sabato 19 aprile 2008

seria dissertazione su storie di amanti

Caso n.1

Lei è corteggiata da un collega. Lui è sposato ma in quell'occasione di tre giorni trascorsi nello stesso albergo, la moglie è lontana. Forte attrazione sessuale, ma lei non se la sente, non vorrebbe, chiama un'amica che ha avuto un'esperienza simile. L'amica, anche ricordando quando la protagonista di questa storia la giudicò senza appello e disse solennemente: "A me non capiterà mai!", le dice di buttarsi. E lei si butta.
Nasce una storia tormentata e sofferente, più per lei che per lui. Lei mostra all'amica interpellata una foto di lui, e l'amica, qualche settimana dopo, lo intravede in un grande magazzino con la famiglia. L'amica non sa se farlo o no, ma alla fine glielo dice. Lei si trattiene a stento, poi esplode in un miliardo e mezzo di domande. "Ma la moglie com'è? Com'era vestita? Si sono scambiati gesti d'affetto?" etc. etc., e l'amica con la pazienza di Giobbe risponde. Lui, dopo alcuni mesi, viene trasferito. La storia finisce. Lei soffre, ma si salva da un vicolo cieco.

Caso .2

Lui è attratto da una collega, sposata. Ma ha una ragazza, e alla ragazza glielo dice che se la farebbe volentieri questa collega. Ma tutto rimane su un tono scherzoso, giocoso. Ogni tanto la ragazza ha qualche sclero, ma lui riesce a sdrammatizzare e lei viene rassicurata. Anche perchè pensa che la collega del suo ragazzo è molto più grande di lui. E quindi che il loro rapporto è al sicuro. Ma un rapporto non è mai al sicuro, e lui la lascia dopo un po' di mesi, perché forse nessuno dei due è più innamorato, nessuno dei due è più trasportato, e forse anche perché l'interesse di lui verso la collega cresce.
Cresce tanto che poco dopo si trovano ad essere amanti. Ma la situazione è complessa, perché nei mesi addietro ci sono state occasioni in cui lui ha conosciuto il marito di lei, che trova pure molto simpatico, e si ripetono le occasioni in cui si vedono insieme, loro tre. O persino loro due, il marito e l'amante. Il marito ignora, e anche se loro si trattengono il più possibile, qualcosa non può non sfuggire. Uno sguardo, un gesto. Ma il marito continua a ignorare. Chissà se ignora veramente ed è chiaramente un tonto totale, se ha qualche sospetto, se ha più di un sospetto ma pensa che sia meglio che le cose facciano il loro corso e amen, sicuro che la moglie resterà con lui.

Caso n.3

Una ragazza si reca per una settimana come consulente in una ditta. Al terzo giorno però scocca una scintilla. La ragazza è così felice, i colleghi intorno a lei dicono che l'attrazione è certo reciproca. Però la ragazza scopre che l'uomo è sposato. Vuole e non vuole. Non ce la fa, però lui con una scusa le lascia l'indirizzo di e-mail. La ragazza crede che in fondo non c'è nulla di male a scambiarsi qualche mail e che poi, così velocemente come la scintilla arrivando ha alimentato un piccolo fuoco, altrettanto velocemente il fuoco si spegnerà. Ma sbaglia tutto.
In qualche mese si passa dall'e-mail, al chattare, al trovarsi e lasciarsi biglietti sui cruscotti delle macchine, al vedersi, al baciarsi, a fare l'amore. E lui mette subito in chiaro una cosa. Questa storia può solo finire, deve finire. Ci provano, più lui che lei. Ma lui resiste poco, e poi la cerca. Lei resiste di più, ma quando lui la cerca, alla fine si fa trovare. Passano così gli anni. Lei in tutto questo tempo non ha mai voluto sapere nulla della moglie, neppure vederla in fotografia. Un evento traumatico sconvolge la vita di uno dei due. La storia finisce. I due si frequentano ancora adesso, ma riescono a tenere il rapporto nei binari dell'affettuosa amicizia. Un po' a fatica, per la verità. E con qualche perdita di equilibrio. Ma si sa, la corda è proprio sottile.

