mercoledì 4 luglio 2007

1006 e padri e figli

Accedo e vedo 1006 visitatori e un po' mi emoziono.
Grazie a tutti gli sconosciuti che si sono messi a leggere le mie cretinate, davvero grazie. Che poi, se non avessi fatto un casino con Shinystat sarebbero di più, ma ad un certo punto ho fatto un puttanaio, etc etc. Ma che minchiata quella per cui uno un blog lo scrive per sè. Come io per altro ho sempre pensato prima di aprire un blog. Invece. Vedere il numero delle persone che accedono o leggere i commenti, è una carezza al proprio ego (ma subito dopo gli tiro due schiaffoni, che se no quello scemo si monta la testa). Solo di una cosa sono tronfia e fiera, inteso non come bestia (anche se un po' bestia sono) ma come orgogliona: posso scrivere (ancora?) il cazzo che voglio, tanto per essere fini, inteso non come l'attuale nemico n.1 di Storace ma come personcina dai modi raffinati, poiché questo stupido blog cresce con una single mother, senza zii, cugini, parenti o amici. Cresce lontano da tutti coloro che conosco personalmente. E a volte è una fatica, ma assai più spesso è una grande liberazione. Così ogni post è sincero, ma sincero-sincero. E se mento, inteso non come parte anatomica del viso ma come 1a persona singolare indicativo presente del verbo "mentire", lo ammetto subito. Oh, sono brava. Un po'. Forse. Chi può dirlo?

Oggi ho sentito il mio amico diventato papà, e diavolo. Quanta acqua è passata sotto i ponti. Mio padre non c'era quando io sono nata causa mio innaturato spirito polemico. Lui era in trasferta, lontano 1000 km, e io ho deciso di polemizzare col ginecologo di mia madre, che giusto alla vigilia della partenza del mio genitore aveva previsto il parto a giusta scadenza. Invece surprais! La bimba pelata dopo 8 mesi di gestazione esce dalla pancia. I padri miei coetanei non possono neppure prendere in considerazione l'idea di non assistere al parto. I nostri padri facevano l'inverso. I padri contemporanei sono spesso più ossessivi delle madri (parliamo di primogeniti, poi la musica cambia e mettono sù i Bee Gees con Saturday Night Fever), i nostri padri cagavano i figli solo il sabato e, se non seguivano Tutto Il Calcio Minuto Per Minuto e La Domenica Sportiva, un po' la domenica. I nostri padri si relazionavano poco con i neonati, i padri contemporanei sanno persino come fargli passare le coliche mettendo un piccolo catetere nel buco del culo. Oh, no, son neonati, e non bisogna dire parolacce, stupidottera. Volevo dire: nel buco del sederino.
Cioè, è tutta un'altra storia.
Mi chiedo se questi neonati cresceranno bene come siamo cresciuti noi, poiché è assodato che siamo cresciuti bene noi che siamo amici-fratelli-sorelle, noi che coi nostri genitori abbiamo avuto poco dialogo e tanti divieti, regolarmente ignorati. Mi chiedo se questo nuovo e dialogante e presenzialista rapporto genitore-figlio possa far crescere dei bambini e dei ragazzi sani, sani di testa. Mi chiedo poi com'è che ho avuto la fortuna di essere una figlia così amata, benché secondogenita, benché rompicoglioni, benché somara.
Ora vado a ragliare dopo che il solito cazzo di blogger mi boccerà la parola ondeggiante. (ma solo a me?!)

5 commenti:

Luca ha detto...

Ma che cazz è 'sta parola ondeggiante?!?!?!?!

Bel post, complimenti!

Pappina ha detto...

t'ho risposto addirittura con un post, no, dico. (se non mi facevi i complimenti col cavolo)

Luca ha detto...

Mi sento lusingato per il post ondeggiante!

Mafalda ha detto...

pappina posso dirti una cosa??? io ti adoro ... sono stesa dal ridere ogni volta che arrivo alla fine di un tuo post...

fantastica!
Baciiiii

Pappina ha detto...

@luca: fatto apposta per te! (affinché non mi prendessi x cerebrolesa)
@mafy: fin quando mi fai i complimenti puoi scrivere tutto quello che vuoi... baciiiiiiii!!!