domenica 14 febbraio 2010

roserosseperteeeeeeeeeeeeeeeeeee...

Casa mia è stata invasa da più di due dozzine di rose.
Rose ovunque.
Uno entra in casa mia e subito pensa:

opzione 1
"Questa qui c'ha un fidanzato idiota che bacia il suolo sul quale ella cammina"

opzione 2
"Questa qui c'ha uno spasimante che se la vuole fare disperatamente: mah, de gustibus"

opzione 3
"Questa qui le rose se le è auto-comprate per fare la figa"

opzione 4
"Questa qui le rose le ha rubate al cimitero per fare la figa"

opzione 5
"Questa qui ha comprato rose rosse di plastica per fare la figa"

No.
Tutto errato.
Le rose sono vere, verissime, bellissime.
Peccato non siano mie.
Ma non le ho rubate: mi sono state consegnate spontaneamente. Un po' come Tanzi che porta i quadri. Gesto spontaneo? Mmmm, bisognerebbe discorrere assai sul significato di spontaneo, ma di analisi semantica ora non ne ho voglia, quindi.

Il fatto.
Un paio di giorni fa c'era un'amica a casa, e suona il citofono.
C'è un tizio dall'altra parte che chiede se l'amica può scendere. E l'amica scende.
Torna sù poco dopo, stremata, con questo mazzo allucinante di rose che sarà pesato tipo dieci chili: gulp. Lei in estasi, io invidiosa. Lei sì che ha un innamorato che bacia la terra che calpesta.
Ma un innamorato così deve avere un baco, se no possiamo anche ripensare al fatto che Babbo Natale esista.

Il baco è la sua condizione non proprio da single, direi anzi da sposato, direi anzi da sposato con due figli piccoli. E l'amica, che non è fidanzata ma che non ha voglia di dare spiegazioni a chi abita con lei, mi dice:
"Le potresti tenere tu?"
E a me sono venute in mente due cose.

Mille anni fa, non so se per San Valentino o l'anniversario, ex-fidanza mi viene a prendere e usciamo a mangiare fuori, che a quei tempi era un bell'avvenimento, perché eravamo studenti e i nostri genitori ci foraggiavano poco, anche in virtù dei risultati.
Mi riaccompagna a casa e, mentre sto per varcare il portone, mi dice:
"Aspetta! Quasi dimenticavo!" e apre il baule dell'auto dei suoi e tira fuori un mazzo di rose (secondo me erano 5 -numero per noi simbolico - o al massimo 6), tutte belle confezionate, ed io mi avvicino in brodo di giuggiole perché fiori, rose addirittura, da ex-fidanza, avevano la stessa probabilità di essermi regalate quanto la possibilità che io mi svegliassi prima delle 11 di buonumore.
Le prendo tra le braccia e vedo, con orrore: le rose, dopo ore e ore in macchina, erano semi-appassite.
Cazziatone a seguire.

Mille anni fa meno due o tre, mi arriva a casa uno spasimante. Con un mazzo di fiori.
Con questo spasimante all'inizio, ero stata un po' confusa, lo ammetto, gli avevo dato corda perché nel frattempo ex-fidanza era appunto diventato ex e si era pure ri-fidanzato (dopo avermi giurato che dopo me non si sarebbe mai più innamorato!!! Insomma, eccheccazzo, un po' di coerenza), ed io ero dimagritissimissima e infelice. Però dopo poco ho capito che con lo spasimante cercavo solo un diversivo, quindi ce l'ho messa proprio tutta a dirgli che no, non ero innamorata, non era il momento giusto, non volevo stare con lui, etc. etc.
A mia difesa vorrei precisare che la cosa più intima fatta con lui è stata darsi la mano durante una cena. Ché insomma, non sto sempre-sempre dalla parte del torto.
(sono già nettamente sulla difensiva)

Ma lo spasimante delle mie parole se ne fotteva abbastanza, per non dire completamente. Era convinto che io fossi segretamente innamorata di lui e anche evidentemente masochista. Ed era diventato insistente, troppo insistente per i miei (intolleranti) gusti.
Però il giorno che arrivò col mazzo di fiori, ci fu un'inaspettata e provvidenziale svolta: ne scorse un altro, un mazzo di rose bianche e gialle. Neppure avesse visto una foto di me e di un altro in cui trombavo selvaggiamente, con la copia del quotidiano del giorno prima a testimoniare la data dell'accaduto.

Tutto tapino mi disse: "Vedo che qualcuno è arrivato prima di me".
Io, con fare grave, annuii.
Lasciò i suoi fiori su una sedia e se ne andò.
Chiusi la porta con un lievissimo senso di colpa.
Le rose bianche e gialle erano -loro si - finte.

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