  1. siccome a me andare dal dentista provoca ansia, quando ha fatto capolino in sala d'aspetto per salutarmi, ho rovesciato una roba di legno che ha fatto un casino che ho sobbalzato io stessa. "Sei la solita casinista" ed io, con estrema educazione nei confronti dei presenti: "Era per dare un po' di vita alla sala d'attesa". Ma minchia. Ma stai zitta;
  2. chiamano il mio nome, faccio per entrare, la tizia mi guarda perplessa e mi dice: "No, intendevo l'altra Genoveffa" (io trovo che il mio sia un bel nome): l'ansia aumenta, non so se il cuore je la fa;
  3. come penultima vengo fatta accomodare. Le sale si sono modificate con gli anni, ed ora giaccio in un cubicolo di 2 metri per due circa; un'assistente dice ad una collega, ad un certo punto: "Eh, certo che questo studio è più spazioso dell'altro". Potevo tacere? Potevo. Invece: "L'altro è una cassa da morto?". Ma minchia, taci! Almeno finché non hai la fattura in mano; 
  4. [sempre che non trovi un prete che te la annulla];
  5. arriva l'igienista dentale (ecco, visualizzo l'esatto opposto della Minetti), che mi sorride rassicurante: porca eva, ha il sorriso più brutto del secolo. Ora io, si sa, sono un po' fissata, ma come le mie parrucchiere hanno quasi sempre capelli belli e in ordine, pretendo che l'i.d. abbia un sorriso decente e non i denti gialli, eccheccazzo;
  6. arriva il cazzone, cioè il dentista. C'erano bei tempi in cui mi metteva sù un cd di Fossati dopo congiunta valutazione della musica del giorno, adesso è tutto un andare e venire tra 32 studi ed è interrotto 89 volte;
  7. mi dà un'occhio [io glielo restituisco] e mi dice: è quasi tutto a posto, dobbiamo fare pulizia e rifare un'otturazione, vieni un altro giorno?", nooooooooooo, noooooooooo, "Dottore, dai, fammi la pulizia almeno, così sono a metà strada", e lui accetta [ma non l'igienista dentale che non si prende cura della propria bocca, accetta la proposta, ecco];
  8. lavora, interrompe, lavora, mi presenta il figlio (gran giovanissimo pezzo di figo), è interrotto, esce, rientra, così per un'oretta, oh, che stress. Mi fa le domande quando lui e l'i.d. hanno nella mia bocca 87 attrezzi, credo ci fosse una regia occulta dietro questo suo fastidioso comportamento che mi impediva di rispondere;
  9. "Hai un'assicurazione sanitaria per l'odontoiatria?", urca. Devono essere quelle due paginette che mi arrivarono tre anni fa. E che non ho mai letto. "Si, ma non ho guardato bene, vado a casa, guardo e poi ti faccio sapere, se non ce l'ho mi fai la ricevuta". Mi abbraccia e bacia ben due volte, "Ciao, bella gnocca";
  10. con me è facile fidelizzare il cliente;
  11. avevo altri aneddoti, ma ho fatto tardi e non riesco a pensare;
  12. i dodici apostoli, quella sporca dozzina, una dozzina di rose: anche se è un numero molto sfruttato, non ho altro.
P.s. oggi qualcuno mi ha fatto un complimento per il racconto in elenco (Saviano, prego, si accomodi dietro) (e per cortesia non faccia gesti osceni), giuri  giuretta che non è per questo che oggi c'ho l'elenco. Credo. E se fosse così, è irrazionale.
P.p.s.: oggi ho scoperto che "qual" si scrive sempre senza apostrofo. Ma è vero? Cioè, sbaglio da quando ho quattro anni? (niente, fissa di mia madre a farmi leggere e scrivere prima di arrivare alle elementari, come se questo potesse risparmiarle le umiliazioni scolastiche a cui l'ho sottoposta negli anni, ché ero intelligente ma non mi impegnavo. Come l'89% dei bimbi/ragazzi che vanno male a scuola. Invece dovrebbero fare un test per determinare il QI e dire: "Suo figlio è scemo, più di tanto non può fare") (altro che riforma e riforma, questa è una vera riforma).

lunedì 9 maggio 2011

guerre stellari

A parte che ci ho messo 59 minuti prima di capire quale scaricare (I? II? III? IV? V? VI? e dire che sono anche brava coi numeri romani), Guerre Stellari è sempre un gran bel film.

(anche se il tempo passa un po' per tutti, per alcuni più impietosamente che per altri)
('notte)

sabato 7 maggio 2011

bilancia (anche il segno non mi dispiace)

Vista l'allegria del post precedente dovevo in qualche modo equilibrare.
Che poi io, un po' squilibrata, equilibri, è un po' un ossimoro, ma va beh.
Sarà possibile per una donna sui 35 anni, o anche 37, soffrire a distanza di SETTE anni dalla rottura perché l'ex-fidanzato ha trovato una nuova donna, dopo averne comunque avuta nel frattempo già un'altra per quattro, cinque anni?
Ma soffrire-soffrire, cioè piangere come dei vitelli.

