lunedì 29 dicembre 2008

reso, soldi, no regalo, me lo merito di più io

Visto l'indiscutibile successo dei miei regali natalizi, sono andata a effettuare l'unico possibile reso, prima che scadessero i dieci giorni di tempo (e rimanere inculata come al solito).

Fattore macchina: siccome l'ultimo a usarla era stato ex-fidanza, inorridito dal fatto che fosse un tantino polverosa (ma esagera: non saranno passati due anni da quando è stata lavata l'ultima volta, e poi riposa spesso in garage, ché a noi ci piacciono altri mezzi di locomozione), credo di trovarla pulita fiammante. Questo non lo so. Ma so che. Batteria a terra. Cominciamo bene, cazzo.

Fattore vicino di casa: cordialmente mi accompagna in questo centrino commercialino dove ho comprato. In macchina mi parla con frasi MAI finite dei suoi handicap piccì-eschi, una volta il dvd che ha masterizzato ma non sa come, una volta il masterizzatore che non vede un dvd vergine (si vede che gli piacciono solo i dvd nave-scuola), etc. etc., poi passa a narrarmi delle beghe che incontra a passare da videocassetta a HDD del registratore DVD per la tivvù, e argomenti correlati.
Avevo la parola "pinnacle" sulla punta della lingua, ma lì è rimasta, ché se si fa installare (da me) pinnacle, posso pure dire addio al mio tempo di cazzeggio. E natale è finito, quindi siamo tornati a essere i soliti stronzi di sempre [plurale maiestatis]. Ogni tanto, quando ha qualche grana col pc, mi spia dalla cantina, cioè, ogni persona che entra nel portone: traaaac! Esce fuori dalle cantine e si accerta che sia o non sia io. Questo quando sono fuori casa. Se sono in casa è capace che, mentre ceno, si metta lì a sedere, buono buono, e con le sue caratteristiche frasi tronche mi spieghi l'ultimo suo problema informatico, terminando con un "Se magari domani passassi cinque minuti...". E gli vuoi dire di no?
E' l'uomo più buono di questa terra. Ingenuo. Onesto. Mai. Non potrei mai rifiutarmi. Però accollarmi nuove grane per masochismo, no, grazie.

Fattore fila: c'è fila. Mentre sono in fila leggo che il reso è possibile solo se il codice a barre sull'etichetta è intatto. Ah. Controllo. Divelto. Ne è rimasto un angolino. Merda. Ci provo.
"Sa, è che strappando il prezzo è venuto via un angolo del codice a barre". 'Sta faccia da stronza mi guarda. "Vuole dire che non c'è più". "Per la verità un pezzetto c'è ancora". "Noi lo diciamo ai nostri clienti di strappare via solo il prezzo". "Signora [con quella faccia da culo che hai sù oggi e forse anche gli altri 365 giorni dell'anno bisestile], a me non è stato detto nulla del genere, era l'ultimo sabato prima di natale, c'erano mille persone in coda e il cartello che ora ho letto non si riusciva a leggere. Posso fare il reso o no?". Con una semi-alzata di occhi al cielo per cui l'avrei presa a capocciate, mi dice: "Vada pure a cambiarlo". Quindi tutta la pantomima del codice a barre solo per rompere i coglioni alla gente. Allora comincio io: "Non lo cambio, ha le maniche ridicole questa felpa, sembrano da donna. La misura è corretta, è il modello che è per ragazzini di 13 anni in crescita. Dovrebbe essere scritto sul cartellino". "Prenda ciò che vuole, per un valore uguale o superiore". Lo so che mi sta un po' odiando, e ne sono un po' felice.
Oh.

Fattore scelta: il negozio è molto grande e io lo giro tutto. Tre volte. Il vicino è paziente come Giobbe. Alla fine esco fuori con un paio (il 34esimo) di scarpe da tennis (per dire, ché io a tennis non ci gioco) per me e, siccome sfiga vuole che fossero pure in sconto, ho dovuto prendere anche un paio di ciabatte per mammà, che tanto contenta ne fu.

Fattore rimorso: ma non ero entrata per comprare un regalo a ex-fidanza? 
  1. ex-fidanza si è beccato il regalo del rimpallo, ovvero una borsa-zaino porta-portatile. Sì, ok, era il gadget di un convegno, ma lui mica lo sa;
  2. non c'era nulla che mi piacesse da comprargli;
  3. ex-fidanza mi ha fatto un regalo del cazzo (gli voglio tanto bene lo stesso, ma con tutti i soldi che scialacquano lui e signora, mi aspettavo di più, e sì, che mi si dia della stronza perché me lo merito, ma è ciò che penso da sempre. O uno non fa regali in assoluto, o uno ne fa uno con un significato, oppure ne fa uno senza significato ma proporzionato alle proprie possibilità);
  4. ex-fidanza mi ha lasciato con la batteria a terra. E non sono neppure certa che mi abbia lavato la macchina (no! no stronza, io! E' stato lui che l'ha definita inguardabile e successivamente detto che le avrebbe dato una ripulita!).
Fine fattori.

6 commenti:

Fragola ha detto...

Fatto benissimo a rifilargli la borsa-zaino... benissimo...
AUGURIIIIII

Lillo ha detto...

Ve, passo adesso che domani non posso.

Eppi niu iear.

Chissis,
-Laillo

Pappina ha detto...

@fragola: ooooh, qualcuno che mi dà ragione.

@lillo: iu tuu laillo. chisses. pappaina.

Anonimo ha detto...

Se al Fattore 3 sottrai "un" (non quello che precede "significato") avresti cambiato giudizio ?

Hai tempo fino al 2009 per rispondere.
Per l'intanto, ti auguro un San Silvestro come il filmato di YouTube che hai nel blog ;-)

Pappina ha detto...

@pnv: avevo sbagliato risposta, e ho cancellato il commento inutile! avevo letto "quello che" e non "non quello che". allora pnv, ex-fidanza mi trombava poco finché eravamo fidanzati (passato il primo anno, ché lì si era un po' animali), e mi propone l'augello ora? ma noooo! mi sembrerebbe quasi un incesto!!!

Pappina ha detto...

@pnv: p.s. comunque se harry burns è il mio idolo c'è una ragione: mi fosse mai stata fatta una dichiarazione così! anche non a capodanno. ecco, mi accontenterei...