domenica 1 febbraio 2009

tra rabbia, tristezza, lacrimoni e disillusione

Parlo di ieri.
Una si sbatte, fa, disfa, poi niente. E' tutto inutile.
Perché chi dovrebbe dare l'autorizzazione alle riprese in un posto pubblico che niente, ma proprio niente, ha a che fare con il caso che tu e la redazione di un giornale vorreste affrontare, ti dice no.
Anzi.
Ancora peggio.
Non te lo dice neanche, lo dice e lo scrive alla persona che tu hai coinvolto nel mettere l'accento su un problema di discriminazione. E mette in cc altri due soggetti che c'entrano di striscio, e tu, che invece dovresti essere l'interlocutore, non sei neppure presa in considerazione.
E chi scrive è una persona che hai sempre stimato.
E non ti riesci a capacitare di quanto succeda, delle voci di corridoio dicono che hai esagerato con il linguaggio con cui hai sollevato il problema alla redazione del giornale.
In effetti.
Hai scritto due volte "cazzate", subito dopo "passatemi lo sproloquio" e infine "incazzatura".
Non immaginavo che nelle redazioni dei giornali ci fossero tutti principini usciti da Oxford.
Inoltre il sarcasmo usato credo risalti molto di più delle tre parole incriminate.
O forse ci sono altre ragioni, forse politiche, o forse inciuci (magari l'AD della persona che doveva dirmi "sì" è parente stretto dell'AD dell'azienda che commette discriminazione), o forse altre ancora che non riesco a capire. 
Di sicuro non riuscirò ad accettarle. Questo è un dato di fatto.
Altro che sogni e sogni, stasera sognerò che chi mi ha detto no possa essere oggetto a sua volta di una grave discriminazione. E che possa scoprire di avere un palco di corna. E che il matrimonio della figlia sia un fallimento totale, a cominciare dalla cerimonia.

[p.s. i lacrimoni sono stati solo 5. Love Story me ne procura molti di più, ma almeno non mi fa rabbia]
[tristezza e disillusione quelle invece sì che me le procura]
[dopo attenta analisi grammaticale con la solita amica psicologa che quando mai gliel'ho chiesto, che mi ha cassato la mail alla signora di certo cornuta già scritta e pronta, ho dovuto rifare un sacco di lavoro. Ci ho messo solo tre ore, di cui un paio passate attraverso il processo "sintesi"]
[la sintesi ha solo allungato la mail in un paio di punti]
[mi rendo conto che potrei andare avanti così, a parlare per parentesi quadre, tre ore, ma forse è il caso che mi fermi]

3 commenti:

Lillo ha detto...

[per me potevi continuare un altro paio di righe, che alla fine uno quando si sfoga è bene che lo faccia fino in fondo]

[e poi usare le parentesi quadre al posto delle tonde fa pure fico, quindi...]

[pensa che avevo anche scritto una roba intelligente, ma blogger se l'è ingoiata tutta, e non ho voglia di riformularla]

[bacio]
[-L.]

steff ha detto...

minchia cancella 'sti spammer dimmerda!

oh dici che se scriviamo "cazzo" ad un giornalista quello si sensibilizza?

cmq io penso che la risposta esatta sia "parente dell'AD dell'azienda che commette discriminazione" o magari appartenente alla stessa organizzazione catto-mafiosa che imperversa in 'sta regione del cazzo

Pappina ha detto...

@lillo: [la prox volta lo faccio per davvero, posso andare avanti e avanti e avanti...]
[sì, forse sono un po' snobbetta?]
[tu una roba intelligente? ah ah!!!]
[scherzo, scherzo, non fare il permaloso, che M'INCAZZO!!! che non tira aria, eh]

@steff: miiiiiiiiii, steff, come mi ti incazzi, ma non mi sei appena tornato da una settimana di vacanza?! L'ho cancellato!
Non so Ste quale ragione sia la più corretta.
Potrebbe anche essere che se io facessi meno la martire e mi immortalassi per davvero, forse sarei più a posto con la mia coscienza. Ma poi il cibo alle belve chi lo paga? Adesso si è aperta la nuova strada istituzionale (sì nuova che oggi ho parlato tre ore con Uolter, un simpatico vecchiettino che dovrebbe indicare la strada). Aspetto.
Poi esplodo.