lunedì 31 marzo 2008

è una soddisfazione

Come simpatico regalo di Natale, a mia madre è stata donata una coppia di vermicelli in plastica che, inseriti nell'orecchio, dovrebbero (...ero...ero....ero...) servire a sentirci mejo. Ovvero: a sentirci. Perché prima, ussignùr, dovevamo tutti perdere il fiato ad urlarle, in modo progressivamente minato da istinti omicidi.

Ceno con lei, telegiornale.
"L'onorevole Fini si è recato invece..."
M: "Ah, io Dini non l'ho mai potuto soffrire. Mi è sempre stato così antipatico..."
Io: [sguardo minaccioso, della serie: neanche oggi hai messo quei cazzo di auricolari che ci hanno dissanguato] "MAMMA! Ha detto Fini, non Dini"
M: [sguardo piccato di brutto e pure un po' incazzato] "Ho capito, ci sento per-fet-ta-men-te! E' stata un'associazione di idee, ho sentito Fini e mi è venuto in mente Dini".

E' senza vergogna.
Però una forza.
Non ci sono cazzi.

domenica 30 marzo 2008

incontro con bietolona

[c'è da chiedersi quale delle due si meriti l'appellativo del titolo, ma tant'è]

Mi incontro con una mia ex-collega.
Quando arrivai come consulente in quella società, lei fu la prima a darmi confidenza, a essere gentile, a parlare un po' con me.
Siamo due opposti, o quasi.
Lei mi raccontò di essere andata non ricordo dove con i papa-boys ai tempi di JPII, e io rabbrividivo. Io le raccontai quanto mi sarei voluta fare il collega consulente e lei, probabilmente, rabbrividiva.
Lei mi raccontò che suo papà le impediva, a trent'anni suonati, di uscire di casa con appartamento già comprato e pure sullo stesso pianerottolo della sorella, e io rabbrividivo. Io le raccontai che c'erano giorni che pur di non sopportare le inutili e non interessanti chiacchiere di madre e sorella che, di tanto in tanto, subivo, sarei andata a vivere in una comune anarchica sui monti dell'appennino tosco-emiliano e lei, probabilmente, rabbrividiva.

E' una brava ragazza.
Ma minchia.
Sono anni che si lamenta che il nuovo capo non le riconosce alcun merito, nell'ultimo incontro mi ha fatto tutta la cronistoria delle ultime cose accadute. Che proprio a dirla tutta, io mica ci capisco un cazzo, mi parla di vicende condite con termini inglesi di una branca particolare dell'economia, e io mi sento come se fossi a una conferenza in turco riguardante gli isotopi [ma solo quelli che non si fanno mangiare dagli isogatti], e mentre ascolto, anzi, faccio finta di, penso a come sarebbe bello farsi un pisolino a quest'ora.

Insomma, dimettiti!
Io sarò, anzi, sono una persona non competitva, che del lavoro non le interessa granché, basta che mi dia una pagnotta con cui coltivare anche qualche interesse, ma se solo avessi mai (di nuovo) l'impressione di non essere apprezzata, farei diversamente.
Farei di tutto per farmi apprezzare.

Quando lavoravo per la società dell'ex-collega, il mio capetto mi spedì dall'orco, un dirigente molto burbero. Appena mi vide mi disse: "Lei qua cosa ci fa? E perché non è venuto il suo collega? Ma lei signorina HA IDEA di ciò che fa?", cioé roba che mi sarei messa a piangere implorando pietà per la mia stoltaggine, avessi seguito la scia. Invece no, porca di quella troia! Il fatto di essere donna e bionda e con le tette fa forse di me una cretina? NO! [altre cose lo fanno, semmai]
In un impeto di dignità ferita, risposi con fermezza e sguardo di ghiaccio [sì, mi piace romanzare, e allora?]: "Spero proprio di sì!", e con una salvifica super-mega-botta di culo risolsi il problema che si era venuto a creare. E diventai il suo idolo.
Mi invitava, col divieto di fumo ovunque, a fumare nel suo ufficio tutto a vetri, i suoi sudditi avranno pensato che gli feci, in un'occasione o in un'altra, un pompino. Invece no. Non era il mio tipo, proprio no.

Altrimenti, se non riesci a farti valere, cerchi altro. Che magari non sarà il tuo ideale di lavoro, però ti salvi il fegato dall'erosione.
Invece lei no. Resta lì, reagisce solo quando le cose si mettono malissimo, e si lamenta di continuo con gli altri. Adesso si sono aggiunti pure problemi in famiglia che le mettono ulteriore agitazione, quindi non ho potuto essere dura e spietata come tanto bene so fare, ma dio se avrei voluta scuoterla dall'immobilismo da ambiente lavorativo, tirarle due schiaffi e darle un calcio in culo!!!

Io detesto chi apprezza più l'apparenza che la sostanza, ma detesto ancor di più chi lascia che ciò accada. Dai cicciuzza, tira fuori un po' le palle, o fattele crescere o prendile in prestito.
Ma reagisci, cazzo!

[lo so cosa verrebbe facile pensare: no, non ho la PMS, ancora]

sabato 29 marzo 2008

non è come quando una si taglia i capelli

Perché quando una femmina si taglia i capelli, è perché ha voglia di rinnovarsi. [a parte me medesima, che li taglio per 1.ottimizzare i soldi che sbatto via quando la ricrescita diventa imbarazzante 2.risparmiare quei 10' di tempo necessari per asciugare e acconciare il capello medio-lungo, che se li lavi la mattina è inutile aggiungere altro]

Invece quando una ciddona [sempre me medesima] cambia portatile è per 1.non sentirsi più ripetere: "Che cazzo ci fa il tuo pc tra i maglioni?! Fai come per il telefonino, aspetti che sia vecchio prima di usarlo?" 2.possibile esaurimento nervoso in arrivo causa malfunzionamento pulsanti 3.non avere il rimorso di aver sbattuto via centinaia e centinaia e centinaia e un migliaio di euri per un aggeggio che tieni tra i maglioni, per di più quelli che usi in casa, e far invecchiare stupidamente l'aggeggio mentre panta rei.

E' così che oggi il cagnolino ha lasciato il posto al bardo.
E a me sembra che il cagnolino mi guardi triste.
E che si vendichi nascondendomi dei file essenziali.
Come dargli torto.

