domenica 13 maggio 2007

possessività

Le relazioni si aprono, si chiudono, si modificano.
Quello che non riesco a modificare, in tutto questo processo, è il senso di possesso verso i miei ex.
E giuro che è un grosso problema.
Ieri con l'ex-moroso abbiamo fatto una gitarella. Visto bei posti, osservato i casi umani (e canini, perchè ex-moroso ha la fissa), chiacchierato tanto, cantato in macchina, mangiato bene, insomma una dozzina di belle ore.

Solo che sono tornata a casa con l'amaro in bocca.
Mi sono chiesta se dipendesse dal fatto che ex-moroso è ex o da altro.
Già immaginavo fosse altro, poi ho fatto un sogno illuminante (che manca poco stamani mi veniva da piangere) e ho avuto la conferma. Mi ha detto di avere incontrato una persona che gli piace, tale Antonella, e sta insieme a lei.
No, no, no.
Ex-moroso, pliiis. Per almeno un anno non raccontarmi di altre donne. Neppure in sogno. Questa zoccola di Antonella ha preso possesso del mio sogno, seppur indirettamente attraverso i racconti di ex-moroso.

Invece la realtà di ieri.
Riceve un sms, e risponde. Mi gira il cazzo. Mi dò della deficiente. Fingo disinteresse. Fino ad un certo punto. "Perchè ora scrivi sempre sms quando a me non ne scrivevi mai?" e lui: "Perchè con te potevo chiamarti".
"Potevo": quale significato?
Opzione 1. Ha un'amante. Cioè ha una relazione con una donna impegnata.
Opzione 2. Essendo io presente, non se la sente di chiamare perchè sa che diventerei isterica.
Finalmente il giramento di cazzo si attenua, passano altre ore.

Siamo in macchina sulla strada del ritorno.
Riceve un altro sms. Risponde. Lungamente.
Il giramento di cazzo si associa ad un certo grado di rabbia e amarezza e frustrazione. Mi ammutolisco. Mi chiede cosa c'è che non va. Rispondo "Niente" ma sa che mento. Non vuole affrontare discussioni, sentirsi le mie ingiuste menate. Ha ragione. Potrebbe anche evitare di mandare sms in mia presenza, speriamo che dalla prox volta in poi lo faccia. Ma non credo.
Sono a letto e gli scrivo io un sms, gli comunico la trappola paranoide in cui casco quando scambia messaggini. E mi sento così vulnerabile.

Io accetto che la nostra relazione amorosa sia finita. Non eravamo più innamorati, quindi va bene, va bene così.
Però non voglio perderlo. Voglio che, come quasi tutti gli altri ex, sia mio amico. È il periodo di transizione da una cosa all'altra che è difficile. Io sono dannatamente possessiva. Sono incoerente. Non accetto la possessività dell'altro ma sono disgraziatamente possessiva. Possono due scambi di messaggi mandarmi talmente in paranoia da rovinarmi una bella giornata trascorsa con un uomo a cui voglio bene? Sì, possono. Ma non devono.
Mi sento stupida, cogliona, imbecille.
Mi sento frustrata.

Mi ricordo dell'ex-fidanzato, quello che mi chiamò Pappina.
Dopo un anno dalla fine della nostra storia, anno in cui avevamo fatto gli amici, una mattina venne a svegliarmi portandomi brioches appena sfornate. Passammo la giornata insieme fino al pomeriggio. Solo alla fine mi disse che aveva appena cominciato a frequentare un'altra ragazza. La presi bene. Per circa 12 ore. Poi lo scatafascio. Pianti su pianti, pesi sul cuore, una vaga forma di anoressia con relativo, eccezionale, miracoloso dimagrimento. Sei mesi avanti così. Poi è parzialmente passata, ma non ho visto la tizia se non dopo almeno almeno due anni. Non sopportavo l'idea di vederlo assieme ad un'altra.
Ora è sua moglie. Ed è una cara persona. Ed è mia amica. E le voglio bene, anche se a lui di più.

Non voglio che risucceda. Anzi, sono sicura che in quei termini non può certo risuccedermi. Voglio smettere di considerare l'ex-moroso come cosa mia. Voglio, voglio, voglio.
"L'erba voglio non esiste neanche nel giardino del re".
Merda.

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