Caso n.4

Una ragazza nota, come altre mille colleghe, quanto è affascinante un uomo che lavora lì da loro. Lei è fresca, appena arrivata, le dicono che lui è sposato ma non certo rinomato per essere fedele. Lei è una gran bella ragazza, con un viso che sembra venire da un altro tempo, tanto è particolare e delicato nei tratti. Lui la nota. Si comincia con il caffè preso insieme alla macchinetta, si continua con intimità crescente, si buttano lì proposte indecenti, fin quando una mattina festiva l'affascinante uomo bussa alla sua porta.
Per un certo periodo di tempo la frequentazione è costante, e lei è sessualmente appagata, anzi, lo è estremamente, perché lui è bravissimo, ma inizia a roderla il dubbio che lei si stia innamorando. Lui se lo chiede meno, ha il suo punto fermo nella famiglia, e quello è un punto dal quale non stacca mai gli occhi. Allora lei gliene parla, e lui le concede la tregua. Lei però si mangia le mani di lì a poco. E appena fa un passettino avanti, lui risponde, ma si fa un po' desiderare. Gli incontri si diradano ma di certo non perdono in intensità. Lei si chiede se è amore. Se è solo desiderio. Cos'è che lo rende irresistibile. Non importa, prende la decisione di non rinunciarvi. Sarebbe come rifiutare quelle rare occasioni che la vita ci dà per avere incontri intensi.

Conclusioni

So di essere molto impopolare, ma io credo fermamente nel tradimento. A chi mi chiede: "Ma tu come ti sentiresti ad essere tradita?", rivolgo uno sguardo di incredulità. Ovvio che soffrirei come un cane. Se c'è una cosa che, da un certo punto in poi della mia vita, ho imparato a dire agli uomini che mi sono a fianco è: "Tradiscimi anche, se non ne puoi fare a meno, basta che sei abbastanza furbo da non farmelo sapere. E neppure sospettare".
Non so come sia andata finora, se ho palchi di corna tanti quanto quelli della Scala, oppure se ho avuto una congiunzione astrale fortunata e uomini fedeli.

Di certo posso dire, senza orgoglio e senza rimorso, che io ho tradito. E tradendo ho avuto in regalo piccoli attimi di felicità assoluta che conservo come gemme preziose nella mia memoria [e nei miei 234 diari, ché ho paura che prima o poi la memoria farà cilecca su tutti i fronti]. Talvolta sono stati questi incontri, spesso, anzi, quasi sempre all'acqua di rose, a darmi la forza e l'energia e la volontà affinché prendessi per i capelli storie che stavano avvizzendo. Una volta un tradimento di cuore, ma senza neppure un bacio, quindi neppure un tradimento a dirla tutta, ha invece portato al crollo.

P.S. Non è vero. Una volta il rimorso mi ha corroso. E' stato quando ho tradito l'uomo di cui ero amante. E questo non è uno scherzone, davvero.

20 commenti:

Callista ha detto...

Sembra un post scritto da me, e pure io non ne sono orgogliosa.
Ma la penso esattamente come te.
Bacio

steff ha detto...

"starsi innamorando"??? :-/

tu quale caso sei? secondo me il n. 4 :)

cmq io sono molto più drastico: se lei mi tradisce ha cessato di esistere per me. se vuole dopo qualche mese può venire a raccattare le sue cose giù dalla mia finestra, sperando che io non la stia aspettando per buttarle giù la lettiera dei gatti (usata)

Pappina ha detto...

@cally: non è che ne sia orgogliosa, ma sono dell'idea che alle volte sulla tua strada incontri persone che ti trasmettono emozioni molto forti. Ed è un peccato rinunciarvi, perché la vita, tutto sommato, corre via veloce. E cos'è la vita senza intensi momenti di felicità? Alle volte il non rinunciare implica tradire o far tradire, ma allora diciamo no e viviamo con il rimpianto? Non so, forse è una cosa caratteriale. Io alle emozioni non so proprio rinunciarvi.

@steff: non è scorretto, magari un po' arzigogolato... Ovviamente hai sbagliato caso. Ah ah! E non dare troppo per scontato che io ci abbia messo una mia storia...