[lo so, lo so, uno dovrebbe essere felice per un aggeggio {altrimenti detto laptop} nuovo, e io di solito lo sono. Quando ne aggiungo uno a un altro. Ma non potrei mai fare l'AD, non sono tagliata per mettere gli oggetti in pre-pensionamento, figuriamoci le persone]
[per aggravare la mia tristezza, Ron sta cantando in tv "Non abbiam bisogno di parole"]
[ma Ron che era pelato ora è diventato peggio di Maradona, in biondo, come quantità di capelli]

venerdì 28 marzo 2008

novecentoventi euri e non sentirli

Ordunque si sa che i mezzi di locomozione hanno bisogno di manutenzione. Scarpe -> calzolaio, pattini -> olio spray per le sfere, se no vicino di casa che sa far tutto, bicicletta -> ciclista, motorino -> meccanico truzzo, auto -> meccanico onesto o talvolta ti tocca meccanico della casa madre. Scriviamo pure che quest'ultima è stata la dolorosa scelta che oggi ho dovuto fare. Euri 920 per quattro minchiate. Ma non li ho sentiti. Per nulla. L'assegno era a nome di mia sorella. Attraverso una lunga contrattazione, aveva promesso che mi pagava il tagliando come regalo di Natale (al posto del portatile, che ha una sua lunga storia, e oggi è resuscitato dai maglioni di lana), ma tutto sommato si è presa una discreta inculata, hi hi! Tanto lo so che in parte dovrò risarcirla, però che soddisfazione e quale leggerezza, forse ascolto il nano, quello senza auricolari bianchi, e sposo un multi-mega-milionario.

Ho appena letto un post di una tizia che ha fatto dei percorsi mentali migratori surreali e iperbolici, poi tragicamente messi per iscritto, per dire sostanzialmente che il tizio a cui agogna non se la fila proprio. A questo punto mi sorge spontaneo dire due cose:
  • non c'è bisogno di prenderla alla larga: quel pezzo di cretino per cui sbavicchio non mi si vuole fare, i.e. limonare, pettingare, scopare. Merda. Ma forse sono io troppo cruda. Ora provo a vedere se entro nel forno.
  • ci sarebbe bisogno di prenderla alla larga ma non lo farò, per dire che uno che vedo dove faccio [bestemmia! TIRO DI {e non è coca, ma la divisa s'assomiglia per il colore}] scherma, ieri mi ha chiesto a che ora avessi l'appuntamento dal meccanico. Alle 15.30 in punto si è palesato pure lui, e il meccanico che è un po' bastardo mi dice: " Va questo qua, c'aveva appuntamento un'ora fa". Adesso è palese che malgrado una certa differenza d'età (ma sono io a sembrare molto più giovane, g.g.) [che non sta per "giovani galline", bensì per "giurin giuretta", che non so perché mi fa venire in mente il Guerin Sportivo], il soggetto si è preso una scuffietta. Se mi scopasse, potrei addormentarmi nel mentre, è troppo, troppo noioso. Ho sempre un po' sfiga ultimamente nei pretendenti al trono di ex- moroso.
E perché allora non parlare di ex-moroso? Mi caga zero. Beh, anche io lo cago zero, però da narcisista quale divento con gli ex-morosi, voglio che sia lui a farsi vivo, a darsi da fare, a darmi l'impressione che io gli manchi. Chiedessi la luna! Mi accontento di un'impressione!!! Suvvia.

Ultima precisazione per chi scende dai monti, in senso figurato s'intende [altrimenti avrei inteso Heidi e Fiocco di Neve]: l'imperia è la macchina per fare la sfoglia della pasta, le tagliatelle, i tagliolini e affini, un tempo a manovella. Ora passata (anche?) ad automatizzazione. Tristezza.

mercoledì 26 marzo 2008

asterischi come se piovessero (rane)

Stasera niente nano in testa bensì ascolto del best della Nannini Gianna (asterisco 1), che è per ex-fidanza. Il quale (asterisco 2) mi ha lasciato la grana di caricare la cartina dell'Europa Orientale nel tom tom del suo babbo.
Adesso: io il tom tom non ce l'ho, fino a ex-moroso (asterisco 3) non sapevo neppure bene cosa fosse, figuriamoci se mi riesce facile caricare una cartina con tutti gli annessi e connessi [leggasi: codice d'attivazione]. Ma essendo che una delle mie più spiccate qualità è la caparbietà [altrimenti detta testardaggine dai denigratori], ci ho speso un'ora e mezza, ma porcaputtana alla fine l'ho dominata. Stendiamo un velo pietoso sulle cose che avrei dovuto fare al posto di questa. Grazie.

Il passaporto si è asciugato, ma il suo parrucchiere deve aver capito male, perché gli ha fatto una ridicola permanente solo sulle punte, ma dico io. Domani o anche dopo proverò a stirarlo, al limite mi si carbonizza e amen. Peccato, perché la foto della macchinetta da stazione mi smagrisce. Oppure il solito fotografo da cui vado a fare le fototessera (asterisco 4) mi odia. Beh, una a scelta.

Comunque oggi cielo se mi sono incazzata!!!
Ma per non dover rivivere l'incazzatura, ometterò la ragione, se no poi chi dorme?
Ultimo dato. Oggi SC, anche detta petula petulantis, è stata nuovamente nel nostro ufficio. Mi è sembrato di intravedere negli occhi della mia capa un desiderio mal celato di appendersi un cappio al collo, ma forse era solo un lieve istinto omicida.

*1. è un disco molto bello, e io mai comprato alcunché dalla Gianna.
*2. secondo me è triste. Ma minchia se è chiuso. Non mi direbbe mai nulla. Ma io so ancora leggere dentro i suoi occhi a palla. Forse.
*3. con ex-moroso non ci siamo scambiati gli auguri per pasqua, o meglio, chiesto reciprocamente quanti grammi di cioccolato eravamo riusciti a raccogliere. Stasera gli ho scritto che siamo due stronzi. Ché così ci si perde. È brutto perdere per superficialità una persona a cui vuoi bene.
*4. [...dammi tutto il tuo sapore..., ops, cantascrivevo] l'ultima volta il fotografo, tacciato di avermi CREATO un faccione a luna piena, mi mise in mano una specie di direttiva su come andavano e non andavano fatte le fototessera. Pasesco...

martedì 25 marzo 2008

però così non si fa

Rovesciare due dita d'acqua tra due portatili, congratularsi con te stessa per essere stata così abile da aver beccato il valico, andare con calma a cercare fazzoletti di carta, asciugare il valico per poi accorgersi che l'acqua è tracimata, scoprire che si è infiltrata sotto portatile n.1, portatile n.2, vecchio e devastato telefonino a cui però sei tanto affezionata, passaporto, modem, scatola cd, e però scoprire che se non altro hai risparmiato il tom tom del babbo di ex-fidanza a cui devi caricare la cartina dell'est europa, non che il nano (fiu), non è certo il modo migliore per risvegliarsi dal pisolino pre-cena (insonnia mollami, daaai).

