martedì 28 ottobre 2008

a me le mamme all'antica mi fanno sempre un po' paura, a parte la mia che mi fa incazzare

  1. oggi ero al telefono con la mia amica che si chiama come me e ha un bimbo di 7 o 8 anni, che sabato era in punizione. Le chiedo se è ancora in punizione e lei mi dice: "Certo che sì! E' recidivo", e non ho osato chiedere cosa avesse fatto, perché poi lui è un bimbo buono e tenero. Apparentemente. Poi il bimbo, a casa da scuola per la tosse, è entrato sotto la doccia, ha urlato perché l'acqua era gelata, e a ne ha fatto tenerezza, e invece lei gli ha fatto tutta una ramanzina [ci sono già passata anni fa, si dice in entrambi i modi, ci sarà qualcuno che senz'altro sa di cosa parlo] sul fatto che dovesse aspettare che l'acqua si scaldasse, con un finale: "Usa la testa per pensare, anziché i piedi, amore!!!". Non fosse stato per l'"amore" finale, mi è sembrato di vivere un deja-vù. E mi è salita un po' l'ansia.
  2. il telefono cordless di mia madre è schiattato. Le ho prestato il mio. Ma quello schiattato ("Ma possibile si sia già rotto?", "Mami, l'ho comprato nel 2000, direi che la sua parte l'ha fatta") era figo, della swatch - una svendita via internet -  e aveva un tasto giallo al centro con cui rispondevi e mettevi giù. Questo no. Ma ho insegnato. Questo per rispondere, questo per riagganciare. La linea è stata occupata dall'una alle cinque. Non aveva messo giù dopo una telefonata. E il cordless si era completamente scaricato. E il cellulare non sa più neppure dov'è. Fosse stata sola, avrei pensato a un attacco di cuore o similia durante una telefonata. Ma cazzo.
  3. stravolta di stanchezza e malumore, mi metto sdraiata con il sogno di dormire un'oretta. Quindici minuti di sonno. Poi. Non ho fatto i conti col partito a cui mia madre appartiene, cioè quello più numeroso del PD del Circo Massimo, che si chiama "Siamo vecchi e sordi, ma col cazzo che gli amplifon regalati dai figli ce li mettiamo!", sicché tv a tutto volume che potevano sentire dal palazzo accanto. Mi fiondo da lei in preda a una crisi isterica stile mia sorella, a cui seguono urlata isterica con parolacce varie (mie) e scrollate di spalle (sue). 
  4. oggi mi sarò incazzata per motivi diversi dalle 45 alle 678 volte. Non sempre però l'ho esternato. Ed è già un traguardo.
  5. anche il mio cellulare ci ha messo del suo: è morto (per la seconda volta in 2 giorni) senza motivo. Lo apri, togli la batteria, lo accendi, et voilà. Resuscita. Solo che non me ne sono accorta se non dopo cena (sì, lo tengo molto sott'occhio), e mi sono arrivati un sacco di messaggi e ho perso l'occasione per vedere un amico di ex-moroso così bello dentro e fuori, e tanto per cambiare mi è girato il cazzo anche con ex-moroso, che se avvertiva 12 ore prima magari era meglio, pezzo di stronzo.
  6. quando sono di questo umore così positivo e brillante mi chiedo se sia meglio non scrivere. Poi magari resisto un giorno, magari due, ma di più no. Mi è tornato un po' il senso del dovere per questo ammasso di cazzate, e non so se sia un bene o un male.
  7. domani, sicuro, mi dimentico il portatile dell'ufficio a casa. Sicuro-sicuro.
  8. similia cum similibus congregantur. E' bellissima. Ma soprattutto non c'entra un cazzo. Per questo mi sembra un bel finale.

2 commenti:

Lillo ha detto...

Se non altro, non hai avuto una giornata noiosa.

Non capisco perchè non esternare un'incazzatura: primo, ti rimane clamorosamente sul groppo per milllle milllioni di anni (o almeno a me), e poi con buona probabilità l'evento scatenante si ripeterà, giusto perchè non ti sei sfogata la prima volta.

Conditio sine qua non.

Anche questa è fica, fichissima.

Pappina ha detto...

@lillo: beh, la mia era molto più fica! il problema è che ho troppe incazzature, tutte a fila, poi so che finiranno. ma mi fa incazzare che arrivino tutte insieme, porc'immondo!