mercoledì 30 aprile 2008

cuor di leone ha risolto la questione

Mattina

Buuuuuuuuzzzzzzzzzzzzzzzzz.
(sveglia per bovini addormentati, specie alla quale io appartengo la mattina fino al 30° minuto - minuto del cappuccino)
Spanf. Sdeng. Clic.
(mi rigiro nel letto, batto il gomito sa iddio dove, accendo la luce)
Trallalalaaalaaaaaaaaa.
(accensione telefonino)
Riiing, riiing, riiing.
(Occhei. Uno dei tre sms è dello stronzetto)
Zgnzgnzgn.
(i miei denti producono suoni inverosimili, mentre vedo che lo stronzetto non ha smssato)
Gasp!
(un'amica mi scrive che era dal '47 che non le capitava di scopare tre volte a fila. E io mi sento sempre più imbecille, sempre di più, sempre di più, chi offre di più?)
Tic, tic, tic, etc.
(scrivo sms)
Riiing.
(lo stronzetto si scusa, ma si era dimenticato di rispondere. Io in questi momenti lo amo, perché è un puro. Sa che potrebbe subire una sclerata amplificata dall'ora indecente, ma lui è puro e dice la seppur dolorosa verità. Si era dimenticato)
Sic.
(mio singhiozzo)
"Speriamo bene".
(mia prima rauca frase della mattina, mentre leggo che magari ci vediamo nel weekend, ci riaggiorniamo sabato)

Pomeriggio tardo tardo

Viene a trovarmi ex-fidanza che mi porta i regalini: i gadgets dell'azienda per cui lavora e il mio regalo di compleanno. Quest'ultimo consta in due magliette. In una c'è sù Snoopy che rincorre qualcosa, nell'altra ci sono sù delle righe piccine orizzontali rosse su sfondo bianco e uno stemmino. Quella di Snoopy è verde ed è una t-shirt, ed ex-fidanza specifica che è stata comprata all'oviesse, come a giustificarsi. "Sai, [moglie] ci teneva molto a comprartela, fa molto anni '80". Quell'altra è una polo di tommihilfingher. Però la prima la vedi che ride, l'altra ha il sorriso delle 60enni che si sono fatte il botulino in faccia.

Sera

Mater mi propina un innocuo hamburger con tanto di patatine fritte. Innocuo un par di coglioni. Credo sia dalle 20.15 che continuo a fare rutti all'aglio (sono passate quattro ore, n.d.b.).
Ma metti che avessi avuto qualche appuntamento? I casi sarebbero stati due:
1.non mi piace, mi tengo a distanza, mangio 5 ciuingam deigam alla fragola e bòn
2.mi piace e pur di farglielo capire esercito le mie facoltà orali sul suo batacchio (almeno mi porto avanti coi compiti), scappando istantaneamente dopo con un rapido e inodore/insapore sfiorarsi di labbra, adducendo la scusa che devo lavorare.

["Ma non scappare, torna quuui! Ma poi che cazzo di lavoro faaaaaaaiiiiiiiiiiii?" (sono già lontana)
"Laaaa siiiindaaaaaacaaaaaaliiiiiiiistaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!"]

Tarda sera

Ricevo mail ed sms da un'amico. Troppi. Troppo intimi, per la tipologia della nostra amicizia. Mi sale l'ansia. Non gli rispondo se non dopo tempo. Ma non demorde. E la cosa mi fa paura, non perché sia lui a farmi paura, ma perché siamo amici e va bene così

[e sia! Che cazzo di coscienza puntigliosa che ho! Va bene così perché non mi fa voglia baciarlo né fare alcun genere di sesso con lui. Ooooooh]

e non voglio dargli spazi per potersi eventualmente esprimere in toni più espliciti.
Ma allo stesso tempo sto snaturando la nostra amicizia. Mi secca molto.
Ché alla fine certe amicizie perdono la loro naturale essenza e a me spiace assai.

Sono quelle situazioni di merda in cui mi sono già trovata diverse volte.
Una volta un'amico con cui ero stata al cinema (un santo, ero pesante come il marmo di Carrara in quel periodo, e lui e pochi altri si ficcarono qualche chiodo nei polsi e mi stettero vicino) provò a baciarmi. Gli risi in faccia. Ma non per il fatto di essere nervosa o imbarazzata. Proprio perché mi faceva ridere, io ero la sua antitesi di accezione di donna, e mi veniva a baciare! Lui rimase un po' così, non era un tipo strafigo, però ci sapeva fare di brutto. Non era abituato a ragazze che rifiutavano un suo bacio, per di più ridendo.

E così gli spiegai che ritenevo la cosa una stronzata, amici come prima e tutto tornò a posto.
Mentre salivo le scale di casa mi ricordai però delle descrizioni degli elementi degli spogliatoi maschili fatte dai miei amici-amici maschi: tutti giudicavano il pisello del suddetto "esagerato", con un malcelato tono misto tra l'ammirazione e l'invidia.
Uno dei pochi rimpianti che ho.

martedì 29 aprile 2008

ri-back on possessività (e chiunque affermi che scrivo sempre delle stesse cose gli rispondo: hai perfettamente ragione)

È una regola vecchia come il cucco. Uno non ti caga e tu sbavi dalla voglia di vederlo.
Oggetto: ex-moroso.
Eventi: confermata presenza di altra donna di cui dice di non credere di essere innamorato.
Risultanza: fremo per rivederlo e mettergli le mani addosso. In senso buono.

"Zoccola!", "irrispettosa!", "senza dignità!".
No, possessiva verso gli ex e basta. È un mio baco, e non sono ancora riuscita a trovare una hotfix che lo corregga, ché sia ben chiaro, la cosa mi crea diversi (ovvero due, dizigoti) problemi quali: ansia da sms o telefonata.
A ME. Che proprio di queste cose ne sento giusto parlare al telegiornale regionale.

Insomma avendo ormai virato intorno alla boa dei 10 giorni senza comunicazioni (va beh, sms da compleanno a parte, ma quelli 1.mi sono venuti in mente or ora 2.non contano), oggi con insospettabile coraggio prendo in mano il cellulare e gli ricordo una roba a cui dobbiamo andare a fine maggio. Un sms piccino, spiritosello, dettato dalla circostanza che lo scorso anno, fossi riuscita a prendere i biglietti per Vasco, lui mi avrebbe paccato perché essendosene scordato aveva prenotato un aereo per Londra (cazzo).