A parte questo, come dice il mio amico del mare, tutto va per il meglio.
Però stasera c'avevo da lavorare e non ho combinato una sega, perdendomi nelle ultime configurazioni del portatile n.2 che andrà in regalo all'amico che non ce l'ha [no comment sui miei bradipeschi tempi, però lo stronzo stasera doveva venire a cena e mi ha paccato a favore del vil denaro! Rimasi male]. Ah, e poi perdendomi in materia di contratti di lavoro, che dire che non c'ho capito un cazzo è essere minimalisti.

Però mi sono arrivate due mail, una da un paio di ex-colleghi che, sebbene una in Irlanda e l'altro in Italia, lavorano sempre per la stessa società, e una da una ex-collega che mentre io cambiavo piccoli dettagli della mia vita, lei cambiava forma e a soli 21 anni sfornava il bamboccio.
Due mail che mi hanno fatto venire nostalgia, ché un tempo si lavorava tutti assieme, e tutte e tre noi femmine sbavavamo per il nostro capo.
Si sa, sono melanconica.

Però ho vinto una pizza, grazie a un tizio che si è finalmente deciso a fare il McDreamy della situazione (beh, in ascensore però si trasforma, con o senza luna piena, in un emulo di Siffredi Rocco, e io la mia amica "vittima" di costui la invidio tanto, ché io in ascensore solo una scopatina-ina una volta, ma niente più, sic).

domenica 23 marzo 2008

pasqua

Ho tanto cioccolato, tra ovoni e ovetti, che so che si comincerà a sciogliere prima che io abbia il tempo di finirlo. Con tutto che sono un buco nero per ogni pezzo di cioccolato che gravita attorno a meno di 100 metri dalla mia boccuccia. Ma non è questo il punto.

Oggi a tavola c'erano due ospiti, e uno dei due non parlava italiano né inglese né francese né spagnolo (che qui siamo multilingue ma limitati), e quindi vedevo il suo viso perso in attesa della traduzione. E mi sono ricordata di me, i primi incontri sociali negli stati uniti, dove capivo poco, per non dire una minchia. E nessuno mi traduceva. E se poi ero stanca la mia facoltà di comprendonio risultava uguale a 0. Ma non è questo il punto.

C'era quest'uomo che avrebbe passato la Pasqua da solo. Amico di un'amica. E mia madre col cazzo che voleva invitarlo, ma l'amica sì. Quindi è partita tutta una mia tiritera sul fatto che proprio a pasqua dava una bella dimostrazione sui valori dell'accoglienza insegnati da Gesù. Che era una finta-cattolica come tutte le sue amiche beghine. Che neanche fosse stato uno appena uscito di galera per sterminio della famiglia che l'ospitava a pranzo o altro. Lei sbuffava, nella maniera più irritante possibile. Ma io sapevo che le tagliuzzavo il tallone d'achille. Questo è il punto.

Tre ore dopo.
"Manda un messaggio a L, dille di portarlo, tu mi metti in crisi con questi valori cristiani! E poi ho pure seguito la via crucis!"
Mi manca solo l'ultimo passaggio, cioè farle capire che io, atea, pecora black di famiglia, ho valori "cristiani" più forti dei suoi. Ma rischio le pappine [non quelle con cui cibarsi, neppure tante mie replicanti].

sabato 22 marzo 2008

per fortuna che ho un sacchetto pieno di cioccolatini lindt e nel caso un coniglietto e nel caso-caso un super-uovo

  1. pressione sotto i tacchi. Dopo pranzo mi stendo, prima che sia lei a stendere me
  2. sento mia zia, che ha superato gli 80 da un po'. Non sente una sega e urlo stile megafono umano. Si lamenta che oramai un cià più voglia d'uscì di hasa, salvo poi dirmi il minuto successivo che la mattina, non appena la vede uscire dalla camera, il figlio tardivo di mia cugina, che ha 14 mesi [il figlio, non mia cugina], si mette il berretto in testa perché esige che nonna lo porti a comprà la ciaccia (mica scemo il pargolo)
  3. vado da mammina che sta facendo la pasta per le lasagne: si lamenta che le è venuta una merda (non in questi termini). Effettivamente non è sottile come al solito e poi mi sembra un po' secca. Prima dà la colpa all'Imperia a manovella che ha compiuto 45 anni, poi a sé che non è più buona a nulla, poi si allarga dicendo che non è mai contenta, che non le va bene niente, che è irritabile, che è tutta colpa della vecchiaia. Groan. Le dico di smettere di dire stronzate (non in questi termini), per una pasta venuta solo un po' più spessa. Minaccia di non fare più la pasta a mano. M'incazzo (bonariamente), che va bene tutto però ci sono dei limiti
  4. mia sorella si isterizza che il pc non si connette a internet. Ha la fronte aggrottatissima. Come sempre. Per forza ha molte più rughe di me. Basta solo la mia presenza che 'sto cazzo di pc si connette
  5. mangio almeno 12 cioccolatini. Il cubetto all'earl grey fa veramente cagare. Che peccato. Ce ne sono tanti nel sacchetto...

Diecimila grazie

venerdì 21 marzo 2008

la domanda

A colloquio col mio amico A, che frequento pochissimo, anche se ci inrociamo spesso.
Il quale ri-frequenta dalla scorsa estate una sua collega, che ha già dato prova di essere una gran zoccola (credo per insicurezza). È il secondo tentativo, al primo lui aveva mollato il colpo perché non voleva impegnarsi.

io: "E con S come va?"
A: "Mah, bene, mi sembra. Siamo stati via un weekend insieme, lo sai?!" (dopo SETTE mesi di frequentazione)
io: "Ma A, luce dei miei occhi [ha degli occhi che ti fanno perder via, e un sorriso largo e che ti mette in pace col mondo], sei innamorato?"
A: "..........................." [guarda per aria, poi saluta un conoscente tentando successivamente di deviare la conversazione]
io: "A, mica mi gabbi. Sei innamorato?"
A: "E tu dimmi cosa vuol dire, per te, essere innamorato"
[oh, merda]
io: "..........................."
A: "Se mi chiedi se ogni volta che la vedo mi batte forte il cuore, mi emoziono di brutto, mi si pezza l'ascella, allora la risposta è no. Ma è questo l'innamoramento, dopo i 30 anni?"

[deviazione obbligata sul nano: on air "Luna" di Gianni Togni, a un certo punto dice "evviva il buon vino", che ad un ascolto distratto mi è sembrato "evviva il pompino", ma quanto so' scema?! hi hi!]

"Boh, no, forse non è necessariamente questo. Ma è l'idea che hai, magari tenuta nascosta quanto più possibile, di condividere un futuro insieme"
"...no, allora non sono innamorato, è ancora presto. Però non ci nascondiamo più, tutti i colleghi ne sono a conoscenza, non basta?"

