mercoledì 16 luglio 2008

forse è solo un arrivederci

Era un uomo tozzo, robusto, coi capelli col gel che sembravano spettinati lo stesso.
Era un uomo coi denti storti e sorrideva (quasi) sempre.
Era un uomo innamorato del suo lavoro, ne sapeva sempre una più di tutti.
Era un uomo che ogni santissima volta che mi vedeva poggiava la sua guancia alla mia, aspettando un mio bacio.
Era un uomo innamorato di sua moglie, ma non tanto da acconsentire ai cessi rettangolari ("Le ho detto: ho una certezza nella vita, che il cesso dove cago deve essere ovale!").
Era un uomo che per dirmi "bye bye" mi scompigliava i capelli, e io alle volte gli davo dello stronzo.
Era un uomo che faceva battute cazzute, e ne rideva come un matto.
Era un uomo che diceva sempre, a ogni femmina di discreto aspetto: "Facciamo all'amore?", e le femmine ridevano e lui coi suoi denti storti anche.
Era un uomo che col suo abbraccio ti faceva sentire un pulcino sotto l'ala della chioccia.

Era, e non è.
E' andato via, lontano non so quanto.
Di sicuro con la sua moto, il suo giubbotto da motociclista cattivo, il suo sorriso.

Oggi ho pianto per te forse cento lacrime, ma avrei voluto piangerne un milione.
Da ovunque tu sia, ogni tanto scompigliami i capelli.

5 commenti:

Lillo ha detto...

Come tu mi hai detto pochissimo tempo fa, so.

Purtroppo so.
Solo un abbraccio.

-L.

Zino ha detto...

Non ho parole.
Ti accarezzo solo i pensieri.

Anonimo ha detto...

Sono parole speciali, Pappina.
Spero veramente che lui possa leggerle.

Anonimo ha detto...

Pappina ti invidio per quello che lui è stato, sei fortunata ad averlo avuto. Purtroppo non posso dire di avere la tua stessa fortuna "affettiva", ma lui c'è con tutti i suoi limiti. Sono fortunata anch'io.

Pappina ha detto...

Grazie a tutti voi. Momento sconfortante, seppur atteso da qualche mese, doloroso al limite dell'incredulità.
Sì, sono stata fortunata a trovarlo sulla mia strada, ma non doveva finire così.