Sono qui, da idiota, ad attendere risposta. Dal primo pomeriggio. E ogni volta che il cellulare gorgoglia che è arrivato un sms, prima esclamo: "Quello stronzo si è degnato?!", poi mi scende la bocca all'ingiù perché non è mai lui.
[bensì inconsapevoli disgraziati a cui non rispondo per motivata ripicca: mi hanno illuso]
E con tutte le volte che i suoi messaggini del cazzo hanno rotto i coglioni a me, poi, durante le nostre serate da ex!

Imbecille, imbecille, imbecille!!!
Sei un'emerita imbecille!
Ma non ci son cazzi, è tutto il giorno che mi riempio di insulti e continuo a fremere.
E ho i nervi. Ed è pure venuta mia sorella a trovarmi, come se tutto ciò non fosse bastato.


Ma non c'è un tipo di propoli particolare che anziché far passare il mal di gola, fa passare questi attacchi di possessività?
Nel caso:
- Un litro, grazie.
- Sì, signor farmacista, lo so che la vendete in boccette da 20ml.
- Si, mi ha già detto che costa 55 euri a boccetta.
- INSOMMA, ME NE DIA 50 CONFEZIONI E LA SMETTA PER CORTESIA DI DISCUTERE! Scusi sa, ma non era il cliente ad avere sempre ragione?!
- ...
- .....
- ........
- ...........ha detto 2750 euri? Ma ha proprio contato bene? No, sì, certo, ha ragione, i tempi del pallottoliere sono passati da un po'... Però è proprio sicuro che la mega cassa elettronica funzioni bene?
- Sì, ecco, ho seguito il suo consiglio. Effettivamente anche il mio cellulare dice la stessa cifra, ma sa sono svedesi, saranno assemblati!
- Sì, guardi, ha ragione un'altra volta, questi apparecchi non sono svedesi ma norvegesi, ma è che sa, io tutti quei paesi lassù me li confondo, che ancora non so dove ci sta l'euro e dove no...
- No, ma vede, è che stamani ho pagato 440 euri di condominio e allora sono un po' a corto...
- No, ma vede, devo proprio ingurgitare un litro tutto d'un fiato, se no mica mi passa, sono un caso clinico già oggetto di studi sulle anomalie comportamentali compulsivo-ossessive...
- Certo, possiamo fare così! Mi sembra un'ottima idea! Dunque 300 euri per 12 mesi! Lei è gen-ti-lis-si-mo! ...TAN e TAEG, gentilmente?

lunedì 28 aprile 2008

mi sbattono fuori

Ho scoperto, tra la posta che non sto cagando da un mese, un bollettino di spese condominiali da 440€, da pagarsi entro il 31 marzo.
Il sito della banca non ne vuol sapere di questo MAV da pagare.
E vicino casa mia non c'è neppure un ponte, sfiga delle sfighe!
'iuto.

sabato 26 aprile 2008

gommolo

Un giorno succede che un amico mi si lamenta.
E' un amico tranquillo, simpatico, sereno, direi persino bietolone. Del tipo che se te lo dovessi immaginare sessualmente, faresti un po' fatica, e al limite solo nella posizione del missionario.

[hi hi! mi ricordo ancora di quella mia istruttrice di sport vari che non sapeva cosa fosse la p.d.m., hi hi!, a un passo dal matrimonio, hi hi!]

Ma proprio, proprio al limite. Anche per sentito dire da donne che qualcosa ci avevano avuto a che fare.

Mi dice che cambia telefono e che non sa come fare a trasferire la rubrica, i messaggi e i compleanni, ed io, oplà! Gli presento la rivoluzione delle porte a raggi infrarossi, e un programmino per backuppare i dati e poi trasferirli sul nuovo telefono. Lui, tutto felice, un giorno mi porta il telefono vecchio.
Mentre il programma backuppa e io e lui chiacchieriamo, lo vedo sbiancare e prendere di scatto il telefono: "Ma che cazzo fai, adesso bisogna ricominciare da capo!!!", e lui: "No, sì, scusa scusa, è che avevo sù delle robe di lavoro inutili, un sacco di sms, che altrimenti ci avremmo messo sei ore!".

Il tonno, cioè io, ci crede.
Finisce l'operazione e lui si allontana. E io mi chiedo com'è che è sbiancato.
"Fai finta di niente e non oltrepassare i limiti della privacy altrui", questo ciò che mi ripeto come una cantilena, mentre spasmodicamente vado a frugare tra i file backuppati, sicura però che il programma non abbia fatto a tempo a copiare gli sms dal telefono al pc.
E invece...

Leggo.
Gli sms non ci sono tutti. C'è un simbolo che dice che il parco sms risulta incompleto. Inizio a leggere la parola "gommolo" e mi sovviene Pisolo, Gongolo, e gli altri cinque. Faccio fatica ad attribuirgli un significato. "Non vedo l'ora di appoggiare il gommolo su di te", sms ricevuto da numero anonimo. Il mento? Una tetta finta? (NO! messggio troppo esplicito per uno come lui) La fronte? Il cane? Il gatto? Un armadillo? Un bebé segreto?

Leggo, leggo e leggo.
E non c'è verso, sono messaggi di una ragazza. E son messaggi sempre più pesanti. Finché l'illuminazione.
"Appena ti vedo ti metto il gommolo fra le palle...! E poi tra le chiappe, te lo strofino avanti e indietro, vedrai come ti piacerà...".
Oh, minchia. E quale espressione fu mai più azzeccata per un fallo di gomma stile film porno, di quelli che le signorine si attaccano in vita?
[sì, sarò antiquata, ma più di wurstel e cetrioli e oggetti di facile reperibilità, io 'ste robe niente proprio]
E che, orrore!!!, poggiava in ogni zona erogena del bietolone suddetto?!
L'amico mio bietolone, cazzo!

Morale

Non mettere la mano sul fuoco su nessuno.
Can che morde non abbaia.
Sono curiosissima. Ma faccio finta di no.

[E se gli sms mancanti l'avessero visto penetrato? AAAAAAAAGH!!!]

venerdì 25 aprile 2008

terzo compleanno

Anche per quest'anno è andata e il mio cazzo di compleanno è passato.
E' il terzo anno di fila che (non) festeggio in un giorno... mmmm... periodo veramente di merda, per una ragione o per un'altra. Però quest'anno è l'anno del Toro, quindi, ho pensato più di un mese fa, quest'anno sì che si festeggia! Avevo già deciso la data della festa, da chi farmi dare una mano, chi invitare.
Poi, bum. Niente da fare.

Il giorno prima sento per telefono una specie di collega (s.p.c.) e le racconto di quanto mi faccia incazzare che i giorni peggiori (o almeno si spera siano i peggiori, dovessero essercene di più peggiori mi sparo) dell'anno coincidano sempre col mio comple. Sicché lei, che mi assomiglia molto in tante cose, mi dice che mi capisce, che capisce la mia voglia di mandare a quel paese amiche e amici che pensano che se festeggiassi dimenticherei le brutture del periodo e insistono come martelli pneumatici nel voler organizzare qualcosa, e ciò mi consola.