Ride. Io vado in brodo di giuggiole come al solito.
E se ne va, scompigliandomi il capello da crucca.

giovedì 20 marzo 2008

non sono stata io!

La mia capa dice seria che noi gli uomini li facciamo scappare dall'ufficio.
La mia capa non dice che si tratta di casi umani.

Descrizione dell'episodio.

In ufficio io, il collega cicciottone D, una collaboratrice di un altro ufficio, insopportabile. Tappa un po' i buchi. Però. Martello. È un martello. Ti straccia i coglioni per ogni possibile cagata.
Figurati quando lavora su roba di cui non sa niente, ma che con un po' d'intuito si potrebbe anche capire. Poi sa usare talmente bene il pc che aveva aperto una barra alta 4 dita sul desktop e nessuno ha capito come cazzo abbia fatto.

E dunque, nel momento in cui rientro in ufficio, straccia-coglioni [da qui in poi amichevolmente chiamata SC] sta per l'appunto chiedendo a D di aiutarla a chiudere quella cazzo di barra che le occupa un quarto di schermo. [probabilmente è la 45ma volta che glielo chiede] Altre 5 e io, esausta, cedo, mi avvicino e l'aiuto.
Lei inizia a dire che io sì che sono brava, che D non era capace, che è un brocco col pc, e altre simili amenità, tutto in tono canzonatorio, stile Asilo Mariuccia.

Passa un minuto. Rientra la segretaria, e D dice, con fare solenne: "Me ne vado a casa, mi sono rotto i coglioni". Serissimo. "Ma dai D, si scherzava" dico io. Mi polverizza con uno sguardo. La segretaria prova a convincerlo a restare, niente. Arriva la capa che lo incrocia sulla porta, ci guarda interrogativa e noi altre la guardiamo con altrettanta aria interrogativa, e prova a rincorrerlo. Niente.

La capa rientra e sentenzia quanto detto sopra.
Poi si comincia la femminile analisi delle colpe e, ma guarda il caso però!, la prima a esserne tirata in mezzo sono io per una risposta data al collega un'ora prima. Cercava aiuto per un lavoro, di cui io ero l'unica a non saperne un cazzo, guardando me ma cercando di far capire alle altre 4 persone presenti in ufficio il suo stato di bisogno. Io l'ho guardato e ridendo gli ho detto: "E proprio a me ti rivolgi?!", e secondo capa e segretaria questo lo aveva indispettito. Secondo me no, ma comunque.

"Ma no, perché lo sai, che D è permaloso", Ma no, perché lo sai, che D aiuta tutti e aspetta aiuto dagli altri", "Ma no, perché lo sai, che D s'incazza subito", e via così.
Di certo non potevo dire che SC aveva esagerato nel trituramento degli zebedei, essendo ella presente.

Però poi la sera, mumble mumble, sono lì che ci penso e mi chiedo: "Ma avrò ragione?". Tutti i neuroni fanno la ola e rispondono in coro: "Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!" ma non mi basta. E scrivo.

Ciao cucù,
è tutto il giorno che mi chiedo se sono stata io oppure è stata SC o una commistione delle due a farti scappare coi coglioni frantumati.
È tutto il giorno che mi rispondo che è di sicuro colpa di SC che scassa er cazzo ogni 2 minuti. Sono ottimista, si sa.
Un bacino, e scusa se ti ho irritato. Nel remoto caso però urlami dietro, ma non te ne
andare via così. Ci siamo rimaste tutte male.

Risponde:

Ciao stronzina,
arrivo adesso e chi trovo nella posta?!
Non avevo nulla con te, anzi [mi ama anche lui, in segretissimo però, cioè l'ho notato solo io], solo che SC fa dei gran casini ed è pure petulante ed insistente in un modo che mi fa girare.
Un po' anche la segretaria che la manda dentro in archivi importanti senza nemmeno controllarla... Poi rompono che non funziona niente.
Buona notte.

E fiuuuu, non è stata colpa mia.
Epperò, santocielo, sei un uomo, che di certo non risparmia urlate (ne bestemmie), fanne una anche a SC! Anzi, saremmo tutte felici!!! Se ti irrita faglielo sapere. Non che te ne vai così, quando non riesci a fermare il giramento di coglioni. Non hai 11 anni, gesù.

[E pensare che la mattinata si era aperta benissimo, con commenti tra sole donne di ogni genere su un tizio che col pisello eretto suona una tastiera di stoffa che gli è davanti (io la meritevole spedizioniera dell'allegato)]

P.S. Oggi OA è sceso a cercarmi perché non salivo in palestra. No, cioè, è troppo amore. Anche perché quella stronza della mia istruttrice gli ha commentato, mentre non c'ero: "Ma che cazzo di capelli ci aveva (me) domenica?!?" e lui, ma serio di brutto: "No, beh, secondo me invece sta proprio bene...", yuhuhuuuuuuuuuuuu, e tié istruttrice!!!

mercoledì 19 marzo 2008

no, stasera no

Siccome anche ieri sera tra puttanate in cui è facile mi perda, sono andata a letto troppo tardi, stasera no, non scrivo. Beh, quasi.

Esprimo il mio rammarico perché George Clooney non tornerà a ER (ma magari mente) e perché non so inquadrare gli anni '90. Giusto ora mi è venuto in mente Mani Pulite. Ma non li so inquadrare in prospettiva. Che brutto. Cos'è, mi son distratta così tanto?

lunedì 17 marzo 2008

you've got a friend

No, niente nano stasera, c'è X factor e sto ascoltando la sopraddetta canzone, in una orrenda versione eseguita da una tipa con una grandissima voce. Purtroppo ne conosco l'originale e la versione di James Taylor, e no, non mi piace tanto.
Ma la canzone cade a fagiuolo.

[ho dovuto fare una fotocopia con la mia stampantona che funge da raccogli-minchiate. Ci ho messo mezz'ora a liberare il coperchio. Cazzo, c'è di nuovo casino]

Stasera ore 7.50 mi ha svegliato dal mio riposino pre-cena (non è che proprio l'insonnia sia passata-passata) l'ex-fidanza, che doveva prendersi un programma e un paio di filmati.
Solo con lui posso mangiare tre cioccolatini super-iper-calorici prima di mettermi a cena (e comunque mangiare il mio wurstel e patata, e non è una metafora sessuale di alcun genere).
Solo con lui posso ridere del pirlotto dell'ipod, che ha usato lui come corriere, e gli ha detto: "Se te lo tira dietro, tienitelo", e ex-fidanza, che mica è scemo, prima di portarmelo, mi ha detto che aveva una cosa per me da parte del pirlotto. Ché se poi gliel'avessi tirato dietro si sarebbe magari rotto, eh! Gli è andata male.
Solo in lui posso trovare un porto sicuro. Per tutto.

