giovedì 12 maggio 2011

ora (mezzanotte e quattro minuti)

[scritto con passione il giorno 12 maggio ma che in realtà era per me ancora l'11, ma abbandonato per la scarsa collaborazione dell'adsl, la zoccola]
[misteriosamente scomparso per un'oretta in data 13 maggio, ergo recupero cache dopo N tentativi e una volta pronta la bozza OVVIAMENTE il post è riapparso]
[sfiga]


Insieme alle cose accadute oggi, per cui tengo un memo con l'sms inviato a psycho, una cosa accadde ieri. Andai a vedere - prima volta in vita mia - Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.

Era appena uscito il primo singolo e traaac, mi è venuta la curiosità. A parte che volevo portare ex-fidanza, ma poi la mia amica F. se la prese un po', sostenendo che fosse il suo poeta metropolitano di riferimento (mai saputo). Comunque riesco a dirottare ex-fidanza su un altro concerto e attendo F. in cortile per andare.

F. arriva, scende dalla macchina, nel frattempo vede mia sorella che era venuta a prendere o lasciare non so cosa, e prima di salutare me, saluta lei. Bene. Osservo la vettura.

Io: "F. hai una gomma a terra..."
F.: "Impossibile! Oh porca eva, ma come è successo?"
Io: "Come andiamo al concerto?"
F.: "Ma come avrò fatto a bucare?!"
Io: "[nomignolo sorella] ci presti la tua?"
S.: "Si, vado a prenderla".

Aperitivo tanto per gradire.
Arriviamo una mezz'oretta prima, mangiamo come due assatanate il panino più stopposo della storia, beviamo come due cammelli, e poi comincia il concerto. Di cui parlerò dopo.
Finisce, usciamo, ci fumiamo una sigaretta, arriviamo alla macchina, no. No, minchia.

Luci lasciate accese. Io già mi faccio il film su chi poter contattare per farci venire a prendere, preda di una lievissima paranoia. F. molto peggio, perché è ansiosa 100 volte me.
Chiave nel cruscotto, giriamo con terrore, la macchina parte. Fiuuuuu.
F.: "Non lo diciamo a tua sorella che siamo state così stordite".

Beh, oddio, considerando che con la mia prima macchina, nuova nuova, un mese di vita, rosso ferrari, mia sorella al primo colpo mi ha distrutto il fanale posteriore, lasciare le luci accese non mi sembra un granché.
Rientriamo, esaltate e felici. Insieme abbiamo visto il rassicurante passato (Dalla & De Gregori) e l'esaltante presente proiettato nel futuro (Jova).

Perché vedere "Ora Jova Tour" 
(anche per chi, come me, non è una Jova-grandissima-fan)


E' una strana sensazione, difficile da spiegare. Provo.
Vedi una discoteca con dodicimila persone, vedi asimmetria nell'allestimento, vedi uno schermo che non passa le solite immagini del cantante o della band, vedi un uomo che salta, corre, balla e canta (credo abbia almeno otto polmoni), vedi il cantante (su un piccolo palco tondo al centro, collegato al palco primario da una passerella) di quella che era una discoteca che diventa di botto un crooner, senti tanta gente che canta, vedi sullo schermo immagini che a me sembrano arte, vedi di nuovo la mega-discoteca, vedi il cantante attorniato dai musicisti sul palco tondo che ripassa vecchi successi, vedi una giacca verde fosforescente su pantaloni rossi, vedi che lo spettacolo è finito, le luci si accendono, cantante e musicisti arrivano sul palco tondo, senti che come da copione viene diffusa musica ritmica per dare ritmo alla gente che sta uscendo, vedi che cantante & co. indugiano e ballano come matti, carichi di quella stessa adrenalina che ti hanno passato.

Esci felice, esci esaltata, come se avessi visto dieci spettacoli eppure uno solo.
Oscar Concerti 2011 (finORA).

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