martedì 7 luglio 2009

storia di una furbacchiona che non ha nuotato

Mi sveglio prima della sveglia, c'è troppo casino.

[ero a metà del mio post e non so con quale mossa mi si è polverizzato, a parte la prima frase, prima o poi imparerò a scrivere su notepad, forse, nel frattempo vaffanculo]

Alberi fruscianti, vento che fa sbattere le tapparelle, pioggia stile jungla.
Il cortile sembra un ottimo posto dove allenarsi per i 50 rana.
Sposto la sveglia dall'orario consueto a un'ora dopo.
Mi alzo, mi lavo, mi vesto precisa, faccio colazione, mi lavo i denti, ma poi, anziché infilare la porta di casa, prendo il portatile dell'ufficio (che uso come fermaporta per la porta-finestra) e mentre lo accendo, serena, telefono a un sopravvissuto dell'inondazione per dirgli: "Oggi lavoro da casa", tanto è lo stesso.

A parte sentire Linus e Nicola Savino dire le loro castronerie.
A parte fare pausa caffé con un caffé vero.
A parte pranzare con cibi non completamente plastificati o stracotti.

Eppure.
Mi manca il contatto umano.
Ho produttivamente lavorato, molto più di ciò che faccio in ufficio, e se i miei capi lo scoprono mi cambiano la serratura. Di casa. In ufficio ho tutta una serie di relazioni lavorative-personali, ché io non so ben distinguere tra lavoro e vita personale, è tutto miscelato, che mi distraggono.
Se sono di pessimo umore allora no, rendo molto, ma se l'umore è decente è finita.

Ciò non significa che io sia una che si gratta la panza. All'inizio un mio collega mi diceva: "Non devi rispondere subito alle richieste più svariate, se no i colleghi, gli utenti o i clienti si abituano male!". Direi che sono piuttosto operosa, ma a casa le mie prestazioni migliorano, ho solo le belve a cui badare (stamani una delle tre ha vomitato ai piedi del mio letto, è indescrivibile la gioia che si prova nel risvegliarsi con l'odore di vomito di una belva), la radio che mi distrae un po' e stop.

Cielo.
Che noia.
Domani anche telelavorerò, altrimenti non riuscirei ad andare al concerto per il quale l'amica dai capelli rossi sembra un'invasata. Ne ho un sano terrore.

3 commenti:

shenkerla ha detto...

concerto concertone degli u2?? wow

Zino ha detto...

La mattina di martedì, alle 6.50 ho sentito il tuono più forte mai percepito in vita mia.

Notte.

Pappina ha detto...

@shenk: fantastico! una scenografia della madonna! sono uscita un po' incazzata perché non mi hanno cantato "Stay"...

@zino: io invece lo sentii un giorno che lavoravo. il fulmine cadde sul parafulmine della nostra sede. un ragazzo che portava le pizze a dei miei colleghi cadde per terra col motorino dallo spavento. i miei colleghi fecero un sano digiuno. io mi trovai con una fila di 50 utenti (gli altri erano fuori a mangiare) a cui si era fulminato o l'alimentatore del pc, o quello dello schermo, o both. una giornata felice.