Cioè.
È molto, molto, molto bello avere degli amici a cui potersi affidare nei momenti di tempesta.
Cioè.
Sono fortunata.

P.s. Sono solo le 23.40, non è escluso che possa essere a letto ad orario umano.

domenica 16 marzo 2008

fischietto

E io pensavo di stramaledire nessuno in particolare quando stamattina ha suonato la sveglia.
Peggio.
Ho cominciato a fare allenamento verso la mezzanotte di ieri, Sì, ve beh, lo ammetto, a letto presto ci sono andata (più o meno) ma voglia di dormire saltami addosso. O OA, insomma uno dei due.
Quindi ho visto ER, che ok, non è più quello della season one, che ok, è un po' banalotto, che ok, sono sempre un po' le stesse cose trite e ritrite.
MA.
Anche la Nutella, per dire. Eppure mangiarla su una fetta di pane in cassetta credo sia stato il momento più alto di tutta la giornata (che ok, non è poi stata 'sta gran giornata).

Quindi se erano dodici gli anni in cui avevo seguito ER, non ho trovato un motivo valido per non seguirlo anche il tredicesimo. Che poi mi hanno sempre inculcato che 13 porta bene, ma mica tanto. Insomma venerdì c'erano gli ultimi episodi (e io non lo sapevo che erano gli ultimi). Di solito sono due e invece stavolta erano tre a fila (e io non lo sapevo che erano tre, e il mio registratore non ha avuto sufficiente spirito d'intraprendenza per informarsi e auto-configurarsi).

Tra il penultimo e l'ultimo episodio succede di tutto.
Io attendevo la fine dell'episodio sperando non arrivasse mai, e infatti non è mai arrivata, perché la registrazione si è interrotta e io sono rimasta lì come una gina (come diceva una mia collega ogni 75 secondi max).
E allora ho capito, che porcaputtanaeva, stavo vedendo il terzo episodio di fila ed ero spacciata, ché il registratore aveva fatto il suo stupido dovere di registrare per due ore.

Così ho ripiegato su Dr House, ma avevo il broncio.

Questa mi sembrava una premessa importante (e anche questo la dice lunga sulla giornata).
Cose rilevanti successe nell'appunto giornata:
  1. ho giocato con un campioncino, avrà 18 anni, ovviamente battuta 5-0 (come tutti i miei amici del "circolo della scherma ma facciamo in fretta che devo andare a fumare/mangiare/telefonare" {basta che finisca in "are"})
  2. ho perso TUTTI gli incontri
  3. TUTTI gli incontri si giocavano ai 5 punti e io sono una fondista
  4. OA mi è venuto a prendere e mi ha riportato a casa, ed era tutto felice, e se osa dire che rompo i coglioni perché parlo troppo glieli strappo, perché lui ha parlato quanto o più di me
  5. ha proprio due begli occhi
  6. poco ci mancava che lasciando casa mia, mi investisse la belva piccola, la quale gli ha attraversato la strada davanti 345 volte
  7. la mia istruttrice mi ha cazziato un paio di volte, ovviamente senza alcun valido motivo
  8. cazzeggiare in inglese u.s.a. si dice "to dick around"
  9. alla mia istruttrice, quando col navigatore in macchina, causa chiacchiera, abbiamo mancato al ritorno l'ingresso dell'autostrada, ho fatto credere che noi avevamo preso una scorciatoia, mentre loro erano stati un po' fessi e avevano seguito le indicazioni (hi hi hi!)
  10. ho dormito un'ora e mezza nel tardo pomeriggio con l'idea: poi mi sveglio e guardo ER (a mo'? Zi). Solo che affinché le onde non interferissero col mio sonno, avevo spento il modem wireless, ordunque mi sono svegliata e subito incazzata
  11. ho parlato molto di più con quelle brave che fanno scherma proprio seria, ché l'altra volta ci avevano guardato storti a tutti
  12. il mio alto spirito di socializzazione non mi ha permesso però di fare conversazione anche col campioncino 18enne, che era proprio un cuzzolino così carino che piacerebbe di sicuro a chi so io. Avevo trovato anche l'argomento comune, ma poi ho pensato che OA avrebbe pianto assai
  13. i miei capelli oggi erano molto peggio dello scopetto di un cesso
  14. OA mi ha detto: "Ma invece stai bene", provocandomi un mini-orgasmo (oggettivamente: no. Veramente. Sembro uscita dalla centrifuga)
  15. e con ciò ho dedotto che se non è un uomo innamorato [di me, n.d.b.] a parlare così, chi altri? (si, ok, lo so: politico, spergiuro, mentitore, commerciante di costumi da donna, commerciante di abiti da donna, commerciante in genere, avvocato, commercialista, assicuratore, bancario, etc. etc.)

sabato 15 marzo 2008

adelante adelante, c'è un uomo al volante

All'ora delle galline, visto che stasera il pollaio chiude presto causa alzataccia prossima ventura [non Simona], eccomi qui a scrivere le mie solite tre cazzate.
  1. domani l'uomo al volante sarà OA, speriamo non arrivi in anticipo se no sarà la fine di un ammore
  2. è un quarto d'ora che cerco di reinstallare un portatile, e la scritta "Premere un tasto per avviare da CD-ROM..." so io dove la infilerei
  3. per lo spam pubblicitario del 5 per 1000 mi sono arrivate tantissime mail da gente che non sentivo da tanto. Un mio ex-collega ha avuto un bimbo. (Nino cammina che sembra un uomo, con le scarpette di gomma dura, dodici anni e il cuore pieno di paura... ops) E io mi ricordo quando, solo qualche anno fa, cinguattammo assieme (id est: praticamente in una strada centralissima mi ficcò - letteralmente - la lingua in bocca e in 7 nani-secondi mi trovai le sue mani avvinghiate alle mie tette, un portento! Ma diavolo, la vita corre. Talvolta un po' troppo in fretta
  4. (lui ti offre la sua ultima carta, il suo ultimo prezioso tentativo di stupire, "È quattro giorni che ti amo, ti prego non andare via..." ri-ops) Ho appena fatto volare per terra l'alimentatore del pc che stavo reinstallando, per risposta il pc ha spento la lucetta dell'alimentazione, oh, se mi dice male...
  5. prima è sceso il vicino di casa per riprendersi il caffé decaffeinato che gli avevo ciulato. Ci siamo messi a parlare di valori catastali. È passato (lo giuro sulle belve!) da 60.000 lire a 600.000 euri per il garage. Mi stavo veramente spazientendo. Tirava numeri a caso. Il fatto che occupi come volontario il suo tempo (la ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e seven-up... ri-ri-ops) in un CAF non mi rasserena affatto.
  6. quando chiama mia sorella sul telefono fisso, sono bastardamente felice di non doverle parlare quando la chiamata mi sfugge: tanto fa mille domande e non ascolta una sola risposta
  7. 'sto cazzo di trendy dwarfy ipod mi sta rallentando di brutto l'attività cerebrale, che già di suo è un po' pigra di natura
  8. ho sentito per telefono un conoscente, figlio di una mia collega, che mi ha attaccato 40' di bottone. Beh, aveva le sue ragioni. Solo che io mi stavo apprestando per andare a fumare una sigaretta, e per 40' ho visto sigarette volteggiare e ridere intorno a me
  9. alle 21.59 ho deciso che questo è l'ultimo punto. Agh! Le sei! Ma porcaputtana, mi faccio sempre prendere dall'entusiasmo per poi pentirmi per giorni e giorni e ancora giorni. Sciocca. Adesso mi cospargo di sale.

