venerdì 10 aprile 2009

sette spose per sette fratelli, mia madre si accoontenta di due sposi per due sorelle (continua a sognare)

  1. Il Cielo Sopra Berlino, che non avevo mai avuto occasione di vedere, richiede lucidità. E a quest'ora io sono un po' opaca. Quindi continuerò domani;
  2. oggi c'era vicino a me una persona davvero felice, e benché non sia stata uno splendore di giornata, un po' di felicità è riuscita a trasmetterla persino a me;
  3. avvicinandosi 'sto cazzo di mio compleanno di merda (che peraltro porta una sfiga cosmica) cominciano le solite indagini: "Maaaaaa... l'attrezzatura per la spada è completa?", "Maaaaaa... non ti piacerebbe un'iPod Touch?", "Maaaaaa... non vorresti una fornitura gratis di sigarette per il prossimo anno?" (si, ok, quest'ultima è un po' inventata, ma è la cosa che più apprezzerei);
  4. il giorno di pasquetta compie gli anni la mia ex-collega Gallina (it's a long story), è circa un anno che la incontrai in una pizzeria della città grande e che decidemmo di vederci. Siamo due vergogne;
  5. detesto chi va via per Pasqua. Da sempre. Ma non ho ancora capito perché. Anche io un bel po' di volte sono andata via, ergo mi detesto anche io, però meno (faccio dei favoritismi, embé?);
  6. sei è un numero insignificante, però un bel verbo: "Sei una merda!", "Sei un mito!" (poi esce Max Pezzali su un'Alfa, appena lo dici), "Sei veramente un pirla!" (sono sicula, è che faccio finta per depistare), "Sei intelligente." (proprio col punto, perché questa frase ha un'importanza mica pizza e fichi), "Sei proprio carino..." (quando faccio la svenevole, ma di solito nessuno mi prende sul serio), e come esercizio di creatività finiamola qua;
  7. sette come le sette sorelle ma anche come Sette Spose Per Sette Fratelli, quindi accendo e confermo: sette è un discreto numero per chiudere.

5 commenti:

PuroNanoGhezzi ha detto...

Il cielo sopra Berlino da quel poco che ricordo è un mattonazzo pseudofilosofico che ammorba non poco.

Tranne qualche eccezione (tipo Lisbon Story) il Wenders buono è quello degli anni 70.

p.s. sul matrimonio se tua mamma non ha nulla in contrario sui nani ... matrimonio di convenienza, ovviamente :-)

Zino ha detto...

"Il cielo sopra Berlino" mi ha fatto sognare.
Restando in tema, "così lontano così vicino" è uno di quei film che mentre lo vedi speri che finisca subito, quando è finito ti domandi: Già finito?

Oggi ho visto Gattaca, gli si dia attenzione... domani in viaggio (adoro essere detestato) mi vedrò il Ken Loach di Terrà e Libertà.

Io ti regalerei le sigarette... ma solo nel caso la marca fosse di mio gradimento.

Auguri... e buone visioni, per tutto.

Pappina ha detto...

@png: è un po' lento, però mi è piaciuto, in linea di massima. D'altronde mi sono vista anche tutto Il Decalogo. Quindi i mattonazzi un po' li apprezzo, non tutti, non completamente, ma un po'.

@zino: a me no, mi ha intristito. Così lontano così vicino me lo sto procurando.
Gattaca mi manca, Ken Loach è una sicurezza.
Sei razzista sulle marche di sigarette?!

PuroNanoMereghetti ha detto...

Il Deca non mi è sembrato un mattonazzo (erano dieci episodi di un'ora l'uno. Ricordo in particolare il sesto, non solo come maestro di pippe, ma perchè mi immedesimai un casino nel protagonista maschile che sbirciava una bellissima Grazyna Szapolowska ... vabbè, non si scrive così :-))

Buon X-Factor

Pappina ha detto...

@PNM: si che il deca era un mattonazzo, altrimenti al Colosseo non ci sarebbero state quattordici persone, maschere comprese. com'è naturale, non conservo memoria dei dieci episodi, ma benché mattonazzo mi era piaciuto. mi sembra. e tu ti ricordi anche il numero dell'episodio!!! gulp.