No, deo gratia in questo caso non si tratta di me. 
(strano)
[poi ho la metà dei suoi anni]
[anno più, anno meno, ecco]
Il mio livello di possessività verso l'ex è direttamente proporzionale al tempo che abbiamo trascorso da innamorati e indirettamente proporzionale alla mia età. Biologica.
Tipo: per una relazione di due anni e mezzo, mi è bastato poco più di un anno.
Ma in precedenza, io più giovane, per relazione di tipo quattro anni sono rimasta preda della possessività per tre. 

Ma anche qui facciamo un distinguo: un conto è essere possessive e gelose, un conto è frignare come un cucciolo di babbuino. Allora, mumble mumble: con ex-fidanzato mio, sei anni d'amore, ho pianto un pochino quando l'ho mollato, e poi sei mesi quando - dopo un anno - mi ha annunciato che si era messa con uno stecchino, "ma niente di serio".
[è sua moglie, n.d.b.]
Il rapporto è 1:12.
[io nel frattempo due anni di astinenza to-ta-le, non so se mi spiego]

Ma porca eva, volevo pubblicare solo il video, poi mi è arrivato un messaggio, l'ho letto (fatto minchiata, non mi devo distrarre), e... E.
Dr. Divago is back.

(si ringrazia @BeppeBeppetti per il suggerimento video)
(involontario: gliel'ho ciulato barbaramente)
(mi piacerebbe molto essere a Torino questo weekend, comunque)
(ok, la smetto)

giovedì 5 maggio 2011

ciao vicino elettricista e tuttofare

Niente, è che proprio ora ti ho pensato, e mi sono scesi due lacrimoni.

Penso sempre di poter gestire la morte di una persona (tranne una di quelle che ami di più al mondo) con pragmatismo, come l'altro mio vicino che, magari mentre io sono a prendere il caffè dalla moglie, torna dal supermercato* e ci dice: "Ho incontratto Caiiio, mi ha detto che Sempronio è creppatto"**, e magari la moglie si dispiace e chiede notizie, mentre lui alza le spalle e dice: "Un infartto, in dieci minuti era stecchitto", e lo dice come il risultato di una partita, e mentre la moglie lo cazzia io un po' l'ammiro, ché se c'è una cosa certa al momento è che se nasci ti tocca morire.

A parte, vicino, che mi hai fatto litigare di nuovo con mia madre, che è ovviamente andata al rosario serale e la mattina, prima cosa che mi ha detto, è stata: "Ah, mi sono stupita che la signora C non ci fosse, ma insomma, non poteva fare uno sforzo?!", la qual cosa mi ha fatto scatenare una serie di considerazioni su l'andare in chiesa e l'applicazione dei principi cristiani. I praticanti della nostra parrocchia subito pronti a giudicare. Madre inclusa.
Ma vaffanculo.
[ho tuttavia intravisto un segno mascheratissimo di vergogna negli occhi di mia madre, a suo onore]

E poi, vicino, ti ricorderò per le tue bestie, una gatta nera morta, credo, a vent'anni suonati, e una bastardina adottata di recente dal muso buono. Come te. Che eri buono anche se non avevi il muso buono.
Fai buon viaggio.

[* vorrei fosse studiato con attenzione quell'attitudine dei pensionati ad andare a fare la spesa di sabato: gli farei pagare una IVA extra]
[** no, è che il mio vicino è leggermente sardo]

lunedì 2 maggio 2011

maturazione ed evoluzione

Se in pochissimissimissimi anni si passa da questo:


a questo:


significa che forse vivo in una dimensione temporale un po' diversa rispetto alla gente normale.

[il walkman giallo mi costò tutti i miei risparmi. Era fighissimo. Lo portai in spiaggia, perché era impermeabile, e la salsedine mangiò un po' la guarnizione. Finì di essere impermeabile ma mi accompagnò per tanti anni. Sic]

[il nuovo walkman l'ho scorto sul catalogo dei premi di clicca il pomodoro, mica ho ben capito cosa fosse all'inizio. Sicché ho fatto una ricerca. Il nuovo wm è sostanzialmente una cuffietta. Non ci credo]

sarà la primavera (primafalsa: prima ci illudi coi tropici, poi pioggia, poi medio)

Eventi (ho i Negramaro in cuffia, se scrivo da dissociata è colpa loro):

