mercoledì 15 aprile 2009

ics (vivo morto o)

Capitolo primo: ante-factor.

Così ricevo 'sta cazzo di chiamata che aspettavo da giorni (con un senso di colpa tale che, ogni volta che lo avvertivo, inviavo un sms solidale per l'Abruzzo, speriamo che Bertolaso ne faccia buon uso di quel fantastiliardo), così ingresso a x-factor confermato, così telefono all'amica F - una dozzina di sms di commento a puntata, a testa, di norma - che gioisce, mentre sta per lasciare le valli e tornare nella città grande. Entusiasmo della madonna, due tredicenni che vedono Scamarcio nudo ne avrebbero di meno.
Due perfette imbecilli, ruolo nel quale ci riconosciamo perfettamente, per altro.

Solo che mentre a me monta l'ansia che qualcosa possa andar storto, ai suoi bambini monta il vomito da macchina: sono costretti a 324 fermate, se smette il bebé comincia l'altro.
Poi giungono in autostrada. Coda.
Lei - ché io la conosco - avrebbe voluto volentieri mettersi a piangere come il bebé, ma poi è solo un collo di bottiglia per lavori stradali e tutto si ricompone. Alle 17.15 mi arriva un sms: "Siamo arrivati, tra vomiti vari, a dopo", così sospetto che il viaggio di ritorno dai monti non debba essere stato cosa facile, me lo narrerà lei più tardi.
[se l'avesse fatto in diretta, avrei avuto un attacco di panico]

Mi viene a prendere, mi narra, io le narro, poi grazie a: 1.San Casanova che mi ha portato a vedere gli studi ben due volte 2.la mia conoscenza dello spaccio Kickers (embé? le fanno anche per i grandi, gne gne) che si trova proprio a fianco, riesco a districarmi tra le vie e a trovare un buco ove parcheggiare. D'altronde sono anche le otto meno un quarto... Siamo solo 75' in anticipo.

In sfigheggio, per la prima volta in tutta la mia vita, non faccio la fila dei comuni mortali, bensì quella dei vippps. Punita, subito.
Io: "Buonasera, siamo X e Y, dovremmo essere in lista" (con sicumera, punizione plus)
Guardia stronza: "Quale lista, scusi? Sarà quella del pubblico, l'altra fila"
Io (pensando subito: c'è del marcio in Danimarca): "No, guardi, ci hanno detto di presentarci qui e di dire che siamo in lista"
G.S.: "Ma quale lista? Mi dica quale lista!"
Io (già con un'ansia che toccava vertici stellari): "Credo quella della Rai"
G.S.: "Crede o ne è sicura?!"
[ma G.S. del cazzo, non c'hai una minchia da fare, c'hai una cartelletta con al massimo dieci fogli, invece di romperci l'anima, non puoi spostare il tuo occhio su quelle cazzo di liste?]
Io: "Ma si, credo sia quella Rai"
G.S.: "Chi vi ha invitato?"
Io: "Una ragazza che si chiama XYZ"
G.S.: "Mai sentita"
[io gli tiro una craniata, ora gliela tiro]

Si avvicina un ragazzo belloccio.
R.B.: "Ci sono problemi?"
G.S.: "Queste signorine dicono che sono in lista ma non sanno neppure quale, mica le posso controllare tutte!"
[ma almeno una, faccia di merda, potresti si! per non dire che su quelle cazzo di liste ci saranno al massimo una sessantina di nomi in tutto! non saranno in ordine alfabetico, ma porcaputtanaporca, chi minchia ha messo te a fare questo lavoro qui?! non sei portato, è evidente!]
R.B.: "Da chi siete state invitate?"
[...e attendo il refrain, invece...]

Si avvicina correndo una biondina con le cuffie e una cartelletta in mano:
B.: "Sono sulla NOSTRA lista, cerca i nomi"
[mai saputo su che cazzo di lista fossimo]
G.S.: "Ah, allora non su quella della Rai, come avete detto che vi chiamate?"
Io (con sorriso forzato tipo cukident, ove la pasta si è inavvertitamente anche incollata tra labbra e denti): "X e Y"
G.S. (a malincuore, ma non lo vedi coglione che non siamo vip vere e che siamo sfigate quanto e più di te e che tu sei il tipico forte coi nip e a 90° coi vip? Lumaca senza guscio.): "Va beh, passate".
[vorrei pestargli di gusto un piede, ma ha gli anfibi e io non ho le Kickers, quindi seguo diligente l'angelo biondo]

Cioè, stiamo entrando nell'ics factor studio. Cioè.
La mia amica infatti inciampa, e poi ha 10 minuti di risata isterica.
Piccolo.
Lo studio, intendo.
Sono affascinata da questo, e da tutto ciò che mi circonda.
Come se entrassi negli appartamenti dei Friends o nello studio di Paul Weston o nella società di Don Draper.

Non è la prima volta che entro in un posto dove si fanno riprese per un programma, ma questo è il primo, vero studio televisivo. Dovevo ricordarmi che la televisione ingigantisce, ma qui dell'ingigantimento si è fatta un'arte. Io lo giuro sulla testa della mia belva anziana: più volte mi sono girata di 90° e lo stesso numero di volte ho pensato: "Quella è vestita (male) come me!". Ero io, riflessa.
Credo che sottolineare il fatto che non sono fisionomista questa volta non mi possa aiutare più di tanto.

Fine ante-factor.

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