venerdì 26 settembre 2008

biutiful live on friday night

E quindi è successo che per due volte ho pranzato con Ridge e Brooke e altri loro colleghi.
E ho osservato.
Molto.

Innanzitutto Brooke mi aveva messo al corrente che non appena si erano nuovamente incontrati al lavoro, lui aveva mostrato distacco, a parte il fatto che diventava viola ogni volta che si incontravano, da soli o in compagnia. Dalle orecchie al viso.

Arrivo, Ridge è la prima persona che incontro. Gli chiedo come sia stato stare lontani per tre mesi dal proprio ambiente naturale (l'ufficio) e come sia stato essere molto più presente in famiglia, tra moglie e bimbi. Lui mi risponde dicendo che non vedeva l'ora di rientrare, ma che quando la prima mattina ha salutato i bimbi (ovvero il più grande, che se è un genio qualche sillaba forse la dice, mentre il bebè è troppo bebè) gli è venuto il magone.
Certo, lui non sa che Brooke mi ha fedelmente tenuta aggiornata tutto il tempo che è stato lontano, crede sia un'amicizia così, cosa parzialmente vera, non fosse che lei ha pochi amici e su questa cosa si è aperta con me e con un'altra ragazza.
Le donne, a differenza della maggioranza degli uomini, sentono l'urgenza di condividere. Ci alleggerisce cuore e mente, che ci possiamo fare.

Comunque io gli chiedo se ha visto Brooke e lui mi dice di no, cinque minuti dopo io trovo Brooke e lui arriva come un falco.
Mangiamo tutti insieme, loro due sono i più allegri di tutti, Brooke fa un sacco di smorfie a commento di ogni singolo atto di Ridge. Brooke fa sempre smorfie, ha una mimica facciale straordinaria di cui non si rende conto. Io sono una buona osservatrice, e oramai sono due anni e passa che la osservo: ogni sua espressione del viso rivolta a lui equivale a "Minchia, quanto mi piaci".
Ridge lo conosco meno, ma ogni volta che rideva con Brooke per qualche stronzata, vamp! Gli si accendevano le orecchie.

In queste due occasioni, nulla che potesse far pensare a qualcun altro che i due avevano passato l'intera estate a telefonarsi e soprattutto a messaggiarsi. E anche al di là di ciò che io ho potuto vedere, a detta di Brooke, niente riferimenti sentimental-sessuali, per lo meno fino al calar delle tenebre, quando entrambi rincasavano (ognuno nella propria casa): gran complimentoni di Ridge, svariate molestie via sms di Brooke. E il giorno dopo tutti e due sul professionale andante.

Una sera Brooke mi scrive: "Porca miseria, io Ridge me lo farei di brutto, scusa ma dovevo dirlo". Cioè doveva dirlo a sé stessa e scriverlo a me.

Poi oggi è capitata una cosa poco bella di cui non scriverò, ché proprio non reputo sia il caso, che ha visto Ridge protagonista, non è andato a lavorare e, per questa cosa poi risolta, è entrato in crisi profonda. Beh. 
Brooke ha fatto in modo di vederlo dieci minuti, e questo deve avergli fatto bene, ché poi lui l'ha ringraziata scrivendole una cosa tenerissima.

No. Stasera non ci credo che sia solo amicizia più attrazione.
Stasera non ci credo più.
Mi sa che è qualcosa che sta pericolosamente assumendo i tratti dell'amore.

[e da una parte la sottoscritta invidia Brooke, da una parte spera che lei sia forte, che quando una storia clandestina parte, uno è così emotivamente travolto che non si rende conto della sofferenza che si incontra per la strada. Ma con questo non voglio dire che non ne valga la pena. Basta riuscire a capire dove debba essere posto il limite invalicabile. Che non è cosa semplicissima]

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