martedì 15 giugno 2010

telefonia

Malgrado tutto.

Oggi Tizia comincia un po' a mettersi in pari con il lavoro.
Oggi Tizia manda una mail a Ragazzo per lavoro.
Ragazzo le scrive che la chiamerà su Skype. Oddio.

Tizia avrà quindici contatti su Skype, ad essere larghi.
Ma ogni santa volta trova qualcuno in vena di chiacchiera.
Allora Tizia fa quella che dorme, ma i suoi amici non ci cascano più, insistono, insistono, finché lei cede.

Eccola su Skype che chiacchiera amabilmente con il suo amico che abita in cima al cocuzzolo, ed ecco che Ragazzo la chiama sul cellulare. Tizia - che mancanza di dignità! - si strappa via la cuffia dopo un frettoloso "Ciao, ciao, chiamata di lavoro", e ancora vede nella webcam quell'altro che finisce di parlare.

Ragazzo è su un treno di ritorno da un cliente, e di fianco a lui c'è una tizia che parla ad alta voce al telefono: alla richiesta di far zittire la figliola con una gomitata, Ragazzo le fa capire che è un troione (dalla parola cioccolato: milka, mucca, vacca. Ho molta fantasia, si) ed è dunque intoccabile.

In treno si parla poco di lavoro e si dicono molte scemenze, poi interruzione e ripresa un tot dopo - nel frattempo Tizia, che voleva schiacciare un pisolino, si becca anche l'amico che un po' si auto-commisera - e si lavora e nelle pause si scherza ed è divertente, è molto divertente.

Dopo un tot ancora un'altra interruzione, ché ragazzo mica può dedicarsi solo a lei, ma appuntamento rinnovato per domani o dopo. Dopo innumerevoli ore a letto, domani Tizia si fa accompagnare in ufficio per mezza giornata, chissà se resisterà.

Comunque io, che la osservo da tempo, non avevo mai visto Tizia così contenta di stare al telefono. Mah.

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