Mafalda ha detto...

O mio Dio!!!!!

Mi associo al commento di callista. Sembra un post scritto da me!

La Mafy di una volta sarebbe inorridita a leggere il tuo post. Era convinta che la famiglia del Mulino Bianco esistesse veramente.

La Mafy di adesso, con qualche anno in più e qualche milione di fette di prosciutto in meno sugli occhi, è assolutamente convinta che è mooolto meglio un rimorso di un rimpianto.

Pure io sono una drogata di emozioni. Non riesco a farne a meno!

Lillo ha detto...

Sarò vecchio come i reggicalze da uomo, però mi associo a Steff: se mi tradisci (e per tua somma sfiga lo vengo a sapere), di sicuro con me hai chiuso.

Cazzo, mollami. Dimmi "guarda, grazie, ma preferisco lasciar perdere". Ma porca eva, fai una roba decente. Non puoi tenermi come riserva mentre ti trombi un altro.

Perchè sennò mi incazzo!

Bacio,
-L.

Pappina ha detto...

@mafy: anche io ho creduto molto alla famiglia del mulino bianco. Poi quando cominciai a lavorare, ebbi uno sconvolgimento delle mie certezze e capii che di famiglie che funzionano, malgrado le difficoltà che inevitabilmente si presentano, ne esistono poche.
E comunque se avessi avuto 20 anni, anche io sarei inorridita a leggere il mio post..

@lillo e steff: non ho mai scritto che tradire sia una bella cosa, che amo la coppia aperta, che io sarei disposta a perdonare un tradimento. Dico solo che può succedere di incontrare una persona che ti trasmetta emozioni molto forti e che talvolta non si abbia la forza, o nel mio caso specifico, la volontà, per tenerla a distanza.
Io non so, davvero non so, se riuscirei a perdonare un tradimento. L'esperienza mi ha insegnato che può succedere (ma voglio essere chiara: solo una volta mi è capitato di andare fino in fondo e di andare a letto con il tizio, però il mio fidanzato di allora, in vacanza, aveva dato segnali piuttosto forti di disinteresse. Tant'è che appena tornai a casa mi mollò di punto in bianco. E solo dopo - e con un certo gusto - gli dissi del fattaccio. Le altre volte solo baci, al massimo qualche tocchicciamento. Niente di più). Ma credo bisogna trovarvisi. E spro di non trovarmici proprio mai.

Anonimo ha detto...

Tradire l'uomo donna di cui si è amante non è un tradimento.
E' semplice esaltazione della propria libertà.
Essere fedeli con chi tradisce fa appassire la propria anima.

Lillo ha detto...

Ok, da adesso Zino è il mio Guru personale.

No, sul serio, sto mica scherzando. Due pensieri bellissimi in fila.

Pappina ha detto...

@Zino: non sono cose che puoi razionalizzare. A freddo ti dico: hai sacrosanta ragione! Ma io ricordo ancora quella mattina lì, entrai in camera dellde mie due più care amiche in lacrime, o quasi. Io amavo l'uomo di cui ero amante, ero convintà fosse la mia metà. L'altro doveva servire come distrazione e dissuasore, e poi fu così. Per un po'.
L'anima non appassisce se sei fedele alla persona che ami. Che tradisca o no.

@Lillo: è tremendo innamorarsi. E scoprire solo dopo che la persona è sposata. E non perché lui abbia voluto nascondertelo, ma perché tu sei giovane e non ti è mai capitato di imbatterti in uomini sposati e non fai per niente caso a quel cerchietto d'oro sull'anulare. [bella cogliona, lo so!]
Solo che ormai è troppo tardi e la tua testa inventa scuse, ingannata dal cuore, e dici: ma è tutta una cosa innocente! Solo che poi chiudi gli occhi e sogni.
Canzone: "Cara" di Dalla.

