mercoledì 3 dicembre 2008

mia matre (cit.)

Avendo i miei genitori deciso di fare figlie (e 9 mesi precisi prima, sposarsi, con mio babbo imbavagliato e una collana d'aglio al collo invece dei gemelli d'oro bianco ai polsi) sull'orlo dell'andro/menopausa, ho un babbo in meno e una madre che non ci sente un cazzo.

Le amorevoli figliuole sganciarono lo scorso anno 1750€ a cranio, affinché la madre non venisse cacciata dal condominio come persona molesta, essendo che il volume della tv era percepibile persin nel canton Ticin.
Però, se io son testarda, mia madre alla terza, sicché se sa che non ci vede (e non perché sia ipovedente, cosa che in realtà è davvero, ma perché non ci incontra, o comunque anche se sì per breve tempo) col cazzo che mette 'sti due benedetti auricolari.

Ma lei è furbissima, e se ci vede per pochi minuti o se la cogliamo di sorpresa, legge il labiale. Anche di traverso. Non so come faccia, ma lo fa, è indubbio.
Ma io sono furbissima alla terza (qualcosa alla terza dovrò pur esserlo anch'io, eh) e adotto un sistema perverso. Mi chino come se dovessi raccattare qualcosa o allacciare le scarpe, e le parlo.
Se ciò che sento è il vuoto acustico, m'incazzo.
Ma siccome lei è molto competitiva, inizia a inventarsi scuse per fare finta d'aver ragione e incazzarsi a sua volta.

Tipo:
  1. tu non parli, tu bofonchi (la sua preferita)
  2. l'hai fatto apposta, hai parlato a voce bassa! (mi sentiva anche quello del piano di sopra)
  3. sto per andare dal parrucchiere (immagino i dialoghi)
  4. sto per andare dal parrucchiere (mamma, è lunedì - oh che sciocca, non ci pensavo)
  5. sto per andare dal parrucchiere (mamma, sono le sette - embé? non sai che Fabrizio tiene la bottega aperta fino alle ventidue, oggi?) [lì mi frega, ché io non mi ricordo quale giorno della settimana questa apertura c'è per davvero]
  6. devo uscire e col colbacco di pelliccia [no comment, please] ho paura mi saltino via (facile)
  7. mi si sono esaurite le pile! proprio cinque minuti fa (proprio)
  8. ho un brufolo nella parte interna dell'orecchio (mamma non c'è nulla - sarà sottopelle, no?!) [qui è sempre sull'orlo della scrollata di spalle che tanto mi urta il sistema nervoso, ché si sente colta in castagna, mentre sarebbe meglio che le castagne le raccogliesse lei e poi ce le cucinasse la domenica, così da dilatare il pranzo domenicale da 50' a 2h e 45' - ché finché lei non ha finito nessuno può alzarsi da tavola, e qui potrei fare il Dr. Divago raccontando le MIE scuse per poter lasciar lo scranno, ma è un po' tardi e comunque mi sembra già d'aver divagato abbastanza]
  9. la ragazza, nel fare le pulizie, deve averli spostati, non sono più al loro posto (ma se son qua! - ooooh, certo che ci vedo sempre meno) [tono pietoso]
  10. insomma! non rompermi sempre gli zebedei! (o i "cogliomberi", a seconda di quale influsso regionale senta in quel momento), che non fai altro che stressarmi! (io invece non aspettavo altro che cazziarti, guarda un po', certo la gente si diverte in modi alquanto bizzarri)
Io credo che finché io e mia sorella non siamo entrate in adolescenza, neppure sapesse che esisteva il verbo "stressare".
E' diventato il suo preferito.

I genitori, quando ci si invecchiano, diventano involontariamente delle sagome, a pensarci a mente fredda, pur di fare quel diavolo che vogliono. Va beh, poi mia madre è un po' speciale, e fortunatamente è una sagoma anche volontariamente, e ciò è universalmente riconosciuto.
Ed è un sollievo.
(anche se ieri, per fare la divertente, mi faceva l'imitazione alle spalle mentre io parlavo con ex-fidanza che si era venuto a prendere la mia macchina: lui rideva, io mi voltavo di scatto, lei impassibile. Poi ricomnciava la scenetta. Solo per un attimo ho creduto che ex-fidanza si fosse totalmente rincoglionito causa distruzione macchina aziendale)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbiamo una mamma in comune (in quanto a orecchio scafesso).
Condivido il post al 100% (purtroppo).
La mia ha quasi del tutto smesso di darmi la colpa e di darla al resto del mondo che, secondo lei, faceva apposta a parlare sottovoce.

Però, se è così brava a imitarti, perchè non sfruttare la dote e dialogare con lei a colpi di mimo ? :-)

Pappina ha detto...

PNV infatti funziona così, o urlo oppure mimo, ma santo cielo sarebbe tutto così semplice se solo... va beh, sono (quasi) rassegnata.