  1. giovedì ero stufa. Però non ho consumato né elettricità, né legno, né altro. Non ho aperto l'email per tutto il giorno. Cioè, forse la prima volta in 10 anni. Visto il funzionamento rete in ufficio, ero rimasta a casa, per lavorare. Ma il punto è che non ho alzato un dito. Ero malmostosa, neppure mi sono sentita in colpa. E neppure avevo quel senso di "libera tutti" di quando si giocava a nascondino. Mah, so' strana. Forse ho solo festeggiato il 1° maggio un po' in anticipo (oggi qualche roba di lavoro l'ho fatta, eh);
  2. oggi mater compì gli anni, mangiato come un porco, che bella cosa quando il cibo è buono;
  3. oggi è morto così, in pochissimo tempo, forse ore, forse minuti, un mio vicino a cui volevo bene, e ogni volta che commento: "poveracci i familiari" mi devo trovare a fare una litigata teologica con mia madre, che mi dice che è lui ad essere il poveraccio. Ma porca eva, se sei credente (mater) vai nel regno dei cieli e dovresti essere felice, se sei ateo torni nel nulla in cui stavi prima di nascere, e quindi? "Io se morissi, mi sentirei in colpa per voi", e lì è venuto giù il cielo;
  4. è stato il mio regalo a mater, se no poi mi si impigrisce nel cervello;
  5. ho avuto ultimamente forti testimonianze di ignoranza, nel senso stretto di "ignorare", e questo un po' mi fa girare il cazzo, un po' mi affligge;
  6. ho conosciuto un tizio di quelli che ti sanno insegnare un sacco di cose, che sembra ti conoscano da cent'anni e trovano il modo di passarti la conoscenza, e non ho potuto fare a meno di scriverglielo, penserà che sono innamorata;
  7. pazienza;
  8. però oltre ad essere fidanzato è pure brutto e brevilineo;
  9. mi ricorda Tommy, il mio primo fidanzatino di Genova: ogni volta che uscivamo abbracciati (alto quanto me) mi diceva: "Adesso guarda le facce delle persone: si chiederanno come ha fatto il nano a cuccare una sventolona bionda con le gambe lunghissime" (molto pre-scandali Mr B);
  10. è sempre molto bello essere apprezzati per il proprio cervello, eh, una soddisfazione;
  11. beh, si, ero (sottolineo l'imperfetto, che è proprio imperfetto) una sventolona, facevo colpo e non ho mai capito perché i ragazzi in discoteca mi accarezzavano i capelli quando attraversavo muri di gente [ex-moroso direbbe che erano tutti omosessuali, che lui mi avrebbe carezzato il culo o una tetta]
  12. no, non ho 'sti capelli particolari, biondi tinti, ai tempi lunghezza media, ma niente de che (le gambe invece, beh, lasciamo stare)
  13. (un discreto orgoglio)
  14. (grazie Mami)
  15. (mia sorella no, è più tarpona)
  16. Tommy è l'unico essere sulla faccia della terra a non essere iscritto né in FB né ad altri social ntwks, però un giorno ho sentito di una retata antimafia in Sicilia e hanno fatto il nome di un omonimo;
  17. dovrebbe darmi da pensare? no, perché anche facevano lo stesso mestiere;
  18. ho appena fatto una minchiata! L'ho cercato in rete, ho trovato uno che potrebbe essere lui, e ho avuto l'ardire di scrivergli, mi vergogno un po';
  19. se si ricorda della sventolona sono finita;
  20. se non è lui, è meglio;
  21. se è lui e si ricorda della sventolona, mi ricorderà come quella che gli ha concesso solo petting leggero;
  22. era il primo uccello che vedevo, d'altronde;
  23. no, non avevo 12 anni, ero già maggiorenne, uff;
  24. ho divagato? forse;
  25. venticinque mi sembra un oneroso numero per chiudere, ergo chiudo.

mercoledì 27 aprile 2011

cadere senza rete (mi sa che è un po' un titolo del cazzo, perché qualcuno in verità mi ha preso al volo)

Io sarei abbastanza una persona popolare.
Cioè, la mia capa - che lavora lì dentro da più del doppio dei miei anni -
[cioè non dei miei reali anni, oh, a proposito, devo ricordarmi di andare a un matrimonio il 29, ma degli anni passati a lavorare in questo posto]
mi dice sempre: "Ma tu conosci tutti?!": beh, quasi.

Principale ragione
Bevo caffè e fumo un paio di sigarette.
Secondaria ragione
Ascolto e parlo. C'è chi ascolta sempre, chi parla sempre. Anche sopra gli altri, che è una cosa per cui potrei mordere.
Terziaria ragione
Sorrido spesso. Sembra una minchiata, lo so, ma sorridere attrae le persone. O almeno, secondo la mia esperienza di sorridente ed apprezzatrice di sorrisi.

Insomma, oggi ero al lavoro, nel mio ufficio condiviso, dove ad un certo punto credo di avere contato 4284 persone, e dovevo fare un lavoro per cui mi serviva rigorosamente internet. E non fungeva. Riavii su riavii di tutta l'infrastruttura ma io insistevo col fatto che non serviva a un cazzo. La linea funzionava tre minuti d'orologio e poi ciao.

Nelle giornate normali succede che quattro, cinque persone passano dal mio ufficio e mi richiedono per un caffè o una sigaretta. La mia capa forse un po' soffre, ma non rompe i coglioni. Anche perché mi faccio un tale culo a casa, se rimango indietro, che non ha motivo.

Oggi fosse passato un cane. Un micio. Un ramarro.
Nessuno.
Ero lì, bloccata sul lavoro, che mi giravano sempre di più le palle, e niente.
Ho anche pensato di andare io in pellegrinaggio, ma mi vergognavo.
[si, embé?! anche io mi vergogno, meno a fare un pompino in bagno, di più a cercare compagnia per un caffè,  sai, la gente è strana, prima si odia e poi si ama]

A un certo punto ho iniziato a fare una finta scenata alla mia colleghina che si veste da vecchia, dicendole: "Ma cavoli che sfortuna
[la mia colleghina non vuole che si usi un linguaggio sboccato, per me è un esercizio zen, cinque giorni alla settimana, non so se mi spiego, solo ogni tanto le dico "Tappati le orecchie!" e lei, diligente, lo fa]
oggi che sono qui bloccata, ci fosse un invito che fosse uno", e lei alza le spalle e fa il miracolo.
Appare l'uomo della salvezza.