Il giorno dopo vedo s.p.c. e pranziamo insieme. Mi ha portato la focaccia fatta a mano, poi mi dice che, ops!, si è scordata il regalo. Ma cosa vuoi che me ne freghi!
Poi compare una mia ex-capa, che si ferma per due chiacchiere. E io le racconto (a domanda si risponde) il mio periodo un po' sciagurato.
Poi.

Oplà...
Si materializzano altre persone, una ha in mano una pianta, una un sacchettone, un'altra (un maschietto per cui sbavo e che la mia s.d.c. è riuscita a concupire, beata!) con un sorriso che mi fa far pace con il mondo...
Insomma, salta fuori che la specie di collega, mentre il giorno prima mi diceva: "...come ti capisco..." al telefono, nel frattempo faceva l'impasto per la torta, pensando che i casi erano due:
  1. le avrei scaraventato la torta in faccia
  2. sarei stata un po' contenta.
Sono stata molto più che un po' contenta, che lei, tra due bimbi, un compagno, e tutte le menate di una vita ben più adulta della mia (benché lei sia più giovane di qualche anno, poi!) abbia trovato il tempo per torta-spumante-piatti-bicchieri-tovaglioli-regalo-tovaglia-convocazioni e, pure, la focaccia, mi ha un po' commosso. E poi ha chiamato le persone giuste del nostro gruppo, tutte persone a cui io tengo.

Quel giorno lì ho ricevuto 32 sms.
Un po' di e-mail.
E qualche telefonata (ma ho risposto solo alla zia 93enne e al mio compagno di scherma che quel giorno lì compiva gli anni anche lui), ché quasi tutti lo sanno che il cellulare mi scazza.

Ho pensato che non è male che 32 persone, che saranno state anche 40 e passa con mail e chiamate, si ricordino del tuo compleanno. Perché è vero che c'è l'allarme che trilla e che ti avverte ("oggi la coglionazza compie gli anni!"), ma poi tu devi avere anche voglia di scrivere un sms di auguri.
[lo ammetto, alla 10° risposta stavo per mandarli affanculo con sms corale, ma poi ho fatto la formichina che lavora e ho risposto proprio a tutti].
Ho pensato che ancora c'è molta gente che mi vuole bene, e così, questa riflessione ha reso la giornata meno schifosa.

[digressione: perché poi io sono convinta che uno il bene altrui se lo conquisti. E io un po' - non tutto - credo di essermelo conquistato. Una persona veramente modesta, direi]

P.S. di questa festa a sorpresa non ho potuto parlare con le amiche strette strette, che se no mi si sarebbero incazzate come belve. "LEI sì e NOI, checiconosciamodallaprimamedia, no???", no, no, ho fatto bene a non rischiare.

P.P.S. ieri mi veniva "Portorotondo" come luogo d'ubicazione del santuario di P.P., poi l'iluminazione: MONTEROTONDO!!! Quando stamane ho letto il giornale e ho intravisto "S.Giovanni Rotondo" ho pensato di correggere il post, ma poi mi sembrava illecito. Quindi ammetto d'essere più bestia delle mie tre bestie. Assommate.

giovedì 24 aprile 2008

messenger e varie

Io non sono fatta per messenger. Cioè, non sono più fatta per messenger.
Nell'anno della scoperta della ruota c'era un programma che si chiamava PowWow. Non so se sia stato il primo, certo è stato il mio primo programma per chattare. E chattavo con la persona che amavo (e che, niente da stupirsi, amo un po' ancora adesso), ore e ore, da mezzanotte in poi.
[è vero, a parte studiare - il minimo - non avevo proprio un cazzo da fare]

Stasera mi è capitato ex-moroso in chat, in verità era per lui che avevo scaricato il programma, dovevo rifilargli una canzone che una sera mi fece recuperare. 77 tentativi (sembra che le due versioni non si vogliano tanto bene), per poi scoprire che quella cazzo di canzone gliela potevo inviare per posta [evidentemente mi sono rimasti in testa i limiti del mio internettiano battesimo: "il messaggio non deve superare i 2,5 Mb di dimensione", sono un po' gnucca per l'aggiornamento personale]

E abbiamo fatto gli stupidotti con una serie di promettenti allusioni sessuali, però dopo un po' non ne potevo più e quindi con grazia [o con elisa o con martina o con alberica] gli ho scritto: "[nomignolo] mi sono rotta i coglioni e c'ho da fare, tanti bacini con la lingua"] e ho chiuso lì. E ho finito un lavoro per l'associazione schiavista.
Poi, non so perché.

Sarà stato il fatto di trovarmi per più di 30' a chattare.
Sarà stato che mentre chattavo lui ha fatto capolino e poi è scomparso, previo saluto, per tornare a casa dal lavoro.
Sarà perché ho ripensato a quelle sere.

Ho voluto rileggermi le lettere (non erano mail, non sempre. Spesso mail con attaccati file di word) che io e la persona di cui all'inizio del post, ci siamo scritti.
Io non sono particolarmente romantica, ma mi hanno spezzato il respiro. Tanto le sue quanto, modestia a parte, le mie. Lettere così belle, potenti, emozionanti.
Ne pubblicherei una a sera, ma lui ciascherebbe subito il mio blog. Oltre al fatto che probabilmente la loro bellezza è più soggettiva che oggettiva, ché mi rimandano a momenti di vita intensa, dove ho (ri?)scoperto cosa significhi amare.

So di certo una cosa, chi dice che l'amore è lo stesso a 15, 20, 25, 30, etc anni dice delle gran minchiate, ché mica è vero. A seconda del percorso di vita, a seconda della disillusione che inevitabilmente ti coglie, cambia. Non saprei se in meglio o in peggio, o meglio, lo so per me [ma non per tutti le forti emozioni sono il leit-motiv, c'è chi preferisce la serenità costante alla discontinuità dell'emozione forte], ma non sono il nano, quindi evito di dare un valore universale alle mie cazzutissime e personalissime idee. Anche se la tentazione è forte.

P.S. io credo che la riesumazione del povero frate, che a me fa davvero un po' pena, sia una mera operazione di marketing per rilanciare Monterotondo's prayer resort. E ho anche un po' pena di coloro che oggi sono andati, ammassati come buoi, ad osservare una maschera di lattice (cazzo però, come sono stati bravi quelli di Madame Tussaud!). In tanti dicevano: "Chi non ha fede non può capire ciò che si prova", ma diamine! Il lattice è lattice! E non è mica lo stesso materiale con cui si fanno i preservativi? Il che mi sembra irriverente. Scusali frate, perché non sanno quello che fanno.

martedì 22 aprile 2008

le tre, in media

E ora che ho finito di vedere "In Treatment" come farò a gestire l'insonnia fino alle tre, tre e mezza, giù di lì?
Rischio di annoiarmi.
(come se già...)

