venerdì 30 ottobre 2009

nota a margine

(pranzavo con le colleghe, tutte con panini o focacce o cereali portati da casa, eravamo in una stanza appositamente adibita, piuttosto grande, parlavamo di episodi spettacolari che avevano in comune il tampax, avevo appena finito di raccontare di quando una mia amica aveva lasciato in loco l'applicatore - cazzo, quante risate quel pomeriggio con le altre amiche - e camminava a gambe larghe, una collega mi dice che pochi mesi prima era successo anche a lei, io stupita che avesse provato il primo tampax a quasi 30 anni, io le dico che invece ho cominciato a 15/16 anni ad usare i tamponi, e ad alta voce dico)

"Praticamente ho donato la mia verginità ad un tampax".

Sento una risata maschile alle mie spalle, poi la risata si estende a tutto il gruppo, in modo isterico.
Era appena entrato, senza far rumore, il mio consulente preferito. Io ero di spalle.

Ogni altro commento è superfluo.
(però con le FDM dovrei essere a posto fino al 31 del mese)


martedì 27 ottobre 2009

orchestra ed elii ed arcimboldi

Non posso non tacere su ieri sera.
Regalo di compleanno a ex-moroso, che mi viene a prendere con 30 minuti di anticipo, cosa che ovviamente mi getta nel panico, non avendo neppure cominciato a lavarmi i denti.
Ma è ex-moroso, intanto che mi preparo mi segue, mi parla, mi racconta, mi sceglie il maglione e così via. Non sa dove lo porto. Via dell'Innovazione nella città grande non gli dice niente.
Fiuuuuu, non c'è mai stato.

Però al 97° cartello con le maschere e sopra iscritto Teatro degli Arcimboldi, gli viene il sospetto. A domanda, nego. Ma una volta che lo faccio parcheggiare innanzi a quella roba bruttissima fuori ma bellissima dentro, smetto di negare. Ora il suo problema è sapere cosa andiamo a vedere.
Fuori non ci sono cartelloni, il ragazzo è spiazzato. Vorrebbe tirare giù il finestrino e chiedere agli spettatori che intanto si avvicinano che minchia vanno a vedere. Tuttavia farebbe un po' la figura del cretino. Questo lo trattiene e continua a mangiarsi il pic-nic (si, avevo previsto tutto, anche il pic-nic in macchina, perché ex-moroso arriva o mezz'ora prima o un'ora dopo, già mi vedevo affondare i denti nella focaccia a 123 km/h).

Andiamo a ritirare i biglietti e dopo aver citato Zarrillo (faccia disgustatissima), Ligabue (faccia annoiata) e Baglioni (faccia schifata) mi si illumina d'immenso: "Sono gli Elii???", ma si stella mia, sono gli Elii, di cui sai metà repertorio almeno a memoria. Fila 10, il sangue scorre copioso dalle mie vene, ma chissenefrega. Contiamo anche i tre mesi di ritardo sul regalo. Gli Elii fanno ridere già da prima che cominci lo spettacolo, con la voce fuori campo che invita per tre volte il pubblico a sedersi.

Concerto commemorativo per celebrare i vent'anni dal primo album, e subito Elio ci fa notare che sono invecchiati loro, ma anche noi. Beh, ok, ma noi siamo più giovani, eh.
Concerto con orchestra, una cantante bravissima ad accompagnarli, e loro.
Puoi conoscerli o no, ma sono fantastici. Al di là che, per chi abita nei pressi della città grande, è difficile non conoscerli. Fanno un po' di spettacolo, ma soprattutto sono le loro canzoni che fanno ridere e sono geniali. Anche il fatto che siano dei gran musicisti aiuta un bel po'.
Bello, bello, bello.

Dopo aver tediato con questa blogghecronaca, non c'è molto da aggiungere, non ho combinato nulla con egli, molto per mancanza di tempo, un po' perché mi ha detto "Mi sa che sono innamorato". Ma non di quella fidanzatina brava in cui avevo riposto le mie speranze, ma del solito baldraccone manipolatore viscido schifoso (insomma, una persona che stimo). Ma cazzo.
Dopo tutte le mie vittorie, dopo che mi aveva illuso dicendo "avevi ragione tu", ci è ricascato.
Vacca boia.