giovedì 13 marzo 2008

oh baby baby it's a wild world

(si, ho il nano nelle orecchie)

Ho indirettamente assistito a un attacco di panico.
Ero in macchina con una persona che mi stava dando un passaggio, ce la stavamo allegramente chiacchierando, quando lo chiama sua figlia. Il respiro affannoso, le urla, il pianto erano così forti che oltrepassavano l'auricolare bluetooth e arrivavano fino a me.
E dire che loro due ci sono abituati.
Eppure per lei sembrava la primissima crisi.
Che brutto.

Per contro, che bello.
Ho ricominciato a vincere a scherma. Dopo il primo incontro il mio avversario ha voluto la rivincita.
Sul 10 a 4 per lui mi dice: "I punti di distacco iniziano a essere tantini..." e ride.
Stoccata rapiderrima sulla sua maschera (una cosa fastidiosissima), e gli rispondo: "Ora sono già meno", in tono di sufficienza.
[mi piaccio molto quando faccio o dico qualcosa di epico. Inzomma, epico de noantri]
L'ho rimontato e ho vinto 16 a 15.

Porcaputtana, domenica devo svegliarmi alle 6 per un altro semi-torneo di scherma, da allenamento. Mi viene già malissimo. Farò finta di andare a sciare, mi metterò anche il piumino e il cappello con le orecchie. Ci fossero pure 28 gradi, come oggi al sole.
Che meraviglia.
Primavera io ti amo.
[altro che OA, che oggi per altro mancava]

Qualche sera fa ho pianto durante l'esecuzione di una canzone per pianoforte, meravigliosa, senza testo. Ho chiesto a ex-moroso, che era con me, se era normale, mi ha detto che a lui succede in continuazione.
Ah, alllora, beh, tutto tranquillo.
[no, niente sesso, se no lo avrei immediatamente scritto, orgogliona! Però mi ha chiamato "amore" e mi sono sentita molto dentro un film di Moccia, brrr. Capito tutto: ha una e ha avuto un lapsus freudiano. Merda! La prossima volta gli uscirò una tetta - ovvero: la prova del 9]

il nano per fare pace può funzionare?

Un ex-amico mi ha fatto avere dall'estero, dove vive, tramite una comune conoscenza, l'ipod nano, cioè quella roba fighissima ancor più figa di quella che mi portò al rincoglionimento un po' di settimane fa, mentre inserivo canzoni, per l'amica della sorella. Ché io non sono per le cose trendy.
Non ero. Ora sono trendy. E oggettivamente rincoglionita.

L'ex-amico, per cui tante lacrime versai per una grave scorrettezza, mi ha messo dentro canzoni dei nostri venti anni, intesi proprio come venti precisi [ok, non farò la solita precisazione che non si tratta di alisei ma di numero cardinale, senza però il vestito rosso porpora]. Ci mettemmo insieme. La mia prima storia seria.
Durò 9 mesi. Come l'attesa per un bimbo. Come l'attesa per la mia prima macchina, dopo l'ordinazione in concessionaria. Poi mi lasciò e soffrii come un cane. Poi arrivò ex-fidanza e si portò via la mia sofferenza. Un debole per lui, però, rimase sempre.

Si laureò anzitempo, poi iniziò a viaggiare per lavoro.
Quand'era in bei posti io e A e altri all'uopo lo raggiungevamo.
Era sempre una tale festa rivederci. Tante risate. Tante albe che ancora eravamo lì, ovunque fosse lì, a parlare.

Poi A morì all'improvviso, inferendoci una ferita inguaribile, indelebilmente presente sulle nostre scorze.
Noi tre eravamo amici amici amici, tre volte amici, con qualche tentennamento un po' qui un po' lì, ma eravamo essenziali l'uno all'altro. Però l'equlibrio cambiò, l'ex-amico si allontanò da tutti gli altri amici, ma da me no. O non così.
Magari ci sentivamo più raramente, ma parlavamo ore.
Poi partì per una destinazione lontanissima, quasi irraggiungibile.
Promise una visita di saluto prima della partenza, che non vi fu mai.

Io ero fragile come una foglia d'autunno in quel periodo, lui lo sapeva, fu come se mi calpestasse facendomi in mille pezzi.

Ora questo stronzo mi manda quest'oggetto trendy e figo, che farei volare giù dalla finestra, non fosse che quest'oggetto ha un'anima. In 688 canzoni ex-amico, che ha cercato in tanti modi di riallacciare i contatti, ha racchiuso la sua anima. Si può racchiudere la propria anima in 688 canzoni? Oh, si. Forse anche in molte meno. Si può fare un'altra scorrettezza così?

Sono qui che scrivo e piango, e anche penso che le mie lacrime contengono acido muriatico tanto mi fanno bruciare gli occhi.
In un colpo solo rivedo venti anni di stretta amicizia, rivedo lui che corre verso il mare con le pinne e noi altri che lo prendiamo in giro, il suo sguardo posato sul mio viso quando la mattina apro gli occhi, i nostri balli alticci scomposti, il nostro modo, mio suo e di A, di vedere i film facendo andare la cassetta indietro e avanti 50 volte quando una scena ci piaceva. E milioni, miliardi, fantastiliardi di altre cose.

