No, non ho voglia di un moroso, non sono fatta per la vita di coppia, e ciò dovevo capirlo già secoli fa. Non starò qui a ("cercare parole che non trovo, per dirti cose vecchie con il vestito nuovo" - cit.) spiegare il perché o il percome, ma è così.
Quindi le tappe sono due.
- trovare un moroso
- farlo diventare un ex-moroso
ma se ne aggiunge una terza:
- far sì che sia sì esasperato dalla nostra relazione da non volersi impegnare in altra, nuova storia; al contempo che sia felice di vedermi, attratto dalla sottoscritta, disponibile a toccate-e-fughe.
E già è un bel casino.
Punto 1. Trovare un moroso.
Estetica.
Partiamo dai denti, ché io uno con dei denti brutti non lo posso vedere neppure in cartolina. Non chiedo altro se non che abbia un bel viso e un fisico decente, altezza minima richiesta metri 1,70. Che si lavi con regolarità. Che abbia capelli apprezzabili oppure niente capelli (no stoppa in testa).
Carattere.
Gioviale, simpatico, ironico, entusiasta. Non mi interessa essere sempre la motrice del treno, l'importante è ridere, sorridere, quanto più possibile. Sarcasmo: un po', ma non tanto. Il sarcasmo lo abbino alle persone che dentro sono amare. E io voglio una pallina di Lindor rossa.
Intelligenza.
Partiamo dal fatto che io credo nei test d'intelligenza. Quindi quando ho fatto il test logico-matematico a ex-moroso e lui è risultato essere poco meno intelligente di me, ho pensato: "ci ho preso". Ma non è solo questo. È difficile per me dare una definizione di intelligenza. Perché non è solo quella astratta. È anche intelligenza emotiva. Mica pizza e fichi. Cosa cazzo me ne faccio di un moroso che non essendo empatico, non capisce la ragione per cui io debba stare magari due ore al telefono con la mia amica dalla vita sentimentale incasinata (e non poco), mentre a lui mando scarni sms?
Relazioni interpersonali.
Innanzitutto facciamo come dico io. Insomma, quasi sempre. Io ti do quasi tutti gli spazi che chiedi, e voglio che tu faccia altrettanto. E se dovesse capitare un tradimento, mi raccomando, sii sufficientemente forte per tacermelo. Io farò altrettanto. Di solito non mi piace uscire a coppie, ma qualche eccezione si può fare. Però io e te. Io e te, per poco o tanto che sia, siamo una coppia, e abbiamo bisogno di stare assieme da soli. Discutere, vedere, commentare, ascoltare, girare, stravaccarsi, addormentarsi, desiderarsi. Tanto per cominciare. Senza troppa gente in mezzo, per un po'. Il che, sia molto ma molto ben chiaro, non significa passare tutto il tempo libero insieme (pelle d'oca al sol pensiero), bensì cercarsi quando si ha voglia di stare con l'altra persona. E non sempre i tempi coincideranno, qualche incazzatura è inevitabile, ma è l'unica strada percorribile. Almeno per me. Che sono un po' strana.
Telefonate e affini.
No. Non ti concedo la telefonata serale per il riassunto della giornata. A meno che proprio non accada qualcosa di epico. Ti concedo di passarmi a trovare, di venirti a trovare, previo avviso rigorosamente effettuato tramite SMS. E se proprio non hai voglia, va bene una telefonata tipo:
"Che fai stasera?"
"Un cazzo"
"Ci vediamo?"
"Si!"
E il "Sì!" col punto esclamativo non è un caso, che due devono proprio essere contenti di vedersi. Anche solo per fumare una sigaretta insieme nel giardino davanti casa, ma ho bisogno di sentirlo quell'entusiasmo.
Conclusione al punto 1.
Adesso mi sembra già molto più chiaro perché abbia (avuto) così pochi ex-morosi, ma questa è una riflessione tutta mia. In fondo non ho mai messo nulla nero su bianco, ma che fossi lievemente esigente dal p.d.v. sentimentale, ecco, questo un po' l'avevo capito.
P.S. Neppure fossi stata alla ricerca del Sacro Graal, ho trovato il termometro. Mi liquida con un 37,2C. Mente. As usual.