Altro elemento a suo sfavore il fatto che abbia l'iPhone, mentre il mio pur valente Nokia, sa iddio come cazzo ha fatto, è riuscito a sfregiarsi di brutto sullo schermo. Uno sfregio a raggiera, come se gli avessero sparato. Diavolo, dieci anni di voli di telefonini norvegesi e trac, per la prima volta mi si crepa. [no no, crepare nel senso di crepa, non di morte, per fortuna non è ancora crepato]
E allora uno ci pensa. Ma poi dice: ma minchia, 500 euri e ho pure l'iPod touch, non si buttano via i soldi. Anche perché sul conto ne ho 146. E allora, ecco, io un po' ex-moroso lo odio.
Mi ha oltraggiato così, esibendo orgoglione il mio oggetto del desiderio.
[neanche parlassi di un rivoluzionario vibratore]

domenica 25 ottobre 2009

una tranquilla domenica da paura

ACHTUNG ACHTUNG
Post non riletto, piovaschi di orrori ortografici und sintattici estremamente probabili.

Mi sveglio e già non faccio a tempo a collegare il cervello che sono già incazzata, ho fatto una stronzata che mi porterà via un'ora (la stronzata non merita descrizione), nel frattempo ho già fatto colazione ma metto a cuocere il pranzo. Solo che tra la colazione e il pranzo, mentre rimedio alla stronzata, l'odore dell'arrosto mi penetra dalle narici, fa a pugni con il kinder pan e ciok e il latte col nesquik, ché io faccio la colazione dei campioni, e alle 12.45 sono sull'orlo di vomitare.
Mi riprendo e mi faccio du' spaghi.

Ho la radiosveglia ancorata alla vecchia ora, chiama la best friend per passare con l'unno (suo figlio, quasi mio nipote, insomma) e in onestà le dico che, da lì a mezz'ora, aspetto una persona per sistemare una faccenda burocratica. Peccato ci fosse un'ora e mezzo di tempo.

Non lavoro, non lavoro, non lavoro. Va beh, un'occhiata al manualetto però...
Cretina.

Arriva la persona che aspettavo, altro che una firma e via, lei ripone in me Great Expectations, come ci narrava il Dickens, ed io non so deluderla. Quindi mi impegno per rotture di coglioni spaventose.
Cretina cretina.
(finalmente se ne va, credevo di dover usare bombe carta ad un certo punto)

Navigo un po', leggo il giornale, leggo del povero Piero che mi fa compassione, ma il mio cervello bacato è sintonizzato sul manualetto. Che serve a fare il progetto che mi hanno affibbiato con un altro programma, più complesso ma più efficiente. Che faccio? Provo a vedere se anche col mio solito programma riesco ad ottenere le stesse funzioni. Ergo. Lavoro. Sono una schifezza.
Cretina cretina cretina.

Ex-fidanza e moglie fanno irruzione, è un bene. Finisco di lavorare e mangio un sacco di cioccolata (mia), ma ex-fidanza di più. Mi prendo della rompicoglioni innumerevoli volte. Non controbatto, so che sono pesante come marmo di questi tempi, ma non riesco a gestire il tempo e 'sta cosa mi rende nervosetta. Sono sempre in ritardo su tutto. Cazzo.

Ceno con l'arrosto di cui sopra.
Poi, per mettermi serena, guardo un paio di puntate di Dexter.
Vedere la belva piccola - una belva paciosa e bietolona come poche - che mi si avventa addosso coi denti digrignati, non mi stupirebbe più di tanto.

Per concludere credo che dormire otto ore faccia molto male.
Sono meno agitata quando ne dormo tre.
O forse è colpa del mancato riposino pre-serale.
O forse no.

