lunedì 25 febbraio 2008

sanscemo

SMS pseudo-amica: [merda! l'ho cancellato! vabbé, vado a memoria] "Ma stasera comincia San Scemo! Sei già davanti allo schermo tv?"

Ovvio.
Non sono mica una che si nasconde dietro a un dito, che per altro non mi nasconderebbe benissimo, indi per cui sincerità, come cantava Cocciante Riccardo.
Fammi andar via, come cantava il Baglioni Claudio, le sere di Sanremo e io una sclerata la faccio, anche se lo registro. Dal "quello lì è un drogato!" ovvero Rossi Vasco, a Ramazzotti Eros che dichiarava a 20 anni o poco più l'amore infinito per la fidanza Donatella, a Fornaciari Zucchero che vidi la prima volta a un concerto di Terence Trent D'Arby 192 anni fa (come noi, noi chi non ricordo, era rimasto ben oltre la fine dello spettacolo a gironzolare intorno al palco), a Pausini Laura la cui voce mi mette allegria, per quanto talvolta lei sia un po' una pigna, inzomma a chi piace la musica italiana è una roba gradevole [hanno appena cantato dei pischelli di 12 anni] [questo mi ha fatto venire in mente la brutta notizia del tg di stasera e ho dato un'occhio al sito del Corriere, e avrei preferito non farlo].

Uff.
Riprendo(mi).

Insomma da SR sono passati cantanti di gran successo.
Potranno piacere o meno, però. Adesso c'è Lenny Kravitz, il figlio della moglie dell'amico di George Jefferson. Che solo guardarlo, embé. Se magari cantasse dal vivo sarebbe anche mejo, ma si sa, sono star.

P.S. Mia sorella è tornata dalla montagna. Ha portato lo strudel. E a me mi fa cagare. Tanto per darle un po' addosso e non perdere l'abitudine.

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