lunedì 18 febbraio 2008

un post serio, di tanto in tanto

Prima di tutto un minuto del vostro tempo per lasciare una firma qui , se pensate come me che le donne in generale stiano vivendo tempi durissimi. E mi appello a maschi e femmine, tutti, tutti, proprio tutti.

E poi.
Donne come cose, da bimbe di quattro anni a vecchiette pluri-ottantenni.
Donne come forni in cui cuocere il pane (cit.).
Donne a cui si vuole togliere il diritto di scelta.
Eh no, basta. Vaffanculo.

Io esigo tutela.
Io esigo che uno che violenta, stia in carcere 10 anni almeno.
Io esigo che se ho un feto malformato, nessuno mi venga a interrogare come una criminale se ho appena abortito.

Nessuno si pone il problema della fine che farà la creatura dopo la morte dei genitori? Nessuno si pone il problema della forza necessaria per allevare un figlio, in generale, e un figlio disabile, in particolare? (c'è qualcuno che lo sa cosa significhi sacrificio quotidiano per una vita intera? c'è qualcuno che legge i rapporti Istat secondo cui le famiglie che hanno disabili in casa sono mediamente molto più povere delle altre? c'è una volontà politica per un aiuto mirato alle suddette famiglie?)
Nessuno capisce che l'aborto nessuna donna lo desidera se non è proprio deficiente?

La rivista Micro Mega sta raccogliendo firme per sottoscrivere una lettera ai rappresentanti della nostra sinistra.

Mi sfugge perché non sia stata indirizzata anche agli altri.
I valori cattolici ci sono a destra e a sinistra, e qui è in gioco la dignità di un paese che nella Costituzione si definisce laico.
Il paradosso è che una legge così è stata votata in piena era DC, governo Andreotti n.5.

Ore di campagna elettorale, tutti a dire "la 194 non si tocca" (e sottovoce aggiungono: "ma va applicata correttamente", shhhhh).
Si ricordano bene, gli amici candidati, che metà elettorato è femmina. Ma chi di loro si è preso la briga di leggere tutto il testo della legge? Io sì, ché non mi piace parlare di qualcosa che non conosco. Vi invito a fare lo stesso cliccando anche qui.

Si parla di servizi sociali. Ma i comuni lamentano sempre mancanza di fondi per servizi sociali decenti, e dunque si pensa solo alle emergenze (e spesso neppure a quelle). Che non sono certo gli asili nido.
Si parla di tutela sul lavoro. Ho tante amiche che, tornate in ufficio dopo il congedo per maternità, hanno girato vorticosamente i pollici per mesi.
Si parla di aiuto da associazioni di volontariato che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita. Mi chiedo in che modo possano farlo. Sinceramente.

Cinque anni di governo di destra e due anni di governo di sinistra non hanno reso la maternità più facile. Perché dunque ora tutti parlano (e chi non parla sta colpevolmente zitto) di corretta applicazione della 194?
In tanti, in troppi abbiamo il sospetto che la 194 voglia essere modificata. Rivista. Stravolta. E il sospetto che lo "Stato Pontificio" ci abbia messo lo zampino è fortissimo.

Beh, ora basta.

7 commenti:

Lillo ha detto...

Se pretendi delle tutele in quanto donna, mi spiace, ma credo tu abbia sbagliato paese.

In un posto come l'Italia, non è possibile che sta cosa esista.

E la 194 la cambieranno sicuramente, basta guardare in faccia uno qualsiasi dei politici italiani (catto comunisti o scudo-crociati che siano). Lo Stato Pontificio lo zampone ce l'ha messo sicuramente.

No, veramente, mi spiace. E' una vergogna, me ne rendo conto, ma ormai in questo paese, di vergogna ne abbiamo accumulata talmente tanta che questo ennesimo sopruso passerà, probabilmente, in secondo piano.

Magari scalzato dalle prime pagine dei giornali dagli interessantissimi sviluppi del compleanno di Paris Hilton.

Adesso basta, sennò bestemmio. Buona giornata.

Baci,
-L.

Anonimo ha detto...

Secondo me ognuno deve abortire come vuole, ognuno ha diritto ad uccidersi come vuole, ognuno ha diritto a drogarsi come vuole, ognuno ha diritto ad avere una pistola in casa per uccidere i ladri e i violentatori, secondo me ognuno ha diritto ad avere diritti.
Secondo me è giusto che se una donna scopre che suo figlio ha qualcosa che non va(feto malfermo mi piace come termine per indicare una vita umana) ha diritto a toglierselo fuori dall'utero, perchè nessuno vuol avere l'incombenza di ritrovarsi tra le mani qualcosa di sbagliato.

Pappina ha detto...