mercoledì 21 ottobre 2009

senza titolo

  1. oggi la mia collega tossiva e si soffiava il naso di continuo. L'ho chiamata "Batterio" tutto il dì, e le ho pure chiesto di spostarsi un po'. Non so, ma forse sono stata un po' indelicata;
  2. ho due telefonate che DEVO fare che mi generano pressione, dunque passano i giorni e col cazzo che mi faccio sentire;
  3. uno (per me) sconosciuto ha mostrato una cosa che ho realizzato al proprio ufficio marketing. Voleva dirmi ciò che gli avevano detto per migliorare il prodotto di tanta fatica. Ma sei cretino? Chi ti ha chiesto niente? E poi la cosa che ho realizzato non serve a vendere. L'ho gelato neanche fossi stata l'iceberg che ha affondato il Titanic, senza guardarlo in faccia. Siccome di cretino appunto si tratta, ha riprovato a rompermi i coglioni. Ho levato le mani dalla tastiera del pc, mi sono girata, l'ho guardato in faccia e, con calma glaciale, gli ho ripetuto esattamente le stesse cose. Credo che il mio sguardo sia terribile, talvolta. Mi sono sentita molto Glenn Close. Lo odio, comunque;
  4. domani serata mondana, lunedì ancora, vorrei suicidarmi al sol pensiero;
  5. quando ho sentito dire da Bonaiuti che la sinistra, in sede europea, ha fatto fare l'ennesima figuraccia all'Italia, ho capito che non è tanto avvezzo a Youtube e non può vedere tutte le figure di merda che abbiamo accumulato grazie al nostro premier (quella di "Kapò" sopra tutte, con Fini che vorrebbe sotterrarsi);
  6. sei è un numero un po' inutile per chiudere, ma tra dieci minuti vado in onda.

lunedì 19 ottobre 2009

se ti accorgi che la minestra può avere altri sapori (no, non scrivo di sesso orale, solo di sesso)

Tra le mie amiche con cui parlo di sesso (tutte o quasi), ce n'è una che mi fa preoccupare.
La chiamerò Ricciola.
Un matrimonio in giovanissima età, due bimbi, separazione dopo un po' di anni, qualche flirt, un fidanzato che diventa a breve convivente, una famiglia ricostruita e poi, dopo un paio d'anni, arriva lui.

Più grande di Ricciola di una decina d'anni, un matrimonio malamente fallito alle spalle con un figlio - ora adolescente - a farne le spese, la totale mancanza di comunicazione con l'ex, la frustrazione di non riuscire a capire e ad aiutare il figlio, e comunque una gran voglia di vivere.
Lo chiamerò Converse.

Converse e Ricciolo si incontrano per caso a causa del lavoro di uno dei due. Converse fa una gaffes pazzesca con Ricciola e, offrendole un modo innocente per scusarsi, le lascia il numero di cellulare. Così si vedono un po' di volte, la prima con i bambini e il compagno di Ricciola, altre volte da soli per un caffè.

Il compagno di Ricciola è bravo e buono ma, a mio parere, manca di acume e non è propositivo. Per dirla tutta, lei è più intelligente di lui, lui è meno vitale di lei, ma lui è paziente, razionale, bravissimo con i bambini e riesce a frenare (fin troppo) l'irruenza della compagna.

Ricciola comincia finalmente a farsi cadere le fette di prosciutto sugli occhi, e nota che Converse la guarda con interesse. Si lascia contagiare dalla sua vitalità. E un giorno accetta un invito a pranzo, innocente. Peccato che, causa chiusura locali in zona, lei vada a casa di Converse, non mangi niente ma scopra che lui la desidera con passione.

Io sono il punto di riferimento di tutte le amiche che hanno o stanno per cominciare una storia clandestina. Davvero, eh, proprio tutte. Neanche ne avessi avute duecento. Ne è bastata una a fare di me l'Enciclopedia della Donna Amante, vol. 1 e 2.

E così Ricciola mi parla della passionalità di Converse e della sua attenzione verso i più piccoli particolari quando sono in intimità. Scopro invece che il compagno, benché passionale, no preliminari, subito al sodo, unica sessione (non sei mica Paganini, cazzo!). Eh, ma non si fa così.
Sembra che tu voglia solo svuotare la sacca scrotale!
Scandaglio. E scopro che il compagno è pieno di tabù, e i tabù nel sesso sono dannosissimi. Infatti, non appena Ricciola scopre un altro modo di vivere il sesso, ne è radicalmente rapita.

Ricciola è un ottima persona, mai aveva tradito, mai aveva ceduto alle lusinghe di cento uomini. E' decisamente una bella ragazza. E' forte, è caparbia, è buona, è simpatica. E' una bella persona, benché molti possano reputare che una bella persona non tradisce. Non è vero, può succedere quasi a tutti.