Ho impiegato tipo due ore a rifare una compilation musicale, promessa per domani, che già mi aveva fatto dannare nei giorni scorsi. Poi il disco è stato masterizzato e io, con la fregola che mi frega di tanto in tanto, non ho visto, se non dopo cliccata, un "Disc error", e così ho cancellato 'sta cazzo di compilation. Ché io, siccome ho cambiato pc da solo un mese e rotti, ho musica sparsa in chiavetta, 2 hd esterni e pc.
In pratica sono colta ancora adesso da sgomento. Per essere stata sì cretina.
Ma vabbé.
Intanto mi ascolto Morandi Gianni, per accertarmi che finalmente 'sto cazzo di disco sia venuto. Ogni commento sull'autore o sulla compilation sono assai sgraditi. Grazie.

Quando ho qualcosa che non va, sono odiosa.
Solo che me ne rendo conto, e frigno. E non ho ancora capito se frigno per il qualcosa che non va o perché mi fa soffrire vedere trattare male da me stessa medesima le persone a cui voglio bene. Naturalmente frigno sempre di nascosto, che a me le femmine frignone fanno venire i nervi. Solo che se lo fai di nascosto è come non farlo. Quindi io non mi faccio venire i nervi.

Una sera ero uscita con il solito ex-fidanza, ed eravamo in un locale tutto romantico coi tavolini a specchio. Non mi ricordo perché, posso immaginare che mi sentissi trascurata (mio eterno problema, perché lascio un sacco di libertà fin quando 'sti pirloni non esagerano e allora m'incazzo. O, appunto, frigno), e mi è calata una tristezza furibonda, e benché cercassi di trattenermi sono scoppiata in un sommesso piagnisteo. Quello scemo di ex-fidanza, anziché preoccuparsi di essere convincente nel rassicurarmi, si preoccupò di non fare figure di merda nel locale, e si vedeva lontano un miglio, perché si guardava tutt'intorno con aria da colpevole. E io quindi continuavo nel piagnisteo e vedevo, nel tavolino a specchio il mio faccione deformato dal pianto e i lacrimoni che cadevano.

Non c'è scenata che tenga.
Piangere sommessamente per una buona quantità di minuti in un locale pubblico non troppo rumoroso, è una punizione tra le peggiori per un fidanzato. Perché piano piano gli avventori se ne accorgono e iniziano a guardare in cagnesco il poveraccio che hai davanti. E lui si vergogna come un ladro. E in retrospettiva è tutto molto divertente, ma quella serata là no, non lo fu affatto.

Dicono che piangere sia liberatorio.
Io oggi avrei solo voluto essere in carcere. Ma, yuppi, la giornata è quasi finita e, yuppi, quella di domani sarà senz'altro peggio! (anti-gufata da manuale)

lunedì 21 aprile 2008

da copione

Questa settimana che ho più tempo non scrive (=posta) quasi nessuno, ma è normale.

Ciò che non è normale è il mio nervo ottico che è... è... introverso? Cioè parla poco? E non racconta un cazzo di sè come ex-fidanza? No. Un attimo, googulo e poi scrivo.
Trovato nulla.
Forse era introflesso? Beh, comunque devo fare l'esame del campo visivo. Che è un esame con dei puntini luminosi e tu devi schiacciare un pulsante quando ne vedi uno. Mi sembrerà di essere in un quiz televisivo, salvo poi cagarmi sotto per l'esito. Che ai miei occhi io ci tengo. Che in famiglia abbiamo poco simpatiche patologie dell'occhio. Aaaaahhhh! Mi sto agitando, cambiamo topic.

Ho visto ex-moroso e io continuo a divertirmi un sacco con lui, e lui con me.
Siccome ero sotto forte impulso ormonale, ci è scappato poco. Giusto perché avevamo un appuntamento al quale non potevamo arrivare in ritardo. Poi però mentre chiacchieravamo e scherzavamo e ridevamo come due inguaribili citrulli, previa avvertenza, gli ho infilato la lingua in bocca. [sì, la poesia per me è tutto]
Lui prima c'è stato, poi ha digrignato i denti, poi gli ho fatto una leggerissima pressione sulla mascella, e per forza si è beccato la seconda slinguazzata. E' orribile? Ma va! E' divertente! E' solo prendersi un po' per il culo, anche da soli, cioè non prendersi troppo sul serio. Io conosco lui bene, lui conosce me bene, e ci prendiamo in giro anche così.
E' bello stare con lui.
Prossima uscita prevista: a fine maggio, per un concerto. Visto che l'ho visto [chi l'ha visto?] ben 2 volte nell'arco di dieci giorni. Leggermente scostante il nostro rapporto. Però rimane straordinariamente vivo. E io sono felice.

L'avvicinarsi del mio compleanno porta a ipotesi di festeggiamenti ["ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi" mi sembra una canzone da cattivo presagio per il mio esame. Renato, "silenzi", appunto, grazie] tra le più variegate. Questo perché ho detto che non volevo festeggiamenti. Solo regali. Quindi: niente regali ma festeggiamenti a iosa.
E no!
Mi rifiuto!
Voglio marcire sotto le mie coperte, quella sera lì!
[sì sì, è la serata della poesia proprio]
Bastava proponessi 123 ipotesi mie per festeggiarmi e tutti avrebbero avuto qualcosa da fare e la cosa sarebbe morta lì. Ma io devo ancora imparare molto. E soprattutto farmi furba.

Mi sono chiesta se 5 ore e 30' di chiacchiere praticamente ininterrotte con la mia amica rossa rasentino il limite della patologia. Perché la cosa grave è che alla fine ci chiedevamo se avessimo veramente esaurito (i.e. spaccato il capello in 4 su) tutti gli argomenti.
Mmmm, secondo me no.
No, non li abbiamo trattati tutti. Manca qualcosa, accidenti.

sabato 19 aprile 2008

seria dissertazione su storie di amanti

Caso n.1

Lei è corteggiata da un collega. Lui è sposato ma in quell'occasione di tre giorni trascorsi nello stesso albergo, la moglie è lontana. Forte attrazione sessuale, ma lei non se la sente, non vorrebbe, chiama un'amica che ha avuto un'esperienza simile. L'amica, anche ricordando quando la protagonista di questa storia la giudicò senza appello e disse solennemente: "A me non capiterà mai!", le dice di buttarsi. E lei si butta.
Nasce una storia tormentata e sofferente, più per lei che per lui. Lei mostra all'amica interpellata una foto di lui, e l'amica, qualche settimana dopo, lo intravede in un grande magazzino con la famiglia. L'amica non sa se farlo o no, ma alla fine glielo dice. Lei si trattiene a stento, poi esplode in un miliardo e mezzo di domande. "Ma la moglie com'è? Com'era vestita? Si sono scambiati gesti d'affetto?" etc. etc., e l'amica con la pazienza di Giobbe risponde. Lui, dopo alcuni mesi, viene trasferito. La storia finisce. Lei soffre, ma si salva da un vicolo cieco.

