mercoledì 30 gennaio 2008

girls just wanna be loved (illuse)

Maria è una donna innamorata.
È timida, bietolona, gran lavoratrice, non una bellezza, ma fa anche pochissimo per valorizzarsi.
Gran lavoratrice.
E lavorando lavorando, si è innamorata.

Pino è un uomo discreto, molto simpatico ed estroverso.
È tutta una vita che corre dietro alle fighe (e qui sono indecisa se dargli significato preciso o allargato), si è fermato solo una volta per sposarsi e mettere al mondo una figlia.
Poi ha ricominciato a correre. Si è fermato ancora per problemi di salute. E non può più correre, ora come ora. Nel frattempo però ha incontrato Maria e l'ha conquistata.

Maria e Pino hanno cominciato a frequentarsi, ma io ero incredula, lei proprio non sembra il tipo. Sembra la classica brava ragazza che mai tradirà i principi morali con la quale la madre l'ha allevata. Fin quando un amico comune mi ha detto che lei nel frattempo aveva comprato casa e sperava di andarci a vivere con lui.
Ops.

Invece Pino neanche se lo sogna. Sua moglie gli lascia grande libertà, vede crescere sua figlia, non vuole rivoluzionare la sua vita.
Ma Maria non lo sa.
Non sappiamo come Pino gliela racconti, ma di certo è molto convincente. E lei molto innamorata.
Quindi va in ferie con lui che, subito essere tornato, dopo parte con la moglie.
Andando nello stesso, identico posto.

Lavoro con Maria in quella settimana, lei soffre come un cane. Al punto da farmi telefonare a lui con una scusa per sentire se in sottofondo c'è la voce "dell'altra".
Solo che vaglielo a spiegare che l'altra è lei, e non la moglie.

Maria inseguirà a lungo il suo sogno, finché diventerà troppo stanca o troppo vecchia.
Pino terrà il piede in due scarpe tutta la vita, se non potrà tornare a correre dietro alle fighe. Saltellando con agio da una scarpa all'altra.
La moglie è un essere indescrivibile: non sappiamo se passi da un amante all'altro, se soffra di vaginite e quindi sia sempre stata assai felice che il marito trovasse soddisfazioni altrove, se abbia fatto un voto.

Io vedo una donna che soffre ed è felice a momenti alterni e un uomo sereno e pacifico.

Se alle bimbe non smettono di raccontare quelle baggianate sul principe azzurro e se alle ragazze non smettono di far leggere "Orgoglio e pregiudizio", noi donne siamo condannate al romanticismo a tutti i costi.
E a prendercela (me-ta-fo-ri-ca-men-te) in quel posto.

P.S. sia ben chiaro. Io farei come lui, fossi uomo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

A me Pride & Prejudice non è mica piaciuto.

Idem per il P.S.
Nel senso che concordo, non che non mi è piaciuto.

Pappina ha detto...

uh Mati sarà una roba generazionale (tipo Siddharta) ma io l'ho letto e riletto intorno ai 20 anni. Poi sono passata al Diario di BJ in cui mi rispecchiavo di più...

Fragola ha detto...

Ma noooooo! Come fai a paragonarmi un romanzo di Jane Austen al Diario bi BJ????
Come confrontare la Nutella e quelle creme spalmabili bianche dolciastre (uso un argomento comune, così ci capiamo!): non ha senso, è proprio la qualità che è diversa!
Comunque non mi importa se sono e sarò una sfigata sognatrice rovinata in gioventù dalla grandissima Jane Austen: il Pino è un stronzo, che per ora sta bello comodo ma intanto nella vita vola basso. Maria almeno ha una certa ricchezza interiore... il che al momento la porta a soffrire come un cane ma sai mai, magari a un certo punto si sveglia...

Pappina ha detto...

Si Fragola, hai ragione, l'accostamento era volutamente antitetico.
Però è una verità che quando leggevo di BJ coi mutandoni contenitivi mi rispecchiavo di più...

Anonimo ha detto...

Eccomi qua! Sono praticamente Maria! Come la capisco, come conosco il suo dolore! Pino è un coglione. Io, il mio (ex-)Pino non sono mai riuscito ad odiarlo nonostante tutto. E di tempo me ne ha fatto perdere, e di dolore me ne ha procurato da morire. Eppure...ora gli presto la casa vuota per i suoi incontri amorosi! Ma questa storia merita un post

Pappina ha detto...

Post che da qualche parte hai già promesso. Io almeno patti chiari, amicizia lunga, lui mi dice: "Questa storia DEVE finire". E settimana prossima andiamo a un concerto insieme.