giovedì 2 ottobre 2008

rivelazioni

Ultimamente successe:
  1. Una specie di direttore, uomo assai scherzoso, con un archivio barzellette porno da far paura, catalogato come "can che abbaia non morde", ha lasciato la moglie per l'amante. Sì, okay, questo è un cliché. Uomo di mezz'età lascia moglie dopo vent'anni di matrimonio. Ma quando dai un volto, un nome e cognome, un carattere, al cliché. Oh, cambia tutto. "Da lui non me lo sarei mai aspettato..." (altro cliché). Anche ex-fidanza riteneva impossibile che io mi innamorassi di uno sposato (non brutto come la s.d.d., deo gratia), anche io ritenevo impossibile che ex-fidanza si sbattesse una impegnata (il fatto che io chiami "amore" il mio e "sbattersi" il suo, non è una difesa ma un semplice dato di fatto), e per fortuna che almeno, quanto narrato, successe dopo la separazione e venne alla luce una sera da ubriacatura molesta circa un lustro dopo;
  2. mi è capitato di dare un volto a un nome che compare in posta elettronica. Cazzo, non ci farò mai l'abitudine. A vedere, sovrapposti e così diversi (o simili, a seconda, ma la verità vera è che non ci prendo quasi mai), l'immagine reale e quella da me creata. Perché io associo: automaticamente. Leggo un nome e, bam, la mia testa ha già dato un volto a quel nome, alle volte, come in questa occasione, del tutto incosapevolmente. "Ma sa il cazzo perché 'sti capelli così non mi tornano...", bambasciona, sveglia! Ecco perché, hai questa forma maniacale di cui ti accorgi sempre più raramente, citrulla (devo proprio spiegarti tutto io, eh);
  3. Ridge, nei loschi sotterranei aziendali mentre trovavasi sulla via di casa dopo aver sufficientemente lavorato, abbracciò e baciò sul collo Brooke, che rimase rigida come un manico di scopa, causa affermazione di Ridge di due giorni avanti: "No! Non possiamo neppure abbracciarci, perderei il controllo!", così lei gli ha dimostrato cosa significhi essere coerenti e non perdere il controllo. Salvo poi , una volta lasciato Ridge, avere una vampata di caldo e un giramento di testa. Sedersi sopra un cesso per riprendersi. Mandargli un sms per dirgli ciò che le stava capitando. Leggere che lui l'aspettava in un posto imprecisato (o meglio, precisato ma con dettagli scarsi). Correre da lui. Non trovarlo. Nella fretta lasciare il cellulare in ufficio. Tornare in ufficio delusa. Leggere: "Va beh, ho capito... vado a casa. Fammi sapere come stai". Labbro all'ingiù di Brooke. Direi che i 120" di coerenza dimostrati sono persino troppi;
  4. quattro è un numero un po' sfigato, perché non ha una sua identità (o è il quadrato di due o la radice quadrata di sedici), tuttavia cinque mi sta sul cazzo, quindi prendiamola così e diciamo che quattro è un numero decente per chiudere.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ops, qui la domanda nasce spontanea: ed a noi, tuoi lettori aficionados, come ci stai immaginando? :-D

Anonimo ha detto...

Quattro è il primo numero non primo, rappresenta i lati del quadrato che è considerato, insieme al cerchio, la figura perfetta ed è sia il doppio che il quadrato dell'unico numero primo pari.
Un po' di rispetto, per cortesia.

Anonimo ha detto...

Mi associo a Zino.
Se ti va, ci dedichi il post :

"Io me li immaginavo così"

Pappina ha detto...

@zino: no comment (che poi faccio figure di merda)

@matimarla: vedi? come primo numero non primo, arriva secondo rispetto ai numeri primi, ordunque è sfigato. ma noi gli vogliamo bene lo stesso...

@pnv: non posso immaginarti, ti ho visto! però non so se lo sapevi... ti passo dei sali?

Anonimo ha detto...

Non lo sapevo.
I sali non bastano.




E' tempo di morire.

Pappina ha detto...

@pnv: ti ho fatto prendere un colpo, eh?! scherzavo. mai visto. come potrei, d'altronde?

Anonimo ha detto...

Era la domanda che volevo farti :-)