Nella mia saggezza spicciola, maturata da esperienze con maschi che non si lasciavano andare, con maschi che si lasciavano andare ma dovevano in qualche modo giustificarsi, con maschi che si lasciano andare senza alcun bisogno di giustificarsi, le faccio un po' il lavaggio del cervello.
Le dico che, se davvero crede che il compagno sia l'uomo della sua vita, deve prendere il toro per le corna, fargli conoscere i suoi desideri, cercare di abbattere i tabù che fanno muro.
Parlare e parlare, poi agire. Parlare di sesso con un compagno o una compagna risulta difficile a molti, e più il rapporto è duraturo, più è difficile.
Lo so bene, oh, se lo so bene.

Spiegarsi, capire, farsi capire, trovare una via da percorrere insieme. Questo deve essere.
Se no Ricciola sarà sempre alla ricerca della parte mancante di un rapporto importante.
Voglio bene a Ricciola, assai, non voglio che salti di palo in [palo] frasca, perché così rischia sia di mandare a monte un rapporto consolidato, sia di mandare a monte sé stessa, con sensi di colpa e il terrore di venire scoperta. Non c'è, poi, solo la sua tranquillità in gioco, ma anche quella dei suoi figli. Nel frattempo Converse imperversa. Ma solo per il momento.
Minchia. Che caos.

domenica 18 ottobre 2009

madri

Non è da tutti avere una madre che, incontrando il mio ex-fidanzato, gli dica:
"Ah, guarda, avessi avuto xy anni in meno, ti avrei fatto la corte!".
Ex-fidanza è diventato blu come un puffo.

Adesso temo per un eventuale incontro con ex-moroso, mi vedo la scena:
"Ah, guarda, avessi avuto xyz anni in meno, una sveltina con te me la sarei fatta!".
Ex-moroso non farebbe una piega.
[è stato realizzato con un materiale rivoluzionario, in ogni senso]

venerdì 16 ottobre 2009

coldplaying

Il freddo arrivato come una mannaia, mi devasta.
Ieri in ufficio ho battuto incessantemente i denti, la gente mi pigliava per il culo, banda di stronzi! Non è che, perché una ha l'aspetto da nordica vera, non possa soffrire il freddo come una figliola di Agrigento.
Io non lo so.

Da rilevare:
  1. il mio consulente preferito non mi ha potuto dare dell'acidina perché non si è visto, segno del destino (bastardo);
  2. ad un mio giovane compagno di scherma, classe '82, è morto il secondo genitore nel giro di cinque mesi;
  3. insonnia peggiorata dal freddo, perché il freddo mi fa svegliare presto;
  4. possibile che a metà ottobre io debba mettere il piumino sul letto?
  5. oltre alla lettura dei blog, sto rimandando 67 telefonate.
P.s. post scritto in data 15 ottobre, pubblicato dopo per adsl che schiacciava un pisolino. Beh, io non posso che difenderla, io, la Regina dei Pisolini.

martedì 13 ottobre 2009

un orticello da coltivare?

Con il mio consulente preferito siamo diventati amici su FB.
Con il mio consulente preferito ci siamo scambiati, per lavoro, un po' di FB mail.
Il mio consulente preferito mi ha chiamato "stellina", in una di questa mail.
Se non fossi già innamorata di Samuele Bersani, in questo periodo, potrebbe quasi spingermi all'infatuazione fortissima.
"Stellina".

(sapesse come sono acida in questi giorni, ritratterebbe)
(domani mi sa che lo scopre)
(mi chiamerà "acidina")
(che triste)

P.s. non riesco a leggere i blog preferiti (quella trentina di) la sera perché tra insonnia, febbriciattola e un lavoro che non mi passa più, mi si chiudono gli occhi alla terza parola. Ecco perché. Ieri ci ho provato ed è stato il tracollo. Forse dovrei farlo in orario di lavoro, come tutti.
[mi sembra di essere il ragno dell'omonima canzone del succitato]

lunedì 12 ottobre 2009

coperchio in testa, sdeng (ma non fa male)

Ah, la punizione.
Febbre is back.
Ma vaffanculo.
E ho pure fatto promesse da marinaia sulla scadenza dei lavori che devo presentare.
Imbecille!
(mi capita sempre più spesso di auto-insultarmi, sa mai perché)