[poi la macchina del caffè era rotta, fuori faceva un freddo porco e fumare è stata più una tortura piuttosto che un piacere, ma questi sono particolari irrilevanti]
[forse prima o poi riuscirò a scrivere la II parte sulla piattola, ma anche oggi ho avuto un momento difficile a causa sua, e quindi niente]

lunedì 25 aprile 2011

(occhi)

"Il tuo sguardo è vacuo, i tuoi occhi si stanno svuotando come un locale alla fine di una festa, quando due a due gli invitati salutano e se ne vanno".
Efficace metafora di psycho che, nonostante i miei sforzi, ha capito che l'abbiocco pre-cena stava prendendo il sopravvento sulla mia persona. Giuro, gli occhi erano aperti, a fatichissima ma erano aperti.

Occhi che sembrano appartenere ognuno a una persona diversa, invece sono tutti e due  miei. La ricerca di  questo frammento mi ha preso mezz'ora: e in una foto sembravano verdi verdi, e in una grigio topo, e in un'altra mi cadeva la palpebra, stavo quasi rinunciando.
[avrei voluto scrivere la II parte del post precedente, o commentare i commenti, ma essendo che venerdì la ragazzetta è riuscita di nuovo a fare minchiate - malgrado le avessi fatto la lista delle correzioni, ed essendo che ho promesso di non alzare i toni e dunque non ho potuto sfogarmi, devo lasciar decantare il nervoso]

giovedì 21 aprile 2011

io vi faccio piangere a tutti, se non fate come dico io (e c'è chi mi prende ancora sul serio?) - parte prima

Fatto: abbiamo assunto una neo-laureata (che ha uno stipendio e tutto, quindi niente pietà) che doveva aiutare me quando la mia collega Cavallo andò in maternità, per poi tendenzialmente coadiuvare il nostro lavoro.
Fin da subito la pischella mi ha fatto venire più che altro i nervi: faceva proposte che non c'entravano un cazzo con ciò di cui dovevamo occuparci, quando faceva qualcosa lo faceva male, cioè con superficialità, dopo un po' ho cominciato a chiedermi come stesse impiegando il suo tempo, ma abbastanza convinta che fosse stata presa in prestito dalla capa o dalla segretaria.

Fatto: ai primi errori le ho inviato una mail ad indirizzo privato, con la stesura di una roba fatta da lei e una stesura fatta utilizzando il cervello. Con tanto di frasi evidenziate. L'ho invitata a stamparsi le due cose e a confrontarle. Se le avessi scritto via ufficio, la capa avrebbe potuto leggere le puttanate da lei scritte.
Passano i mesi e questa mi si rivela incapace di scrivere. Anche un pensiero semplice, per dire. Un giorno le guardo una cosa e noto delle virgole in posti bizzarri: "Scusa, ma perché qui e qui e qui hai messo la virgola?". La sua tranquillizzante risposta: "L'altra volta mi hai detto che avevo usato poca punteggiatura, stavolta forse ho un po' esagerato". Dunque virgole come concimi, un po' qui, un po' lì.

Fatto: dopo due o tre mesi comincio a sclerare. E sempre per errori dati dalla superficialità, pur avendole suggerito ogni strumento per ovviare. Vedendo che tuttavia lei mi rispondeva, ed anche piccata [già solo il fatto che mi rispondesse quando era in torto palese mi faceva salire la pressione] decisi che piuttosto che giocarmi la salute, avrei fatto io un doppio lavoro. Fino al ritorno della mia collega e al suo defenestramento.

Fine prima puntata.

martedì 19 aprile 2011

c'ho un ex-moroso che ha una produzione di testosterone eccessiva (e non la indirizza verso di me, che spreco)

Dopo parecchio tempo, essendo che ormai per questioni lavorative me lo becco un pomeriggio a settimana, vedo ex-moroso e soprattutto ci parlo. Da sola.
Andiamo per punti:

  • frequenta una ragazza che aveva già frequentato per un po' lo scorso anno, poi lui aveva come pseudo-fidanzata La Grande Zoccola, lei aveva un ex-fidanzato da cui ogni tanto dormiva, oltre a un amante, però un po' lontano, quindi insomma una relazione semplice;
  • ma non è che se ne curi tantissimo - me ne ha parlato 12" - anche se le mie spie mi dicono di averla vista e che lei sembra tanto innamorata;
  • beh, lui inzomma;
  • mi ha contato la novità del giorno: cioè che una gli aveva scritto una mail da furbetta del quartierino. Poi si era palesata con nome e cognome, ed era venuto fuori che era una tizia con cui si scambiava lumate in sala mensa;
  • "[suonomignolo] ma per curiosità, quante te ne lumi in mensa?" "[mionomignolo] ma che domanda, dipende!" "In media. Dimmi quante ne lumi in media..." "Mah... quattro... cinque... sei..." "E sta minchia [suonomignolo]!!! Praticamente ogni portatrice di patata!" "Cazzo dici [mionomignolo]?! Guarda che ne passeranno almeno venti intanto che sono lì!". Ok, tra il 20 e il 30%. E' di bocca buona, e non è a mio favore codesta considerazione;
  • me lo aveva già accennato, ma io, di proposito, non gli ho chiesto alcunché. Finché lui mi dice: "Insomma sei contenta che io e [LaGrandeZoccola] ci siamo lasciati?". Ok, non sorridere. Controlla la mimica facciale. Non urlare di gioia. Controllo. [con espressione indifferente] "Ma [suonomignolo] non sono felice, né infelice. Credo che sia una buona cosa per te, ecco". "Perché così ho l'orizzonte non più limitato?" "Anche. Ma soprattutto perché sei stato manipolato. Più volte. Mi dispiaceva, non te ne rendevi neanche conto, e mi guardavi incredulo quando te lo facevo notare". Lui soffre, a tratti. Cioè quando non scopa, quei due/tre momenti al giorno;
  • memore di un test di QI ove lo avevo ovviamente battuto di una decina di punti, mi dice che sull'iphone ha un'app per la misurazione del QI e che ha fatto ben 122. Gli sorrido, compassionevole, dicendogli che lo batterei. Lo stronzo me lo fa fare con lui che mi alita sul collo. Alcune mie risposte non le capisce e mi guarda soddisfatto, come se avessi fatto degli errori. Con un sorrisino furbetto dà l'invio finale e dice: "Non è possibile!". Ho fatto 133. Non ho di certo 133 di QI (però mi piace pensarlo), ma indubbiamente sono più logica di lui, eh, pazienza;
  • questo credo mi sia costato qualsiasi approccio sessuale. Neanche una palpata di tette, non è una cosa normale.

mercoledì 13 aprile 2011

il mio amico blog compie gli anni, mi sento in colpa ché ogni tanto (...) lo trascuro


[il mio blog è un po' incazzato con me, perché - come me - odia il suo compleanno, perché gli succede qualcosa di mesto]
[oggi la cosa mesta sarebbe stata sottoporsi a un intervento di lifting parziale, ma grazie alla mia stanchezza eccessiva è stato risparmiato]
[potrei dire "...mi sembra ieri che iniziai a scrivere!", in realtà mi sembrano passati venti anni]
[comunque diamo a Nerone ciò che è di Nerone: la colpa di tutto ciò è di Shenkerla, che prima aveva un altro nickname e un altro blog]
[quando la contattai per farle i complimenti mi rispose una cosa tipo: "Credevo fosse la solita mail di insulti per il linguaggio sboccato", mi fece molto ridere l'idea che io potessi insultare qualcuno per il linguaggio sboccato]
[nel post di ieri ci sono cinquanta errori, ma ripianarli adesso mi sembra ipocrita: pazienza]
[avrei da scrivere un zacco di cose ma poi rovino il post-dedica, sicché mi fermo qui]

martedì 12 aprile 2011

sono una favola gialla

Gialla come il colore del mio capello, che sarà pure chiesto "bello biondo", e magari saranno pure stati i 56 cm di ricrescita che mi danno un punto di vista alterato, ma mi sembra di emanare luce. Tipo lampadina. Ecocompatibile (cioè ti fa luce quando oramai devi lasciare la stanca ecocompatibilmente illuminata).

Favola come quella che vorrei vivere. Non è che chieda molto, ma dopo QUATTRO (si, quattro, minchia, quattro) estenuanti ore dal parrucchiere (ove ho bruciato - nell'iniziale attesa di 65 minuti - almeno venti livelli di Cover Orange e cancellato 350 sms, ne rimangono solo 161), arrivare a casa, bere come un cammello, fumare una sigaretta e trovarsi tredici mail - tutte urgenti, neanche a dirlo - da parte del mio gruppo di lavoro, ha un po' rasentato l'incubo.

Ed ero così devastata da tale, impegnativa giornata che quasi quasi lasciavo il mio oggetto civetta nel carrello di cliccailpomodoro, un grazioso paio di cuffie costosissime arancioni e rosa.

E comunque sono una persona veramente acculturata: mentre seguivo su twitter Ballarò, avevo in cuffia (purtroppo non quelle arancioni e rosa) l'isoladeifamosi, perché. Perché? Perché?!? Un po' perché mi è simpatico assai l'opinionista, non che rebound conduttore, NS, un po' perché quando entri nelle spire sei un po' finita. Però nel frattempo ho fatto duemilioniemezzo di cose, tra cui fare i complimenti ai miei ex-compagni di scherma che stanno veramente diventando bravisssssimi.

Mia madre mi ha intravisto: "Certo cheeeee... quando vai dal parrucchiere perdi dieci anni...", cazzo, cuore di mamma proprio.
[se poi perdessi dieci anni diventerei troppo piccina per scrivere le puttanate qui contenute]

lunedì 11 aprile 2011

provare a illuminare un'accecato (d'amore)

Ho questo amico un po' sfortunato.
Dopo milioni di anni si è innamorato. Però
[che bella "Le tasche piene di sassi"]
si è innamorato di una povera cretina, che per comodità chiamerò PC.
[mi hai lasciato da solo davanti al cielo]

Il poveretto, dopo essersi fatto quindici milioni di seghe mentali e dopo che ci eravamo incontrati ad uno spettacolo dove lui era accompagnato dalla PC, alla quindicimilionesima e una sega mentale mi scrive.
Comincia prendendola alla larga, poi un po' meno larga, poi media, poi un po' stretta, adesso siamo arrivati al punto che mi trascrive sms, e-mail, dialoghi con luoghi, orari e date.

