Oggi che ero carica come una molla, pronta a sfogarmi come un fiume in piena per tutte le incazzature delle giornate precedenti, neppure ho fatto a tempo a prendermi il caffé che mi sono trovata una spalla inondata di lacrime.
Il gioco della seduzione è andato avanti, e avanti, e ancora avanti.
"Brooke, ma sei sicura che sei solo attratta?"
"Tu non mi hai capito: io Ridge me lo voglio solo TROM-BA-RE!"
(tre giorni fa)
Invece ieri Ridge, invece di scappare dai problemi, contraddirsi continuamente, fare battutine a sfondo sessuale, ha parlato con la moglie Taylor. Di cosa non è dato sapere. In generale, di un matrimonio che non è più quello di un tempo (o che forse non è mai stato come Ridge avrebbe creduto dovesse essere un matrimonio).
Questo ha fatto crollare Brooke, che ha singhiozzato a lungo, e io le dicevo cose cretine (ché mi viene molto facile) per farla passare dal pianto al riso (no, niente pasta, siamo a dieta), ma non c'è stato modo. Sull'orlo della totale disidratazione si è staccata da me, asciugandosi quei due occhioni che ha, sembrava Bambi, altro che Brooke, mi ha detto, con voce che era sempre sull'orlo di rompersi, che Ridge le aveva dato retta e aveva seguito il consiglio di chiarirsi con Taylor su parecchie cose, e a quel punto non è più riuscita a continuare, ed era ancora lì lì che si dimenava per non rimettersi a piangere. Forse anche per essersi ricordata di essersi tirata la zappa sui piedi, vai a dare consigli a uno, l'unico uomo che li prende in considerazione è quello che poi scopri non vorresti l'avesse fatto.
"...e tu hai provato gelosia, vero?"
E lei ha fatto di sì con la testa, come fanno i bambini, enfatizzando il movimento della capoccia.
Dolore. Tenerezza. Domanda. Come cazzo la consolo?
C'è poco da consolare una femmina che, in quanto femmina e dunque auto-analitica per definizione, si rende conto di punto in bianco che da attrazione ad amore il passo è troppo breve e ingannevole: basta levare sei lettere e aggiungerne solo una.
Non è solo la sofferenza della nuova consapevolezza e una prospettiva poco promettente, è anche l'essersi prese in giro da sole, che le femmine non si perdonano.
Ridge e Brooke neanche si sono baciati, eppure sembrano soffrire come cani per un amore che potrebbe ma non dovrebbe. E forse non sarà.
Forse.
Qui però si chiude il sipario, perché ho deciso così, è giusto così, non sto neppure a chiedermi il perché, alea iacta est.
Facciamo finta che non sia stato raggiunto lo share auditel e che la produzione sia fallita, ecco.
[il momento dell'auto-celebrazione: io sono felice che Brooke abbia scelto la mia spalla. Io una volta scelsi quella di ex-fidanza, anzi, non la scelsi, fu lei, la spalla, a scegliere me. E' istinto. Io sono felice che l'istinto l'abbia portata a inumidirmi il maglione di lana che sa ancora di coccolino, il perché non lo so, credo mi piaccia riuscire a far sentire una persona un po' più leggera (sempre non si tratti di secrezioni non lacrimali o, al limite, non seminali - ma qui coi dovuti distinguo). Forse perché conosco il senso della pesantezza ("come se la donna cannone si fosse seduta sul mio torace") di un dolore inespresso]