Comunque l'aneddoto della giornata è questo.
Volevo essere certa di aver fatto una roba burocratica pallosissima bene. Pio bove.
Chiamo il Centro per l'Impiego.
"No, guardi, faccia tutto di nuovo sul sito dell'Inps".
Bene. Peccato non ci sia modo.
Chiamo la Provincia.
"No. Tutto tramite Inps online".
"Ma guardi che non c'è modo, inoltre il vostro portale ha accettato il modello che dovevo presentare".
Silenzio.
"Chiami l'Inps, saranno in ritardo [voi no, eh?!], la circolare è nuova [n.d.b. 8 mesi]: lei comunque non è a posto, dal punto di vista legale. Le do il numero diretto". Ottimo. Sul fatto che io sia fuorilegge.
Terza chiamata. Staccano il telefono.
Quarta chiamata al call center per poveri mortali, che in anni che lo chiamo mi abbiano mai dato una notizia corretta. Per due minuti sono fuori tempo massimo.
Ma vaffanculo, va, va.

domenica 11 ottobre 2009

il diavolo fa le pentole e non i coperchi, probabilmente (e poi non ti regala nessun accessorio inutile)

Confidenza: io sono un orso.
Io sono un orso che lavora come un mulo e che per farlo indossa la pelle del camaleonte. Tutta una roba alla Konrad Lorenz, tranne la presenza della papera Martina, che peccato.

Quindi oggi ho un po' lavorato e un po' pensato alle mie attanaglianti faccende burocratiche, per cui ho sudato [sette uova in] sette camicie.
Ma un amico mi chiama per venirmi a trovare, probabilmente con suo figlio che adoro, ma la mia socievolezza oggi rasenta quella di un eremita dell'appennino tosco-emiliano, pure incline al bestemmione. Quindi gli scrivo che no, guarda, ho di nuovo la febbre, lassamo perde.

Passano le ore e scrivo alle mie due amiche e, dal momento che una mi aveva fatto mille paranoie quando ero febbricitante e io avevo pure pensato che, cazzo, sono mica dell'età dei tuoi marmocchi, saprò bene cosa fare della mia vita, e se non lo so tanto bene, chi d'altronde ha mai le idee tanto chiare, affermo che yes la febbre è andata via.

Poi faccio qualche cosa per cui mi sarei dovuta distrarre molto e invece manco per idea, e penzo.
Trac. Una spada di Damocle vedo materializzarsi sopra la mia testa, poiché siccome ho amici molto interconnessi io SO che domani qualcuno scoprirà la mia bugia.

E' da un'ora che sto pensando alla bugia riparatrice, ne ho già confezionate una dozzina, domani mattina vado presto dal panettiere e faccio un exit-poll per scoprire quale è la migliore.
Ma che testa di cazzo sono, lo vogliamo scrivere?

P.s. la febbre non l'ho provata perché sono codarda.

lunedì 5 ottobre 2009

tre e un quarto (di vino, sarebbe stato meglio)

Occhi pallati fino alla suddetta ora. E dire che avevo fatto la brava, non mi ero portata nulla in dvd da guardare mentre ero a letto ad aspettare Morfeo. Che, per essere precisa, assomiglia in tutto e per tutto a George Clooney. Solo che appena mi abbraccia io m'addormo, che sfiga.

Adesso non è come prima, che spegnevo la luce, chiudevo gli occhi, contavo pecore, soldi, more da pagare, contavo poco insomma. Adesso attendo il sonno. Guardando la tv o giocando con l'ipod o facendo i sudoku. L'esito, tanto, è il medesimo. Anzi. Evito di fumare istericamente alle due di notte.
Il rovescio della medaglia è che alle volte mi addormento con centotrentotto cose accese, inutile spreco, abbattuta da un colpo di sonno improvviso.

Per sommi capi:
  1. ho ricominciato a leggere i blog arretrati, avrò circa 200 post da leggere. Verso dicembre conto di finire;
  2. ho un vicino di casa che è già santo, mi va a fare commissioni offrendosi di sua sponte. Ed è pure un pensionato impegnato, mica in cerca di cose che lo tengano impegnato;
  3. mi piace tantissimo una canzone degli Otto Ohm, che non so manco chi cacchio siano o come siano fatti, ma la canticchio sempre (già stata minacciata, grazie);
  4. ho cominciato la mattina urlando incazzata ad un paio di persone che non avevano rispettato delle regole condivise, ho trascorso il resto della giornata con i sensi di colpa per essere stata aggressiva ed avere alzato a voce;
  5. mi ha contattato su FB una figliola fiorentina conosciuta al mare. Io avevo 16 anni, lei 13 e sua cugina era un cesso pazzesco, la cosa mi ha un po' commosso;
  6. perchè quando cerco io qualcuno su FB non lo trovo mai?
  7. sette è un buon numero per chiudere, come le ore che mi aspetto di dormire stanotte.

