domenica 30 settembre 2007

ma vedi gli inglesi

Leggo sul sito delle poste inglesi:

"From Monday 3rd September 2007, customers can send items to friends and family serving in Iraq and Afghanistan for free. From Thursday 8th November 2007, the service will be supplemented by the standard pre-Christmas free postage scheme, operated by the British Forces Post Office™ to wider destinations."
{breve riassunto: per coloro che mandano posta a soldarti in Ir. e Af. il franhcobollo non lo paghi. Gratis. E per il periodo natalizio la cosa si estende ad altre nazioni}

E commento: 'sti cazzi... Cioè [maporcaputtana! dopo lunga assenza dalla scrittura mi sono di nuovo ri-scordata ogni accento, che nervi!] lasciando da parte ogni considerazione sulle terrificanti situazioni di quei paesi e sul coinvolgimento dell'Occidente, immagino Poste Italiane fare lo stesso... Ma non so proprio perché a me non sembra una cosa possibile. Non c'è situazione pietosa che regga il confronto col profitto di un'azienda (ché questo credo sia), a meno che sia una questione di immagine/interesse. Esempio: nel sito dell'associazione che gestisco (solo il sito, ché la gestione di un'associazione la lascio a quelli bravi, con la faccia come il culo, diplomatici, con una forte vena politica) c'è tutto un progetto per aiutare le persone sfigate di cui l'associazione si occupa. Però. Quest'azienda americana che finanzia, allo stesso tempo può usare gli sfigati in oggetto per testare nuovi prodotti. E non sempre viene chiesto loro il permesso. Vengono intortati facilmente. E dunque? Boh. Ovvero: io non credo che i prodotti siano nocivi, sono abbastanza certa che in altri paesi siano già stati testati e immessi sul mercato, e coi soldi degli americani si fanno un sacco, ma proprio tante, cose buone per gli sfigati. Risolvo con praticità la questione etica, e forse non sarà il massimo, ma io sono personcina pratica. Infatti devo ancora mettere via tutti i documenti della DDR. Lo faccio per praticità: quando tra 4 anni e 10 mesi me ne chiederanno conto, traaaac! Saranno ancora qui.

Ieri, tornando la sera tardi a casa, ho scoperto:
  1. che non sono l'unica scema del condominio che si fuma l'ultima sigaretta godendosi gli odori del giardino condominiale (eh, accontentiamoci)
  2. la bestia piccola è riuscita a buttare per terra circa un terzo delle tagliatelle fatte a mano poste con cura et amore sul tavolo del soggiorno... e io che avevo innocentemente pensato solo a vomito e cacca
  3. chi mi vuole bene si ricorda che io vado matta per il Kinder Bueno
  4. che House è House ma Grey's Anatomy mi piace di più (primi episodi serie nuova ammmericana)
  5. che dormire 6 ore mi fa venire la febbre e una stanchezza ingestibile, starò mica diventando anziana?
  6. che l'ex-fidanza è forse la persona più simpatica che abbia mai conosciuto.

venerdì 28 settembre 2007

fermati, fermati, fermati

Non posso proprio scrivere del frenulo che verrà reciso ad ex-moroso con tanto di, mica pizzi e fichi, 5 o 6 punti. Perché dai, sù, è una roba un po' troppo personale. E poi aggiungere che a causa di ciò egli dovrà dedicarsi ad astinenza totale/globale, intesa pure come "Federica, la mano amica!" per qualche settimana. Perché cazzo, sù, è troppo da bastarde scriverlo e poi rileggerlo e poi ridere e poi rileggerlo e poi ridere e poi rileggerlo e poi ridere e poi rileggerlo e poi ridere, in un moto quasi continuo.

Quindi non ne scriverò. Farò la brava.

La giornata di oggi si è articolata attraverso un circuito binario, ove binario uno stava per la genitrice che mi rompeva i coglioni perché barbellavo dal freddo [che mi sembra un gran bel motivo in mancanza d'altro], ove invece binario due stava per la mia nuova missione nel volontariato. Ovvero: aggiornare [e rendere un po' più bellino, che così com'è fa veramente cagare persino me, che ho appena ordinato gli yogurth della Marcuzzi, e che quindi di natura non vado di corpo neppure con sei kg di prugne] il sito dell'associazione che mi ha fagocitato. Com'è ovvio, mi sono fatta prendere la mano. Quindi delle solite 543 cose segnate sotto "note" sul mio venerando e venerante [mi venera, se no non sarebbe durato sì a lungo: tac, gufata tirata con stile Grace Kelly] cellulare, rappresentanti le cose che devo fare ur-gen-te-men-te, non ne ho fatta neppure mezza, come da copione.
No, non credo mi piacerebbe essere un'attrice. Però cantante sì.
Che strana roba il mio strano esibizionismo.