Talvolta la mia vita si fa un po' difficile.
on air: "No woman no cry". L'ho detto che è uno stronzo.

lunedì 10 marzo 2008

post breve et effimero

  1. Domani rivedo un parrucchiere: sarò una figa straordinaria o uno scopettino da cesso all'uscita? [me la gioco 50-50]
  2. Oggi ho mangiato due tra i cioccolatini più ipercalorici del mondo, con dentro il burro di noccioline e le noccioline tritate. Ingrassata 12 kg, per effetto più che altro psicosomatico
  3. Dovevo studiare i fogli CSS invece ho fatto spam elettronico per il 5 per mille dell'associazione di cui sono mulo volontario (e polemizzato col babbo di un mio ex amico, che ha rotto i coglioni perché Prodi ha messo un limite a 250 milioni di euri. Però ha aperto un fondo per le persone non autosufficienti da 100 milioni, la Turco ha fatto ottime cose nel suo campo. Insomma, nessuno è contento del limite di spesa, ma almeno c'è stato un ritorno. Senza scordare che tra le onlus ci sono anche "Club del Golf dei Giovani Pariolini disagiati che causa permanenza a Ponza per mesi 3 non hanno soldi per la Tessera del Golf Club". Non è da scordare)
  4. Il 61% degli italiani ha firmato per il 5 per 1000, il 20% in più di coloro che firmano per l'8 per 1000 [salgo in cattedra. TONF! Caduta]
  5. Con un orecchia ascolto X Factor. Mi sa che mi piace. [le lapidazioni non sono gradite]

domenica 9 marzo 2008

ora ho caldissimo

Oggi, com'è naturale, non potevo fare nulla di inutile che portasse il mio naso fuori casa, altresì in casa non potevo far nulla di utile, in quanto ufficialmente "malata".
Certo avrei potuto fare dell'utile fuori casa, ma che cazzo di sabato sarebbe stato?
E dunque ho optato per l'inutile in casa.

Fase 1: lettura lettere che tieni sulla scrivania ben nascoste per paura che, quando le liberi, ti mordano al collo. Aprirle potrebbe essere un'attività utile, certo.
Però aprirle, leggerle, non capirci una minchia (si parla di CUD e ok, ma il RED io credevo fosse solo il nome di uno dei quattro Pooh, o al limite-limite un colore), riporle non è tanto utile. Fatto sta che devo assolutamente informarmi su 'ste robe, altrimenti una domenica a pranzo mia madre mi sgozza dal di dentro - perché è diabolica - con un involtino ripieno di lametta da barba.

Fase 2: apertura casella gmail, la 64a, per il gruppo scherma dove ho buttato dentro (grazie misogino S, soprattutto per non esserti fatto pagare l'informazione) tutti i filmati e le foto della scherma. Per tutta risposta OA mi ha smssato: ¨[...] per essere una donna sei intelligente :-) :-)", che detto l'8 marzo, che per me è una data come il 25 dicembre o il 1 gennaio, cioè a parte la storia associata non mi dice nulla, però dai, agli altri dovrebbe pur dire qualcosa, ha prodotto in me la risposta che giovedì il fioretto glielo infilo in un pertugio. Magari gli piace! A chi non piacerebbe avere la punta diun fioretto in un occhio, d'altronde?

Fase 3: tentativo di far diventare ciccioni i collegamenti ipertestuali in una pagina web. Ho provato per tre ore con FP (che tanto lo sai, non fa mai quello che vuoi tu, testona), poi ho forse trovato il modo con un tag html (di cui, mi pare evidente, non so un bene (et) amato cazzo), ma siccome oramai sarebbe stata una cosa utile, ho deciso di non provare più.

E per fare qualcosa di inutile ho allordunque scritto questo post.
[nel caso deceda nel sonno liquefatta e poi lunedì non vi siano più tracce fresche di me]

P.S. del manuale d'istruzioni per the big boss manco la più vaga intenzione mi sfiorò.
P.P.S. l'idea di infilarmi sotto il piumone mi angoscia, quella di cambiarlo a favore delle coperte più leggere, peggio.

sabato 8 marzo 2008

friday night fever

E oggi fa caldo, e oggi fa freddissimo, e oggi fa caldissimo ma in 6 ore la temperatura precipita di SEDICI gradi, e porcaputtana! Eccomi qui con la febbre che naturalmente non mi provo, altrimenti:
  1. scopro che ho la febbre altissima e mi spavento
  2. scopro che non ho la febbre e mi spavento, perché me la sento di brutto
  3. svengo per la febbre durante le tre ore di ricerca del termometro.

Quindi oggi ho fatto 2 cose delle 78 previste, quindi niente di nuovo. Quindi.

Ieri un mio super-mega-capo mi ha chiesto come minchia fare a ridurre la dimensione delle foto. Gli ho promesso, inginocchiata e baciandogli l'anello pseudo-cardinalizio, che gli avrei suggerito che programma usare e gli avrei fatto un manualetto d'istruzioni.

Che imbecille! Ecco rovinato il weekend dall'ansia. Perché io già lo so: doivessi stare chiusa in casa due giorni, è ovvio che non partorirò il manuale. O al limite tra le ore 2 e le ore 5 am di lunedì mattina.

Ieri, per passare di palo (...sì, sto ovulando) in frasca, la nostra istruttrice ci ha detto: "Let's go all together again to meet other fencing guys!" e poi, sussurrandolo, ha aggiunto "...una domenica mattina...", ma io ho l'odorato fin troppo fino, mentre di solito son dura d'orecchie (deja-vu) ma queste cose non mi sfuggono mai. Quindi ho urlato: "DOMEEEENICAAAAA???", condendo il giorno festivo con inneggiamenti all'impiccagione al canestro di basket della nostra istruttrice e improperi vaghi. Invece gli altri tutti calmi.

Devo farmene una ragione, sono io la bestia rara che si sveglia nel pomeriggio, metabolicamente parlando.

Mia madre mi guarda in un video girato per delle ragioni che non ho voglia di spiegare (ma è stato proiettato dinanzi a 150 persone, se lo sapevo mi sarei almeno rifatta i bayalages) e non mi riconosce. Ok che lo schermo del pc è 15" e non 32" come quello della tivvù, è vero che la voce è un po' alterata, ma minchia! Non solo non mi riconosce, mi dice pure: "Sai, sarà perché in video sembri molto più vecchia...", ispirandomi così l'idea di inghiottirmi una boccetta di diazepan, stavolta però con anche la scatola di cartone e il bugiardino.