Caso .2

Lui è attratto da una collega, sposata. Ma ha una ragazza, e alla ragazza glielo dice che se la farebbe volentieri questa collega. Ma tutto rimane su un tono scherzoso, giocoso. Ogni tanto la ragazza ha qualche sclero, ma lui riesce a sdrammatizzare e lei viene rassicurata. Anche perchè pensa che la collega del suo ragazzo è molto più grande di lui. E quindi che il loro rapporto è al sicuro. Ma un rapporto non è mai al sicuro, e lui la lascia dopo un po' di mesi, perché forse nessuno dei due è più innamorato, nessuno dei due è più trasportato, e forse anche perché l'interesse di lui verso la collega cresce.
Cresce tanto che poco dopo si trovano ad essere amanti. Ma la situazione è complessa, perché nei mesi addietro ci sono state occasioni in cui lui ha conosciuto il marito di lei, che trova pure molto simpatico, e si ripetono le occasioni in cui si vedono insieme, loro tre. O persino loro due, il marito e l'amante. Il marito ignora, e anche se loro si trattengono il più possibile, qualcosa non può non sfuggire. Uno sguardo, un gesto. Ma il marito continua a ignorare. Chissà se ignora veramente ed è chiaramente un tonto totale, se ha qualche sospetto, se ha più di un sospetto ma pensa che sia meglio che le cose facciano il loro corso e amen, sicuro che la moglie resterà con lui.

Caso n.3

Una ragazza si reca per una settimana come consulente in una ditta. Al terzo giorno però scocca una scintilla. La ragazza è così felice, i colleghi intorno a lei dicono che l'attrazione è certo reciproca. Però la ragazza scopre che l'uomo è sposato. Vuole e non vuole. Non ce la fa, però lui con una scusa le lascia l'indirizzo di e-mail. La ragazza crede che in fondo non c'è nulla di male a scambiarsi qualche mail e che poi, così velocemente come la scintilla arrivando ha alimentato un piccolo fuoco, altrettanto velocemente il fuoco si spegnerà. Ma sbaglia tutto.
In qualche mese si passa dall'e-mail, al chattare, al trovarsi e lasciarsi biglietti sui cruscotti delle macchine, al vedersi, al baciarsi, a fare l'amore. E lui mette subito in chiaro una cosa. Questa storia può solo finire, deve finire. Ci provano, più lui che lei. Ma lui resiste poco, e poi la cerca. Lei resiste di più, ma quando lui la cerca, alla fine si fa trovare. Passano così gli anni. Lei in tutto questo tempo non ha mai voluto sapere nulla della moglie, neppure vederla in fotografia. Un evento traumatico sconvolge la vita di uno dei due. La storia finisce. I due si frequentano ancora adesso, ma riescono a tenere il rapporto nei binari dell'affettuosa amicizia. Un po' a fatica, per la verità. E con qualche perdita di equilibrio. Ma si sa, la corda è proprio sottile.

Caso n.4

Una ragazza nota, come altre mille colleghe, quanto è affascinante un uomo che lavora lì da loro. Lei è fresca, appena arrivata, le dicono che lui è sposato ma non certo rinomato per essere fedele. Lei è una gran bella ragazza, con un viso che sembra venire da un altro tempo, tanto è particolare e delicato nei tratti. Lui la nota. Si comincia con il caffè preso insieme alla macchinetta, si continua con intimità crescente, si buttano lì proposte indecenti, fin quando una mattina festiva l'affascinante uomo bussa alla sua porta.
Per un certo periodo di tempo la frequentazione è costante, e lei è sessualmente appagata, anzi, lo è estremamente, perché lui è bravissimo, ma inizia a roderla il dubbio che lei si stia innamorando. Lui se lo chiede meno, ha il suo punto fermo nella famiglia, e quello è un punto dal quale non stacca mai gli occhi. Allora lei gliene parla, e lui le concede la tregua. Lei però si mangia le mani di lì a poco. E appena fa un passettino avanti, lui risponde, ma si fa un po' desiderare. Gli incontri si diradano ma di certo non perdono in intensità. Lei si chiede se è amore. Se è solo desiderio. Cos'è che lo rende irresistibile. Non importa, prende la decisione di non rinunciarvi. Sarebbe come rifiutare quelle rare occasioni che la vita ci dà per avere incontri intensi.

Conclusioni

So di essere molto impopolare, ma io credo fermamente nel tradimento. A chi mi chiede: "Ma tu come ti sentiresti ad essere tradita?", rivolgo uno sguardo di incredulità. Ovvio che soffrirei come un cane. Se c'è una cosa che, da un certo punto in poi della mia vita, ho imparato a dire agli uomini che mi sono a fianco è: "Tradiscimi anche, se non ne puoi fare a meno, basta che sei abbastanza furbo da non farmelo sapere. E neppure sospettare".
Non so come sia andata finora, se ho palchi di corna tanti quanto quelli della Scala, oppure se ho avuto una congiunzione astrale fortunata e uomini fedeli.

Di certo posso dire, senza orgoglio e senza rimorso, che io ho tradito. E tradendo ho avuto in regalo piccoli attimi di felicità assoluta che conservo come gemme preziose nella mia memoria [e nei miei 234 diari, ché ho paura che prima o poi la memoria farà cilecca su tutti i fronti]. Talvolta sono stati questi incontri, spesso, anzi, quasi sempre all'acqua di rose, a darmi la forza e l'energia e la volontà affinché prendessi per i capelli storie che stavano avvizzendo. Una volta un tradimento di cuore, ma senza neppure un bacio, quindi neppure un tradimento a dirla tutta, ha invece portato al crollo.

