venerdì 8 agosto 2008

agosto, tranquillità non ti conosco - parte prima [treno in anticipo?]

Paradossalmente agosto è il mese in cui faccio un sacco di cose, in cui esco di più, in cui vedo più persone.
E i saluti pre-vacanze.
E i saluti post-vacanze.
E i reduci rimasti.
E quelli che si sposano a settembre e vogliono venirti a trovare.
[by the way: mi stai abbastanza sul cazzo, la tua ragazza mi sta oltremodo sul cazzo, adesso non penserai mica che voglia davvero venire al tuo matrimonio? Eviterei anche di farti il regalo, ché francamente di te e della tua vita non mi interessa, se abbiamo amici in comune - che disgrazia - non è colpa di nessuno, ma perchéporcaputtana hai deciso di invitare me e mia sorella?]

Sono andata a trovare l'amica-amica nella città grande, e sono andata con l'altra amica-amica e il suo fidanzato divorziato che non si vuole impegnare, o meglio, dopo tre anni di relazione, ancora melina.
Avevano scazzato di brutto, me ne sono accorta con grande acume quando lui nei venti minuti necessari a percorrere il tragitto non ha detto mezza sillaba e dallo sguardo spiritato della mia amica. Ecco, non è bello. Poi, a causa della mia cazzutissima empatia, ho allungato la mano dietro, verso di lui, senza girarmi, e lui me l'ha accarezzata, e quella carezza era un modo per mandar giù il nervoso e riprendere un contatto con uno dei due esseri umani che gli stavano vicino.

A casa dell'amica tutto bene, a parte che l'amica sperava nel regalo costosissimo che però non era arrivato. Io e l'altra avevamo avuto l'ideone di farle avere un biglietto d'auguri con sopra la foto del regalo, così io l'ho fatto, gliel'ho spedito e lei doveva stamparlo.
Prima cosa che mi dice quando scendo da casa è: "Perché hai poi deciso di non fare il biglietto?"... Ma come? Mi ci è voluta anche un'ora! E' bellizzimo!

Peccato che l'adsl di casa, nel momento dell'invio dell'allegato, fosse fuori uso e io non me ne fossi accorta. Porca troia. Quindi ci siamo trovate, salutandoci, l'amica-amica-ospite sul pianerottolo che contava sull'effetto "sorpresa dell'ultimo minuto", ma mano mano che aprivamo le porte dell'ascensore (quegli ascensori old style, con 56 porte e il predellino per sedersi) mi è sembrato di vederle il labbro inferiore cascante di delusione. Ho sussurrato all'amica-amica con cui me ne stavo andando: "Dai, diciamoglielo, ci sta rimanendo malissimo", ma lei è stata tipo Crudelia DeMon e ha sibilato: "No! Se no che sorpresa è?". Come non detto.

Al ritorno anche il fidanzato ha partecipato al chiacchiericcio, anche se poi, scesa io, si è ammutolito di nuovo.
Io arrivo, fumo l'ultima sigaretta in cortile, salgo in casa, accendo il pc, vedo che la mail ancora ha da partì e allora mi metto a fare un pps e lo mando a entrambe le amiche, ché mi spiaceva che quella che abita nella città grande ci fosse rimasta tanto male. L'ha letto la sera del giorno dopo, e il suo commento mi ha ripagato dello sbattimento, un po' meno della spesa (un salasso).

Tutto ciò io volevo esprimerlo in un paragrafino [opposto al paragrarozzo] da 10 righe.
E poi volevo raccontare un'altra roba, ma sono così stanca che non mi ricordo.
Ah sì, la fantozziata. Ah, e gli aggiornamenti di biutiful.
Domani.

[rooooooooooooooooooooooooooooooonf]

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