venerdì 13 marzo 2009

forse smetto di scrivere (trattenere sospiri di sollievo, ho scritto "forse")

A parte che una prende un giorno di ferie e la mattina si sveglia con il corpo sfaldato, il mal di testa e la nausea. E già ha abbastanza motivi per essere di ottimo umore.
A parte che stamani di nuovo 'sta nausea del cazzo con altri problemucci di cui è schifoso disquisire, e oggi dovevo cominciare il lavoro epico che la collega-cavallo e la capa mi avevano affibbiato. Cioè, cominciare e finire, visto che la deadline è lunedì mattina. Perfetto!
A parte che ho aperto la posta e ho trovato sette mail della capa e cinque del cavallo, cosicché l'ho richiusa all'istante, nella speranza le mail si decompongano.
A parte che la mia diabolica mente ha già trovato una valida alternativa al passare quasi l'intero weekend a lavorare: fare finta di essere malata! Anche se, per dire, domani dovessi essere in splendida forma. Ma poi ho riflettuto, e so che se non lavorerò mi verrà la febbre a 39,3°, inizierò a delirare, mi metterò a piangere perché io sono ipotermica rispetto alla gente normale, e già 38° è un febbrone da cavallo, infine mi spegnerò come un televisore a causa delle tre belve che mi avranno nel frattempo attaccato qualche batterio mortale.

Questa era la premessa.
Quel che segue lo svolgimento.

Ho sempre avuto una auto-disciplina stranamente forte per quel che riguarda queste paginette blu. Siccome credo che una persona che scrive debba prima di tutto leggere, se non mi tenevo aggiornata, almeno relativamente, sui miei feedati blog, non scrivevo per auto-punizione.
Ultimamente invece mi sono fatta prendere dalle eccezioni.
Mi sono resa conto che è quasi un mese che non leggo quasi niente.
Sono presa dallo sconforto.
E va bene che sono stanca e insonne, che lavoro più di ciò che mi piacerebbe fare, che ho avuto sbattimenti imprevisti, che canto troppo e se canto o ascolto musica ciao, che ho visto di più gli amici, che devo prima chiamare la mia amica veterinaria che è prioritaria rispetto a ogni genere di lettura, che di qua che di là, ma cazzo. Un mese.

Quindi stasera partorisco questa noticina per poi assentarmi dalle scene mondiali fino alla completa lettura dei feedati blog (ma qui hanno scritto come folli, in sole quattro settimane, santocielo), il che mi istiga a lasciare il lavoro da parte per la lettura blogghesca, no, non è vero, mica l'ho scritto, è l'inchiostro invisibile che fa brutti scherzi.

Beh.
Tutto sommato potrei tornare in scena lunedì (hanno spostato X-Factor a martedì, eh), se fossi molto diligente, ma io sono umile, sono al massimo una dilipersona. Quindi o non torno per sei mesi, o torno e lavoro un cazzo, o torno raccattando una qualsiasi scusante, arte nella quale sono ferratissima, pur non essendo un cavallo. Merda, il cavallo-collega torna sempre, sotto forme sempre assai diverse. Mette l'ansia la sua continua, impalpabile presenza.
Sta' a vedere che ora tiro il piumone a lato e trovo la testa di un cavallo morto sul cuscino.

Sta' a vedere che adesso che mi sono fatta paura da sola dormo sul tavolo di cucina, accanto alle bestie e ai loro batteri.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sono perso.

NOn ho capito se vuoi smettere di aggiornare il blog per sempre o se smetti fino a quando non hai finito il lavoro per la Capa o non hai recuperato le letture arretrate dei blog feedati o se invece non smetti e molli la Capa e tutto il resto (che sarebbe la soluzione migliore, nonostante la testa di cavallo mozza nel lettone :-))

Non lasciarci Pappina !!

Pappina ha detto...

@pnv: ma scherzi pnv? prima di leggere questa tua, avevo già commentato qualche tuo post, per dire...