Francamente estenuante.
Però mi fa tanta tenerezza, perché non sa che pesci prendere (dovrei regalargli amo e lenza?), non sa cosa dire, come dirlo, e soprattutto non sa ascoltare. E qui non è che gli si possa fare una colpa, questione di indole.
Ma non sa neppure vedere.

Lui - in mezzo a mille contorsioni linguistiche che a definire improbabili si è compassionevoli - in fondo le apre il suo cuore. E lei tipo gli scrive: "Mi spiace che stai male. Sto provando a fare la carbonara!!!!! ;-D", che a me verrebbe da accenderla previo cospargimento di benzina sul suo ossuto corpicino

[no, jesus, non è la solita invidia femminile per quelle magre senza sforzo, io sono definitivamente più gnocca, nel complesso, insomma]
[se solo riuscissi domani ad andare dal parrucchiere poi, che c'ho una ricrescita che si vede che sono troppi mesi]
[ma il fato è avverso al parrucchiere, ho scoperto]

mentre invece lui, stellina, si attacca a uno stupido smiley, "Ma secondo te cosa avrà voluto dire?", che a me onestamente mi cadono i coglioni,
[comunque anche la canzone di Milow che ho postato qualche giorno fa è bellizzima]
facendo anche due gran buchi sul pavimento. Chissà com'è che un ragazzo (fin troppo) sensibile e intelligente si va a innamorare di una PC. Inesperienza. L'unica risposta che so darmi.

E allora, quando ho letto questa cosa qui, mi è venuto in mente proprio lui, e mi è anche venuto in mente che - magari in età diverse - ci siamo passati quasi tutti.

"#itssadwhen romance blinds us all".

E' triste quando il romanticismo ci acceca tutti.
[tweettato da @jessicaasumarli]


Beh, un po' triste si, soprattutto se non hai quindici anni, però un po' è bello.
Ti fa volare in alto.

domenica 10 aprile 2011

breve considerazione

Ma vaffanculo.
Oggi è una giornata bellissima e io sono bloccata in casa.
Uh, se mi girano i coglioni.

venerdì 8 aprile 2011

serve una certa coerenza: la mia

Io sono una persona sensibile, quindi ho pianto.


Dalla paura, quasi.
[ho troppo tempo libero]
[e dire che ho anche lavorato per un tre ore]

[o questo o questo]
Ok. Devo caricare anche questa ballata, se no me la perdo per sempre, sbadata come sono.

giovedì 7 aprile 2011

non ho un'articolazione che non mi faccia male

UPDATE:
Ho trovato il modo di rendere questo post meno meno interessante e inutile.

"Treat each other the way you treat someone when you are trying to bang them for the very 1st time."

Tratta l'altro nel modo in cui tratteresti una persona quando cerchi di scopartela per la prima volta.
[Twittato da MissMircea]
Fine update.

Ma va beh, ma ok l'influenza, ma io mi sono anche un po' rotta i coglioni.
Comunque la giornata si è amaramente (il cioccolato al latte è finito, rimasto solo quello fondente. True story) sviluppata tra sonnellini, lavoro da casa (tipo una mezz'ora, promettendo consegna di una roba per domani primo pomeriggio, minchia), re-visione della mia attuale serie preferita (tipo 10 episodi, più uno rivisto già ieri), sbadata lettura di tweets, e poi sa il cazzo cos'ho fatto. I tempi mi stanno larghi, ma veramente non ho idea come poter aver sprecato la mia giornata.
Però sono malata, quindi giustificata.
Ora sbrivido da tutti i pori, forse meglio vada a letto.
Il post più inutile e meno interessante del mondo.
Record!!!
True story!

lunedì 4 aprile 2011

parole di un genio (del male)

"Girls can fake orgasms, but guys can fake whole relationships"


Le donne possono simulare orgasmi, ma gli uomini possono simulare intere relazioni.

[Tweettato o retwattato o citato da un certo iAmChuckie (che già la dice lunga)]

domenica 3 aprile 2011

e dire che l'inverno l'avevo passato incolume, è l'estate d'aprile che mi porta male

Com'è, come non è, sarà colpa del cambio di stagione (1/10), sarà colpa di una mia conoscente (9/10), ma io mi sono presa febbre e mal di gola. Che hanno aperto le danze sabato mattina.
Una delle belve stava facendo una birbonata ed io l'ho sgridata: ha funzionato. No, non c'entra il fatto che io l'abbia sgridata, figuriamoci. Quello non fa effetto, se non sui miei nervi che si placano. C'entra invece la voce da trans che mi è uscita.

Allora corro ai ripari e apro la propoli. Stavo andando a fuoco. Cioè, la mia gola stava andando a fuoco.
Dopo anni a fare uso di propol-mela, quella dolce per i bambini, che bevevo direttamente dalla bottiglietta, non mi sono accorta che nell'ultimo acquisto mi è stata data quella per adulti (chissà perché, poi), che è alcool puro, che ti fa uscire le fiamme di bocca come un drago, ma che - devo ammettere - mi ha fatto passare il male in un quarto d'ora.