Anonimo ha detto...

io (me ne vergogno) ho tradito tutti i miei uomini. Ho avuto emozioni forti con i miei amanti. Una volta so di essere stata tradita, ma non me ne è importato.
Sono comunque anch'io della filosofia che non voglio vedere nè sapere nulla!

però adesso...spero che esista la famiglia del mulino bianco, di somigliare loro almeno vagamente e di non tradire più. Ho appeso il cappello al chiodo? Solo il tempo potrà dirlo

Pappina ha detto...

ma questo è un rinnegare le proprie origini!!! signorina, anzi no, sciura, lei mi gira la frittata come vuole, eh!

Anonimo ha detto...

Amo il mio amante, e' la mia gioia, e nn lo ringraziero' mai abbastanza di essere entrato nella mia vita...nonostante fossimo entrambi sposati...

Pappina ha detto...

@qwerty: (bel nick!) Anche io sono stata felicissima e successivamente grata al mio amante per avermi dato momenti di felicità così intensa.

Anonimo ha detto...

felicità intensa ma piuttosto vana.scorre nella notte e con le prime luci dell'alba non c'è più. amore? o solo passione? momenti intensi o illusione di fermarsi per un momento mentre il mondo scorre nella normalità più assoluta?siamo noi gli alieni in questo mondo che amiamo di nascosto quasi a vergognarci del sentimento provato o quelli che lo fanno alla luce del sole? punti di vista. modi di vivere. tradire o essere traditi. poca differenza.è con il cuore che si tradisce, non con il corpo. e a volte dire "non ti amo più" diventa una sforzo sovraumano se giunge alla persona che in tal modo si distrugge... e magari gli vuoi un bene dell'anima ma tutto sommato non l'ami.. ma amare cos'è?provare quel brivido che ti porta via?o avere accanto una persona che, nonostante tu sia fatto male, c'è smepre e cmq? ma ti conosce veramente questa persona o anch'essa è presa dall'illusione che tutto rimane immutato nel tempo?e chissà di chi è questo sfogo, se di una persona tradita o una persona che aiuta a tradire... o forse una delle tante, che raccoglie di briciole lasciate da un'altra... o forse... la fetta più grossa spetta a lei.. nelle notti dove la follia è fedele compagna..fin quando anche la follia diventa normalità..e la normalità è follia...

Pappina ha detto...

@lyl: non so di chi sia questo commento, ma è un commento molto bello. però no, non sono d'accordo su una cosa: tradire col cuore non è uguale a tradire con anche il corpo: per me scoprire che il mio uomo ama (o crede di amare) un'altra e sapere che fa l'amore con lei, farebbe una grossa differenza. subentrerebbe una possessività animalesca, se vuoi anche una cosa meschina che vede il proprio uomo come oggetto di proprietà, ma in un caso proverei a rimettere in piedi le cose, nella speranza che un'infatuazione sia stata scambiata per amore, nel secondo caso credo mi prenderebbe un senso di nausea. non credo ce la farei.
poi bisogna trovarcisi, e io, finora, per fortuna, non mi ci sono trovata.

Anonimo ha detto...

intendevo dire che tradire con il corpo è un'effimera forma di tradimento,che quello che distrugge tutto è il tradimento con il cuore..in ogni caso fa male,ma sapere che la persona che ami non ama te ma qualcun altro credo che da un colpo secco al cuore.. è vero, bisogna trovarsi nella situazione, e nemmeno in quel caso poter giudicare,perchè se è vero che è una bastardata tradire,è anche vero che a volte ci si perde dentro ad un limbo..non ho mai tradito per il principio fondamentale che se arrivo ad amare è perchè ho trovato tutto quello che mi serve..ho amato, per 10 lunghi anni e poi ho lasciato.e adesso,tutto quello che voglio è intrappolato dentro una bolla che a tratti si apre..a tratti si perde,per poi tornare costantemente.amare a volte è come una patologia,da estirpare..ma se non facesse così male penso che darebbe la possibilità di farsi sentire in questo modo..
grazie per il commento cmq ;)

Anonimo ha detto...