P.S. Non è vero. Una volta il rimorso mi ha corroso. E' stato quando ho tradito l'uomo di cui ero amante. E questo non è uno scherzone, davvero.

giovedì 17 aprile 2008

questo amore è una camera a gas

Stasera, mentre finalmente mi leggevo gli arretrati dei blog, è arrivato un sms di ex-fidanza che mi chiedeva se fossi sveglia. Io in verità mi volevo dedicare alla lettura, quindi gli ho detto che sì ma che stavo lavorando, e dopo 5 secondi compare il suo faccione sul cellulare e mi dico: "Sì, rispondo ma tra 5 minuti lo casso". Solo che ex-fidanza guidava e mi piaceva l'idea di tenergli compagnia e di tenerlo sveglio, e poi lui è troppo simpatico.

Se non che avevo appena finito di ascoltare una radio dove era intervenuto il presidente dell'associazione per cui lavoro aggratis (sì, è un secondo lavoro, è una santa verità), e pensavo l'avesse sentita anche lui e volesse commentare.
Invece mi ha detto che stava ascoltando... e bum, ha cominciato a cantare la Nannini Gianna. Ed ex-fidanza non si distingue per l'intonazione della voce. E mi ha così rimbecillito che ho ancora la canzone che mi gira in testa. E allora mi è venuta in mente una cosa.

Un giorno di n anni fa io ero a casa da sola e lui venne a dormire da me. Stavamo per andare a letto quando mi chiede, con la faccia da marameo:
ex: "Posso fare una scoreggina?"
io: "NO, NON TI CI PROVARE!!!"
lui: "Ma mi scappa..."
io: "Falla almeno fuori da questa camera, cazzo!!!".

Allora si è messo sulla soglia della porta, si è un po' piegato sulle ginocchia, ci ha appoggiato le mani, e aveva il 95% del corpo in camera e il 5% (una fettina di culo) al di fuori. E ha mollato un peto mostruoso, tipo tuono, e lunghissimo. E benché la regola voglia che se fanno rumore, non fanno odore, quel peto lì è stato uno tra i più pestilenziali.
Io: "Avevo detto fuori, intendevo tutto fuori!!!" e lui ha cominciato a ridere come uno scemo e io dietro e intanto respiravamo l'afflato intestinale che non è una roba romanticissima, e quella camera è diventata una camera a gas. Però non ce la facevo a stare seria, perché poi lui quando ride ti contagia, e non puoi fare proprio a meno di ridere anche tu.

Io gli voglio proprio, proprio bene, ecco.
E non posso proprio fare a meno di lui, ecco.

non c'è da illudersi tanto

Il fatto di non leggere gli altrui (anche se, mi sono ridotta malissimissimo, ogni tanto leggo qualcosa dal cellulare mentre sono in giro) e soprattutto di non scrivere sul mio blog, mi frustra.
D'altronde c'è chi mi frusta volentieri se non porto il lavoro a termine.

Recupererò, ah, se recupererò!

[stanotte ho dormito 5 ore, poi tutti a dirmi: "Uh, che brutta cera". E' che mi mancava lo stoppino, se no con la candela davo fuoco a tutti. Ah. Se c'è una morte che non voglio fare è quella nel fuoco. Anche se sembra che l'annegamento, come morte a breve termine, sia la peggiore. Sono tutta un proliferare di pensieri positivi, meglio chiuda 'sta cazzo di parentesi e vada a letto. Certo che 'sto post è insignificante. Ma essendo che oltre al pessimismo sono affetta ultimamente anche da masochismo, pubblico per potermi dare della rimbecillita nei giorni, mesi, anni a venire]

martedì 15 aprile 2008

droga post-elettorale

E ci risiamo.
Ci sarebbe da sperare che il governo della lega tenga, così non mi rincoglionisco troppo spesso.
...
.....
.......
Oh, no. Scherzavo, eh.
Con tutto il rispetto, che va anche a quella signora ultra-sessantenne bionda-quasi-ossigenata e truccata di rossetto rosso, ma rosso rosso, la giacca blu come il capo, che ho trovato ai seggi con la spilla del PdL. Aveva dei capelli sì gonfi che volevo chiederle il trucco, che a me si spiaccicano sempre.

domenica 13 aprile 2008

esausta

Se sono in queste condizioni stasera, figuriamoci a fine settimana prosima.

Comunque.
Elenco accadimenti ultimi giorni:
  1. recepito sfogo di un uomo innamorato e ora depresso perché mollato con ragioni che dalla parte femminile risultano corrette, mentre da quella maschile risultano incomprensibili. E quando sei tirata in mezzo non è facile. Se non dando della squilibrata alla parte femminile. [che poi forse forse.......]
  2. recepiti inutili insegnamenti di un maestro di spada che mentre mi parlava io, quasi di nascosto, scorrevo i titoli di un giornale. [sì, lo so, è grave: ma gli insegnamenti non mi sono mai garbati]
  3. estromessa dagli incontri di scherma, ma non dal maestro suddetto, con mio grande rincrescimento. Purtroppo non posso eccepire sulle motivazioni. Merda! Allontanato per mia indisponenza giustificatissima persino OA.
  4. accumulato un numero di lettere non ancora aperte impressionante.
  5. concluso un gioco la cui fine è un'autentica stronzata, e l'ho pure pagato 11$. [avevo bisogno di qualche momento di pausa rilassante, però non mi ha per un cazzo rilassata, però mi ha fatto perdere un fracasso di tempo]
  6. cancellati i messaggi da un vecchio cellulare, e alcuni di loro mi hanno rimandato anni addietro. E questo perché alla sorella, fingendo un quasi incidente in un parcheggio sotterraneo, hanno ciulato la borsa con dentro il mondo. [a parte la Fidaty Card, che insomma, è un bel vantaggio]
  7. ascoltato, qualche minuto fa, James Taylor che suonava "You've got a friend", che mi ha rimandato all'amore più grande della mia schizofrenica vita sentimentale e all'incontro (l'unico nella mia vita) con un ragazzo conosciuto su internet. ["Troviamoci a metà strada", ovvero 45 km per me, 130 km per lui]
  8. visto "In treatment" che è davvero bello [grazie Ste]
  9. nessuna delle cose succitate mi hanno dato il colpo di grazia, ma una serie di eventi collaterali che non posso neppure scrivere, se no mi vien la nausea e addio digestione delle pappardelle al sugo di noci. [che levati, tanto son buone]

Mi pare che oggi questo blog compia un anno. Tra poco anche io, non un anno, ma qualcheduno in più. A me gira già il cazzo adesso, e secondo me anche il blog oggi mica ha fatto la festa. Gliela faccio io?

giovedì 10 aprile 2008

che giornata di merda!!!

Ma sarò superiore, e non ne parlerò, ché parlarne significherebbe arrendersi alle mega sfighe.
Solo due cose. Sono rientrata a casa quasi alle 9 di sera, che per me non sta né in cielo né in terra, stanotte ho dormito 5 ore spezzettate da intervalli, pioveva che proprio sembrava febbraio. A parte le margherite.