Tuttavia ier sera, non volendo diventare una torcia umana, ho letto le istruzioni: "Diluire 20 gocce in mezzo bicchiere d'acqua". Ok. Ma sono scoordinata, e una goccia mi è finita sul piattino
[si, e niente rotture di cazzo: io appartengo a quella categoria di persone che usano un piatto per ogni pietanza, che esigono il piattino per caffè, cappuccino, thè, che però possono attaccarsi a una bottiglia d'acqua da cui hanno bevuto già 56 amici - una goccia a testa - e anche per le medicine, se implicano l'uso di un bicchiere tiro fuori il piattino]
e giuro che pensavo che ci facesse un buco.

Inutile dire che domani c'era un congresso, che martedì dovrei vedermi con le suocere, eccetera eccetera.
Sono fortunella. Si si.
[beh, oddio, se tutte le sfighe fossero queste]

venerdì 1 aprile 2011

procrastinatrice, cazzeggiatrice, influenzabile rimba (cioè io)

Sul procrastinare, va beh. Sappiamo. Devo ancora prendere tutti quegli appuntamenti coi dottori di cui parlai tipo due o tre mesi fa, ma stendiamo un velo. Calpestiamolo, così la sposa si incazza.

Cazzeggiatrice ma, ci tengo a dirlo, cazzeggiatrice diversificatrice: trovo sempre modi diversi in cui esprimere l'arte del cazzeggio. Benche i telefilm e - se a corto - i film abbiano una loro costante nella mia monotona vita. Appena apre bocca, la vita, una noia che non posso descrivere. Figuriamoci i fianchi.

Influenzabile invece è una novità. Io credevo di non esserlo, ma mi capitò di ascoltare il nuovo cd di Vasco e pensare: che troiaio. Poi oggi, per il commento di un'amica, Vasco-sfegatata-fan, che ancora non ha ascoltato una sega ma mi scrive che sarò stata distratta e non avrò capito una sega (vera la distrazione, ma in genere capisco lo stesso), vado a cercarmi qualche recensione.

Leggo tre buone recensioni, con punti di vista interessanti e spunti da cogliere.
Stasera ho riascoltato con maggiore attenzione, e già siamo passati dal 4 al 6. Ci sono cose che non mi convincono, ma essendo ormai una banderuola al vento, credo che a breve mi convinceranno anch'esse.

Conclusione. Sto rincoglionendo. Definitivamente.
[mai quanto la mia vicina che, non essendo neppure giovanissima, mi fa preoccupare: ieri mi ha risposto astiosa per una sciocchezza, ma mi vuole un gran bene, lo so]

P.S. Ho finito di lavorare alle sei, scarica di tutte le cose che dovevo fare. Errore. Hanno trovato altro. Ripreso alle otto e mezza e smesso alle dieci. Vaffanculo alla VPN che funziona. Apparentemente cose super-urgenti. Mai creduto alle apparizioni, tuttavia.

P.P.S. Ora blogger pubblica data e orario di pubblicazione, non di inizio scrittura post. Già mi sono fatta fregare una volta, stavolta ho puntato le zampe, riaperto il post, cambiato timestamp a mano e mandato nuove features di blogger affanculo. Uff. Poi riaperto il post e aggiunto questo esplicativo pps. Attendo ancora una risposta sui glory_holes.

giovedì 31 marzo 2011

sai, la gente è strana (specialmente sul lavoro)

  1. Una mia collega, che ha il complessissimo compito di gestire l'archivio elettronico, ha scritto a quasi tutte le altre colleghe (a me no, forse pensava la potessi accoltellare, visto il mio buon carattere) che nessuno deve permettersi di toccare il suo lavoro, che chi consulta l'archivio deve essere dotato di "un minimo di logica" (che presuppone che tra i destinatari ci sia qualcuno mancante di logica, cioè una cretina, che se anche fosse vero, e non lo è: ma come ti permetti?), e che - visto la lunghezza dell'e-mail che le aveva richiesto tempo - non aveva più tempo per eseguire il suo lavoro ordinario. No, e poi passo io per matta, questa donna qua è da internare;
  2. la mia capa ha dato dello stordito a un mio collega con il quale stavo andando a prendere un caffè: l'ha detto scherzando, ma ho visto che il mio collega si è risentito. Allora ho fatto istantaneamente notare alla capa che si era smaciullata un dito (poveretta) con il frullatore (una scena splatterissima soltanto a sentirla raccontare), e lei ha sorriso amaro, e il mio collega invece ha sorriso dolce;
  3. la mia collega Cavallo, a cui adesso voglio bene, benché sappia che può sempre infliggere colpi bassi, mi ha detto che sta organizzando un corso solo per pochi intimi: mi sembra di entrare nel privé dell'Hollywood, magari incontro Maldini;
  4. l'ex-capo, in visita da noi per ragioni personali, che non ho mai potuto reggere e viceversa (benché non sia mai stato il mio capo, pensa un po'), dopo un po' di domande e la mia esposizione di una questione mia personale (cioè, non proprio mia-mia, ma che riguarda una persona alla quale sono molto legata) sulla quale poteva darmi una dritta, mi ha chiesto di lavorare per lui a tempo perso, in un ruolo in cui io mi vedo anche, e questo, ammetto, mi ha fatto gonfiare come un pallone. Deve aver capito che oltre ad essere figa sono anche molto arguta e molto empatica! Niente, poi ho preso una spilla e l'ego è tornato alle sue normali (si fa per dire) dimensioni;
  5. possibile che sono monotematica persino nell'esposizione a punti?
  6. quindi per buttarla in caciara: io ignoravo l'esistenza dei glory_holes. Si scrive tutto attaccato, ma poi 'sto blog diventa meta di cacciatori dei suddetti e non trovando pane per i loro denti chissà che succede. E da quando me li hanno mostrati mi chiedo: sarà un'invenzione dei film porno o esistono davvero? Sono una povera ingenua, in fondo;
  7. sette è un ottimo numero per chiudere, perché mi ricorda i sette nani e l'infanzia e il mio amico bloggatore qui a fianco e mio nonno. [mio nonno per davvero: gli ultimi anni li trascorse in una casa di riposo al suo paese che aveva i nani da giardino e i giochi per le bimbe vivaci come me. Mio nonno è morto che avevo cinque anni. Com'è che non ricordo una sega di ciò che ieri mi ero ripromessa di fare?!]