È un post lievemente sconclusionato, anche se a me fila tutto perfettamente, tuttavia pregasi considerare stato febbrile acuto (come quello che solo Albano sa fare). Mi sa che ancora l'effetto SanRemo non è passato. Ah, ho visto Tricarico dalla Bignardi (grazie pseudo!) e secondo me un po' ci fa, ma rigetto l'idea (e per la serata spero solo essa), ché la purezza esiste ancora.

giovedì 6 marzo 2008

solo 5 minuti

Come cantavano i boccolosi Europe: it's the final countdown, che domani è venerdì e ho la sveglia presta.
  1. OA oggi ha detto che lui arriva prima per chiacchierare di più con me: tutto scherzando, ma la tachicardia mi è passata dopo 4,5 minuti
  2. il maestro di scherma, tutto serio, dice: "...perché se lui non viene non importa...", e io, che proprio non ce l'ho fatta, ho fatto un piccolo commentino, tipo "beh, questa frase lascia adito a molteplici interpretazioni e poi è sempre questione di punti di vista", che tutti gli altri miei compagni coglionazzi, che avevano pensato a porcate simili ma non sono così cialtroni come me, sono passati dal ghigno allo scoppio di risa, mentre un fulmine partiva dagli occhi dell'istruttore e si abbatteva sulla sottoscritta. Che però ha lo scudo spaziale
  3. scudo spaziale tanto forte che deve aver colpito in pieno un mio compagno, che poco dopo si è fatto male facendo un volazzo (però meglio lui di me)
  4. e porca troia, son già 10' trascorsi! Una persona inaffidabile, oltre che cialtrona
  5. [te l'avevo detto che in Quaresima passavamo al fioretto]
  6. 14', alla fine.

mercoledì 5 marzo 2008

ma che freddo fa(ceva)

Tranquilli!
Stamattina ho rimesso il piumone sul letto, quindi stasera la temperatura sarà mite.
In compenso la notte scorsa son gelata.

Pomeriggio di ieri.
Mi incontro con dei colleghi in un posto per una specie di convegno.
Ci sono 20 gradi e io mi sento ridicola con il maglione di lana e la giacca pesante. Siamo lì che ancora ce la chiacchieriamo quando decidiamo di andare a prendere un caffè. Per arrivare alle macchinette un balcone lunghissino, che nella parte centrale ha solo grate di metallo.

Praticamente mi sono sentita una Lamborghini testata nella galleria del vento.
Ci siamo sentiti.
Ché ancora la nuvoletta soffiante vento di Fantozzi non ce l'ho.

Per tornare a casa ho attraversato un mezzo tornado-tempesta che ha generosamente distribuito:
  • chicchi di grandine
  • pioggia mista neve
  • scudisciate di pioggia.

Questo per qualche km, durati ore 2 per le suddette cause metereologiche. A casa mia tutto eccellentemente asciutto.

Perché ci ha pensato dopo, quando sono uscita per cena. Ma porc'immondo!!!

Ah, non vorrei essere pedante ["Pedante tu?! Ma nooooooooooooo!!!"], ma in questi giorni mi è toccato rivedere OA. Non ci sono cazzi, siorri e siorre, cinguetta fastidiosamente (per gli altri miei fans, forse per la sua fidanzata, non certo per me!) con la sottoscritta.

Insomma, io cerco di tenerlo a bada, ma è di una tale insistenza!

[credibilissima]

martedì 4 marzo 2008

silenzi

Il titolo non c'entra una beata minchia con ciò che andrò di corsa a scrivere, che ho da dormire.
Ma di cosa andrò di corsa a scrivere?
  1. innanzitutto di una coincidenza. Dopo l'accadimento con l'amica che non vedevo da anni, scopro che due amiche risalenti ai tempi delle elementari, furono tenute ferme e le vennero messe le mani nelle mutande dal clan di un cortile capeggiato da un altro nostro compagno. A SETTE ANNI. Tutti. Una delle due mi ha detto che ricorda la giornata con precisione, la sua rabbia di allora e la sua vergogna. Oggi rimane solo la rabbia. Non ne ha parlato per anni e anni.
  2. ho un profumo buonissimo. Tuttavia OA non mi è zompato addosso quando ci siamo trovati nello stesso abitacolo. Non capisco. Eppure sono anche figa, voglio dire. Misteri dell'antropologia. [potrei chiedere a BB, che non sta esattamente per Brigitte Bardot, oppure a un andrologo, forse più indicato]
  3. sono enne giorni che non leggo MEZZO blog, e incomincio ad avere strane eruzioni cutanee. Mi ero ripromessa che prima dovevo darmi da fare per 'sta cazzo di macchina. Ma io che ho detestato le Golf, pecco d'incoerenza se prendo la Golf ma Variant? Però è lunga come 22,5 piselli di Rocco (in verità non ho la più pallida idea delle sue misure intime, ma così, mi piaceva tirarlo in ballo)
  4. a proposito di piselli, domani mi sarei trovata ex-moroso sotto casa, senza che io fossi in casa, perché aveva capito male la data di un concerto dove si deve andare insieme. Senza di me si sta rincoglionendo. Io stimolavo il suo intelletto, oltre che il suo uccello (bei tempi, bei!) [mi sa che sto ovulando: in un post solo due accenni così mi paiono troppi]
  5. nessuno mi vede per la strada, eppure sono riconoscibile, sant'iddio! Ieri mi è passata accanto la sorella di un caro amico, che mi conosce, che non mi odia, che addirittura mi messaggia, e sono io, la non-fisionomista-cum-laude a dover urlare: "Ooooylaaaalaaaaaaà" [sarà per questo saluto che non mi cagano?]
  6. devo ancora scrivere il post elaborato la scorsa estate. Sono una lippa. [oppure in realtà so in fondo al mio cuore che trattasi di gran cagata ed evito, facendo inconsciamente finta di non avere mai tempo]
  7. ora che ho riletto il punto uno, noto che il titolo, piovuto dall'ultima parola di una canzone che ascoltavo, è preciso per il punto 1. Stralunante il caso. E alla stesura del titolo non sapevo che cosa avrei scritto, se non che avevo da scrivere. Mah.
  8. pubblico e rileggo e correggo. Ma non potre correggere prima? Non so, mi prende sempre male. Così come blogger che mette l'orario di inizio del post. Comunque sono le 0.39. Porcaputtana!!!

domenica 2 marzo 2008

oh ma che delusione

Ma insomma.
Mi hanno vinto due che chi li ha mai visti e che per di più hanno una canzone che mi fa venire il latte alle ginocchia.
Cioè a me. Che non vorrei dire, ma stasera, mentre uscivo dalla pizzeria terrona, mi sono fermata con un'amica sull'uscio del salone del locale dove c'era musica dal vivo [un tempo c'era il karaoke. Solo canzoni fino a Crotone, che già quelle di Napoli erano troppo nordiche].
Cantavano "Più sù" e io non posso esimermi. Mai.
Beh. Inutile dire che me lo sto riguardando dall'inizio.
Ma c'è una cosa buona.
Fino all'anno prossimo me ne scordo.

sabato 1 marzo 2008

finale persa

E come ogni anno, la sera della finale sono costretta a uscire.
567 sabati consecutivi a casa, ma questo no, eh!
Cazzo.

[lo so, è una scemenza, ma intelligenza e scemenza sono perfettamente compatibili. In me]