Nelle cose urgenti c'è la lettura di settimane d'arretrati di blog. Che va beh, ok, non sarà urgente per tutti, però per me sì. E la lettura di blog nuovi. E prometto, io spergiura di natura, che fa anche rima, ma la promessa mica è un giuramento!, che nel weekend forse che forse lo faccio.

Post Scriptum: Ruini è un genio ed io non lo avevo tanto capito. Rimando a un articolo di oggi su Republique.

giovedì 27 settembre 2007

non posso esimermi

Non posso esimermi dal tirare due improperi (due = stima al ribasso) per essere mancata al record delle 2000 visite e, or ora me ne accorsi, al record delle 3000 visite. Insomma, tanti i blogger che lamentano un calo di presenze nel periodo estivo e che malgrado questo postano anche dalla cima del monte Denali [ah! questa la so quasi solo io!], mentre Pappina tapina invece meno scrive, maggiori visite ha. Sì, lo so, è facile fare un per-la-mia-psiche-distruttivo paragone sul fatto che se taccio mi ascoltano in tanti mentre se parlo non mi caga nessuno

ALT! Prima deviazione dovuta ad un ingombrante masso caduto sulle strada comunale di Porfizio! (esisterà un posto così chiamato? Ogni riferimento a luoghi veramente esistenti è puramente casuale)
Ecco il seguente dialogo. Surreale, se compreso nel contesto.
Io: "Sorella mi metti quella maglietta rossa nella sacca verde?"
Sorella: "Sì" [e mette una maglietta fucsia in una borsa argento].
Io: "Sorella, per favore, già che ti alzi mi lavi l'uva?"
Sorella: "Sì" [e torna con due pesche, non lavate].
Io: "Sorella allora ci vediamo martedì"
Sorella: "Sì, martedì" [e lunedì chiama al telefono concludendo: "Allora a mercoledì, come da accordi!"].
........
Forse questo all'inizio fa un po' ridere, poi porta lievemente all'esasperazione. E io se esplodo, cazzo, che botto che faccio. Successe una cosa così qualche settimana fa, scenetta di incomunicabilità con mio sclero finale a tonsille spiegate, che se uno non c'ha i cazzi d'ascoltarmi me lo dica, che risparmio fiato per una sigaretta in più, e insomma era presente una signora sui 50 anni che se la rideva sotto i baffi. Mia sorella si allontana, e io chiedo: "Signora ma sono rincoglionita io o mia sorella? No, perché col fatto che ogni tanto mi faccio di diazepam e tavor, mi sento dire che la rimbecillita sono io!". La signora ha riso a scena aperta 23', confermando che i miei neuroni battono quelli della primogenita 4-3. Fine deviazione. Che poi la sua psicologa, quel genio incompreso, le fa chiedere a me: "Tu ed io abbiamo problemi di incomunicabilità?". Fine vera della deviazione. Mi è venuto il nervoso. Fine realmente vera della deviazione.

Insomma, tutte 'ste presenze, che bello. E so benissimo chi devo ringraziare.
Però. Se avessi 1 lettore solo (me stessa) credo scriverei lo stesso. Mi piace, mi riordina la testa, mi diverte, mi fa ricordare cose che giacciono sepolte in un angolo pieno di polvere [excursus: è difficilissimo pulire per bene gli angoli dei cassetti. Dovrei brevettare uno strumento apposito] di qualche cassetto della mia scarsissima memoria [fa molto Gerry Scotti, detta così, ma pace]. Forse molti non ci credono, forse come me ante-blog diranno: "E allora perché non scrivi un diario?" e io risponderò che mi piace condividere, in generale. I cazzi miei li sa mezzo mondo. La mia macchina è a disposizione di chi gli serve

ALT! Seconda deviazione dovuta a un ingombrante bue muschiato che non c'è verso di spostare!
Macchina nuova, la prima (e ultima, per il momento). La sorella [da non intendersi per Carmen, un altro genere] me la chiede in prestito. La piccina aveva un mese di vita. Presto la vettura persino a lei, che non sa ancora ben guidare a tutt'oggi, tra mille raccomandazioni. Fanale posteriore polverizzato contro una colonnina. Ho creduto per mezz'ora che mi facesse uno scherzone, fin quando non l'ho vista sull'orlo delle lacrime. Fine seria e non farlocca della deviazione.