mercoledì 30 marzo 2011

siccome non mi faccio mai i cazzi miei

AVVERTENZA: tag "post palloso"

Ho l'abitudine di leggere, quasi tutte le sere, un quotidiano USA online, molto popolare, che si chiama The Huffington Post, che molti già conosceranno o ne avranno sentito parlare. Che i giornali d'oltreoceano siano leggermente auto-referenziali (non verso "loro" giornali, ma verso il paese d'appartenenza), niente di nuovo.
Poi ieri sera vedo "Italy" e dico: eccheccazzo, avranno scritto della solitudine di questo nostro paese, che sta in piedi per scommessa, nell'affrontare l'emergenza degli sbarchi.

No.
Troppo facile.

Il titolo dice: Italy erupts in outrage over "Jersey Shore" (titolo breve in homepage). Cioè l'Italia si indigna di brutto per The JS. Quest'ultimo è un reality di truzzi fatti sempre passare per italo-americani (ma alcuni non lo sono), comunque truzzi, insomma. Tra l'altro credo che venga anche passato su MTV Italia. Mai sentito nominare, ma io guardo pochissimo la TV e non faccio testo (se non mi ridanno X Factor a settembre mi incateno in Via Mecenate a Milano, a proposito). Pare che questo favoloso cast di truzzi sbarchi qui, per un'intera stagione.

Già l'articolo di un inutile, di un superficiale agghiacciante. Veniva tirato in ballo, a conferma della notizia,  un editorialista, mai sentito, che altri non è che un ragazzo - che non ha evidentemente un cazzo a cui pensare - che pubblica su una testata internet mai sentita (la testata forse l'ha presa lui, da piccolo. E pure forte, visto che gli deve essere rimasto un neurone).

Ma poi i commenti.
Partendo dalla premessa che chi ha commentato, in genere, non è un cretino. Cioè, scrive in un bell'inglese, fa generalmente commenti pertinenti e appropriati, non prende le notizie come oro colato, etc. etc. (piccolo approfondimento su alcuni commentatori). Tuttavia. Allo stato attuale più di 1500 commenti, ieri erano comunque tanti ma ne ho letti un bel po'.

Chi proponeva di pagare l'Italia per tenerci i truzzi (che già ne abbiamo pochi), chi proponeva di pagare - eventualmente - in escort, chi si chiedeva perché dovessimo indignarci con Mr. B al governo (eh beh, in effetti), chi difendeva la classe e lo stile di noantri (non esageriamo, adesso), insomma in generale un quadro confortante. Realistico. Talvolta fin troppo buono.

Ma avessi letto un commento che parlasse di Lampedusa, di Libia - così vicina, così lontana, di inquietante tasso di disoccupazione e di una realtà economica che non è proprio il massimo (ma questo vale un po' per tutti, e poi gli americani poveri sono veramente tanti in percentuale e il tasso di povertà a me sembra più alto, pero boh, impressioni di settembre).
Niente.

Potevo forse tacere? Ovviamente no, e ho commentato.
Il concetto era: ma con tutti i cazzi nostri che c'abbiamo, veramente possiamo "erupt in outrage" per una minchiata del genere?! Poi vabbè, credo anche di avere attaccato briga con qualcuno, ma non riesco più a trovare i miei commenti (sono troppo avanti).

Però, ecco, il potere mediatico italiano ci condiziona (non me, che sono come San Tommaso, ma tanti)
in un modo, ma in altri paesi, dove credi che l'informazione sia libera, è la mancanza di informazioni e di approfondimenti che rende persone mediamente intelligenti ottuse, lasciando loro credere che un mucchietto di truzzi possa essere la nostra preoccupazione principale.

Non so, mi sembra triste. Ecco.

P.s. no tempo per rileggere, ogni errore è un refuso, mi raccomando.