Ecco, io avrei fatto volentieri a meno di andarci, ma poi:
- era a casa di un'amica-amica;
- se non ci fossi andata mi avrebbero rotto tutti i coglioni;
- alle volte sono un po' cretina e non capisco che devo mettermi dei paletti, ché è meglio per tutti.
Quindi sono fragilina, malgrado queste spalle pressoché perfette da nuotatrice di lungo corso, più o meno come una foglia gialla d'autunno, essiccata dal sole, finita sulla carreggiata del passante di Mestre.
Così mi trovo a parlare col marito della mia migliore amica, che fa un lavoro infame, cioé il ricercatore, e ha vinto anche un sacco di premi, ma ha passato la scorsa settimana a lavorare al freddo perché l'ente pubblico per cui lavora non ha i soldi per pagare il riscaldamento.
Ah beh, chissà com'è che c'è la fuga dei cervelli.
Poi si avvicina la mia amica, che dovrebbe essere ancora la migliore, e dice una frase fuori posto, nulla di grave, ma una cosa che in quel momento lì, in questi giorni qui, non andava detta, e così ho cominciato a piangere, coprendomi gli occhi per:
- evitare allarmismo generale;
- evitare che il Tatino vedesse piangere la zia Pappina acquisita, e prendesse conseguentemente a morsi l'amica e chiedesse a me "Perché piangi?", ché è proprio nell'età dei mille perché.
Comunque la gente, in generale, non sta bene.
Ex-fidanza, tornando a casa alle 2 di notte, trovando due lucine accese, ha svegliato la moglie, ancora sotto l'influsso del fuso orario dopo un viaggio a NYC, le ha fatto un cazziatone e poi si è messo a dormire pacifico. Lui.
Lei occhi pallati fino alle 4. Poveraccia.
[che le due lucine fossero quelle di soggiorno-cucina-bagno e pc-monitor-stampante-modem con adsl a consumo, credo sia omissibile]
4 commenti:
io ad una roba del genere ho paccato all'ultimo secondo - non sopporto più le cene di natale.
cmq che ti han detto di male? dai dai diccelo
non si pacca all'ultimo secondo, Steff, si inventa una scusa plausibile una settimana prima...
a me, in generale, non dispiacciono, perché in fondo il Natale, oppure l'inizio delle vacanze, è una scusa come un'altra per vedersi tutti insieme, sono solo molto polemica e incazzata e fragile, per questo non le prendo bene quest'anno.
credo che la frase fosse: "comunque non hai capito lo spirito del regalo che ho proposto", il regalo era un buono in un grande magazzino, lo spirito era quello di passare un'"allegra" giornata di shopping insieme, ma 1.non mi sono mai divertita a fare shopping con loro, abbiamo gusti molto diversi 2.figuriamoci se quest'anno poteva essere quello giusto.
da queste due considerazioni è partita la fontanellina...
Leggendola così, mi sembra una reazione eccessiva (intendo le lacrime), però se si è fragili
anche cose piccole, che in altri
momenti non ci toccherebbero,
possono far male.
Mi spiace Pappina.
Sono sicuro comunque che reagirai,
e tirerai fuori le (s)palle da nuotatrice ;-)
p.s. il captcha di oggi
mi sembra beneaugurante.
@pnh: oh, certo, alla fine succederà. non so esattamente quando, però. beh, quella cosa piccola, in tempi normali, mi avrebbe fatto comunque uscire un commento al vetriolo, ché io, tutta 'sta frenesia per i regali e lo shopping, mica l'ho mai capita.
lo so, lo so, sono bionda, sono femmina, ma evidentemente anche un po' anormale. mi hanno disegnato così...
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