Sui libri, ok, sono un po' più restia, ché mi consumano gli angoli, ma anch'essi partono e non sempre tornano. Ecco. Anche tutta 'sta papagna di scritto ho voglia di condividerla.

Ho due notizie rilevanti.
Numero uno. La mia amica a cui nel frattempo ho trovato un fidanzato (da cui aspetto un bonifico non ancora arrivato), ha sgamato il mio blog segreto. Così non ne posso neppure parlare male. Però del suo fidanzato sì, quel panzone che le infila la lingua nell'orecchio in mia presenza solo per farmi schifare un po'.
Numero due. Avevo due bestie. Ora ne ho tre. Quindi le cacche e i vomiti per casa sono percentualmente aumentati del 50%. Ma è così bello o bella che gli si perdona tutto (cuore di mamma).

lunedì 17 settembre 2007

chiamiamole ferie

Non é che io faccia normalmente un mese e rotti di ferie, é che quando ci si mette di mezzo la logistica, che non solo per assonanza é parente stretta dell'enigmistica, allora sono nella merda.
"Assente giustificato".
Grassie.

1. Ieri ho rivisto da molto vicino il pisello di ex-moroso, cosa di cui vado molto fiera e orgogliona. Perché mica é stata una passeggiata, é stato un calvario. Anche se "calvario" e "usurpazione dell'uccello" sembrano (sembrano) lievemente antitetici. Comunque per farla breve (breve IO, mpppffff.....!!!) ero a un passettino di tip-tap dall'usurpazione del suddetto proprio otto giorni fa, quando mi arriva a sorpresa una coppia di amici. Ho visto il sogno sfumare. Spero almeno di aver dissimulato bene la desolazione interiore provata. Tutt'altra musica ieri, perché ex-moroso non sembrava tanto per la quale. Però la Nostra ha usato la doppia arma segreta (alabarda spaziaaaleeeeeee) e ha puntato sulla scarsa dose di ormoni commista all'anti-cattolicesimo divorante che macera le interiora di ex-moroso: "Ma che è? Mi sei diventato un prete?". 14" dopo portavo a casa il risultato.
2. Ringrazio brevemente ma intensamente tutte le femmine e i maschi che mi hanno votato, letto, linkato, cercato. Ma su questa cosa tornerò, tra pochi minuti devo scappare.
3. Ho fame.
4. Ho scoperto che proporsi volontaria per qualche associazione può risultare fastidioso, se non sei preparata. I già volontari tendono ad agire come i Dissennatori di Harry Potter, levandoti ogni soffio di vitalità et felicità. Ricordatelo per la prossima volta: tenderanno a coinvolgerti e a scaricarti menate da fare in maniera ossessiva, quindi sangue freddo e dire: "Non ho 16 ore di tempo da dedicare giornalmente alle attività dell'associazione, mi spiace", senza per questo sentirti una merda (affamata, per di più).
5. E' molto bello scrivere di nuovo, ma ho scoperto che sono una fuffa-blogger. Perché di tante cose che ho vissuto e visto in questo lungo periodo, non ho ricavato quasi argomenti. Uno sì. Ma solo uno. E me ne scorderò a breve. Urge una nota sul cellulare, memoria a breve termine del cazzo che non sei altro! [a rileggere suona bene: io ho una memoria a breve termine del cazzo di ex-moroso, evviva, evviva!!!]
6. Ho scoperto persone adulte che non si riconoscono nella cultura dei propri genitori. Questo è proprio triste. Cioé io madre con la terza elementare mi faccio un culo così per farti studiare, e tu, brutto stronzo di un laureato a pieni voti di merda, ora ti vergogni dei tuoi genitori. Ma vaffanculo, va'. Però sono tua madre, cazzo, quindi ti amo follemente lo stesso, cazzo, e ci sarò sempre quando avrai bisogno, cazzo, cazzo, cazzo. Ma i genitori rinnegati non si accorgono quasi mai di esserlo, quindi giustificano: "E' nervoso...", "Lavora troppo...", "Ha problemi con la compagna...". A me una vecchina di 90 anni analfabeta mi insegnò a giocare a briscola quando avevo 4 anni. Si chiamava Gemma. Sono la figlia di tutte le Gemme d'Italia. [alla faccia di tutti quei laureati idioti che ho incrociato nella mia vita: innumerevoli] [mi sembra d'aver usato un tono lievemente mussoliniano, ma ho fretta e non posso rielaborare, indi avverto: "da prendere con le pinze", come quel pelo maledetto nero corvino che mi é cresciuto sul mento]
7. Torno presto.