Dopo scazzo con ex-moroso [mi viene una battuta che sarebbe "è venuto il cazzo di ex-moroso", ma siccome è un po' volgare e io sono personcina fine, la taccio. Che poi proprio solo una battuta. Ed è proprio solo una battuta perché io me ne sono stata tranquilla mentre mi palpava una tetta da un quarto d'ora e poi mi chiedeva: "Posso toccarti una tetta?", e questo, lo specifico, dopo un quarto d'ora, ma ier sera l'ormone stava zitto-zitto] egli mi si è palesato a casa, e siamo rimasti quasi due ore a chiacchierare. Alla sua eventuale donna potrà pure dire che venire da me è un'agonia che tuttavia mi ha promesso di accettare, ma la verità è che lui viene qui scazzato, e poi si diverte come uno scemo, e io pure, però come una scema.

Settimana prossima dovremmo andare in un posto insieme, ma se forse beh vediamo, finché ogni tre per due va a sciare è affidabile come il due di picche. Forse un po' meno.
Però mi vuole bene, mi ha detto "solo poco perché ogni tanto sei scassacazzo", l'importante è che me ne voglia. Ecco. Questo per dire che il post sulle amicizie e la pigrizia è, almeno per me, molto veritiero. Solo che ho imparato a non arrendermi e dunque a Botta Due gli ho scritto come la tipica femmina scassacazzo, a Botta Uno [che, essendo femmina, sarebbe stata più scassacazzo di me] come una persona mesta, e le ho fatto sapere che mi aveva amareggiato.

Si è un po' scusata. Si è lamentata che la ignoro. E boh, forse questa è la sua reale percezione, ho pensato, mentre la mia è opposta. Forse arriveremo a chiarirci, e mi verrebbe voglia di darle un ultimatum, ma non si fa. Solo coi fidanzati mosci si fa così.

martedì 8 aprile 2008

pigrizia e amicizie

A parte non riuscire a fare niente se non lavorare e scrivere, che due coglioni, all'avvocato, devo registrare due botte di delusione totale che mi sono piovute oggi.

Botta Uno

Scrivo giorni fa un sms a un'amica che non risponde. Oggi le riscrivo. Mi smssa che non mi ha risposto perché [l'asilo Mariuccia ci fa una pippa] io non le rispondo mai al telefono. Quando dormo. Cioé quella una o due volte a settimana che mi chiama, lo fa quando il mio capoccione si è già schiantato sul pc. Gliel'ho già detto 20 volte, ma è come parlare col muro.
In compenso per due persone che vivono a 1 km di distanza, per me è più normale vedersi. Invece no. Ha sempre da fare altro. E quando non ha niente da fare è stanca o per un motivo o per un altro. Credo che a lei non gliene freghi più molto di frequentarmi, e andrebbe persino bene così, ma dare la colpa a me mi ha reso triste come un muflone. Chissà se i mufloni sono davvero tristi.

Botta Due

Dovevo uscire con ex-moroso questa settimana, indago per il giorno e mi scrive che ci vediamo quella successiva. Ci rimango di merda. E gli dico che lo ringrazio per la considerazione. Da tappabuchi. Mi scrive che no, non ci siamo capiti, che lui aveva capito che io fossi impegnata tutta questa settimana, e varie minchiate. Minchiate perché bastava un: "Avevo capito male, ci vediamo domani?", e quindi minchiate.

Morale

Io sono molto pigra, anche nel coltivare amicizie. Però su una dozzina non transigo. E non me ne frega un cazzo di parlarci al telefono, io le persone voglio VEDERLE, INCONTRARLE, PARLARCI GUARDANDOLE NEGLI OCCHI. Le telefonate sono un loop da cui non si esce, se si abita relativamente vicini. Si diraderanno, diventeranno gli auguri di pasqua e natale, scompariranno. Scomparirà un'amicizia. Non voglio che ciò accada. Con nessuno della sporca dozzina.
Per questo cerco di organizzare cose, di andare ai concerti, di passare anche solo un'ora a fumare 5 sigarette nel giardino davanti casa con amici o amiche. Questa è la lezione che ho imparato, per non perdere persone a cui tengo. E anche se sono pigra e mi costa fatica, lo faccio.

Poi trovi davanti a te dei muri di gomma, neppure che sanno di Big Babol così un po' l'apprezzi, no, dei muri di gomma neri e duri che ti rimbalzano facendoti male. E allora io, carica del mio milione di difetti, spacco il capello in quattro, ma alla fine dico, e con ragionevole certezza: "No, io nei suoi panni non mi sarei comportata così".

Mi assolvo, ma l'assoluzione non cura la ferita.

dovrebbe essere vietato

Giuro che ero convinta che fosse domenica sera, sarà mica perchè ho lavorato indeFESSAmente per tre giorni? Po' esse.
Che magari domani guardo persino i blog.
O magari anche no. Cazzo! La mia menata [leggasi lavoro] ora deve essere messa su cartaceo! Ma nooooo.
Con le lacrime agli occhi, non per pianto, neppure per commozione, bensì per banale stanchezza, vado mesta a letto, a stare come al solito un po' sveglia fin verso le tre.

Ma giammai potrei farlo se non aggiungendo una cosa.
"Tu sai ascoltare le persone", è uno dei complimenti più belli ricevuti da me medesima, che ora ho una ruota che mica quella del pavone, peggio, tipo quella di un tir da 1.000.000 di tonnellate.
Sfortunatamente ciò implica anche ascoltare un numero di puttanate colossali.
Che peccato.

domenica 6 aprile 2008

insonnia, mondanità e lavoro

Se i tre elementi non sono tra loro strettamente collegati, il destino della sottoscritta non è mica tanto contento. Infatti sono, come una perfetta idiota, a dimenarmi tra i due portatili, in uno scrivo e sull'altro smadonno. A dire proprio il vero, smadonno anche su questo. Non sto a dilungarmi sul perché e il percalle, ché sono cose di cui a nessuno gliene frega niente. Tanto meno a me. Intendo: scriverle.