Ho amato mio marito, per anni non ho avuto occhi che per lui, solo per lui e credevo di avere tutto a portata di mano, tutto quello di cui avevo bisogno.Ma non era così. Basta un niente, un periodo di disattenzioni, di stanchezza, di routine o come la vogliamo chiamare, ed inesorabilmente il concetto di noi come coppia lentamente è svanito. E allora accade che il primo che ti mostra un pò di attenzioni, che ti ridà quelle piccole emozioni che avevi sopito e dimenticato, diventa il fulcro della tua esistenza.E' iniziata come un gioco, uno skerzo, immaggino inizi sempre così, perchè le cose che vivi all'inizio, quando stai per lanciarti, sono tutte tremendamente affascinanti, da non poterne fare a meno. Vivevo di lui, delle sue attenzioni, dei suoi mille modi diversi di essere, e per un attimo ho creduto fermamente che lui fosse l'altra mia metà della mela, quello che aspettavo da una vita. Inutile dire che mi sono innamorata di quest'uomo conosciuto in una chat, che di lui accettavo tutto, la sua famiglia, persino sua figlia, come una sorta di binario parallelo che correva nella mia e nella sua esistenza. Strano a dirsi, gli ho regalato tutto l'amore possibile, tutto quello che era stato represso in me, e lui mi ha vissuto solo come un gioco, una tacca in più nella sua schiera di amanti, da bravo casanova cui era. E pensare che accettavo di lui anche questo,e aihme, credevo persino di cambiarlo......
La mia storia si è conclusa nel peggiore dei modi: per lui sono finita in terapia ed in un vortice di depressione che ha annullato me stessa completamente, la mia lucidità, il mio carattere.
Oggi, sono quasi fuori da tutto questo, vivo di nuovo con mio marito, andando avanti a piccole conquiste e, anche se so di non amarlo più come una volta, l'ho scelto come mio compagno di vita.
Lui non ha mai saputo della mia infedeltà, o forse, ha fatto finta di niente, avendola semplicemente accettata, e questa, è la forma più grande di amore che potesse darmi.
A distanza di un anno e con la giusta consapevolezza di adesso, non rinnego niente, non ho remore , perchè semplicemente l'ho vissuta quella storia, nel bene come nel male ed ho imparato che solo quando hai toccato il fondo riesci a risalire piano piano e guardando tutto con occhi diversi. Ciao a tutte!

Pappina ha detto...

@anonimo: ecco, finire con un infedele "seriale" è una mazzata, e non mi sorprende che tu debba essere andata in terapia. Le storie degli amanti hanno un filo comune ma milioni di sfaccettature. Mi affascinano per questo.
Io non sono mai stata sposata, sono stata "semplicemente" l'altra, ho avuto però la fortuna di trovare un uomo che mi ha amato davvero. E ne sono certa, perché sono passati anni, è finita la relazione, ma non l'amicizia, che non è un'amicizia normale, è speciale. Ci guardiamo comunque e sempre con occhi innamorati, e si fa fatica a tenersi a distanza di sicurezza, ma deve essere così.
In bocca al lupo e grazie per la tua storia.

Anonimo ha detto...

Ma non vi distrugge questo tipo di storie?
Ho una amante da qualche settimana e anche se sto con mia moglie da più di 20 anni e ho tre meravigliosi figli, nella mia testa ho solo lei.
So che siamo diversi, che non funzionerebbe perché siamo troppo diversi, so che la nostra storia ha una data di scadenza che nessuno di noi due può cambiare a causa del mio lavoro, so che lei tutto sommato ama suo marito ed io amo la stabilita' emozionale che mi da la mia. Ma stare lontano da lei mi uccide. E' uguale per tutti questa sensazione o sono io che come al solito sono "diverso". ?

Pappina ha detto...

@anonimo: si, ci distrugge, specialmente all'inizio, dove sensi di colpa e desiderio di avere la persona che ami al tuo fianco si combattono ogni secondo. Poi diventa più facile, non facile. Rimani in attesa di un segno, di un sms, di una chiamata.
La sensazione di non poter fare a meno di una persona che ami o di cui sei infatuato, è comune credo a tutti. Non sei "diverso", sei vivo. Sei alla ricerca di emozioni, e la stabilità emotiva spesso non basta a rendere la vita di un uomo o di una donna soddisfacente.
In bocca al lupo.