1.abortire come vuole no, abortire secondo le norme di legge sì
2.il suicidio dovrebbe non esistere, ché una persona immagino debba essere disperata in maniera disumana per arrivarci. E la disperazione, figlia della depressione, dovrebbe essere combattuta attraverso l'aiuto di tutti, famiglia, amici, colleghi, servizi sociali, psichiatri. Tasto dolente. Un amico si è buttato dalla finestra.
3.droga? basta che non provochi danni alla comunità, visto che viviamo in una società civile. Se mi fumo uno spinello in casa non faccio danno a nessuno; se prendo un acido e poi mi metto a guidare un auto e prendo sotto una persona, è diverso; se divento eroinomane e vado a strappare le borse alle vecchie per una dose, o finisco in ospedale dove mi disintossicano, dopodiché ricomincio a farmi, è ancora diverso.
4.nessuno ha il diritto di uccidere nessuno, ma mettere i soldi sullo stesso piano di una violenza carnale mi sembra terribile.
5.nessuno dice che una donna debba abortire un feto malformato. Ma che abbia la possibilità di scegliere, questo sì. Ho un'amica che ha un bambino down, è felice di averlo. Ho visto madri accudire figli con sindromi ben peggiori, in cui il bimbo o la bimba non potevano comunicare, dovevano essere nutrití col sondino, respirare col respiratore, essere trasportati in carrozzina, essere girati ogni 2/3 ore nel letto per prevenire piaghe da decubito. Un anno, due, tre, dieci, venti, trenta, quaranta. Giorno e notte. Non è da tutti avere una forza simile. E ci vogliono mezzi economici, per quanto ciò sia triste, perché solo attrezzare una casa per un figlio in condizioni simili è costoso. E lo stato, le regioni, i comuni aiutano? In generale no.
Nessuno qui inneggia all'aborto. Io non ci sono passata e non ci passerò mai, a meno di subire una violenza. Sarei molto combattuta. Ma bisogna trovarcisi e spero di non trovarmici mai e poi mai.

Pappina ha detto...

@lillo: no, non sono d'accordo. Non voglio essere disfattista. E credo che se una legge così possa solo essere toccata, in maniera restrittiva, si riverserebbero in piazza milioni di donne, uomini, che lo impedirebbero. Provo a pensare a come sarebbe bello se tutti quelli che vogliono "cambiare" la 194, pensassero altresì di "cambiare" la legge sul divorzio. In fondo anch'essa è contro i principi cattolici. Allora mi piacerebbe avesse valore retroattivo, e mi piacerebbe vedere i tre dell'ave maria tornare con le prime mogli.

Anonimo ha detto...

Io sono contro l'aborto (ma per dirla tutta a favore della pena di morte), sono contro l'aborto perchè posso cercar di comprendere tutto quello che può passare una donna in certe situazioni (c'è una persona a me cara che ci è passata) posso comprendere che avere un figlio sia cosa dura, posso comprendere che la donna vada tutelata, la cosa che non posso comprendere è che con l'aborto non si prende in considerazione minimamente la volontà del bambino/feto/cellula/organismo primordiale, è un soppruso fatto ad un qualcosa che non può esprimere la propria volontà di vita, poi chi è pro aborto (scienziati, filosofi e gente che se la propria madre o il prorio padre avesse pensato di eliminare quella 2 cellule non sarebbero mai esistite) si attacca alle tempistiche e al fatto che non è un essere, ma visto che da quelle due o tre cellule poi salta fuori una persona fatta e finita per me sempre omicidio è.
La cosa che dovrebbe cambiare in Italia è il supporto alla famiglia, una politica orientata alla famiglia cosa che da noi non esiste (e forse mai esisterà) nonostante tutta quest'ingerenza della chiesa cattolica ogni famiglia è lasciata alla propria autosufficienza, non esistono politiche sociali che permettano di aiutare realmente chi è in difficoltà e men che meno politiche che aiutino i giovani.
Per il divorzio è molto semplice, chi aveva conoscenze e soldi andava dalla sacra rota e in tempi brevi otteneva il divorzio, i poveracci si attaccavano al tram.

Pappina ha detto...

Quelle due cellule che sono potenzialmente un bimbo non sono in un forno, sono nel corpo di una donna. Volontà di una persona e volontà di una potenziale persona. È comunque uno scontro.
Ti ripeto: lungi da me inneggiare all'aborto.
Ma difendo la 194 perché ha fatto scendere il numero di aborti, ha (quasi) eliminato gli aborti clandestini che spesso finivano male per feto e madre, ha introdotto i consultori, dove ti visitano, ti informano, ti fanno pap-test, ti insegnano a palparti il seno per una eventuale diagnosi precoce di tumore, ti consigliano sui metodi contraccettivi.

Non torniamo agli aborti con gli aghi da maglia.

Pappina ha detto...

Dal Corriere, una storia come tante e tante altre.
"La madre avrebbe ucciso con numerose coltellate, ma anche con colpi di mattarello la figlia handicappata di 25 anni. Dopo di che avrebbe rivolto la lama contro di sè, ferendosi più volte l'avambraccio provocando un forte dissanguamento. Per questo è stato deciso il trasporto con l'elicottero dell'Elisoccorso del nosocomio bolognese. Sembra che alla base del fatto di sangue ci sia una situazione di pesante disagio familiare."