lunedì 29 novembre 2010

la logica dei pastelli

"Ho a lungo creduto che parte del nostro problema nel risolvere le questioni razziali in America sia la nostra inabilità di dare accuratamente un nome a ciò che siamo. A parte gli occasionali Johnny ed Edgar Winter, non ci sono bianchi. Ogni bambino con una scatola di pastelli può dirvi che i bianchi sono, di fatto, beige. Quelli malati sono grigi. Seguendo questa logica del pastello, si può facilmente vedere che davvero non ci sono neri. Sono marroni. O forse terra di siena naturale. O magari terra di siena bruciata. Francamente, ogni volta che sento qualcuno fare commenti sul primo presidente nero d'America, non posso fare a meno di pensare: "No, non lo è. E' più tipo color caramello". Questo è il motivo per cui penso che dovremmo tutti abituarci a chiamarci l'un l'altro per ciò che siamo. Come puoi fare discriminazione razziale chiamando un uomo "beigiolino" o "terra di siena"? La risposta è che non puoi. Perché quello è esattamente ciò che è. La melanina non mente. Comprate una scatola di pastelli e vedete voi stessi. Siamo tutti membri dell'Associazione Nazionale per l'Avanzamento delle Persone Colorate. Posso ascoltare una kumbaya?"

Chuck Lorre Productions, #269

Mica devo scrivere una spiegazione?!
(tutto ciò nei balletti o nella pubblicità di Vieniviaconme, mica facile spostare la concentrazione dall'una all'altra cosa)

1 commento:

PuroNanoVergine ha detto...

Diglielo a Calderoli (che per lui esistono persino i "Terr... oni di Siena).