Andrò invece sulle cose interessanti per punti.
  1. la mia inutile love story con OA ha seguito una battuta di arresto. Per un tragico destino, era presente alla pizzata anche il mio amico biondo, che passava a salutare un altro nostro amico appena tornato da un lungo viaggio. E che era passato a salutarmi. E quella cogliona della mia insegnante di scherma lo ha invitato a rimanere, e insomma l'amico biondo mi ha impedito di fare quel tanto di oca con OA che sarebbe bastato a ficcargli la lingua in bocca. D'altronde ero in soggezione. Che sfiga.
  2. L'amico biondo l'ho visto un po' di sere fa a cena, quindi, ecco, potevo farne a meno. Non lo dico con cattiveria, ma solo guardando l'orologio. Il tempo stringe.
  3. Cena supergallinesca con amica mora-mora e le nostre istruttrici dello sport, la vecchia e la nuova (che poi siano più giovani di noi è solo un particolare). Che tanto di cappello, perchè far fare sport a noi due è impresa titanica, a cui mi assoggetto con infinita tristezza, scherma a parte perché per me, fanciullina, è ancora un gioco [e fu così che fu infilzata da una spada vera dall'allenatore Claudio], e mi sacrifico solo per ragioni del fisico stare bene. Le quattro piccine hanno mangiato come la mia ultima belva, che finito il cibo passa mezz'ora a pulire e leccare in ogni angolino le ciotole dei suoi fratelli. Che prima o poi uno ci lascia il femore, scivolando su quelle cazzo di ciotole disseminate per la cucina.
  4. Non dormo bene. Poi mi abbiocco prima di cenare, poi mi risveglio rincoglionita, poi potrei stare alzata fino alle 8 del mattino.
  5. Non cago, oltretutto. Tra un po' scoppio, e già mi vedo i visi ricoperti di sostanza organica marrone intorno a me. [è l'insonnia che mi fa diventare shitty-pulp]
  6. Ho un lavoraccio da fare che se non avessi avuto vita mondana, se non avessi avuto abbiocchi in orari topici, ma soprattutto se non avessi scoperto i giochi Mistery Case preinstallati sul pc, forse avrei già finito. Ieri ho fatto una sessione di gioco da 7 ore e 25', e un po' mi vergono, un po' no, perché mi fa sentire tanto gggiovane.

Ora vado a letto a stare un po' sveglia.

venerdì 4 aprile 2008

è troppo presto

Non interessa a nessuno, lo so. Ma io in qualche modo devo dimostrare
tutto il mio disappunto per l'ora infame [seieventiporcaputtana] in
cui mi sono svegliata. Ho dormito quattro ore! Ed è stato un risveglio
spontaneo! A parte questo, ieri si è aggiunto un ostacolo al mio
imboscamento con OA, ma che sfiga. Ora però provo a ridormire. Ogni
minuto di sonno è prezioso.

mercoledì 2 aprile 2008

mi sa proprio che mi ama, e io avrò mica smesso?

Oggi io e un'amica mora, ma mora, ma mora, e carina, che ha il mio stesso identicissimo nome, abbiamo passato qualche ora insieme in un posto dove tutti quelli che ci lavorano ci conoscono bene assai.

"Toh, le due xyze! Come state, ragazze?" (che già il "ragazze" ci rende gioiose, che c'è qualche imbecille che ci chiama "signore") [e normalmente gli imbecilli hanno un'età che farebbe all'uopo per il mio morosetto ideale, comunque lasciamo stare]
"Ehi, le due xyze! Siete raddoppiate per costituire una doppia minaccia?"
"Ma guarda chi c'è, le due xyze! In due fate paura!"
"Oh, le xyze, i miei amori, voglio un bacio da ognuna, in contemporanea, guancia dx e sx"
"Ma dai, le xyze! La velina bionda e la velina mora!" [sì, lui esagera un secondo, ma un secondo proprio]

E noi sgallineggiamo felici, perché in due ci viene bene. Cioé alla xyza viene bene anche da sola, e dovrei imparare tanto, ma tanto, poi ha la faccia come il culo, non si vergogna a chiedere niente, e io la invidio. Ah, no, si vergogna(va) di chiedere al fidanza perché, da quando convivono, gli è passata la voglia di scopare. Devo chiedere gli sviluppi, se ce ne sono stati. Ma pensa te.
Però sgallineggiare in coppia è divertentissimo, e io mi sono divertita una cifra, anche perché ognuna aveva degli obiettivi che, col supporto dell'altra, abbiamo raggiunto.

E' un po' come per i maschi di 20 anni, quando fanno coppia e si spalleggiano nel cucco delle ragazze, solo che per noi femmine lo sgallineggiamento si protrae fino a età indefinita, del tipo che la mia ex-futura-suocera sgallineggia ancora adesso, e non fa pena, giuro. Le viene troppo bene.

Anyway, volevo parlare del quasi-amore OA.
Oggi è venuto a cercarmi, mi ha chiesto se domani mangio la pizza con il gruppo scherma [certo, se no non sgallineggio più, se non con te], si è fermato un po' a chiacchierare e poi è scomparso con un mio collega. Che in teoria era la ragione per cui era lì. In pratica però è venuto prima a cercare ME, e io mi sento una cogliona di 13 anni quando penso queste cose, ma almeno se lo fossi davvero [13enne, non cogliona, precisiamo, che qui non si sa mai] sarei giustificata nel rincorrere la fascia "elettori per la camera -> elettori per il senato".

Infatti Occhi Azzurri è fuori target perché va oltre i 25, ma uno sforzo lo posso pur fare.
Adesso è tutto abbronzato, che dove pigli 'sto sole lo sa solo lui (no, no, non è lampada), e i suoi fanaloni risaltano. Però non mi viene da avventarmi sulle sue labbra, e siccome c'è una scommessa in ballo di notevole valore, una fetta di pizza al trancio quanto costerà? Tipo 5 euri? Non sottostimiamo il valore del denaro, dell'euro in particolare, che sono comunque 10.000 lire... ...con le quali a breve non ti comprerai neppure più un pacchetto di sigarette, merda! Ho deviato troppo, torno a OA.

Scrivevo. C'è una scommessa in ballo e io sono povera e devo vincerla, e ho tempo fino al 30 aprile per sbaciucchiarmi OA. Che poi l'ultima volta andò bene, perché mi tocco sbaciucchiare ex-moroso, e vinsi la scommessa, e alla fine un due anni e mezzo di relazione li abbiamo fatti uscire, non si sa come, dal cilindro. Urca. Ex-moroso! Mi ha scritto un messaggino tutto carino, e io, che devo pure chiedergli di farmi da cavaliere in due distinte occasioni, mi sono scordata di rispondergli. Che idiota. Povera stellina, si becca i miei "Ci stiamo perdendo" e poi mi perdo io nelle cose mie e dimentico lui. Va beh, ok, messaggino. Ora. Subito.

P.S. Stasera ho finito di lavorare da casa tardissimo e oltre al fatto di aver combinato dei gran casini, non ho avuto tempo di leggere i blog, che in 2 o 3 giorni solo in quattro si sono astenuti dal postare, come sempre. Quando si dice il culo.