martedì 9 marzo 2010

mimose sfiorite

Beh, ecco, è che ieri sera ho passato la serata rivedendo una vecchia amica.
Saranno stati anni che non la vedevo. Però poi le ho chiesto un'informazione su un nostro ex-collega di cui non ricordavo il cognome, e una cosa tira l'altra, ed eccomi lì, a leggere che si è separata da tre mesi e non capisce più nulla.
Urca.

Allora ci mettiamo d'accordo per vederci giusto lunedì, ma nessuna delle due aveva pensato alla FDD, a nessuna delle due importa una beata sega.
Quattro ore a mangiare, fumare e raccontarsi (beh, io ho divagato quel centinaio di volte, a un certo punto mi sono pure incazzata, con me stessa, e non è bello tirarsi addosso parolacce, per lo meno lasci con un grosso punto interrogativo dipinto in fronte la tua ospite, che secondo me ha anche pensato di farmi ingoiare una bottiglietta di benzodiazepine).

E ieri notte, mentre come al solito non prendevo sonno, pensavo che sarà pure un caso la coincidenza con la FDD, tuttavia significativa.
Le donne mie coetanee, spesso, sono un po' rotte, non funzionano più bene come un tempo. Gli uomini anche, ma in modo diverso. Poi ora si parla di donne, maschi: fuori dai coglioni (come topic del post, che poi mi si offendono).
Lavoro. Famiglia. Casa. Amici. E anche l'inevitabile esigenza di ritagliarsi spazi propri.
Sarà che ci sposiamo tardi, se ci sposiamo, io no, eh, garantito, però si desiderano più cose, ma i mesi sono rimasti incredibilmente dodici, le settimane incredibilmente cinquantadue, i giorni incredibilmente trecentosessantacinque, le ore incredibilmente ottomilasettecentosessanta (calcolo su base annua, fonte: calcolatrice).

Prima sono buchini da cui saltano dentro goccioline d'acqua, e uno pensa ad arrivare a riva, mica a quei buchini, solo che poi i buchini si allargano, una fa finta di non vederli, solo che poi si aprono delle falle vere e proprie, e a riva sana e salva non ci arrivi più, vieni inghiottita dal mare. Che se è calmo ti permette, seppure stremata, di arrivare a riva, se è in burrasca sei fottuta, nel significato peggiore della parola (altrimenti: calici pronti per il brindisi cantando in coro "Sciampagnnn...la la la la la la laaaaaaaaaaaaa).

Chiacchieravo con quest'amica e prendevo storie simili ad esempio, e, sempre mentre ero a letto insonne, ho fatto un po' il conto. E di storie di impegni traditi, impegni intesi come fidanzamenti, convivenze, matrimoni, è piena la mia testa. Embé?
L'ho sempre scritto che sono empatica, e probabilmente anche una buona ascoltatrice.
Tante persone con me si raccontano.
Forse perché sanno che sono dai modi spicci.
Mi raccontano di queste vite così difficili, complicate, e soprattutto quando ci sono bambini coinvolti io un po' soffro. E un po' sono contenta di aiutare. Bilancio, insomma (Tremonti, non è il caso di impicciarsi stavolta, torni a offrire la spalla al suo capo che frigna).

Anche se alle volte è un po' faticoso.

P.S. alla quarta volta che la mia amica mi diceva "fare l'amore", mi è scattato il cazziatone, e le ho detto di usare una parola a sua scelta tra trombare e scopare. Ne ho scoperta un'altra che, con la scusa dell'amore, non ascoltava più i bassi istinti primordiali, e allora si può scopare solo se tutto è da famiglia mulino bianco. Eh no, cazzo! Non dico di scoparti tuo marito mentre lo vorresti vedere stritolato (anche perché, con la scusa del fetish, sai quanti, sai quante), però scopare o fare sesso è un modo di aprirsi (non facciamo battute, ho-det-to) con l'altro, un modo per accorciare le distanze, un modo per buttare giù qualche sovrastruttura un po' troppo ingombrante. Oltre ad essere un gradevole modo per godere.

4 commenti:

Stormeyes ha detto...

io uso fin troppo il verbo trombare e il mio ragazzo mi cazzia perché noi due non trombiamo ma facciamo l'amore. ah vabbè, ma come lo chiamo chiamo, sempre di nascondi la salsiccia si tratta!

Zino ha detto...

Nascondi?
Ma non era "Infila"? Mah!!!

Pappina ha detto...

@stormy: viviamo in un mondo all'incontrario.

@zino: puntualizzazione quanto mai doverosa, l'esito però mi pare combaci. (sospiro)

Stormeyes ha detto...

no no, io ho sempre detto giocare a nascondi salsiccia! i ggiovani dicheno così