domenica 4 ottobre 2009

un mercoledì da (cog)leona (ultima parola non tra parentesi da pronunciarsi all'inglese, grazie)

Mercoledì.
30 settembre 2009.
Ultimo giorno per l'invio della celeberrima Dichiarazione Dei Redditi.
Quest'anno non ho fatto training autogeno un mese prima, non ho rotto zebedei a destra e a manca, ma c'era una ragione. Anzi tante, ma ne basterà una.
Credevo di aver tutto sotto controllo. Così sotto controllo che, per scrupolo, essendomi ovviamente ridotta all'ultimo giorno utile, ho preso un giorno libero dal lavoro (anche se un paio d'ore, da casa, ho lavorato - ma di mattina, quando il mio cervello non carbura: sarà più importante il lavoro o la DDR?).

Bene. Dopo aver lavorato, pranzo. Dopo aver pranzato, mi rilasso per digerire in tranquillità. Dopo aver digerito in tranquillità, mi metto al pc.
Non è che posso subito cominciare a fare somme e percentuali e chiedersi che minchia significhi il campo RP9345. Beh, una partitina ad un gioco stupido e poi si parte.

Squilla il telefono, all'altro capo un'amica che chiameremo Anna-dcr che, come me, ha pensato bene di sfruttare il suo giorno libero per preparare materiale di lavoro che le servirà a breve. Mi chiede:
"Come va la DDR?"
"Beh, ti posso dire che sto facendo il record personale al giochino stupido".
Lei ride.
"E tu?", le chiedo.
"Sono alla 47° partita di spider".
Le amicizie si scelgono per precise affinità, eh.

Verso le ore diciotto mi applico seriamente, e... porca troia! Sono cambiate alcune cose nel modello e alcune cose nella mia vita, cazzo! Giusto l'anagrafica è rimasta uguale!
Mi applico a più non posso, mi applico, mi applico, sommo, compilo, leggo le istruzioni, cancello, rileggo, ricompilo, controllo, fallisco, ricomincio... ma il ticchettio dell'orologio non ha pietà e X Factor sta per cominciare.

Sono così in palla che mentre faccio gli ultimi (disperati) controlli, prendo il telecomando del dvd recorder e invece di schiacciare REC schiaccio per errore PLAY, sicché, un po' distratta, mi convinco che il programma stavolta cominci con un po' di scene da daytime. No, è che stavo playando il daytime. Precedentemente registrato.
[me ne vergogno, ma ho anche pensato: che culo che ho proprio oggi! si, appunto]
Quando esso finisce, sento una cesura netta: non capisco. Facchinetti ad un tratto è tutto elegantone e sotto c'è scritto che stanno già commentando la 2° cantante. Ma vaffanculo!

Nel frattempo ho spedito la cazzo di DDR, ma riaprendola ho trovato un errore grossolano, secondo me attribuibile ad una volontà maligna dei fans di Amici: non posso aver compilato il campo "eventi eccezionali=4", vero che sono andata a vedere cosa significasse, ma sono CERTA di non averlo compilato! Maremma maiala!!! E ora?
C'è un "annullo invio", salva! Mi si chiede il numero di protocollo.
"In che zenzo?"
E vai a rintracciare il ndp, e vai ad annullare l'invio, e ricontrolla la DDR, e accetta il fatto che quest'anno hai riempito caselle a casaccio (ma potrebbero essere corrette, chi può dirlo), e rifai il file da inviare, e invia. E tipo alle dieci e rotte ho cominciato a guardare la tv. Che pessima prestazione.

Per rifarmi di questo parziale fallimento, del fatto che XF quest'anno mi fa un po' cagare, del fatto che sono la solita procastinatrice idiota, mi sono scaricata XF inglese, giusto per capire.
Neanche a dirlo, mi sto appassionando di brutto, benché manchino giudizi un po' complessi e sia più un reality con tutte le storie dei wannabe-talents.
D'altronde non ne dubitavo.
E Simon Cowell non è così cattivo come lo dipingono i disegnatori di Jessica di "C.h.i. Roger Rabbit".